cicciuzzo ha scritto: ↑29/09/2020, 14:18
comunque questa cosa è un aggravante.
mi sono francamente rotto le palle di questo invidiare gli altri (che da quando esistono i social ha assunto dimensione più significativa), per i soldi che hanno, la macchina che hanno, il lavoro che hanno, la vita che fanno, le donne/uomini che hanno ecc ecc..... e altri responsabili sono i genitori o chi comunque è vicino a questo genere di persone, perchè è sempre un giustificare i loro comportamenti
questo scemo deve marcire il più possibile in galera. se si impicca non proverò la benchè minima compassione
Più che un aggravante, se quanto scrivono è vero, è l'unica cosa plausibile, l'unico movente possibile.
Però l'invidia sociale è sempre esistita, i social ovviamente l'amplificano e ognuno si sente in diritto di sbandierarla, mentre prima veniva, più o meno, metabolizzata internamente.
L'unica differenza era che prima, in parte, veniva canalizzata in lotta di classe; oggi ognuno la vive e la codifica per proprio conto.
Ok l'educazione, ok i genitori (poco) responsabili, ma i mostri e le tare, congenite o meno, che uno si porta dentro, non sempre sono visibili. La follia è in agguato in molti di noi, da sempre.
Come avevo già detto, il sempre maggior imbarbarimento culturale e civile lo vedo nella vicenda del delitto di Willy, dove sottotraccia c'è lo schieramento pro-assassini; questo è un classico delitto della follia, apparentemente incomprensibile e inquietante, ma singolo, isolato, più "rassicurante" (si far per dire) a mio modo di vedere.