
[O.T.] Libri consigliati?
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Re: [O.T.] Libri consigliati?

"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
purtroppo fuori catalogo, si trova solo usato

https://it.wikipedia.org/wiki/Palden_Gyatso
https://www.youtube.com/watch?v=nsfZZTipR5s&t=228s

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Re: [O.T.] Libri consigliati?
La mezzaluna di sabbia. Di Fausto Vitaliano. E conoscerete il maresciallo Gori Mistico' un personaggio che vi resterà nel cuore.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Furore di Steinbeck perchè descrive il nostro futuro se va avanti così.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
dos è per te
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Dos, mi togli una curiosità, ma tutti i libri che posti, consigliandoli, nei vari topic, li hai letti tutti o sono il frutto di sempici ricerche sul tema?
Ad esempio, per questi 2 sopra mi sembra chiaro che DDP non lo abbia letto e che lo abbia postato solo per stimolarti, mentre per te ho il dubbio, spesso ho la sensazione che tu conosca bene il contenuto dei libri che posti (anche se probabilmente non tutte le decine del topic nazismo dilagante).
Ad esempio, per questi 2 sopra mi sembra chiaro che DDP non lo abbia letto e che lo abbia postato solo per stimolarti, mentre per te ho il dubbio, spesso ho la sensazione che tu conosca bene il contenuto dei libri che posti (anche se probabilmente non tutte le decine del topic nazismo dilagante).
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Non ho letto il libro ma ho visto un'intervista all'autrice, faceva considerazioni interessanti. il filantro-capitalismo oggi è appannaggio dei "vincitori della globalizzazione", generalmente grandi capitalisti bianchi, uomini e americani (Bill Gates, Jeff Bezos, Ted Turner, Mark Zuckerberg ecc.), i quali intendono trasformare il loro modello imprenditoriale in un modello umanitario. Dato che sono loro i "vincitori della globalizzazione" ritengono di avere strumenti, concetti, titoli e competenze per risolvere i problemi che la globalizzazione ha provocato per gran parte della popolazione mondiale; in tal modo l'1% della popolazione mondiale che controlla il 45% della ricchezza del mondo si mette a guidare l'agenda sociale. Il problema è che gran parte dei loro soldi proviene da monopoli brevettuali, elusione ed evasione fiscale (nei paradisi off-shore). Inoltre hanno mediato l'entrata delle grandi multinazionali dentro le Nazioni Unite (di fatto impadronendosene) privatizzando l'agenda politica internazionale. I sistemi politici democratici, proprio in quanto tali, hanno tempi di reazione più lenti e non riescono a stare al passo delle rivoluzioni tecnologiche ed economiche, invece i filantro-capitalisti non devono rendere conto a nessuno e agiscono più rapidamente.Salieri D'Amato ha scritto: ↑13/11/2020, 9:08mi sembra chiaro che DDP non lo abbia letto e che lo abbia postato solo per stimolarti
La seconda contraddizione sta nel fatto che il brodo colturale della filantropia è la diseguaglianza: questo è un tema antico (per esserci i ricchi devono esserci i poveri) ma oggi viviamo in un mondo post-feudale, dove i ricchi sono in proporzione più ricchi dei feudatari medievali, perchè le ricchezze di questi ultimi erano circoscritte nello spazio (il territorio del feudo) mentre i capitali di oggi (finanza) si spostano su scala globale con un click (fuori dal tempo e dallo spazio). Senza strumenti legali internazionali che possano disciplinare il fenomeno giocano in un campo senza regole, l'unica regola è la deregulation, l'assenza di regole. I governi arrancano perchè la finanza è riuscita ad internazionalizzarsi meglio della politica.
Morale della favola: non è vero che la filantropia sia un inganno, il punto è che la filantropia non può proprio esistere. Il filantropo dona 10 con una mano e piglia 100 con l'altra. Si lava la coscienza donando 10 ma non agisce a monte del problema della diseguaglianza avendo interesse a perpetuarla (essendo la diseguaglianza fonte del suo benessere). L'autrice faceva il paragone con la prima rivoluzione industriale in Inghilterra e la seconda rivoluzione industriale negli USA, quando ultra-miliardari come Rockefeller avevano fatto palate di soldi (sfruttando uomini e devastando l'ambiente) riversando uno sputo dei loro guadagni nella filantropia.
Tra parentesi la ricchezza di Rockefeller è stimata 1,5-3,5 più alta di quella di Jeff Bezos (oggi considerato il più ricco la mondo): https://it.wikipedia.org/wiki/John_Davison_Rockefeller
Naturalmente i sostenitori della globalizzazione obiettano che grazie ad essa nei paesi un tempo poveri come Cina, India ecc. grande masse popolari stanno uscendo dalla povertà.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Interessante. La filantropia come scudo e a copertura del depredamento di ricchezze che avviene da un lato, rielargendo qualcosa dall'altro, con fanfara e sbandieramento del gesto e di alti ideali. Di modo che il "predatore" capitalista-imprenditore verrà visto con occhio di riguardo e non per come è veramente, la filantropia a coprire eventuali speculazioni e sperequazioni sociali. Mi sembra ragionevolmente ipotizzabile.
Inoltre merita l'approfondimento anche l'analisi dei grandi globalizzatori che tendono ad imprimere un certo modello di soluzione dei problemi della globalizzazione, ovviamente quello che fa loro gioco.
Sul resto, che la politica è da tempo subordinata alle grandi potenze economiche, è una cosa che ho metabolizzato da tempo, una grossa multinazionale conta spesso più di un governo nazionale a livello globale, e non solo per l'ipotetica entrata nell'ONU). E a mio avviso, anche i sistemi cosidetti democratici ne sono tutt'altro che immuni, anzi, per certi versi sono ancora più influenzabili.
Personalmente, non so se la globalizzazione ha creato i presupposti che grandi masse popolari uscissero dalla povertà o se invece ne abbia in parte frenato le rivendicazioni. Anche volendo dar credito ai sostenitori della globalizzazione, questa, o meglio i "globalizzatori", stanno facendo in modo che si attenuino le diseguaglianze tra ceti, i poveri stanno meglio e i ceti intermedi un po'/decisamente peggio; nel complesso tutti un po' più poveri, ma non tanto poveri da incazzarsi per sovvertire l'ordine (economico) costituito; mentre le risorse in surplus vengono drenate dai grandi gruppi di potere, come detto dai ricchi che diventano sempre più ricchi e potenti. Se poi questi ottengono anche la certificazione come filantropì, direi che il risultato è stato raggiunto in pieno.
Inoltre merita l'approfondimento anche l'analisi dei grandi globalizzatori che tendono ad imprimere un certo modello di soluzione dei problemi della globalizzazione, ovviamente quello che fa loro gioco.
Sul resto, che la politica è da tempo subordinata alle grandi potenze economiche, è una cosa che ho metabolizzato da tempo, una grossa multinazionale conta spesso più di un governo nazionale a livello globale, e non solo per l'ipotetica entrata nell'ONU). E a mio avviso, anche i sistemi cosidetti democratici ne sono tutt'altro che immuni, anzi, per certi versi sono ancora più influenzabili.
Personalmente, non so se la globalizzazione ha creato i presupposti che grandi masse popolari uscissero dalla povertà o se invece ne abbia in parte frenato le rivendicazioni. Anche volendo dar credito ai sostenitori della globalizzazione, questa, o meglio i "globalizzatori", stanno facendo in modo che si attenuino le diseguaglianze tra ceti, i poveri stanno meglio e i ceti intermedi un po'/decisamente peggio; nel complesso tutti un po' più poveri, ma non tanto poveri da incazzarsi per sovvertire l'ordine (economico) costituito; mentre le risorse in surplus vengono drenate dai grandi gruppi di potere, come detto dai ricchi che diventano sempre più ricchi e potenti. Se poi questi ottengono anche la certificazione come filantropì, direi che il risultato è stato raggiunto in pieno.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Blif ha scritto: ↑31/10/2012, 22:27Stickman ha scritto:Che peccato sarebbe se qualcuno che l'ha letto ti dicesse che no, l'evoluzione non ci sarà.CianBellano ha scritto: Dopo aver strenuamente difeso il rosso e il nero dai seppur sterili attacchi di stickman, sto leggendo la certosa di parma. Inizia in modo stranissimo (una introduzione talmente densa e talmente lunga da farti stare un po' così), poi si assesta un attimino. La parte di Waterloo è appassionante. I personaggi sono così smaccatamente positivi o negativi da far cadere le braccia. Spero sia una trovata per rendere l'evoluzione degli stessi più incisiva e memorabile.
Se ne conserverò memoria vi terrò aggiornati.
[Scopri]SpoilerNon l'ho letto, è una burla.[Scopri]SpoilerForse.Henri Beyle ha scritto:Siete un impudente, M. de l'Homme Bâton: cessate di dileggiarmi, di grazia.[Scopri]SpoilerNon ricordo evoluzioni. Non ricordo quasi nulla. Magari lo riprendo stasera.
Del resto, il rosso e il nero sono cose concrete, che si toccano tutti i giorni; a Parma invece non v'è alcuna certosa.
2012? Che pagina di storia patria... e come passa il tempo quando ci si diverte.Blif ha scritto: ↑03/12/2012, 14:40Su istigazione di Cianbellano, mi son riletto La certosa di Parma.
Credo di aver capito perché non me ne ricordavo nulla di nulla, contrariamente a Il rosso e il nero.
Ma non ho il tempo ora di disquisirne ora (è un periodaccio);
solo, mi chiedevo come fosse andata a finire dalle sue parti...
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Strano che non ne abbia parlato una volta finito di leggere. Ho pure controllato il mio storico in questo topic e non vi e' traccia (c'e' solo della grande nostalgia per quanto fosse fico questo forum).
Le impressioni iniziali non mi pare vennero stravolte dal resto dell'opera, di cui ricordo pochissimo, e gli otto anni che mi separano dai quella lettura sono un alibi convincente solo in apparenza.
Ho dei flebili ricordi sulla prigionia del protagonista, sulla sua inesorabile distruzione fisica e morale avvenuta grazie ad una crudele quanto inaspettata condanna (che ho arricchito nella mia memoria in questi anni da alcune scene di game of thrones che, a loro volta, nel 2014 hanno risvegliato quelle pagine del 2012 e si sono calcificate li in mezzo come una frattura guarita malissimo).
Anche grazie alla magnifica interpretazione di Sean Bean, la prigionia e' stata la seconda parte migliore della certosa di parma, subito dopo il gia' citato episodio di Waterloo (nella quale il tiepido Ryan O'Neal di Barry Lyndon non ha avuto alcun ruolo nel contaminarne il ricordo).
Le impressioni iniziali non mi pare vennero stravolte dal resto dell'opera, di cui ricordo pochissimo, e gli otto anni che mi separano dai quella lettura sono un alibi convincente solo in apparenza.
Ho dei flebili ricordi sulla prigionia del protagonista, sulla sua inesorabile distruzione fisica e morale avvenuta grazie ad una crudele quanto inaspettata condanna (che ho arricchito nella mia memoria in questi anni da alcune scene di game of thrones che, a loro volta, nel 2014 hanno risvegliato quelle pagine del 2012 e si sono calcificate li in mezzo come una frattura guarita malissimo).
Anche grazie alla magnifica interpretazione di Sean Bean, la prigionia e' stata la seconda parte migliore della certosa di parma, subito dopo il gia' citato episodio di Waterloo (nella quale il tiepido Ryan O'Neal di Barry Lyndon non ha avuto alcun ruolo nel contaminarne il ricordo).
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Allora sciolgo la riserva.
Passati otto anni, ho dimenticato di nuovo quasi tutto del romanzo, come dopo la prima lettura.
Mi ricordo solo il consiglio di sopravvivere mangiando cioccolata per non essere avvelenato (appunto, la prigionia).
Credo che almeno in parte e almeno per me quest'amnesia dipenda dalla natura del protagonista,il bel Fabrizio del Dongo,
che è una specie di riflesso speculare del buon Julien Sorel.
Quello (Julien) borghese pieno di qualità, assetato di amore, ma rifiutato da tutto il suo ambiente (padre, compagni, colleghi e superiori),
fatalmente fuori posto, si riduce per amarezza a non saper riconoscere l'affetto che in qualche modo si è faticosamente conquistato.
Questo (Fabrizio) nobile amorfo, amato e soccorso da tutti, a suo agio in ogni luogo, ma fondamentalmente indifferente a tutto.
Mi son ripassato Wikipedia per aggiungere una seconda riga anche qui, e ho scoperto (effettivamente) una quantità di eventi che avevo dimenticato.
Passati otto anni, ho dimenticato di nuovo quasi tutto del romanzo, come dopo la prima lettura.
Mi ricordo solo il consiglio di sopravvivere mangiando cioccolata per non essere avvelenato (appunto, la prigionia).
Credo che almeno in parte e almeno per me quest'amnesia dipenda dalla natura del protagonista,il bel Fabrizio del Dongo,
che è una specie di riflesso speculare del buon Julien Sorel.
Quello (Julien) borghese pieno di qualità, assetato di amore, ma rifiutato da tutto il suo ambiente (padre, compagni, colleghi e superiori),
fatalmente fuori posto, si riduce per amarezza a non saper riconoscere l'affetto che in qualche modo si è faticosamente conquistato.
Questo (Fabrizio) nobile amorfo, amato e soccorso da tutti, a suo agio in ogni luogo, ma fondamentalmente indifferente a tutto.
Mi son ripassato Wikipedia per aggiungere una seconda riga anche qui, e ho scoperto (effettivamente) una quantità di eventi che avevo dimenticato.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
E' il momento di rileggere David John Moore Cornwell (aka John le Carré) che da spia al servizio di Sua Maestà, diventò uno degli scrittori più influenti del secolo scorso.
Le gesta di George Smiley rimarranno nella storia della letteratura.
Per chi volesse, suggerisco di iniziare da "Chiamata per il morto", primo romanzo dove compare la figura di Smiley.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Libri o saghe da me lette con profitto nel corso di questi ultimi anni che mi sento di consigliare:
- "A Song of Ice and Fire" di George RR Martin. Come ormai tutto il mondo sa, la saga non è al momento conclusa perché quel vecchio manigoldo di Martin è terribilmente lento a scrivere e impegnato in mille altri progetti. Comunque sia la consiglio perché è scritta veramente bene e ha un'ambientazione curata nel minimo dettaglio. Va assolutamente letta in inglese perché la traduzione della buonanima di Sergio Altieri contiene molti errori (non a caso nelle ultime edizioni è stato assistito da altri traduttori);
- "Il Signore degli Anelli" di John RR Tolkien. Un'opera senza tempo per chi apprezza il fantasy. Ovviamente da accompagnare insieme all'altro tomo, il Silmarillion;
- Saga di Geralt di Rivia di Andrzej Sapkowski. Un'opera fantasy un po' meno blasonata delle altre due precedenti, ma nondimeno scritta bene;
- Le varie raccolte di romanzi di fantascienza di Asimov, come "Io Robot", molto in anticipo sui tempi in quanto a temi trattati;
- Le raccolte di racconti di fantascienza di George Martin, quelli sì conclusi da un pezzo. Sono scritti piuttosto bene e molti di essi insegnano pure qualcosa (un racconto parla del problema della sovrappopolazione);
- La trilogia della Prima Legge di Joe Abercrombie. Un fantasy molto duro, cinico, quasi monocorde ma con un finale beffardo;
- La trilogia Millennium di Stieg Larsson composta da "Uomini che odiano le donne", "La ragazza che giocava col fuoco" e "La regina dei castelli di carta". A distanza di 13 anni dall'ultimo romanzo pubblicato di Larsson, è una trilogia ancora molto moderna;
- "La fonte meravigliosa" e "La rivolta di Atlante" di Ayn Rand. Sono romanzi duri e spigolosi come la sua autrice, e probabilmente le loro conclusioni potrebbero allontanare molti lettori. Tuttavia li ho trovati molto interessanti, un punto di vista alternativo (e molto americano) su vita, economia e cultura;
- La saga di Harry Potter, ma mi rendo conto che forse la maggior parte dei forumisti è più vecchia di me quindi butto lì il consiglio e basta.
Si capisce dall'elenco che adoro fantasy e fantascienza?
- "A Song of Ice and Fire" di George RR Martin. Come ormai tutto il mondo sa, la saga non è al momento conclusa perché quel vecchio manigoldo di Martin è terribilmente lento a scrivere e impegnato in mille altri progetti. Comunque sia la consiglio perché è scritta veramente bene e ha un'ambientazione curata nel minimo dettaglio. Va assolutamente letta in inglese perché la traduzione della buonanima di Sergio Altieri contiene molti errori (non a caso nelle ultime edizioni è stato assistito da altri traduttori);
- "Il Signore degli Anelli" di John RR Tolkien. Un'opera senza tempo per chi apprezza il fantasy. Ovviamente da accompagnare insieme all'altro tomo, il Silmarillion;
- Saga di Geralt di Rivia di Andrzej Sapkowski. Un'opera fantasy un po' meno blasonata delle altre due precedenti, ma nondimeno scritta bene;
- Le varie raccolte di romanzi di fantascienza di Asimov, come "Io Robot", molto in anticipo sui tempi in quanto a temi trattati;
- Le raccolte di racconti di fantascienza di George Martin, quelli sì conclusi da un pezzo. Sono scritti piuttosto bene e molti di essi insegnano pure qualcosa (un racconto parla del problema della sovrappopolazione);
- La trilogia della Prima Legge di Joe Abercrombie. Un fantasy molto duro, cinico, quasi monocorde ma con un finale beffardo;
- La trilogia Millennium di Stieg Larsson composta da "Uomini che odiano le donne", "La ragazza che giocava col fuoco" e "La regina dei castelli di carta". A distanza di 13 anni dall'ultimo romanzo pubblicato di Larsson, è una trilogia ancora molto moderna;
- "La fonte meravigliosa" e "La rivolta di Atlante" di Ayn Rand. Sono romanzi duri e spigolosi come la sua autrice, e probabilmente le loro conclusioni potrebbero allontanare molti lettori. Tuttavia li ho trovati molto interessanti, un punto di vista alternativo (e molto americano) su vita, economia e cultura;
- La saga di Harry Potter, ma mi rendo conto che forse la maggior parte dei forumisti è più vecchia di me quindi butto lì il consiglio e basta.
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Re: [O.T.] Libri consigliati?
Da come li descrivi sembrano interessanti, mi informero'!
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