Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Le modelle devono essere magre e avere il fisico giusto...punto
La faccia nn ha molta importanza, devono sfilare è nn partecipare a un concorso di bellezza...
La faccia nn ha molta importanza, devono sfilare è nn partecipare a un concorso di bellezza...
"Ladies and gentlemen, please stand up for the National Anthem of the German Democratic Republic:
https://youtu.be/3AhIJB9jpWQ"
https://youtu.be/3AhIJB9jpWQ"
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
S'è scatenato il clamore perchè l'hanno inserita in una lista di 100 modelle più sexy del mondo. Se la lista avesse riguardato le 100 modelle più di tendenza o più richieste non credo sarebbe uscita nemmeno la notizia.Kowalski ha scritto: ↑04/09/2020, 10:39Infatti, francamente non capisco tutto questo clamore. Evidentemente chi critica la scelta di questa ragazza è fermo alle modelle che sfilavano negli anni '90. Nelle passerelle dell'alta moda non è per niente raro e nemmeno strano trovare modelle che potremmo definire "bruttine" di viso e magari si scopre che le più belle sono dei transessuali. Chissà cosa scriveranno i teorici delle ricerca dello scandalo a tutti i costi quando scopriranno che sfilano anche ragazze down. I tempi, per fortuna, sono cambiati e l'alta moda come sempre li anticipa.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
ecco, allora forse sarebbe il caso di fare chiarezza anche su questa presunta lista delle 100 donne più sexy del mondo:Nip ha scritto: ↑04/09/2020, 12:55S'è scatenato il clamore perchè l'hanno inserita in una lista di 100 modelle più sexy del mondo. Se la lista avesse riguardato le 100 modelle più di tendenza o più richieste non credo sarebbe uscita nemmeno la notizia.Kowalski ha scritto: ↑04/09/2020, 10:39Infatti, francamente non capisco tutto questo clamore. Evidentemente chi critica la scelta di questa ragazza è fermo alle modelle che sfilavano negli anni '90. Nelle passerelle dell'alta moda non è per niente raro e nemmeno strano trovare modelle che potremmo definire "bruttine" di viso e magari si scopre che le più belle sono dei transessuali. Chissà cosa scriveranno i teorici delle ricerca dello scandalo a tutti i costi quando scopriranno che sfilano anche ragazze down. I tempi, per fortuna, sono cambiati e l'alta moda come sempre li anticipa.
preso da un pagina a caso che fa debunking, nel caso questa, consiglio la lettura perchè è anche il resto dell'articolo è interessante:Da dove arriva l’inesistente lista delle «100 donne più belle del mondo»
La prima attestazione di un presunto elenco delle «100 persone più sexy del mondo» con all’interno Armine Harutyunyan, stando alle nostre ricerche, arriva dalla Polonia.
Più precisamente da un’immagine pubblicata il 1° agosto 2020 sul portale Demotiwatory, aggregatore di meme e immagini virali. Il contenuto è composto da una foto di Harutyunyan e da un testo in polacco che tradotto recita: «Ecco Armine Harutyunyan, una modella armena di 23 anni, riconosciuta da Gucci come una delle 100 persone più sexy al mondo. Usciresti con lei?». L’immagine è stata condivisa poi da altri siti web polacchi dedicati ai meme (qui e qui).
Il 20 agosto 2020, l’immagine fa il suo debutto sul web in lingua italiana – sempre su un sito aggregatore di immagini virali – con una versione tradotta dello stesso meme in cui si legge: «Questa è Armine Harutyunyan 23enne modella americana riconosciuta da Gucci come una delle 100 modelle più sexy del mondo. Voi ci uscireste fuori a cena?». Il contenuto arriva ben presto su Twitter grazie alla condivisione di un utente – da Facta identificato come primo caso – che il 24 agosto scrive: «Questa è Armine Harutyunyan 23enne modella riconosciuta da Gucci come una della 100 modelle più sexy del mondo. Mi chiedo perché si tende a svilire la bellezza femminile, perché sta andando tutto a scatafascio?». Alla data del 2 settembre, il tweet ha ottenuto 378 retweet.
Leggendo i commenti, è facile ipotizzare che la pioggia di insulti sia iniziata proprio sotto questo tweet, spostandosi poi su Facebook e Instagram, anche sotto le stesse foto della modella.
La campagna d’odio viene denunciata per la prima volta in Italia il 26 agosto 2020, con un post Facebook della pagina Diario di viaggio, spazio virtuale da 81mila like creato e gestito dal travel blogger e scrittore italo-marocchino Youssef El Hirnou. Il post ottiene un discreto successo (più di 2mila commenti e 8mila condivisioni), ma prende per buona l’informazione errata contenuta nei meme, secondo cui Harutyunyan sarebbe stata «riconosciuta da Gucci come una della cento modelle più sexy del mondo». Il post diventa anche la fonte del primo articolo in assoluto rintracciabile in rete sulla campagna di body shaming contro Harutyunyan, pubblicato dal sito web GreenMe il 27 agosto e contenente sia il post che il meme in italiano.
Verosimilmente, dunque, l’articolo di GreenMe e il post Facebook di Diario di viaggio sono stati utilizzati come fonte per alcuni dei pezzi successivi pubblicati online (in alcuni casi anche esplicitamente, come per questo articolo di HuffPost Italia che contiene il link a GreenMe), contribuendo a diffondere la notizia non verificata di una presunta lista delle «100 modelle più sexy del mondo», inizialmente circolata grazie al meme polacco.
Nel complesso, la falsa notizia della lista contenente Armine Harutyunyan tra il 27 e il 31 agosto è stata rilanciata da Tpi, Il Messaggero, Il Fatto Quotidiano, The Vision, Il Giornale, Leggo, Repubblica, Grazia, Corriere della Sera, Dire, Il Riformista e Libero.
La “lista delle 100 donne più belle del mondo” non esiste: tutta la storia del caso della modella di Gucci - da facta.news
interessante anche la storia di Armine che ha sfilato per Gucci UN ANNO FA (e se ne sta parlando oggi, alla faccia del ricerca di visibilità e dell'operazione pubblicitaria)
ma come ho già scritto consiglio la lettura di tutto l'articolo e poi, se vi va, di tornare a parlare di questa ragazza.La storia di Armine Harutyunyan, dall’inizio
Il mondo ha iniziato a familiarizzare con il nome di Armine Harutyunyan il 22 settembre 2019, quando l’allora ventiduenne modella armena debuttò sulle passerelle della Milano Fashion Week – la settimana della moda di Milano, uno dei principali appuntamenti di settore al mondo – come uno dei volti della casa di moda italiana Gucci (qui dal minuto 1:59 è possibile assistere alla sua partecipazione).
Ben prima che qualcuno si interessasse ai lineamenti di Harutyunyan, quella sfilata aveva causato numerose polemiche da parte degli addetti ai lavori (in particolare modelli e riviste specializzate) per la scelta creativa di Gucci di dedicare la collezione al tema della salute mentale, portando in passerella modelle e modelli vestiti con capi simili a camicie di forza.
Nell’occasione, la modella Ayesha Tan-Jones sfilò con una scritta riportata a penna sulle mani su cui si leggeva «la malattia mentale non è moda», in segno di protesta verso la stessa casa di moda. In risposta, Gucci aveva rilasciato un comunicato su Instagram in cui difendeva l’idea, descrivendola come un segnale verso l’omologazione nel mondo della moda, che sarebbe lanciato attraverso «una versione estrema delle uniformi imposte dalla società e da chi la controlla» e promettendo che i capi non sarebbero stati commercializzati.
La presenza di Armine Harutyunyan invece è stata al centro di un’altra polemica sulla stessa sfilata un mese più tardi, in Georgia, Paese sulle montagne del Caucaso. Dove, secondo quanto riportato all’inizio di ottobre 2019 da OC Media – testata giornalistica indipendente con sede in Georgia, che copre le notizie di attualità provenienti da Armenia, Azerbaijan e Georgia – era in corso una campagna di body shaming sui social ai danni di Harutyunyan. È qui che si è iniziato a parlare della modella armena e del suo aspetto fisico, in termini molto simili a quelli che saranno poi utilizzati nel dibattito italiano.
Secondo quanto riportato OC Media, la modella veniva aspramente criticata da diversi utenti sui social network per «non essere abbastanza convenzionalmente attraente da far parte dell’industria della moda». Numerosi gli insulti sessisti e mirati all’aspetto fisico della ragazza, che sempre secondo la testata erano almeno in parte dovuti al forte «sentimento anti-armeno» radicato in Georgia.
Il caso era al tempo (quasi un anno fa) rimasto limitato entro i confini georgiani, esaurendosi nel giro di pochi giorni.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Quindi questa ipotetica campagna ruffiana e buonista di Gucci che serviva x accaparrarsi i radicali chic, di cui si è parlato e sviscerato nelle ultime pagine di questo topic, in realtà nn esiste neanche quella?? 

"Ladies and gentlemen, please stand up for the National Anthem of the German Democratic Republic:
https://youtu.be/3AhIJB9jpWQ"
https://youtu.be/3AhIJB9jpWQ"
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
...più che altro per far parlar di sè...sembrava una furba mossa di marketing. A quanto pare no, sembrerebbe una fake news colossale. Nessuno l'ha messa in una lista del genere e a quanto pare Gucci nemmeno se la fila più di tanto questa qua. L'unica cosa vera è che era già un po' bersagliata sui social anche in patria (a ulteriore conferma che non rispecchia affatto i canoni estetici degli armeni) dove questa notizia era già circolata.
Nessuno l'ha messa in una lista del genere però interessante come tanti, credendo alla veridicità della notizia, si siano schierati a difesa della sua bellezza "alternativa". Ho letto parecchi commenti sotto il video di fanpage di gente che la trovasse bella.
E comunque il giornalismo è andato veramente a puttane. Oltre ad averla riportata su tutte le testate online l'ho vista in prima pagina anche su diversi quotidiani della carta stampata.
Nessuno l'ha messa in una lista del genere però interessante come tanti, credendo alla veridicità della notizia, si siano schierati a difesa della sua bellezza "alternativa". Ho letto parecchi commenti sotto il video di fanpage di gente che la trovasse bella.
E comunque il giornalismo è andato veramente a puttane. Oltre ad averla riportata su tutte le testate online l'ho vista in prima pagina anche su diversi quotidiani della carta stampata.
- bellavista
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 23872
- Iscritto il: 21/04/2005, 23:46
- Località: Sticazzi.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Se è cosi è un'ottima mossa di marketing del suo agente.Nip ha scritto: ↑04/09/2020, 14:38...più che altro per far parlar di sè...sembrava una furba mossa di marketing. A quanto pare no, sembrerebbe una fake news colossale. Nessuno l'ha messa in una lista del genere e a quanto pare Gucci nemmeno se la fila più di tanto questa qua. L'unica cosa vera è che era già un po' bersagliata sui social anche in patria (a ulteriore conferma che non rispecchia affatto i canoni estetici degli armeni) dove questa notizia era già circolata.
Nessuno l'ha messa in una lista del genere però interessante come tanti, credendo alla veridicità della notizia, si siano schierati a difesa della sua bellezza "alternativa". Ho letto parecchi commenti sotto il video di fanpage di gente che la trovasse bella.
E comunque il giornalismo è andato veramente a puttane. Oltre ad averla riportata su tutte le testate online l'ho vista in prima pagina anche su diversi quotidiani della carta stampata.
Ma sempre marketing è
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
è anche vero che tutto il politically correct diventa marketing..
nike ne è l'esempio più vergognoso.
ma non è l'unica...
ora i guru della comunicazione vendono usando il "purpose", cioè pretendono di dare significati profondi - quanto poi inerentemente superficiali - alle scarpe da ginnastica
nike ne è l'esempio più vergognoso.
ma non è l'unica...
ora i guru della comunicazione vendono usando il "purpose", cioè pretendono di dare significati profondi - quanto poi inerentemente superficiali - alle scarpe da ginnastica
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
questo è il lato più interessante della vicenda. Oramai nemmeno le grandi testate giornalistiche fanno più verifiche prima di pubblicare notizie, e pensa che lo fanno indistintamente con tutto, ma proprio tutto quello che capita. E' vero che i tempi per fare un vero debunkinkg non li hanno, ma almeno non prendere per oro colato tutto quello che gira in rete.Nip ha scritto: ↑04/09/2020, 14:38Nessuno l'ha messa in una lista del genere però interessante come tanti, credendo alla veridicità della notizia, si siano schierati a difesa della sua bellezza "alternativa". Ho letto parecchi commenti sotto il video di fanpage di gente che la trovasse bella.
E comunque il giornalismo è andato veramente a puttane. Oltre ad averla riportata su tutte le testate online l'ho vista in prima pagina anche su diversi quotidiani della carta stampata.
Che poi, mi ripeto, era sufficiente conoscere un minimo il mondo delle sfilate per capire che qualcosa non tornava, perchè si vede ben peggio di questa Armine sulle passerelle, e dietro non c'è nessuna intenzione di cercare pubblcità facendo sfilare dei "cessi a pedali".
Ecco un po' di foto della collezione Gucci primavera estate 2020 (la famosa sfilata incriminata). Davvero trovate che Armine sia fuori luogo? E scommetto che non è quella che vi "colpisce" di più:













Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Mamma che cessi.
- SoTTO di nove
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 31175
- Iscritto il: 11/08/2011, 1:05
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Io se ero in Gucci mi sarei preoccupato dei modelli. (inteso come vestiti). Forse voleva sviare l'attenzione. 

Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
i francesi in questo frangente sono stranamente più onesti ,fin troppo forse , vi ricordo che mannequin in francese è la modella,l'indossatrice ma significa anche , letteralmente manichino,ed è di questo di cui si parla in ultima analisi ,manichini per valorizzare gli abiti . Infatti non credo che sia un caso che quando sfilino siano quasi sempre totalmente inespressive .Penso che se non avessero volto gli stilisti sarebbero più contenti ,gli sguardi si focalizzerebbero maggiormente sulle loro creazioni,invece il pubblico insiste per vedere degli esseri umani sfilare.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Si ma come dice Sotto, i vestiti sono ancora peggiogaston ha scritto: ↑04/09/2020, 17:40i francesi in questo frangente sono stranamente più onesti ,fin troppo forse , vi ricordo che mannequin in francese è la modella,l'indossatrice ma significa anche , letteralmente manichino,ed è di questo di cui si parla in ultima analisi ,manichini per valorizzare gli abiti . Infatti non credo che sia un caso che quando sfilino siano quasi sempre totalmente inespressive .Penso che se non avessero volto gli stilisti sarebbero più contenti ,gli sguardi si focalizzerebbero maggiormente sulle loro creazioni,invece il pubblico insiste per vedere degli esseri umani sfilare.

Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
@ kowalski ,bel post un'immagine vale più di mille parole



Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
@Markome l'haute couture è come l'arte contemporanea ,non deve rispecchiare un canone estetico preciso ma deve rispecchiare il gioco linguistico dominante, tradotto in linguaggio accessibile dai critici nel caso dell'arte e dagli stilisti con i loro abiti,
Quindi che i vestiti siano belli o meno conta solo dove c'è un protocollo che detta il gusto es gli abiti dei reali d'inghilterra altrimenti è tutto gioco e ironia.Ovvio questo è l'argomento che ti vendono loro ,però le riccone, ci cascano con tutti i piedi quindi gli stilisti hanno ragione, punto
Ne consegue che se te cerchi un abito che ti renda più attraente ,che ti stia bene ,valorizzi i tuoi punti forti ,beh allora non sei in ,non piaci alla gente che piace , sei superato.ok puoi sempre dire me ne frego, ma non è elegante ,no?
è una conquista dell'età moderna che il brutto sia più vero del bello e che si debba tenerne conto
Quindi che i vestiti siano belli o meno conta solo dove c'è un protocollo che detta il gusto es gli abiti dei reali d'inghilterra altrimenti è tutto gioco e ironia.Ovvio questo è l'argomento che ti vendono loro ,però le riccone, ci cascano con tutti i piedi quindi gli stilisti hanno ragione, punto
Ne consegue che se te cerchi un abito che ti renda più attraente ,che ti stia bene ,valorizzi i tuoi punti forti ,beh allora non sei in ,non piaci alla gente che piace , sei superato.ok puoi sempre dire me ne frego, ma non è elegante ,no?
è una conquista dell'età moderna che il brutto sia più vero del bello e che si debba tenerne conto
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Tutto vero. Ma a mio avviso esiste pur sempre una forma di intuito che ti fa capire se una cosa è attraente, indipendentemente che lo sia secondo canoni tradizionali. Esiste anche l'attrazione verso l'orrido (il mondo del porno ne è pieno) e non è detto che chi si sente attratto , non lo sia anche per il bello tradizionale. A me ad es capita (mi piacciono cose molto diverse tra loro e sono sempre alla ricerca di bellezze alternative ) . Ma queste donne e questi vestiti non riesco a farmele piaceregaston ha scritto: ↑04/09/2020, 18:11@Markome l'haute couture è come l'arte contemporanea ,non deve rispecchiare un canone estetico preciso ma deve rispecchiare il gioco linguistico dominante, tradotto in linguaggio accessibile dai critici nel caso dell'arte e dagli stilisti con i loro abiti,
Quindi che i vestiti siano belli o meno conta solo dove c'è un protocollo che detta il gusto es gli abiti dei reali d'inghilterra altrimenti è tutto gioco e ironia.Ovvio questo è l'argomento che ti vendono loro ,però le riccone, ci cascano con tutti i piedi quindi gli stilisti hanno ragione, punto
Ne consegue che se te cerchi un abito che ti renda più attraente ,che ti stia bene ,valorizzi i tuoi punti forti ,beh allora non sei in ,non piaci alla gente che piace , sei superato.ok puoi sempre dire me ne frego, ma non è elegante ,no?
è una conquista dell'età moderna che il brutto sia più vero del bello e che si debba tenerne conto
