SoTTO di nove ha scritto: ↑03/02/2021, 15:44
Grillo ha confermato il no a Draghi e il sostegno a Conte.
è tornato il Grillo che mi aspettavo, quello che vuole fare opposizione.
C'è da vedere in quanti lo seguiranno.
I primi nomi usciti per i ministeri però non sembrano andare incontro alla Lega.
Il solo fatto di lasciare la Lamorgese agli interni sembra far pensare che Draghi punti al Movimento o niente.
Ma non so se sono solo voci.
Scusa Sotto lo sfogo, non ce l'ho con te, dico "voi" ma non è riferito a te in particolare.
Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 hanno vinto due partiti "sovranisti". Due partiti di cui uno anti-euro e anti-sistema, e l'altro il cui leader ha fatto per anni campagna elettorale no-euro con un responsabile economico (Bagnai) che ha scritto "Il tramonto dell'euro". E' stato il naturale sbocco del decennio iniziato con la crisi 2008 e che già alle politiche 2013 aveva prodotto una prima ondata anti-sistema (i 5 stelle da 0 a 25%).
Nel 2019 forte dei sondaggi Salvini ha tagliato la corda per poter continuare a fare il sovranista all'opposizione. Al contrario i 5 stelle in calo di voti si sono convertiti all'europeismo (ultima bandierina rimasta era il MES) per conservare l'emolumento.
Voi destronzi o sovranisti che dir si voglia parlate male della sinistra, definite "ideologia" il globalismo, l'europeismo e il progressismo, ma siete i primi a dar via il culo al momento del dunque.
Vi lamentate che il Presidente della Repubblica sia sempre un comunista ma appena avete l'opportunità di chieder compatti le elezioni (come fa la Meloni) vi mettete culo a 90 di fronte al Draghi o Monti di turno.
Delle due l'una: o il sovranismo è soltanto demagogia, nel qual caso voglio che lo ammettiate apertamente "Sì il sovranismo è click-bait per lobotomizzati", oppure state zitti e lasciate stare il cosiddetto "progressisimo".
Naturalmente questo vale anche per i 5 stelle.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)