Aspetta fede, così magari è più chiaro.
federicoweb ha scritto: ↑22/09/2020, 15:14
cose da Juve, nulla di nuovo
https://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_ ... orti_falsi
Lo scandalo italiano dei passaporti falsi, noto anche come Passaportopoli, fu uno scandalo che colpì il calcio italiano nel 2001 e riguardò la naturalizzazione illecita di alcuni calciatori extracomunitari. Si trattò del primo caso di falsificazione documentaria nel calcio europeo.
Squadre coinvolte
Furono coinvolte società, dirigenti e calciatori di 6 squadre di Serie A (Inter, Lazio, Milan, Roma, Udinese e L.R. Vicenza) e una di Serie B (Sampdoria).
I 15 giocatori coinvolti furono:
Brasile Alberto (Udinese)
Argentina Gustavo Bartelt (Roma)
Paraguay Alejandro Da Silva (Udinese)
Brasile Dedé (L.R. Vicenza)
Brasile Dida (Milan)
Brasile Fábio Júnior (Roma)
Brasile Jeda (L.R. Vicenza)
Camerun Thomas Job (Sampdoria)
Brasile Jorginho (Udinese)
Camerun Jean Ondoa (Sampdoria)
Uruguay Álvaro Recoba (Inter)
Argentina Juan Sebastián Verón (Lazio)
Brasile Warley (Udinese)
Camerun Francis Zé (Sampdoria)
Sentenza di primo grado
La sentenza di primo grado, emessa dalla Commissione disciplinare della Lega Calcio il 27 giugno 2001, è stata la seguente:
Società
Udinese Udinese: ammenda di 3 miliardi di lire.
Inter Inter: ammenda di 2 miliardi di lire.
Lazio Lazio: ammenda di 2 miliardi di lire.
Roma Roma: ammenda di 1,5 miliardi di lire.
Sampdoria Sampdoria: ammenda di 1,5 miliardi di lire.
Milan Milan: ammenda di 1 miliardo di lire.
Vicenza Vicenza: ammenda di 1 miliardo di lire.
Giocatori
Alberto (Udinese): 1 anno di squalifica.
Gustavo Bartelt (Roma): 1 anno di squalifica.
Da Silva (Udinese): 1 anno di squalifica.
Dedé (Vicenza): 1 anno di squalifica.
Dida (Milan): 1 anno di squalifica.
Fábio Júnior (Roma): 1 anno di squalifica.
Jeda (Vicenza): 1 anno di squalifica.
Jorginho (Udinese): 1 anno di squalifica.
Álvaro Recoba (Inter): 1 anno di squalifica.
Warley (Udinese): 1 anno di squalifica.
Thomas Job (Sampdoria): 6 mesi di squalifica.
Jean Ondoa (Sampdoria): 6 mesi di squalifica.
Francis Zé (Sampdoria): 6 mesi di squalifica.
Juan Sebastián Verón (Lazio): assolto.
Dirigenti
Gino Pozzo (Udinese): due anni di inibizione.
Rinaldo Sagramola (Vicenza): 1 anno di inibizione e ammenda di 10 milioni di lire.
Gabriele Oriali (Inter): 1 anno di inibizione.
Felice Pulici (Lazio): 1 anno di inibizione.
Franco Baldini (Roma): 9 mesi di inibizione.
Massimo Briaschi (Vicenza): 6 mesi di interdizione.
Sigfrido Marcatti (Udinese): 6 mesi di inibizione.
Domenico Arnuzzo (Sampdoria): assolto.
Sergio Cragnotti (presidente Lazio): assolto.
Rinaldo Ghelfi (Inter): assolto.
Nello Governato (Lazio): assolto.
Pierpaolo Marino (Udinese): assolto.
Enrico Mantovani (presidente Sampdoria): assolto.
Pierluigi Ronca (Sampdoria): assolto.
Emiliano Salvarezza (Sampdoria): non luogo a deliberare.
Sentenza della Commissione di Appello Federale
La Commissione di Appello Federale, dopo le riunioni del 17 e 18 luglio 2001, ha confermato le decisioni prese in primo grado relativamente a Inter, Milan, e Sampdoria.
Sono state confermate anche le decisioni riguardanti Lazio, Roma, Udinese e L.R. Vicenza con le seguenti eccezioni:
Gino Pozzo (Udinese): da due anni a un anno e sei mesi di inibizione.
Massimo Briaschi (Vicenza): da 6 mesi a 1 anno di interdizione.
Felice Pulici (Lazio): da 1 anno a 6 mesi di inibizione.
Franco Baldini (Roma): assolto.
Gustavo Bartelt (Roma): annullamento della decisione precedente e rinvio degli atti alla Commissione Disciplinare per nuovo giudizio.
Sviluppi successivi
Nell'ambito della giustizia ordinaria, il Gip del Tribunale di Udine accolse, nel maggio 2006, la richiesta di patteggiamento dell'attaccante uruguayano dell'Inter, Álvaro Recoba, e di Gabriele Oriali, responsabile dell'area tecnica della società nerazzurra, infliggendo la pena di sei mesi di reclusione ciascuno (sostituita con una multa di 21.420 euro) per i reati di concorso in falso e ricettazione.
Nel luglio del 2011 in un'intervista rilasciata a la Repubblica, Franco Baldini, direttore sportivo della Roma dal 1999 al 2005, discolpò Oriali dalle responsabilità imputategli dichiarando che era stato lui a consigliare all'ex mediano nerazzurro di rivolgersi a una delle persone successivamente coinvolte nello scandalo. Dopo le parole di Baldini, in un primo momento Oriali non ha escluso la possibilità di chiedere la revisione del processo, salvo poi rinunciare a tale intendimento.