
La questione - va detto - è di quelle annose, futili, forse inconcludenti, probabilmente inutili e destinate all’attenzione di pochi perditempo, me per primo. E’ per via di tutti questi validissimi motivi che mi ci dedico con entusiasmo, pur nella piena consapevolezza che sarà arduo tirarne fuori un ragno dal buco. Moana prima di MOANA, come da titolo. Moana che esordisce nel porno quand’è ancora una comune mortale come tutti noi tapini, prima di assurgere a icona/simbolo/sogno bagnato proibito dell’Italietta ‘da bere’ dei secondi anni Ottanta e non solo, che si vedeva già ‘manageriale’ pur essendo ancora strapaesana.
Si, perchè lo sappiamo bene che MOANA - tutto a lettere maiuscole - comincia con l’approdo a Diva Futura e tutte le avventure a fianco di Riccardo Schicchi e Cicciolina eccetera, in politica televisione locali notturni set del (dis)piacere - questo per via della mancanza di voglia con cui MOANA ‘si dedicava’ ai film che ‘le toccava’ di girare.
Va bene, non parliamo di MOANA che tanto chi vuol sapere già ne sa, ma di Moana - tutto minuscolo tranne l’iniziale - la ragazzotta rozzotta e vagamente piacente che, lungi dall’essersi ritoccata, bazzicava nell’ultima parte degli anni 70 i set di svariate commediole senza lasciare traccia di sé. Il tutto finché, un bel giorno, si decise a girare scene porno per un ‘vero’ film porno.
Et voilà l’affaire Moana, ovvero: ‘qual è stato il suo primo porno’? Perchè il ‘quid’ per noi sfaccendati sta tutto lì. La cosa è stata affrontata, dibattuta in maniera ovviamente contraddittoria, vale la pena dunque richiamare quanto ho scritto qua viewtopic.php?p=2765135#p2765135 rifacendomi alle scoperte degli autori del volume ‘Luce Rossa’ e non solo a questo riguardo.

Narra la vulgata che nel 1980 la giovane Moana fosse innamorata persa di un ragazzo americano, Kieran Canter. I più attenti avranno senz’altro riconosciuto in questo nome il protagonista di quel piccolo grande capolavoro damatiano che è ‘Buio Omega’, pellicola del 1979 che detterà per i decenni futuri le leggi dell’horror necrofilo. Pur di ‘esperire’ con lui la propria esistenza quotidiana e cinematografica, ci è stato ribadito che a Moana non interessava il fatto che Canter era in procinto di cimentarsi in un film porno: le bastava di condividere le reciproche esperienze, e se questo significava far sesso davanti ad una telecamera chissenefrega. Da queste premesse un po’ da soap opera ecco svilupparsi il film ‘Erotic Flash’, girato nel Maggio del 1981 col titolo provvisorio di ‘Un fantasma erotico pieno di voglie’.
Il fatto che il soggetto del film sia di Mario Gariazzo, onesto regista di western/drammatici/thriller tutt’al più sexy, la dice lunga sul fatto che la pellicola in questione non doveva essere porno. Gariazzo, per la cronaca, nel 1979 s’era trovato hardizzato suo malgrado quel ‘Play Motel’ nato come ‘thriller un po’ spinto ma non certo pornografico’ con inserti di Marina Frajese che avevano mandato su tutte le furie lui regista e i due attori protagonisti Anna Maria Rizzoli e Ray Lovelock. E a questo suo nuovo soggetto sarebbe accaduto lo stesso. Il progetto, consegnato nelle mani del regista Roberto Bianchi Montero (a sua vota reduce dall’hard ‘Albergo a Ore’) e al produttore Armando Novelli, cambiò rapidamente natura spostandosi dai richiami erotici alle luci rosse vere e proprie.

In ‘Erotic Flash’ troviamo la solita Marina Frajese, la pornoattrice francese Françoise Perrot - disinvolta e spregiudicata interprete di svariati hard del periodo di D’Amato come Alexander Borsky - e, appunto, la bionda Moana che appare accreditata come Margaux Jobert (attenzione a questo fatto dell’alias, perchè a suo tempo tornerà utile rifletterci sopra).
A differenza di Françoise, che si dimostra passionale e famelica nel sesso orale nonché ben disposta alla ricezione dello sperma, Moana manifesta subito quell’indolenza disordinata che sarà suo tratto distintivo in tutti i film che la vedranno coinvolta da lì in avanti. Va detto però che non è certo facile sostenere delle scene di sesso col questo ‘fidanzato’ Canter: si si sa che l’amore è cieco, però è innegabile che questo ‘attore’ non sia portato per fare hard, anzi pare proprio non ‘saperlo’ fare, tant’è che viene puntualmente controfigurato al momento dei dettagli genitali.
Valutato a posteriori, questo fattore rende la visione del film piuttosto avvilente, ad eccezione come detto dei segmenti dedicati alla Perrot. La Moana prima maniera risulta tutto sommato anonima su schermo e non fa niente per esaltare la propria figura (notevoli le tette però): le va dato atto di quanto dirà in futuro, ovvero del ‘non essere mai stata interessata a fare attrice’. A ben vedere, è però rimarchevole il fatto che in ‘Valentina ragazza in calore’ la sua presenza risulti migliore, più predisposta, più ‘avvezza’: dettaglio funzionale al ritenere ‘Valentina’ una prova successiva a quella piuttosto acerba - o se volete amatoriale - di cui stiamo trattando.

E’ stato ipotizzato che, magari, le intenzioni dell’apparato produttivo per ‘Erotic Flash’ potevano essere altre. Forse Moana avrebbe acquisito ulteriore spazio e spessore se Canter fosse riuscito ad avere erezioni degne di questo nome. E pure la linearità delle riprese ne avrebbe risentito in positivo, senza dover insertare le parti intime di quest’ultimo e limitare le scene di sesso tra i due a sdrusciamenti corporali ai limiti del soft senza poter pretendere di più da lui. Allora la mia domanda è: com’è stato possibile per il buon Kieran prendere parte ad altri sei porno italiani nel periodo 1981-87 quando in buona sostanza non poteva essere un soggetto performante? Forse per meriti finanziari, magari supportando fattivamente le varie produzioni? Che io sappia non è stato ancora dimostrato.

Come sempre accade in questo pazzo pazzo mondo del (primo) porno italiano, ognuno ha la sua idea sull’approccio dell’attrice ligure al mondo dell’hard. E vale assolutamente la pena rammentare un’altra tesi, che ribalta quanto fin qui affermato. L’autore del Dizionhard più volte citato dal sottoscritto in questo forum, in un dossier dedicato a Moana uscito sulla rivista Nocturno nell’Aprile 2015 scrive che ‘secondo quanto rivelò l’attrice, fu invece il suo agente dell’epoca, Giacomo Ciarlantini, a proporle il porno. Ed è facile crederle, anche perchè il ragazzo americano in questione (Kieran Canter) Moana lo incontrerà solo una volta giunta sul set di ‘Erotic Flash’, al castello di Balsorano, dove si era recata per un provino’.
Ecco che tutto cambia: Moana avrebbe avuto una liason con Canter solo dopo questo film. Ne deriva che, secondo questa versione dei fatti, l’importanza della figura dell’attore che l’avrebbe introdotta al set a luci rosse viene praticamente annullata e posticipata nella vita di Moana, relegandola esclusivamente alla sfera sentimentale - il ruolo di fidanzato/convivente, appunto - privo di peso specifico nelle scelte professionali della nostra.

Esiste tuttavia un elemento comune alle varie versioni, in base a cui è possibile stabilire con ragionevole certezza la priorità cronologica di ‘Erotic Flash’ rispetto a ‘Valentina ragazza in calore’, film quest’ultimo girato da Raniero Di Giovanbattista (aka Jonas Rainer) che viene spesso erroneamente considerato come ‘debutto porno’ di Moana Pozzi. Nei vari articoli a cui si fa riferimento - primo fra tutti quello presente nel volume ‘Luce Rossa’ - viene fissata con chiarezza la realizzazione di ‘Valentina’ al Giugno del 1981 - poi vedremo specificamente quando. E’ pur vero che l’autore del Dizionhard sostiene che questo film sia stato girato in un periodo di tempo compreso ‘tra il provino e le riprese di Erotic Flash’, ma dubitiamo che questo ipotetico ‘provino’ sia stato di carattere squisitamente recitativo, quanto piuttosto mirato a saggiare la ‘cifra pornografica’ della nostra.
Ne deriva che, a prescindere dall’importanza di Kieran Canter nella vicenda, il film di Roberto Bianchi Montero - George Curor, per l’occasione - precede, seppur di poco, quello di Jonas Rainer. A proposito di questo ‘Erotic Flash’, ne esiste una versione soft uscita nel 1990 intitolata ‘Gioco di Seduzione’ completamente ridialogata dal regista Renato Polselli con un dizionario forzatamente giovanilista, ai limiti del demenziale: da vedere, e soprattutto ascoltare, assolutamente.

Tutto questo basta per stabilire il porno d’esordio di Moana Pozzi? Nemmeno per sogno. Perchè tra le due pellicole litiganti - ‘Erotic’ e ‘Valentina’ - ce n’è una terza che, forse, ‘gode’. Si intitola ‘Delitto carnale’. E non è finita qui, perchè abbiamo pure un quarto film che, pur essendo uscito nel 1987, potrebbe magari mettere un po’ d’ordine in tutta questa faccenda. Complicato, vero?

Le foto sono tratte da 'Erotic Flash'
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