Floppy Disk ha scritto: ↑13/04/2021, 15:58
Wes ha scritto: ↑13/04/2021, 14:58
Tutto 'sto can-can tra Astra, Johnson e compagnia sta diventando paradossale.
Ma è business, bellezza.
Più che business, credo sia la volontà da parte delle varie agenzie regolatorie (EMA, AIFA, FDA e quant'altro) di far vedere ad una popolazione già dubbiosa di suo che vengono prese tutte le iniziative del caso per assicurare la salute della popolazione e una somministrazione efficace dei vari prodotti. Da cui derivano scelte paradossali, come quella iniziale di somministrare AstraZeneca solo agli under 65 (perché agli anziani era poco efficace), poi a tutti (perché non potevano fare gli schizzinosi con poche dosi) e poi solo agli over 60 (perché ai giovani si manifestava l'effetto collaterale delle trombosi). Temo che con il vaccino J&J accadrà qualcosa di simile.
Comunque io personalmente rimango tranquillo perché la percentuale di effetti collaterali gravi è molto contenuta, ma capisco le persone che ragionano diversamente, anche se mi auguro che si possa comunque procedere spediti verso una vaccinazione di massa altrimenti non ne usciremo per chissà quanto tempo.
Hai ragione sul "balletto delle età" a cui stiamo assistendo. Tieni però presente che per andare subito a mercato, i vaccini li hanno approvati senza la coda osservazionale che normalmente prende un anno e più al termine della prova clinica.
Praticamente stiamo osservando in tempo reale, e senza filtri, quello che normalmente vedono solo gli sperimentatori nel corso di una prova clinica.
Però ci sono delle attenuanti: il vaccino antiinfluenzale (non Covid) che viene fatto ogni anno, è un vaccino a vettore virale esattamente come Astra e Johnson.
Queste vaccinazioni stagionali vengono generalmente somministrate ad una popolazione over 60. Negli ultimi 50 anni non abbiamo mai avuto bisogno di una vaccinazione a tappeto di tutta la popolazione. E' la prima volta.
Ora che l'abbiamo fatto, si scopre che una fascia precisa di popolazione (femmina, età fertile, in terapia ormonale anticoncezionale, ipertesa, fumatrice, etc.) che esprime un effetto collaterale grave.
Cosa fa la medicina? Ne prende atto, le case farmaceutiche cambiamo il foglietto illustrativo e si mira ad una popolazione diversa da quella che ha manifestato gli effetti collaterali.
Non è la prima volta che succede.
Un piccolo salto nel passato: fino a tutti gli anni '70 l'Aspirina veniva somministrata a tutti, giovani, vecchi, donne, bambini.
Ad un certo punto, verso fine anni '70, dopo oltre 60 anni utilizzo a tappeto (!!!) qualcuno si accorge che c'è qualcosa che non va in alcuni pazienti pediatrici a cui è stata somministrata l'Aspirina.
Ci sono dei morti, ci sono gravissimi effetti collaterali, ci si accorge che la terapia con Aspirina nei bambini può indurre la sindrome di Reye. Ce ne siamo accorti tardi, troppo tardi.
Ora l'Aspirina è vietata sotto ai 16 anni.