Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

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Billy Drago
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2221 Messaggio da Billy Drago »

ICARDI CHIAMA WANDA NARA “LA MIA CAGNA” E SCATENA UN PANDEMONIO. INSTAGRAM INTERVIENE PER RIMUOVERE IL POST CHE VIOLA LE NORME PER “BULLISMO E MOLESTIE”.
https://www.dagospia.com/rubrica-30/spo ... 265836.htm
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Billy Drago
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#2222 Messaggio da Billy Drago »

“MA CHI TI FISCHIA? MANCO FOSSI MISS MONDO”
– AURORA RAMAZZOTTI FRIGNA DI ESSERE VITTIMA DI CATCALLING E GLI HATERS SI SCATENANO: “PENSA A QUANDO NON TI FISCHIERANNO PIÙ”

- “ER FAINA”, ESPRIME CON LA SOLITA SOBRIETÀ L’OPINIONE SUL CATCALLING DOPO LA POLEMICA DI AURORA RAMAZZOTTI: “IO POSSO CAPIRE SE UNO VIENE, TI INSULTA, TI ROMPE IL CAZZO, MA CHE C’È UN MANUALE DI RIMORCHIO? UNO PASSA, VEDE DUE BELLE GAMBE… DICI “AH FANTASTICA”. MICA T’HO DETTO ‘AFFANCULO BRUTTO CESSO”.

“NON MI ASPETTAVO COMMENTI COSÌ OFFENSIVI, SOPRATTUTTO DA PARTE DELLE DONNE”
- AURORA FRIGNA PER ESSERE STATA BOMBARDATA DAI COMMENTI NEGATIVI DOPO AVER DENUNCIATO SUI SOCIAL UN EPISODIO DI CATCALLING: “ALCUNI COMMENTI LASCIANO INTENDERE CHE "TE LO DEVI MERITARE", CHE NON SONO ABBASTANZA BELLA PER UN FISCHIO PER STRADA. SO DISTINGUERE UN COMPLIMENTO DA UNA MOLESTIA VERBALE".

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Gerda
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2223 Messaggio da Gerda »

Viviamo nel preciso momento storico dove si da credito alle opinioni di Er Faina.

La pandemia non è quindi il peggiore dei problemi.
"Gli amici del campetto
passati dalle Marlboro direttamente all'eroina
alla faccia delle droghe leggere"

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Nip
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2224 Messaggio da Nip »

GeishaBalls ha scritto:
02/04/2021, 17:24
Breve storia triste. L’espressione e “politicamente corretto” è nata negli anni 80 nella destra americana di dalla partenza usata espressamente per denunciare le supposte esagerazioni del linguaggio.

È una espressione tossica, che da di per se un giudizio di valore, che inquadra l’argomento in un frame dispregiativo

Per approfondire per chi dice “io non sono di destra ma il politicamente corretto...”
https://www.instagram.com/tv/CNJ0AfkI6O ... k0k6m8qt8m
https://www.google.com/search?q=federic ... e&ie=UTF-8
Non è che c'è bisogno dei pippotti dei bloggerini radical chic per capire certe cose.

Il linguaggio del politicamente corretto mica è un concetto sbagliato a prescindere, ma è la deriva che ha preso che è preoccupante visto che si cominciano a vedere i primi effetti rilevanti sotto forma di censura. Come in tutte le cose bisogna trovare un equilibrio e ora come ora quell'equilibrio sta andando a puttane.

Il termine ormai ha assunto ormai un valore negativo non perchè è stata la destra brutta e cattiva ma perchè chiunque dotato di un minimo di buon senso si rende conto che la cosa sta sfuggendo di mano.

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GeishaBalls
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2225 Messaggio da GeishaBalls »

Nip ha scritto:
03/04/2021, 9:23
GeishaBalls ha scritto:
02/04/2021, 17:24
Breve storia triste. L’espressione e “politicamente corretto” è nata negli anni 80 nella destra americana di dalla partenza usata espressamente per denunciare le supposte esagerazioni del linguaggio.

È una espressione tossica, che da di per se un giudizio di valore, che inquadra l’argomento in un frame dispregiativo

Per approfondire per chi dice “io non sono di destra ma il politicamente corretto...”
https://www.instagram.com/tv/CNJ0AfkI6O ... k0k6m8qt8m
https://www.google.com/search?q=federic ... e&ie=UTF-8
Non è che c'è bisogno dei pippotti dei bloggerini radical chic per capire certe cose.

Il linguaggio del politicamente corretto mica è un concetto sbagliato a prescindere, ma è la deriva che ha preso che è preoccupante visto che si cominciano a vedere i primi effetti rilevanti sotto forma di censura. Come in tutte le cose bisogna trovare un equilibrio e ora come ora quell'equilibrio sta andando a puttane.

Il termine ormai ha assunto ormai un valore negativo non perchè è stata la destra brutta e cattiva ma perchè chiunque dotato di un minimo di buon senso si rende conto che la cosa sta sfuggendo di mano.
Hai letto libri pubblicati da Cangitano o Colamedici? Sai se vanno in vacanza a Capalbio o sono ricchi di famiglia? Hai letto libri editi dalla loro casa editrice Tlon? By the way sai da dove venga il nome, come quiz di cultura generale? Hai ascoltato il post?

Se a nessuna di queste domande sei in grado di rispondere un “sì”, permettimi una domanda: ma che cazzo commenti a fare?

Non ti rendi conto quanto sei nel meccanismo del linguaggio inventato apposta per sminuire chi ha un pensiero pericoloso per l’establishment?

Cazzo vuol dire “radical chic” se non “gente che mi dice cose che mi infastidisce e non so come rispondergli e quindi li ridicolizzo”.

Hai capito che è lo stesso meccanismo di chi ha coniato l’espressione “politically correct”, nata prima ancora che “la cosa sfugga di mano” come dici tu. Se ne parla nel video, ma non lo hai ascoltato, vero? Che commenti a fare?

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Nip
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2226 Messaggio da Nip »

GeishaBalls ha scritto:
03/04/2021, 18:53
Nip ha scritto:
03/04/2021, 9:23
GeishaBalls ha scritto:
02/04/2021, 17:24
Breve storia triste. L’espressione e “politicamente corretto” è nata negli anni 80 nella destra americana di dalla partenza usata espressamente per denunciare le supposte esagerazioni del linguaggio.

È una espressione tossica, che da di per se un giudizio di valore, che inquadra l’argomento in un frame dispregiativo

Per approfondire per chi dice “io non sono di destra ma il politicamente corretto...”
https://www.instagram.com/tv/CNJ0AfkI6O ... k0k6m8qt8m
https://www.google.com/search?q=federic ... e&ie=UTF-8
Non è che c'è bisogno dei pippotti dei bloggerini radical chic per capire certe cose.

Il linguaggio del politicamente corretto mica è un concetto sbagliato a prescindere, ma è la deriva che ha preso che è preoccupante visto che si cominciano a vedere i primi effetti rilevanti sotto forma di censura. Come in tutte le cose bisogna trovare un equilibrio e ora come ora quell'equilibrio sta andando a puttane.

Il termine ormai ha assunto ormai un valore negativo non perchè è stata la destra brutta e cattiva ma perchè chiunque dotato di un minimo di buon senso si rende conto che la cosa sta sfuggendo di mano.
Hai letto libri pubblicati da Cangitano o Colamedici? Sai se vanno in vacanza a Capalbio o sono ricchi di famiglia? Hai letto libri editi dalla loro casa editrice Tlon? By the way sai da dove venga il nome, come quiz di cultura generale? Hai ascoltato il post?

Se a nessuna di queste domande sei in grado di rispondere un “sì”, permettimi una domanda: ma che cazzo commenti a fare?

Non ti rendi conto quanto sei nel meccanismo del linguaggio inventato apposta per sminuire chi ha un pensiero pericoloso per l’establishment?

Cazzo vuol dire “radical chic” se non “gente che mi dice cose che mi infastidisce e non so come rispondergli e quindi li ridicolizzo”.

Hai capito che è lo stesso meccanismo di chi ha coniato l’espressione “politically correct”, nata prima ancora che “la cosa sfugga di mano” come dici tu. Se ne parla nel video, ma non lo hai ascoltato, vero? Che commenti a fare?
Si me l'ero visto tutto il video ed è un discorso sconclusionato, mal argomentato e intellettualmente fazioso. Pensi che sia sufficiente per commentare o devo pure leggermi i libri? Peraltro la signorina la conoscevo già, avevo già avuto la sfortuna di imbattermi in un paio di video suoi. Questi di Tlon sono anche legati a una (nazi)femminista nota sul web (se non sbaglio sono i suoi editori), tale Irene Facheris (in arte cimdrp) , che negli anni ha sparato una sequela infinita di cazzate immani (ancora tutte pubblicate online...ha un canale youtube) e loro fanno parte di quella cerchia di "pensiero" lì. Ora mi spiego anche molte cose su di te.

La tizia fa un bel ribaltamento della realtà. Vuol far passare che media e stampa combattano e ridicolizzino sistematicamente il politicamente corretto quando invece è solo una piccola parte di essi. Ah e sarebbero manovrati dai grandi potenti maschi bianchi etero cis della destra conservatrice che governano il mondo, il cui interesse è far si che un giorno saranno altri maschi bianchi etero cis come loro a prendere il loro posto. Meraviglioso.

No seriamente come cazzo si fa a sostenere che i grandi mezzi di comunicazione, compresi i social, attuino politiche che sminuiscono e ridicolizzano il concetto di PC?

Poi ovvio ci sono quelli che pubblicano notizie del cazzo, spesso false o che distorcono i fatti, ma le strumentalizzazioni faziose di giornalisti poco onesti intellettualmente sono all'ordine del giorno. Per dire, se da una parte c'è un dagospia dall'altra c'è un fanpage.

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Lebowski
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2227 Messaggio da Lebowski »

Tlon ...mamma mia Tlon.
Uno che linka materiale loro ha veramente seri problemi. Totalmente scollegati dalla realtà, con pensiero critico azzerato, pura ideologia.

Poi capisci perchè leggi tante porcate.

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dostum
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2228 Messaggio da dostum »

Baizuo

Sul sito di sito di microblogging cinese “Weibo”, un anonimo estensore (qui il suo saggio tradotto in inglese) ha voluto dare una base più solida alle implicazioni culturale del fenomeno, descrivendo la sinistra bianca come “epidemia spirituale” e tracciando dunque un percorso che mette in parallelo le malattie dell’animo con quelle fisiche: a partire dalla borghesia francese settecentesca dei Rousseau e dei Voltaire (il cui “simbolo” è la tubercolosi) che hanno infettato l’aristocrazia zarista (attraverso Caterina II di Russia) e la filosofia classica tedesca, creando una classe di “giovani perdigiorno hegeliani” (entrambe riscattate da Marx e Lenin, uniche personalità occidentali considerate positivamente nel saggio), fino a una simbiosi tra elaborazione teorica (di stampo tedesco) della “sinistra bianca” e la sua messa in pratica attraverso attraverso l’arte e la sifilide (sic) del decadentismo letterario francese, giungendo per ultimo ai nostri giorni, con la “terza generazione” dei baizuo, ammaestrata da Horkheimer, Adorno, Marcuse, Derrida, Foucault (la cui malattia-totem è ovviamente l’aids!) che ha occupato le università americane e strumentalizzato il maoismo a occidente, creando appunto la versione definitiva della sinistra bianca. Dopo questo surreale bilancio, il saggio (che ha comunque avuto un enorme successo nell’internet cinese) conclude con una nota positiva:


«La strategia della seconda e della terza generazione della sinistra bianca ha avuto un enorme successo. Quando l’ultima generazione entrò nelle aule delle università, scoprì che gli studenti che avevano occupato gli atenei negli anni ’60 non se ne erano mai andati. Le vecchie guardie del mondo accademico violentemente espulse erano gli ultimi veri rappresentanti del conservatorismo e del liberalismo classico, idee ormai ampiamente screditate. I professori della sinistra bianca portarono i loro studenti in strada e l’ultimo professore liberale della scuola fu lasciato da solo in un’aula vuota.
L’era di benessere che seguì la Seconda guerra mondiale negli Stati Uniti e in Europa portò a un aumento del numero di studenti universitari. I professori della sinistra bianca avevano molte reclute fresche, specialmente tra gli studenti d’arte. I rampolli furono portati a manifestazioni, proteste e raccolta di firme, senza ricevere alcuna formazione paragonabile a quelle delle generazioni precedenti, e dunque disprezzando il liberalismo classico, nonché Kant e Hegel. Come nuovi idoli, essi adottarono Sartre e Foucault: ma come si può pretendere di capire Sartre e Foucault senza leggere un po’ di Kant e Hegel? È una presa in giro.
Una caratteristica fondamentale della sinistra bianca è la devozione superficiale e fanatica: superficiale perché priva di una formazione di stampo classico, e fanatica per lo stesso motivo. Gli studenti non si confrontano mai con opinioni che differiscono dalle loro e reagiscono violentemente quando costretti a farlo. L’essenza della sinistra bianca si può riassumere in una formula: “No alla logica, sì alle sensazioni personali; no a un approccio scientifico, sì agli schiamazzi”.
A causa della superficialità dell’educazione della sinistra bianca, i giovani liberal occidentali non sono in grado di discutere di quelli di destra, siano essi conservatori o sostenitori del liberalismo classico. Tutto ciò esaspera solo la paura, la rabbia e l’isolamento. Se non mi credete, date un’occhiata alla sezione dei commenti dei siti liberal: i commenti sono chiusi! Mentre ai siti conservatori non importa nulla delle critiche altrui.
La nuova sinistra bianca ha deviato dal sentiero tracciato dalle sue precedenti generazioni: hanno trasformato ogni aspetto della vita in una protesta di strada, sono attori piuttosto che pensatori. I rifugiati, i neri e gli omosessuali vengono portati in palmo di mano come simboli del movimento. Sono violenti ma i loro obiettivi sono confusi.
https://translate.google.com/translate? ... en&ie=UTF8
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2229 Messaggio da SoTTO di nove »

Geisha ti stai fossilizzando sul senso del termine politicamente corretto.
C'è una traduttrice bianca a cui viene chiesto di farsi da parte perchè non può tradurre una autrice nera? Lo mettiamo qui.
C'è un giornale che viene accusato di razzismo perchè fa un titolo come "Black Power"? Lo mettiamo qui.
C'è una Major che toglie dal palinsesto un vecchio film perchè conteneva stereotipi sulle minoranze? Lo mettiamo qui.
C'è la cancellazione delle celebrazioni per il Columbus day perchè si scopre oggi che era una brutta persona? Lo mettiamo qui.
Perchè per noi il Politicamente Corretto significa questo. Una deriva pericolosa.
Lo usiamo a sproposito? Magari è vero. Sinceramente non so nemmeno io cosa significhi. So solo che qui su SZ quel termine lo usiamo per raggruppare un certo tipo di notizie.
Poi anche per me ci sono alcune notizie che non c'entrano nulla anche con il senso che NOI diamo a quella espressione ma credo sia abbastanza chiaro di cosa si voglia discutere in queste pagine.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2230 Messaggio da GeishaBalls »

Lebowski ha scritto:
04/04/2021, 3:11
Tlon ...mamma mia Tlon.
Uno che linka materiale loro ha veramente seri problemi. Totalmente scollegati dalla realtà, con pensiero critico azzerato, pura ideologia.

Poi capisci perchè leggi tante porcate.
Bambino bello, entra nel merito sul contenuto che non condividi, se hai un pensiero da esprimere. Attacchi me poiché cito un autore senza entrare nel merito: non ti senti in grado?

Non è che se dici “ideologia” invece di “idee” hai spiegato perché ti disturbano le cose che non condividi o più probabilmente non capisci.

PS prima di giudicare i miei problemi dovresti conoscermi meglio

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2231 Messaggio da GeishaBalls »

SoTTO di nove ha scritto:
04/04/2021, 14:28
Geisha ti stai fossilizzando sul senso del termine politicamente corretto.
C'è una traduttrice bianca a cui viene chiesto di farsi da parte perchè non può tradurre una autrice nera? Lo mettiamo qui.
C'è un giornale che viene accusato di razzismo perchè fa un titolo come "Black Power"? Lo mettiamo qui.
C'è una Major che toglie dal palinsesto un vecchio film perchè conteneva stereotipi sulle minoranze? Lo mettiamo qui.
C'è la cancellazione delle celebrazioni per il Columbus day perchè si scopre oggi che era una brutta persona? Lo mettiamo qui.
Perchè per noi il Politicamente Corretto significa questo. Una deriva pericolosa.
Lo usiamo a sproposito? Magari è vero. Sinceramente non so nemmeno io cosa significhi. So solo che qui su SZ quel termine lo usiamo per raggruppare un certo tipo di notizie.
Poi anche per me ci sono alcune notizie che non c'entrano nulla anche con il senso che NOI diamo a quella espressione ma credo sia abbastanza chiaro di cosa si voglia discutere in queste pagine.
No, Sotto, usate bene il topic. Mi prendo il compito di sottolineare come sia proprio il concetto di “politicamente corretto” ad essere tossico, ad essere usato per inquinare i problemi veri che ci sono.

È una invasione urlare dietro alle donne che passano per strada? Per molte donne è una mancanza di rispetto e chiedono che non venga fatto.

Ecco che viene definito come una delle cazzate del “politicamente corretto”. Se invece si parlasse del vivere civile, o di comportamento rispettoso, o evoluzione della società, o di buona educazione sarebbe inquadrato in una cornice meno velenosa.

Aurora Ramazotti di cui si parla poco sopra è una rompicazzo del politicamente corretto per cui sono simpatici i post che la insultano,vero?

Senza quella cornice tossica sarebbe solo una che testimonia che non si sente gratificata dai fischi per strada ma si sente invasa. Basterebbe parlare con le donne, non è difficile

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2232 Messaggio da gi.kappa. »

Prima ne parlavamo con TD nell'altro topic.
Forse concordo con geisha, non strepitare come un macaco dietro una passante è più questione di educazione che di politicamente corretto.

Però geisha converrai che è stata la Ramazzotti a porlo in quel modo. Ha posto la questione come se fosse un fenomeno diffuso e non credo che le cose stiano così.

Aggiungo: una volta in palestra pensavo a quanto a volte le ragazze si ritrovino in situazioni del cazzo che agli uomini non accadono: fai squat e c'hai almeno 3 coglionazzi che ti fanno la risonanza magnetica, si avvicina l'istruttore per spiegarti un esercizio e hai altri 5 scemi che fanno film su di te e lui.
Ultima modifica di gi.kappa. il 04/04/2021, 20:30, modificato 1 volta in totale.
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Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2233 Messaggio da SoTTO di nove »

Ripeto Geisha, non capisco cosa c'entri il P.C. tossico con gli argomenti che si vogliono trattare qui. Lascia perdere il termine.
Mi ero già scontrato con te riguardo al pensiero che un nero non possa essere identificato come nero nemmeno se l'intento è di magnificare le sue peculiarità. Quella era una discussione figlia di questa deriva. (che si chiami o meno P.C. non mi interessa nemmeno più di tanto).

e tra tutti gli esempi non avevo parlato di quello della Ramazzotti, che guarda caso non avevo nemmeno letto per quanto mi interessava.
Infatti per me urlare dietro alle donne per strada non è una questione di P.C., ma è una questione di educazione. Per me è un argomento, che con quello che intendo per P.C., non c'entra nulla.
Anzi, se l'apprezzamento è "cortese" io trovo sbagliato chi se ne lamenta per il solo fatto che un uomo lo faccia. e se questa tesi viene sostenuta dalle "donne" come una conquista sociale ecco che entra in campo quello che per me è una deriva da P.C. (o una deriva e basta se non ti piace il termine che usiamo per semplificare il concetto)

Se si lamenta che per strada gli urlano di tutto ha ragione ma il P.C. non c'entra nulla. Come non c'entra nulla il fatto che altre donne la deridono. Quelle sono dinamiche da mondo dei social. Sono questioni legate agli haters. All'educazione della società che muta nel tempo.
Se invece ne fa una battaglia per "vietare" ad un uomo di far notare il suo apprezzamento in qualunque modo lo faccia sbaglia.
Un uomo ti vuol far notare che apprezza la tua bellezza? Se lo fa in maniera volgare lo mandi affanculo. Che continui o meno ritorna ad essere una questione di educazione.
Se lo fa in maniera educata ma non ti piace lo stesso essere "disturbata" glielo fai capire comunque. Stop.
Non puoi chiedere che il corteggiamento, che non ha luoghi ben precisi ma solo più o meno ideali, non avvenga solo perchè te, singola persona, non lo trovi di tuo gradimento.
e che succeda per strada non è di per se sbagliato.

In un mondo che va alla ricerca dell'emancipazione una donna dovrebbe spingere per essere anche lei libera di far notare il suo apprezzamento senza essere "guardata male" e scambiata per una che vuol andare con tutti invece che chiedere di vietarlo all'altro sesso.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2234 Messaggio da Lebowski »

GeishaBalls ha scritto:
04/04/2021, 18:30
Lebowski ha scritto:
04/04/2021, 3:11
Tlon ...mamma mia Tlon.
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Poi capisci perchè leggi tante porcate.
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Non è che se dici “ideologia” invece di “idee” hai spiegato perché ti disturbano le cose che non condividi o più probabilmente non capisci.

PS prima di giudicare i miei problemi dovresti conoscermi meglio
L'autore ti qualifica. Entrare nel merito di ogni argomento sarebbe troppo lungo e stancante. E sicuramente inutile.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#2235 Messaggio da GiarneseUmnberto »

Nip ha scritto:
03/04/2021, 9:23

Il linguaggio del politicamente corretto mica è un concetto sbagliato a prescindere,

Negli Stati Uniti ti licenziano in base al politicamente corretto, ci sono stati molti licenziamenti anche di persone qualunque, se magari a 11 anni, hai per caso scritto una cazzatina sui social e qualche bizzarro individuo ti va a reperire il messaggino che manco tu riuscivi a reperire, finisci licenziato quando quel messaggino finisce pubblico, che tu sia un privato cittadino piuttosto che una persona di grandi cappellate. Il risultato è sempre lo stesso.

il politicamente corretto è semplicemente roba da ritardati degenerati che ha acquisito potere grazie ai ritardati degenerati che compongono la mandria di individui di cui purtroppo la nostra società si è riempita, non essendoci un controllo sulle nascite.

ci ritroviamo una caterva di estremisti radicalizzati, cresciuti con i social, in futuro saranno i peggiori estremisti per le peggiori cazzate. Magari ci sta quello che odia i ciccioni e un prende il fucile e va al supermercato perche si sente offeso, poi quel'altro che è ciccione e vuole essere chiamato curvy e non ciccione, e si arrabbia, poi ci sta il tizio che si sente discriminato perché e di colore, ma caffè latte chiaro e non lo assumono, perché in base alle nuove assunzioni hanno detto che assumo solo gente caffè latte scuro marroncino color catrame, per la così detta inclusione, quindi prende il fucile e va al supermercato anche lui, poi ci sta il tizio che si mette la parrucca e dice di chiamarsi Marzia passerona, dice che è donna e vuole andare prima in pensione perché e donna, ma all'inps dicono di no perché non ha la passera, allora si incazza, prende il fucile e anche lui/lei va al supermercato rivendicando il suo diritto ad essere donna senza passera.
Insomma ti ritrovi tanta di quella gente al supermercato che si spara e si fa autoesplodere per cose del genere. La metafora del supermercato può essere qualsiasi cosa in ambito futuro, presto ci ritroveremo questa gente in giro, perché sbraitare sui social non sarà più abbastanza.


Come diceva Giambattista Vico, La storia è destinata a ripetersi, i corsi e i ricorsi storici. L'inciviltà e alle porte. Poi magari la gente come gheisha saranno i primi a cadere. Come il fanciulletto che torna dalla campagna, che spera che la mammina gli ha preparato il pasticcio di castagna e invece no, lo aspetta con la mazza dietro la porta e appena entra, glie ne dà tante ma tante.

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