[OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
Se ti tolgono le "eccezioni", dalle mie parti i morti di aspettativa di vita ne avevano poca o per meglio dire non avevano una aspettativa di vita "sana" (per esempio malati di alzheimer che non hanno nemmeno più il senso della realtà, cardiopatici legati ai farmaci, malati di cancro o sospetti tali, ecc).
Nessuno sa veramente quanti siano quelli che hanno contratto il virus. Nei paesi che sono riusciti a tenere l'infezione sotto controllo, la mortalità è il 3% in media, ma cala giornalmente per il semplice motivo che si sa come riconoscere la malattia e come intervenire, gli ospedali non esplodono e le case di riposo sono praticamamnte blindate, ma i positivi continuano ad esserci, come è naturale che sia.
Fare il conto della mortalità adesso è come chiedere il conto all'oste dopo l'antipasto. Se per qualche ragione il virus non scopare da solo, da qui a 10 mesi i positivi saranno magari raddoppiati, mentre la percentuale di letalità sarà 1/5 di quella attuale.
Io mi chiederei quanto l'apidemia di covid abbia abbassato l'aspettativa di vita di circa 1 miliardo di persone che risiedono tra Europa e Usa a causa dei problemi economici dei prossimi 5 anni.
Nessuno sa veramente quanti siano quelli che hanno contratto il virus. Nei paesi che sono riusciti a tenere l'infezione sotto controllo, la mortalità è il 3% in media, ma cala giornalmente per il semplice motivo che si sa come riconoscere la malattia e come intervenire, gli ospedali non esplodono e le case di riposo sono praticamamnte blindate, ma i positivi continuano ad esserci, come è naturale che sia.
Fare il conto della mortalità adesso è come chiedere il conto all'oste dopo l'antipasto. Se per qualche ragione il virus non scopare da solo, da qui a 10 mesi i positivi saranno magari raddoppiati, mentre la percentuale di letalità sarà 1/5 di quella attuale.
Io mi chiederei quanto l'apidemia di covid abbia abbassato l'aspettativa di vita di circa 1 miliardo di persone che risiedono tra Europa e Usa a causa dei problemi economici dei prossimi 5 anni.
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
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- SoTTO di nove
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
Il virus probabilmente era più diffuso di quello che si pensava e quindi le partenze di pochi positivi in aree dove il virus non circolava non erano sufficienti a diffonderlo.Parakarro ha scritto: ↑09/06/2020, 15:49potrei già fermarmi alla prima fraseSoTTO di nove ha scritto: ↑09/06/2020, 14:57Parak ci sono tante zone d'ombra sulla propagazione di questo virus. Gli spostamenti da nord a sud sono avvenuti quando già la gente portava la mascherina (che con colpevole ritardo si è dimostrato il mezzo migliore per evitarne la diffusione).
Quindi ridurla ad un chiudiamo i vecchi in casa e soprattutto tranquilli che tanto chi doveva morire è già morto mi pare un po' sempliciotto.
Ah, ti voglio far notare che uno studio ha calcolato in poco più di 10 anni di aspettativa di vita la perdita media di chi è morto per covid. Così tanto per smentire la cazzata che morivano i moribondi...(e questo fa capire che il numero di possibili bersagli di una seconda ondata è molto ampio).
https://www.infodata.ilsole24ore.com/20 ... lo-studio/
la fuga dalla Lombardia avvenne la notte del 7\8 marzo: mascherine inesistenti se non per chi volontariamente la indossava (stimiamo un 10% masimo? forse meno..)
il "chiudiamo i vecchi in casa" è semplicistico ma lo è di più "tutti chiusi in casa e aspettiamo"... il classico di chi non sa cosa fare
che avrebbero vissuto 10 anni di più ci credo!
magari 10 anni di pastiglie, dialisi, medicine, interventi, terapie, ecc... anche un uomo ridotto a un vegetale vive 20 anni di più...
ovvio che ci sia qualche persona apparentemente sana che ci ha lasciato le penne (ti ricordo che vivo a BG.. so cosa ha subito la mia terra.. tra i 5 cronici di Monza c'è un mio conoscente di nemmeno 50 anni) ma probabilmente la genetica è un fattore importante, direi fondamentale.
si muore, purtroppo si muore... e non è possibile evitarlo per tutti.
non voglio convincere nessuno di quello che penso
ma fidati la Verità ancora non è data saperla.
All'inizio si pensava che tutto fosse partito da Codogno e che quindi bastasse venirne a contatto per contagiarsi. Probabile che fosse un po' più complicato e che l'esplosione di casi in quell'area fosse dovuta a settimane di interazioni.
Questo credo sia il motivo principale per la mancata propagazione al sud. Il lockdown dei giorni successivi ha evitato ulteriori rischi.
è ragionevole pensare che al sud si potesse evitare di chiudere tutto come nel nord? A posteriori sembra di si. (ma certo non senza l'uso delle mascherine che è diventato fondamentale più avanti).
10 anni di media a quell'età sono tanti. Quindi riguardano persone arzille, non moribondi. Significa che per ogni moribondo che aveva due mesi di vita è morto uno che aveva 20 anni davanti a se. Quindi una media di 10 anni è tanta roba (cit.). Non di poveracci impasticcati chiusi in una casa di cura.
Nel secondo studio, praticamente contemporaneo all’altro, il gruppo di studiosi del Crimedim e dell’Imperial College di Londra hanno utilizzato i dati della Protezione Civile al fine di calcolare quanti ricoveri e morti per Covid-19 si sarebbero potuti evitare se il lockdown fosse stato introdotto una settimana prima di quanto non è effettivamente avvenuto.
«I nostri risultati mostrano che, se il lockdown fosse stato introdotto il 2 marzo, invece del 9 marzo, ci sarebbero stati 126mila casi in meno, 70mila ricoveri in meno (di cui 15mila in terapia intensiva) e 13mila morti in meno» spiega Francesco Barone Adesi, uno dei quattro curatori dello studio insieme a Raffaele Paladino, Jordy Bollon e Luca Ragazzoni.
La velocità di risposta fondamentale
In pratica, come spiega Barone Adesi, «l’impatto sanitario dell’epidemia sarebbe completamente diverso nel nostro paese se il lockdown fosse stato introdotto più velocemente. Questi risultati ci sembrano ancora più rilevanti se si considera che l’Italia ha atteso quasi un mese da quando il primo caso di Covid-19 è stato individuato a Codogno prima di introdurre il lockdown».
I ricercatori del Crimedim di Novara e dell’Imperial College di Londra hanno esaminato la velocità di risposta dell’Italia e della Cina, confrontando quanto tempo è trascorso da quando è stato individuato il cinquantesimo caso a quando è stato introdotto il lockdown. Quello che emerge è che «l’Italia si è mossa con circa due settimane di ritardo rispetto alla nazione asiatica – evidenzia Francesco Barone Adesi –. Questa esitazione nella risposta ha avuto a nostro parere un impatto sanitario notevole ed è importante che vengano individuate le ragioni che l’hanno causata. Secondo la maggior parte degli esperti è attesa una seconda ondata di contagi nei prossimi mesi. Essere eventualmente in grado di rispondere prontamente, nelle modalità che si riterranno necessarie, è questa volta fondamentale».
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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- GiarneseUmnberto
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
io direi di fare poco affidamento su studi matematici,algoritmi e altre cose usate da quei figli di bottana,alcuni schemi matematici ci dicevano altro,nello specifico anche con il nostro lockdwon davano dei numeri assai bizzarri delle persone che sarebbero finite ricoverate e in terapia intensiva e invece non ci sono stati 120 mila e passa ricoverati in terapia intensiva,secondo codesti studi matematici si era anche deciso di fare l'ospedale covid nel Milanese finanziato da privati e poi rimasto quasi del tutto vuoto e poi chiuso.
Insomma gli studi matematici e algoritmi hanno fatto flop,quindi tendo sempre a dubitare di studi che ci dicono sarebbe successo questo se il lockdown si faceva un giorno prima o un giorno dopo. Come si dice in gergo applicare la matematica alla biologia può essere utile quando devi calcolare quante mascherine ti servono in una popolazione e non quanti si ammaleranno gravi o meno perché il virus ha una sua testa e fa quello che gli pare,non è una scienza dallo status immobile.
Insomma gli studi matematici e algoritmi hanno fatto flop,quindi tendo sempre a dubitare di studi che ci dicono sarebbe successo questo se il lockdown si faceva un giorno prima o un giorno dopo. Come si dice in gergo applicare la matematica alla biologia può essere utile quando devi calcolare quante mascherine ti servono in una popolazione e non quanti si ammaleranno gravi o meno perché il virus ha una sua testa e fa quello che gli pare,non è una scienza dallo status immobile.
Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
Tra chi fa calcoli e chi cura, ho più fiducia in questi ultimi perché hanno conoscenze dirette del problema.GiarneseUmnberto ha scritto: ↑09/06/2020, 17:05io direi di fare poco affidamento su studi matematici,algoritmi e altre cose usate da quei figli di bottana,alcuni schemi matematici ci dicevano altro,nello specifico anche con il nostro lockdwon davano dei numeri assai bizzarri delle persone che sarebbero finite ricoverate e in terapia intensiva e invece non ci sono stati 120 mila e passa ricoverati in terapia intensiva,secondo codesti studi matematici si era anche deciso di fare l'ospedale covid nel Milanese finanziato da privati e poi rimasto quasi del tutto vuoto e poi chiuso
Ciò non toglie che l'epidemiologia è assolutamente necessaria (raccolta dati, studi matematici, algoritmi, etc.) perché ci dice cosa accade durante e dopo un'epidemia; il problema è l'uso che se ne fa e in questo evento ci siamo fatti prendere dalla paranoia. Ma è umano il fatto di aver paura di qualcosa che non si conosce. Certo, cannare così palesemente i numeri delle terapie intensive ti fa domandare se ci sono o se ci fanno...
Ora alcuni dicono che il virus è depotenziato, mutato, trasformato, altri che non ha subito alcuna mutazione; io ricordo che si studiava sui testi del De Carli il fatto che un virus di "successo" non uccide l'ospite, perché tagliare i ponti prima di attraversarli è da stupidi, e la Natura è crudele ma non stupida.
Quindi, ancora una volta ci stanno raccontando una storia che: o non conoscono ancora fino in fondo, oppure si continua il giochino "io so ma non te lo dico" che è quello che più fa imbestialire.
Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
Guido Silvestri
PILLOLE DI OTTIMISMO
[8 giugno 2020]
LA RITIRATA CONTINUA.
Anche oggi scende il numero totale dei ricoverati in terapia intensiva per COVID-19 in Italia, che sono ormai al 7.0% del valore di picco. Scende anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (da 5.002 a 4.864, quindi di altre 138 unità) mentre i casi attivi totali scendono da 35.877 a 35.262, quindi di altre 615 unità.
Oggi è il fatidico 8 giugno, quello che se non stavamo attenti avremmo avuto 151.000 malati in terapia intensiva (invece sono 286). E dopo 34 e 20 giorni dalle "aperture" di maggio non c'è alcun segno di quel ritorno della pandemia che certi esperti davano per scontato. Questo ultimo punto è importante e deve essere ricordato con chiarezza.
Infatti, prima del 4/5, questi esperti, basandosi su modelli matematici, hanno detto al Paese: “Sappiate che non appena si riapre i casi sicuramente saliranno – di poco se riapriamo un po’, e tantissimo se riapriamo molto”. In altre parole: ci aspettava un disastro. Mentre altri esperti hanno detto: "Il virus dovrebbe avere andamento stagionale, non c'è motivo di temere una catastrofe estiva".
Le cose sono andate come sappiamo, e questo mostra come questi modelli siano stati inadeguati a prevedere l’andamento reale dell’epidemia. Senza fare polemiche (perché ognuno fa del suo meglio), credo sia giusto verso i cittadini italiani – che per mesi hanno compiuto sacrifici durissimi – ammettere questo fatto e promettere che tali modelli non saranno più usati per prendere decisioni politiche (ad esempio per le scuole).
GEORGIA ON MY MIND
In molti mi chiedono come vanno le cose ad Atlanta ed in Georgia. Direi bene, con situazione sotto controllo ed un totale di 51.898 casi e 2.174 morti (oggi 4). La nostra mortalità per 100.000 abitanti è 19.7, il che vuol dire la metà di quella riscontrata nel Veneto dell’ottimo Andrea Crisanti (39.9). Insomma, direi che nel nostro piccolo ci siamo difesi piuttosto bene. Interessante notare che in Florida, stato dal lockdown minimo, la mortalità per 100.000 abitanti è ancora più bassa (12.6). I dati della Georgia e della Florida dimostrano ancora una volta (vedi punto precedente) come i modelli epidemiologici che al contempo (i) postulano un massiccio effetto positivo dei “lockdowns” e (ii) non tengono conto del fattore climatico-stagionale, non spiegano l’andamento della pandemia in modo universalmente valido, e come tali non dovrebbero essere usati per guidare le scelte della politica.
OMOPLASIA ovvero IL VIRUS SI STA ADATTANDO
Finisco con una breve discussione di uno splendido articolo del gruppo di Francois Balloux all’Istituto di Genetica di University College of London (van Dorp L. et al., Emergence of genomic diversity and recurrent mutations in SARS-CoV-2. Infection, Genetics and Evolution, Volume 83, 2020, 104351). Questo studio, dopo una complessa analisi di 7666 sequenze di SARS-CoV-2 provenienti da numerosi paesi di varie aree geografiche e raccolte fino al 20 aprile scorso, arriva a due importanti conclusioni.
La prima è che l’origine temporale del virus può essere stimata tra il 6 ottobre ed il 11 dicembre 2019 (quindi ben prima dei cosiddetti “primi casi” del mercato di Wuhan di fine dicembre 2019). Le implicazioni di questa nuova datazione sarebbero enormi, in quanto si dimostrerebbe quello che molti sospettano da tempo, cioè che i numeri e le curve epidemiologiche di COVID-19 in Cina fornite il 10 marzo 2020 da Zunyou Wu a CROI, WHO, e CDC sono sbagliati (e probabilmente di molto, su questo torneremo in futuro). Ricordo che sui numeri “cinesi” si sono basati sia il famoso modello Ferguson/Imperial del 16 marzo 2020 che i tre modelli pubblicati su Science tra aprile e maggio 2020. Modelli che, come sappiamo, formano l’impalcatura scientifico-epidemiologica dell’argomento politico in favore dei “lockdowns”, delle “travel restrictions”, e delle chiusure delle scuole. Non esattamente un dettaglio, direi.
La seconda conclusione è che l’evoluzione di SARS-CoV-2 nelle diverse parti del mondo è caratterizzata da alti livelli di omoplasia. Ricordo che l’omoplasia (homoplasy) è il fenomeno per cui un virus muta in modo “indipendentemente simile” in diverse aree geografiche, e senza avere un progenitore comune. L’articolo è molto tecnico, e magari è per questo che è stato discusso poco, chissà. Ad ogni modo la presenza di omoplasia così marcata (pensate che è stata trovata anche in Islanda, dove in tutto ci sono stati 1.800 casi e 10 morti) ed in così breve tempo porta evidenza scientifica -- indiretta ma solidissima – a favore dell’ipotesi di un rapido, progressivo e convergente adattamento di SARS-CoV-2 all’ospite umano. Siccome i dati globali sulla letalità cruda di COVID-19 indicano che questa diminuisce col tempo in ogni sito epidemico, e siccome la maggior parte degli adattamenti virus-host vanno nella direzione di una ridotta patogenicità (cfr. G. Silvestri “Il Virus Buono”, Rizzoli editore, 2019), solo degli analfabeti della virologia possono tacciare di “pseudo-scienza” l’ipotesi secondo cui tale robusto pattern di mutazioni omoplasiche possa risultare in un fenotipo virale a virulenza attenuata.
PILLOLE DI OTTIMISMO
[8 giugno 2020]
LA RITIRATA CONTINUA.
Anche oggi scende il numero totale dei ricoverati in terapia intensiva per COVID-19 in Italia, che sono ormai al 7.0% del valore di picco. Scende anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (da 5.002 a 4.864, quindi di altre 138 unità) mentre i casi attivi totali scendono da 35.877 a 35.262, quindi di altre 615 unità.
Oggi è il fatidico 8 giugno, quello che se non stavamo attenti avremmo avuto 151.000 malati in terapia intensiva (invece sono 286). E dopo 34 e 20 giorni dalle "aperture" di maggio non c'è alcun segno di quel ritorno della pandemia che certi esperti davano per scontato. Questo ultimo punto è importante e deve essere ricordato con chiarezza.
Infatti, prima del 4/5, questi esperti, basandosi su modelli matematici, hanno detto al Paese: “Sappiate che non appena si riapre i casi sicuramente saliranno – di poco se riapriamo un po’, e tantissimo se riapriamo molto”. In altre parole: ci aspettava un disastro. Mentre altri esperti hanno detto: "Il virus dovrebbe avere andamento stagionale, non c'è motivo di temere una catastrofe estiva".
Le cose sono andate come sappiamo, e questo mostra come questi modelli siano stati inadeguati a prevedere l’andamento reale dell’epidemia. Senza fare polemiche (perché ognuno fa del suo meglio), credo sia giusto verso i cittadini italiani – che per mesi hanno compiuto sacrifici durissimi – ammettere questo fatto e promettere che tali modelli non saranno più usati per prendere decisioni politiche (ad esempio per le scuole).
GEORGIA ON MY MIND
In molti mi chiedono come vanno le cose ad Atlanta ed in Georgia. Direi bene, con situazione sotto controllo ed un totale di 51.898 casi e 2.174 morti (oggi 4). La nostra mortalità per 100.000 abitanti è 19.7, il che vuol dire la metà di quella riscontrata nel Veneto dell’ottimo Andrea Crisanti (39.9). Insomma, direi che nel nostro piccolo ci siamo difesi piuttosto bene. Interessante notare che in Florida, stato dal lockdown minimo, la mortalità per 100.000 abitanti è ancora più bassa (12.6). I dati della Georgia e della Florida dimostrano ancora una volta (vedi punto precedente) come i modelli epidemiologici che al contempo (i) postulano un massiccio effetto positivo dei “lockdowns” e (ii) non tengono conto del fattore climatico-stagionale, non spiegano l’andamento della pandemia in modo universalmente valido, e come tali non dovrebbero essere usati per guidare le scelte della politica.
OMOPLASIA ovvero IL VIRUS SI STA ADATTANDO
Finisco con una breve discussione di uno splendido articolo del gruppo di Francois Balloux all’Istituto di Genetica di University College of London (van Dorp L. et al., Emergence of genomic diversity and recurrent mutations in SARS-CoV-2. Infection, Genetics and Evolution, Volume 83, 2020, 104351). Questo studio, dopo una complessa analisi di 7666 sequenze di SARS-CoV-2 provenienti da numerosi paesi di varie aree geografiche e raccolte fino al 20 aprile scorso, arriva a due importanti conclusioni.
La prima è che l’origine temporale del virus può essere stimata tra il 6 ottobre ed il 11 dicembre 2019 (quindi ben prima dei cosiddetti “primi casi” del mercato di Wuhan di fine dicembre 2019). Le implicazioni di questa nuova datazione sarebbero enormi, in quanto si dimostrerebbe quello che molti sospettano da tempo, cioè che i numeri e le curve epidemiologiche di COVID-19 in Cina fornite il 10 marzo 2020 da Zunyou Wu a CROI, WHO, e CDC sono sbagliati (e probabilmente di molto, su questo torneremo in futuro). Ricordo che sui numeri “cinesi” si sono basati sia il famoso modello Ferguson/Imperial del 16 marzo 2020 che i tre modelli pubblicati su Science tra aprile e maggio 2020. Modelli che, come sappiamo, formano l’impalcatura scientifico-epidemiologica dell’argomento politico in favore dei “lockdowns”, delle “travel restrictions”, e delle chiusure delle scuole. Non esattamente un dettaglio, direi.
La seconda conclusione è che l’evoluzione di SARS-CoV-2 nelle diverse parti del mondo è caratterizzata da alti livelli di omoplasia. Ricordo che l’omoplasia (homoplasy) è il fenomeno per cui un virus muta in modo “indipendentemente simile” in diverse aree geografiche, e senza avere un progenitore comune. L’articolo è molto tecnico, e magari è per questo che è stato discusso poco, chissà. Ad ogni modo la presenza di omoplasia così marcata (pensate che è stata trovata anche in Islanda, dove in tutto ci sono stati 1.800 casi e 10 morti) ed in così breve tempo porta evidenza scientifica -- indiretta ma solidissima – a favore dell’ipotesi di un rapido, progressivo e convergente adattamento di SARS-CoV-2 all’ospite umano. Siccome i dati globali sulla letalità cruda di COVID-19 indicano che questa diminuisce col tempo in ogni sito epidemico, e siccome la maggior parte degli adattamenti virus-host vanno nella direzione di una ridotta patogenicità (cfr. G. Silvestri “Il Virus Buono”, Rizzoli editore, 2019), solo degli analfabeti della virologia possono tacciare di “pseudo-scienza” l’ipotesi secondo cui tale robusto pattern di mutazioni omoplasiche possa risultare in un fenotipo virale a virulenza attenuata.
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
Coronavirus, studio Humanitas conferma: provoca danni al cervello
https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/ ... -1.5180045
https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/ ... -1.5180045
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
mascherine indossate al sudSoTTO di nove ha scritto: ↑09/06/2020, 16:58? A posteriori sembra di si. (ma certo non senza l'uso delle mascherine che è diventato fondamentale più avanti).
10 anni di media a quell'età sono tanti. Quindi riguardano persone arzille, non moribondi. Significa che per ogni moribondo che aveva due mesi di vita è morto uno che aveva 20 anni davanti a se. Quindi una media di 10 anni è tanta roba (cit.). Non di poveracci impasticcati chiusi in una casa di cura.
si dai.. mi fermo che fa ridere già così

gli studi dell'età media ridotta non dimostra nulla perchè è pura ipotesi... ma mi hai convinto.... così smetti di tirarlo fuori
ps
oggi è il 9 giugno
secondo recenti studi (fine maggio) avremmo dovuto avere 150mila CENTOCINQUANTAFOTTUTIMILA pazienti in terapia intensiva!!
ne abbiamo 200
andassero a fanculo gli studiosi e coloro che tutto sanno
ppss
ieri l'OMS ha detto che i guanti non servono ... MA RIVAFFANCULO
pppsss
ma il campionato di calcio tedesco mica avrebbe dovuto richiudere per pestilenza diffusa?
ppppssss
ma Bertolaso?
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
l'OMS dice che i guanti non servono,oggi dice che gli asintomatici non contagiano,domani qualcosa sulle mascherine? Poi dicono che trump è scemo a togliere i finanziamenti a quei figli di bottana...
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
Umby hai visto il tuo amico Porro scatenato contro Burioni? siamo agli insulti
Burioni si difendeNicola Porro contro Roberto Burioni: “Il testa di minchia che vorresti prendere a calci nel sedere”
Nella sua “zuppa” quotidiana, il giornalista di Rete 4 Nicola Porro si è scagliato ancora una volta contro il virologo Roberto Burioni, finito nel mirino delle critiche dopo che un’inchiesta del settimanale L’Espresso ha rivelato i suoi compensi per le varie consulenze e che lui stesso ha annunciato il suo ritiro dalla scena televisiva. “Lui è più di un pallone gonfiato – dichiara Porro nel video – è il vicino di banco di scuola che sa tutto lui, il fenomeno, il testa di minchia che vorresti prendere a calci nel sedere ma non puoi perché è nato bene, è amico dei professori e forse è il secchione protetto da tutti”. Per il conduttore di Quarta Repubblica “Burioni è quella roba lì, ora piagnucola per essere stato attaccato sulle consulenze e dice di non essere un presenzialista in tv. Per me è una bufala, come si definisce uno che si presenta tutte le settimane in prima serata da Fazio? Non ho nessun pregiudizio nei suoi confronti – incalza Porro – anzi penso che la scienza sia fondamentale, ma è l’arroganza di alcuni che è insopportabile”. Il riferimento è a Che Tempo Fa, la trasmissione condotta da Fabio Fazio di cui Burioni è stato ospite fisso in questi mesi di emergenza coronavirus.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
Burioni non l'ho mai ascoltato, ma a pelle ha una faccia che mi da fastidio.
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
le misure anti covid mi fanno morire...
impediscono ai ragazzi di trovarsi nei bar perchè mettendoli a 1 metro l'uno dall'altro semplicemente non ci vanno
PERO'
possono trovarsi tranquillamente a casa di uno di loro e passare la sera a limonare tra di loro di brutto incrociando i loro peni
cosa che ovviamente fanno da fine maggio
e mi parlano di distanziamento e mascherine nelle scuole durante le lezioni.... ma che andasseroafanculo
aspetto le norme per l'ingresso nelle discoteche
al tavolo distanziati o con le mascherine e in pista a 2 metri l'uno dall'altro
ma in che mondo vivono?
Ponzio Pilato era un dilettante a confronto di sti personaggi
accetterei la reclusione coatta ma ste regole sono sconclusionate... è evidente
PERO' se queste norme (che non servono a un cazzo e non hanno alcun merito sul calo del contagio) mi permettono di andare dove voglio e a far sentire sicure le persone che ci credono, allora le rispetto e le LOVVO
sono pronto anche a spergiurare che funzionano.. basta che mi lasciano lavorare e vivere una vita vera
impediscono ai ragazzi di trovarsi nei bar perchè mettendoli a 1 metro l'uno dall'altro semplicemente non ci vanno
PERO'
possono trovarsi tranquillamente a casa di uno di loro e passare la sera a limonare tra di loro di brutto incrociando i loro peni
cosa che ovviamente fanno da fine maggio
e mi parlano di distanziamento e mascherine nelle scuole durante le lezioni.... ma che andasseroafanculo
aspetto le norme per l'ingresso nelle discoteche
al tavolo distanziati o con le mascherine e in pista a 2 metri l'uno dall'altro

ma in che mondo vivono?
Ponzio Pilato era un dilettante a confronto di sti personaggi
accetterei la reclusione coatta ma ste regole sono sconclusionate... è evidente
PERO' se queste norme (che non servono a un cazzo e non hanno alcun merito sul calo del contagio) mi permettono di andare dove voglio e a far sentire sicure le persone che ci credono, allora le rispetto e le LOVVO
sono pronto anche a spergiurare che funzionano.. basta che mi lasciano lavorare e vivere una vita vera
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
se solo avesse un sorella come il fratello della Leotta...
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
Fra proventi del libro,ospitate,comparsate e fritture varie,sembra che in questi tre mesi Burioni abbia incassato milioni di euro,chiamalo scemo.Adesso a trovato la scusa per andare in vacanza con i soldi senza che qualcuno gli rompa le scatole