Sono d'accordo che conosca bene quel periodo e che sia abile nella retorica.Minko1981 ha scritto:L’ho visto dal vivo alcuni anni fa mentre presentava il restauro di una tavola del Trecento di un maestro sardo; di cui presumo non sapesse molto prima che gli venisse dato l’incarico di presentarne il lavoro, ma ha comunque contestualizzato l’opera nel Trecento Italiano in maniera impeccabile. Cosa che non riesci a fare se non hai pienamente il “controllo” del periodo storico artistico di cui si parla.
Il critico fa questo.
Deve conoscere più autori possibili di quel periodo, in modo da assimilare del periodo stesso lo stile e le tecniche.
Lui lo sa fare.
Il problema nasce quando lo si vuole assurgere al ruolo di grande critico a tutto tondo, se non ricordo male qualcuno qui lo citava anche come competente in urbanistica, materia con la quale non mi pare si sia mai confrontato.
La stessa "Sgarbi quotidiani", spesso chiamata in causa come esempio di trasmissione ben fatta (intesa come critica artistica)... parliamone, ma facciamolo in maniera oggettiva. Purtroppo non se ne trovano molte puntate online, su youtube dopo una veloce ricerca ho trovato solo questa:
Ma di che stiamo parlando? Vedrò se ne trovo altre perchè questa probailmente non era nemmeno il suo campo e sarebbe riduttivo esprimere giudizi.