[O.T.] La peggiore sinistra del mondo

[walter84]

Dal mio punto di vista se degli attuali 945 ne togliessimo una meta' nn ci perderemmo davvero niente...e nn faccio distinzioni di partito ovviamente..

[CanellaBruneri]

Dal mio punto di vista se degli attuali 945 ne togliessimo una meta' nn ci perderemmo davvero niente...e nn faccio distinzioni di partito ovviamente..

Ma, vedi, tieni conto di un altro fattore: meno Parlamentari, collegi molto grandi, si riduce drasticamente l'accessibilità all'elettorato passivo

[cicciuzzo]

Infatti la miglior legge elettorale era quella del 94, ricordo che il mio collegio alla camera aveva si e no 45000 elettori

[walter84]

Infatti la miglior legge elettorale era quella del 94, ricordo che il mio collegio alla camera aveva si e no 45000 elettori

La legge del 94 è simile a quella che è in vigore ora e con cui abbiamo votato nel 2018, solo che è rovesciata rispetto a quella...... cioè quella aveva una quota maggioritaria di collegi uninominali e minoritaria di seggi proporzionali.....quella di adesso è l'incontrario...

[OSCAR VENEZIA]

Anche sulle questioni parlamentari l’ipocrisia della sinistra regna sovrana.
Ti dicono che il parlamento è la democrazia, ma poi quando sono al governo non lo usano perché non funziona. Sicuramente dal punto di vista legislativo.
Tutto va avanti per decreto-legge per lo piu’ reiterato perché non funzionando il parlamento non si converte un cazzo.
Le leggi fiscali le scrive l’agenzia delle entrate.Per le altre molto spesso arrivano i testi dalle
associazioni di categoria. E se non funzionasse perche ‘ troppo elefantiaco ?
Comunque anche abbassare gli onorevoli e’ un palliativo . Se vuoi veramente un miglioramento devi fare delle riforme organiche ( buttare tutto nel gli cesso e ricominciare da zero ) se erano leggi buone non vi stavate sempre a lamentare.
Ma la sinistra non e’ riformista ?

[Blif]

Io vivo in una regione piccola...un milione e mezzo di abitanti...ed esprime 16 deputati e 8 senatori....beh dal mio punto di vista nn mi sento privato di niente se invece di essere 24 fossero di meno..

Oggi sicuramente.
Ma credo che Canella, Pan e Blif intendano che una pluralità di 945 persone riescano ad esprimere una rappresentanza più variegata e un pluralismo di idee maggiore di 500, ancor più se fossero solo 200, ecc. A mio avviso non oggi, con i problemi evidenziati, ma un domani chi lo sa.

Ecco, una cosa positiva sarebbe di ancorare le nomine al territorio, per avere vera e giusta rappresentanza le liste dovrebbero avere solo candidati espressione del territorio, non catapultati da altre zone. Ma questo non conviene a nessun partito, il cui centralismo è imperante.

Sì, per me non è una battaglia per guadagnare qualcosa (al momento, il parlamento rappresenta ben poco),
ma nella speranza che in futuro si possa procedere più facilmente nella direzione giusta.

[Drogato_ di_porno]

Comunque è vero che gli imitatori fanno la fortuna dei politici

De Luca ha assunto un simil-Morisi che gli cura i testi

Quella frase (orrenda) di De Luca
Il governatore campano parla dei morti di Milano, ma farebbe meglio a lasciarli stare

D’accordo, Vincenzo De Luca non è il primo e non sarà neanche l’ultimo. L’Italia è quel Paese dove gli uomini politici invece di sorridere e ringraziare o maledire gli autori satirici che li imitano, cercano di superarli nella rappresentazione paradossale di sé stessi, barattando in questo modo la propria autorevolezza con una popolarità da baraccone. Ma negli ultimi tempi l’attuale presidente della Campania, sempre più impegnato a immedesimarsi nel personaggio che gli ha assegnato Maurizio Crozza, non fa per nulla ridere. «Milano non si ferma, Bergamo non si ferma, e poi si sono fermati a contare i morti» ha detto ieri sera, per esaltare i meriti della linea dura che ha imposto durante la pandemia. È una frase orrenda. Se De Luca vuole imputare ai suoi compagni di partito Beppe Sala e Giorgio Gori, sindaci delle due città, oppure agli attuali vertici di Confindustria, una iniziativa che si è rivelata profondamente sbagliata come quella di fine febbraio-inizio marzo contro le misure restrittive, arriva tardi ma è libero di farlo. Invece i morti sarebbe meglio lasciarli stare. Li hanno pianti tutti, non solo quelli che dicevano che non bisognava fermarsi. Ci vorranno anni per dimostrare rapporti di causa ed effetto, per accertare responsabilità di ogni genere. Per togliersi di dosso questa patina di lutto collettivo. Se De Luca parla sul serio, come suggerisce una precedente frecciata su analogo tema al suo segretario Nicola Zingaretti, dimostra come minimo di non avere idea di quel che è accaduto in Lombardia, oltre che di essere prigioniero di una versione torva della propria caricatura. La risposta al populismo che lui dice di voler combattere non può essere un populismo ancora più becero. E l’utilizzo dei morti per sobillare a fini elettorali una inutile contrapposizione Nord-Sud rivela una statura modesta. Non solo politica.

[GeishaBalls]

Anche sulle questioni parlamentari l’ipocrisia della sinistra regna sovrana.
Ti dicono che il parlamento è la democrazia, ma poi quando sono al governo non lo usano perché non funziona. Sicuramente dal punto di vista legislativo.
Tutto va avanti per decreto-legge per lo piu’ reiterato perché non funzionando il parlamento non si converte un cazzo.
Le leggi fiscali le scrive l’agenzia delle entrate.Per le altre molto spesso arrivano i testi dalle
associazioni di categoria. E se non funzionasse perche ‘ troppo elefantiaco ?
Comunque anche abbassare gli onorevoli e’ un palliativo . Se vuoi veramente un miglioramento devi fare delle riforme organiche ( buttare tutto nel gli cesso e ricominciare da zero ) se erano leggi buone non vi stavate sempre a lamentare.
Ma la sinistra non e’ riformista ?

Il 60% degli italiani ha rifiutato la riforma costituzionale per abolire province e il bicameralismo perfetto cioè riducendo i poteri del senato a pochi argomenti. E tagliando 315 stipendi di senatori.

Qua dentro eravamo tre o quattro a essere a favore, e ben pochi di quelli contro lo erano per il merito delle riforme (anche ragionevolmente)

Se la sinistra è riformista gli italiani non lo sono

[walter84]

Geisha.....essere riformista nn significa che uno doveva farsi piacere x forza una cagata come quella..

[OSCAR VENEZIA]

Gli italiani non sono riformisti e la sinistra lo e’ ancora di meno.
La logica sarebbe l’abolizione delle regioni e svuotare di attribuzioni le province , creando un senato con deputati delle diverse regioni. Ovviamente rinforzando il potere esecutivo e limitando i poteri della magistratura.
Questo sarebbe riformismo, perché va ad intaccare l’esistente cercando di abolire la sovrapposizione di normative ed attribuzioni che crea confusione indicibile.
Il riformismo renziano era partitocrazia renziana concepita ad uso e consumo del partito.

[CanellaBruneri]

Gli italiani non sono riformisti e la sinistra lo e’ ancora di meno.
La logica sarebbe l’abolizione delle regioni e svuotare di attribuzioni le province , creando un senato con deputati delle diverse regioni. Ovviamente rinforzando il potere esecutivo e limitando i poteri della magistratura.
Questo sarebbe riformismo, perché va ad intaccare l’esistente cercando di abolire la sovrapposizione di normative ed attribuzioni che crea confusione indicibile.
Il riformismo renziano era partitocrazia renziana concepita ad uso e consumo del partito.

Sviluppa il ragionamento, perchè così sembran cianfrusaglie buttate a caso, non riformismo.

P.S. Le Province son state abolite da tempo con nefasti effetti sul territorio

[OSCAR VENEZIA]

Personalmente ho in uggia gli enti locali territoriali.Sono convinto che il regionalismo in Italia sia una piaga perché crea confusione e sovrapposizione di attribuzioni. Inoltre e’ un fattore di debolezza strutturale e’ risaputo che e’ piu’ facile estrarre potenza da un terrario governato centralmente che in maniera federale. Spesso il regionalismo e’ ostacolo alla costruzione di grandi reti infrastrutturali ed alla loro gestione cui si oppone rivendicando ragioni localiste pretestuose.Ovviamente chi vuole il regionalismo adduce ragioni ipocritamente buoniste quali maggiore democrazia , vicinanza ai cittadini eccetera.
Il regionalismo porta di fatto alla proliferazione di classi politiche locali in concorrenza o ridondanti rispetto a quelle centrali.Concorrenza che poi e’ anche asimmetrica visto che i leader delle regioni e dei comuni vengono eletti dal popolo e quelli statali no.
Se poi chi e’ regionalista e’ anche europeista Il cerco si chiude praticamente si fa prima a dire che il livello nazionale q questi soggetti non gli appartiene.. Se lo stato e’ troppo piccolo per gestire certe questioni , secondo la vulgata, e’ anche troppo grande per essere vicino ai cittadini.
Credo che in Italia potremmo anche fare a meno delle regioni così come esistono oggi. Non si capisce perché dobbiamo avere normative diverse ad esempio sulla procreazione assistita fra una regione e l’altra con conseguenti migrazioni di aspiranti puerpere da una regione e l’altra. Per come concepisco io l’Italia il cittadino su questioni rilevanti ed etiche deve avere la stessa normativa su tutto il territorio. Nulla in contrario che le regioni si occupino in collaborazione con lo stato centrale di sagre paesane .prodotti alimentari tipici, architettura locale e cose simili. La democrazia e’ un altra cosa, magari e’ avere un governo sempre eletto e non espressione di manovre di palazzo, e’ ipocrita scomodare la democrazia per giustificare l’esistenza di queste inutili classi politiche regionali che producono solo ipertrofia normativa ed amministrativa. Forse in qualche Stato di dimensioni enormi o con etnie completamente diverse il federalismo e’ necessario noi ne possiamo fare tranquillamente a meno traendone oltretutto grande profitto

[CanellaBruneri]

Personalmente ho in uggia gli enti locali territoriali.Sono convinto che il regionalismo in Italia sia una piaga perché crea confusione e sovrapposizione di attribuzioni. Inoltre e’ un fattore di debolezza strutturale e’ risaputo che e’ piu’ facile estrarre potenza da un terrario governato centralmente che in maniera federale. Spesso il regionalismo e’ ostacolo alla costruzione di grandi reti infrastrutturali ed alla loro gestione cui si oppone rivendicando ragioni localiste pretestuose.Ovviamente chi vuole il regionalismo adduce ragioni ipocritamente buoniste quali maggiore democrazia , vicinanza ai cittadini eccetera.
Il regionalismo porta di fatto alla proliferazione di classi politiche locali in concorrenza o ridondanti rispetto a quelle centrali.Concorrenza che poi e’ anche asimmetrica visto che i leader delle regioni e dei comuni vengono eletti dal popolo e quelli statali no.
Se poi chi e’ regionalista e’ anche europeista Il cerco si chiude praticamente si fa prima a dire che il livello nazionale q questi soggetti non gli appartiene.. Se lo stato e’ troppo piccolo per gestire certe questioni , secondo la vulgata, e’ anche troppo grande per essere vicino ai cittadini.
Credo che in Italia potremmo anche fare a meno delle regioni così come esistono oggi. Non si capisce perché dobbiamo avere normative diverse ad esempio sulla procreazione assistita fra una regione e l’altra con conseguenti migrazioni di aspiranti puerpere da una regione e l’altra. Per come concepisco io l’Italia il cittadino su questioni rilevanti ed etiche deve avere la stessa normativa su tutto il territorio. Nulla in contrario che le regioni si occupino in collaborazione con lo stato centrale di sagre paesane .prodotti alimentari tipici, architettura locale e cose simili. La democrazia e’ un altra cosa, magari e’ avere un governo sempre eletto e non espressione di manovre di palazzo, e’ ipocrita scomodare la democrazia per giustificare l’esistenza di queste inutili classi politiche regionali che producono solo ipertrofia normativa ed amministrativa. Forse in qualche Stato di dimensioni enormi o con etnie completamente diverse il federalismo e’ necessario noi ne possiamo fare tranquillamente a meno traendone oltretutto grande profitto

Bravo, cose su cui si può discutere serenamente.

Ora preparati su province e Magistratura

[cicciuzzo]

Avrebbe dovuto votare sì al referendum del 4 dicembre 2016

[dboon]