
Intervento molto profondo al CSC di Roma
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Beh onestamente lui era (é) una mosca bianca, un maestro assoluto la cui bravura non mi pare fosse condizionata dalla fama, semmai le due cose coincidono.Salieri D'Amato ha scritto: ↑non ho mai capito se è stato eccessivamente innalzato lui o sottovalutati altri grandi dello stesso livello, che non hanno avuto la stessa fama ed esposizione mediatica. O forse, più probabilmente, un motivo struggente come L'uomo con l'armonica di C'era una volta il west o quello inconfondibile del Il buono, il brutto e il cattivo sono entrati talmente nell'immaginario collettivo da innalzare il loro creatore a livello del mito, grande tra i grandi.
Ma sai, non so quanto conti la qualità e quanto il saper toccare certe corde dell'anima, che spesso coincidono ma non sempre.Gargarozzo ha scritto: ↑06/07/2020, 16:42Quando qualcuno vive una carriera cosí lunga e densa si puó dire che qualcosa di lui non muoia.
Beh onestamente lui era (é) una mosca bianca, un maestro assoluto la cui bravura non mi pare fosse condizionata dalla fama, semmai le due cose coincidono.Salieri D'Amato ha scritto: ↑non ho mai capito se è stato eccessivamente innalzato lui o sottovalutati altri grandi dello stesso livello, che non hanno avuto la stessa fama ed esposizione mediatica. O forse, più probabilmente, un motivo struggente come L'uomo con l'armonica di C'era una volta il west o quello inconfondibile del Il buono, il brutto e il cattivo sono entrati talmente nell'immaginario collettivo da innalzare il loro creatore a livello del mito, grande tra i grandi.
Ci sono sicuramente autori di colonne sonore sottovalutati, ma non al punto da raggiungere la sua qualità.
Io metterei anche e soprattutto Ortolani e Bacalov (italiano di adozione), più affini ad un certo tipo di cinema.scontriva2 ha scritto: ↑07/07/2020, 12:33Mosca bianca non direi. Lui proviene dalla generazione dei Nicolai, Umiliani, Piccioni (il preferito di Sordi), Cipriani, etc... Quegli anni sono stati l'esempio di una fruttuosa collaborazione tra grandissimi artisti di un periodo in cui L'Italia esportava cultura in tutti i campi.
Lungi da me voler correggere, da ignorante, ma ieri pomeriggio dicevano su Radio Tre (mentre guidavo per abbandonare Fontanalandia)Salieri D'Amato ha scritto: ↑07/07/2020, 10:22Ad esempio avevo letto che lui si è sempre rammanicato di non aver vinto l'oscar per Mission, che riteneva forse il suo lavoro migliore. Ma nessuno di noi se lo ricorderà per le musiche di Mission, ma per il Buono, ...., dove ha saputo costruire un motivetto apparentemente semplice, ma che ti entra in testa, con suoni cacofonici, un fischio e altre cosette solitamente non utilizzate nella musica cosidetta alta; ed è lì che si estrinseca la genialità del musicista, la creatività che si sposa con un gusto universale e popolare. Molti riescono a fare grande musica, ma pochi a farne una che piaccia praticamente a tutti.