[O.T.] DELITTI
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Re: [O.T.] DELITTI
Se è come dice tenz allora è solo squallore degrado, uomini ridotti a pupazzi da una sostanza chimica degni solo del nostro disprezzo, in poche parole drogati di merda
Re: [O.T.] DELITTI
avevano dei precedenti specifici, non lo dico io, lo dice la procura.
https://www.dire.it/07-09-2020/499518-o ... acciatori/
https://www.open.online/2020/09/12/omic ... i-bianchi/
https://roma.repubblica.it/cronaca/2020 ... 266554403/
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nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.
Re: [O.T.] DELITTI
Ok allora è proprio un massacro insensato , efferato , crudele, di un innocente . Una morte senza un perché ,allora posso solo dire che mi dispiace per quel poveretto, sapendo che succederà ancora e ancora perché il mondo è crudele, e questa è una cosa davvero triste da dire
Ultima modifica di gaston il 26/09/2020, 16:40, modificato 1 volta in totale.
Re: [O.T.] DELITTI
. Secondo me questa mentalità è causata dal fatto che sono tutte persone piene di odio e alla prima occasione lo sputano fuori , cosa oggi facilissima grazie ai social. Ma ciò li qualifica come meschini non come malvagi.Infatti io non credo che tutti questi leoni da tastiera nella vita reale possano avere il coraggio di compiere un delitto così efferato., Per fare una cosa simile senza un motivo ,spinto solo da una sensazione, devi avere il cuore di un serpente, freddo come un cadavere. Come detto prima non stiamo parlando di drogati , quando c'è la droga di mezzo non c'è proprio nulla da dire, o meglio io non so che dire, lì il pensiero finisceSalieri D'Amato ha scritto: ↑26/09/2020, 14:42No, non credo che questo modo di essere, questi sentimenti, questa violenza intrinseca sia così rara negli uomini, è da sempre connaturata alla razza umana e ne abbiamo sempre esempi continui, individui egoisti, senza empatia, che riconoscono solo valori effimeri e di appartenenza a gruppi, ignoranza culturale e diffidenza/estraneità al diverso, che sia pelle, etnia, gruppo sociale o cerchia non cambia.
Sono convinto che questi in fondo pensino che Willy meritasse di fare quella fine lì, ed è questa la cosa più spaventosa. E così la pensano anche molti loro amici e parenti, che nei social hanno commentato il fatto subito dopo, dicendo che “In fin dei conti cos'hanno fatto? Niente. Hanno solo ucciso un extracomunitario".. E questa mentalità, sempre esistita e forse oggi ancor più diffusa che mi fa paura, mica gli Hannibal Lecter che sono in mezzo a noi!
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Re: [O.T.] DELITTI
Può essere... neanche se ti passa una macchina sopra può succedere un macello del genere. Un accanimento feroce, intenzionale, lungo.
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Spero solo che quel ragazzo sia morto subito
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Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
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Re: [O.T.] DELITTI
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Re: [O.T.] DELITTI
ex coinquilino
Lecce, preso l'assassino dell'arbitro De Santis e della fidanzata: è un ex coinquilino di 21 anni, studente di scienze infermieristiche.
«Omicidio premeditato, voleva torturarli»
C'è un presunto omicida che ha progettato a lungo e tutto nei dettagli, ma ancora non c'è un movente per il duplice omicidio del giovane arbitro Daniele De Santis ed Eleonora Manta, i due fidanzati uccisi barbaramente con decine di coltellate nella casa dove si erano appena trasferiti, il 21 settembre scorso a Lecce. L'assassino sarebbe Antonio De Marco, uno studente di 21 anni di scienze infermieristiche. È di Casarano, paese della provincia, ma fino allo scorso agosto «era stato un coinquilino» perché aveva abitato in affitto in una stanza nella casa che poi Daniele De Santis aveva deciso di ristrutturare per andarci a vivere con Eleonora. L'omicidio, ha spiegato il procuratore di Lecce, Leonardo Leone De Castris, sarebbe stato a lungo premeditato e definito nei minimi dettagli. In alcuni bigliettini che l'assassino ha perso nella fuga, è stata trovata non solo la mappa che indicava come evitare le telecamere di sicurezza della zona, ma anche i dettagli «delle attività prodromiche» che avrebbero dovuto procedere l'omicidio. «Nelle intenzioni dell'assassino - ha detto De Castris - l'omicidio doveva essere una rappresentazione anche per la collettività». Sul punto il procuratore non è stato più chiaro, ma ha fatto riferimento alla circostanza che sul luogo dell'omicidio sono state trovate «striscette tendi tubo ed altro materiale». «Da oggi la città di Lecce esce da un incubo - ha detto - l'accaduto è una rarità nella criminologia penale». L'assenza di un movente - ha spiegato ancora il procuratore, che ha anche auspicato una confessione dell'indagato - ha rappresentato una grossa difficoltà iniziale nelle indagini perchè senza un movente è difficile capire qual è la pista da seguire e questo mi ha ha spinto a seguire la vicenda con quattro magistrati, oltre ad un sostituto anche i due aggiunti e il lavoro di polizia giudiziaria del carabinieri è stato eccellente«. Alla identificazione del presunto omicida si è giunti attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza, intercettazioni e una perizia grafica sui bigliettini sporchi di sangue che erano stati persi dall'assassino nella fuga. Nei giorni scorsi erano stati acquisiti anche i contratti di affitto della casa del giovane arbitro, dai quali verosimilmente si è risaliti all'identità di De Marco.
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Re: [O.T.] DELITTI
stava per diventare infermiere, pensate a chi finivano in mano i malati
Antonio De Marco: chi è l'uomo accusato di aver ucciso Eleonora Manta e Daniele De Santis
Secondo gli inquirenti avrebbe progettato di immobilizzare i due fidanzati per seviziarli e di lasciare una scritta a suggello del suo gesto. Per questo delle fascette stringitubo sono state ritrovate in casa: era materiale che poteva servire all'omicida per legare le vittime e torturarle.
Antonio De Marco, 21 anni, di Casarano, studente di scienze infermieristiche ed ex inquilino delle vittime, è stato arrestato ieri sera con l'accusa di aver ucciso Eleonora Manta e Daniele De Santis. Secondo quanto riportato da Lecceprima si trovava fino al 28 di agosto nell'appartamento dei due fidanzati. Antonio De Marco stava finendo di svolgere il tirocinio al Fazzi di Lecce. L'omicidio risale a lunedì scorso, quando nel palazzo al civico 2 di via Montello, a Lecce, furono ritrovati i cadaveri di Daniele ed Eleonora trucidati con oltre sessanta coltellate da un assassino poi visto da alcuni condomini fuggire dal palazzo con il coltello insanguinato in mano, uno zainetto ocra sulle spalle, un paio di guanti ed una felpa. L'omicidio, ha spiegato il procuratore di Lecce Leonardo Leone De Castris, sarebbe stato a lungo premeditato e definito nei minimi dettagli. In alcuni bigliettini che l'assassino ha perso nella fuga, è stata trovata non solo la mappa che indicava come evitare le telecamere di sicurezza della zona, ma anche i dettagli "delle attività prodromiche" che avrebbero dovuto precedere l'omicidio. Antonio De Marco: chi è l'uomo accusato di aver ucciso Eleonora Manta e Daniele De Santis. All'identificazione del presunto omicida si è giunti attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza, intercettazioni e una perizia grafica sui bigliettini sporchi di sangue che erano stati persi dall'assassino nella fuga. Nei giorni scorsi erano stati acquisiti anche i contratti di affitto della casa del giovane arbitro, dai quali verosimilmente si è risaliti all'identita di De Marco. Secondo gli inquirenti De Marco avrebbe progettato di immobilizzare i due fidanzati per seviziarli e, infine, di lasciare una scritta a suggello del suo gesto. Per questo delle fascette stringitubo sono state ritrovate in casa: era materiale che poteva probabilmente servire all'omicida per legare le due vittime e, forse, torturarle, seguendo un macabro disegno. Antonio De Marco: chi è l'uomo accusato di aver ucciso Eleonora Manta e Daniele De Santis. L'agenzia di stampa Agi racconta che De Marco avrebbe alloggiato nell'abitazione di via Montello fino al 28 agosto, dove aveva affittato una stanza servitagli come appoggio nel capoluogo salentino per poter frequentare i corsi universitari presso l'ospedale Vito Fazzi. Secondo quanto si apprende da ambienti vicini alla famiglia De Santis, proprietaria dell'alloggio di via Montello, Antonio De Marco non avrebbe dato adito ad alcun genere di sospetto, comportandosi sempre in modo rispettoso. Usciva da casa la mattina e tornava la sera, senza dare alcun fastidio. All'apparenza, insomma, il 21enne di Casarano dava l'impressione di essere un ragazzo come tanti altri, ma avrebbe nascosto un lato oscuro, quello che, secondo la ricostruzione della Procura, lo avrebbe nello stesso tempo portato a pianificare freddamente l'uccisione dei due giovani. Antonio De Marco: chi è l'uomo accusato di aver ucciso Eleonora Manta e Daniele De Santis. Alcuni oggetti trovati, striscette stringitubo e altro materiale, nella casa del delitto di Daniele De Santis e Eleonora Manta, avvenuto lunedì scorso a Lecce, "ci fanno propendere - ha detto ieri sera il procuratore capo del tribunale Leonardo Leone De Castris - per l'ipotesi che l'omicidio dovesse essere in realtà una rappresentazione anche per la collettività". Il magistrato su questo non ha voluto fornire ulteriori dettagli. L’indagine è partita dalla ricostruzione della sera del delitto. Dall’immagine che i carabinieri ricostruiscono: Daniele ed Eleonora aprono la porta all’assassino. Si difendono come possono, provano anche a scappare. Lei si accascia sull’uscio di casa, interno 12, secondo piano, lui qualche passo più avanti. Il killer è spietato. Infierisce con la lama di un coltello, lungo dai dieci ai quindici centimetri. Per otto giorni l’assassino di Daniele ed Eleonora Manta è stato in fuga, contando sull’oscurità che lo ha protetto da possibili testimoni e su un piano premeditato che alla fine non ha retto. Sono state svolte attività di polizia tradizionali, per rintracciare l'assassino, come pedinamenti, riprese filmate del presunto responsabile, comprese "immagini di telecamere che, per fortuna, non sono state pubblicate dai media in questi giorni", ha precisato De Castris. "La ricostruzione delle responsabilità secondo l'impostazione accusatoria - ha detto ancora - fonda su elementi di prova rinvenibili principalmente su dati tecnici, come la gestione dei filmati delle telecamere, intercettazioni, una parziale e preliminare perizia di comparazione grafica". La scrittura trovata sul bigliettino che il presunto assassino, Antonio De Marco, 21 anni, di Casarano, avrebbe perso per strada dopo il delitto, è stata confrontata con quella dei documenti depositati in Prefettura e in Comune.
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Re: [O.T.] DELITTI
Avrà preso ispirazione da John Doe in Seven?
Re: [O.T.] DELITTI
Salieri D'Amato ha scritto: ↑26/09/2020, 14:42No, non credo che questo modo di essere, questi sentimenti, questa violenza intrinseca sia così rara negli uomini, è da sempre connaturata alla razza umana e ne abbiamo sempre esempi continui, individui egoisti, senza empatia, che riconoscono solo valori effimeri e di appartenenza a gruppi, ignoranza culturale e diffidenza/estraneità al diverso, che sia pelle, etnia, gruppo sociale o cerchia non cambia.
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E pensate che diciamo un "poco" non abbia influenzato questa violenza il fatto che fosse anche "negro"?
« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.
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Re: [O.T.] DELITTI
Però forse aspirava a fare il chirurgo e voleva "allenarsi" un tantinoDrogato_ di_porno ha scritto: ↑29/09/2020, 10:05stava per diventare infermiere, pensate a chi finivano in mano i malati
« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
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Re: [O.T.] DELITTI
Non me ne intendo di cronaca nera e quindi non ho memoria di casi simili, ma a me ha inquietato molto la modalità da serial killer americano.
E poi non capisco davvero come un disturbato del genere passasse inosservato
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Re: [O.T.] DELITTI
sarà per via delle serie tv...ricordo che ad un giorno in pretura avevano mostrato il processo per la morte di Adele Mazza, che era stata fatta a pezzi: l'assassino per ripulire la casa si era ispirato a "C.S.I", di cui deteneva parecchie copie in casa
Nella precedente udienza si era parlato di altri film: i 12 dvd della serie "Csi" sequestrati in casa di Romano Bisceglia. Tra questi anche uno che parla dell'omicidio di una prostituta che viene strangolata e fatta a pezzi nella vasca da bagno. L'assassino per pulire usa solvente e candeggina. Per l'accusa quel film potrebbe aver "ispirato" Bisceglia, l'uomo che, secondo la procura, ha ucciso e fatto a pezzi la sua ex convivente. E le similitudini, almeno a sentire chi ha visto quel film, sono davvero tante. Le scene raccontano dell'omicidio di una prostituta che viene uccisa e tagliata pezzi nella vasca da bagno della casa dell'assassino. Per pulire ogni traccia di sangue l'uomo usa un solvente e della candeggina. Secondo gli inquirenti Bisceglia, dopo aver strangolato la donna, l'ha tagliata proprio nella nella vasca da bagno.
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Re: [O.T.] DELITTI
Beh giustamente hai fatto l'analogia coi serial killer americani.
I quali in molti casi sono esternamente persone "normali" e insospettabili come milioni di altre.
Questo fatto è tutt'altro che rassicurante, ma secondo me deriva anche dal fatto che le categorie esterne se prese dogmaticamente tendono ad essere fuorvianti, e quindi un po' tutti ci aspettiamo il peggio da alcune persone, e niente da altre. Vedasi Leonardo Cianciulli o altri innumerevoli casi
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
sed magis amica veritas.
Re: [O.T.] DELITTI
chissà che gli passava per la testa a questo qui.... poi così giovane...bah, spero che una spiegazione la dia. se non altro per capire i mostri che abitano vicino a casa nostra e non sappiamo che lo siano
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione