[O.T.] Crisi economica
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Re: [O.T.] Crisi economica
Poi se lo dice lui CE' DA FIDARSI AD OCCHI CHIUSI (il fatto che merdaset abbia sede fiscale nella virtuosa olanda ,sicuramente non influisce)
Silvio Berlusconi: “Italia accetti i 36 miliardi del Mes, un governo responsabile deve agire così”
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, intervistato a Porta a Porta, ha lanciato l’ennesimo appello al governo sul Mes: “L’Italia deve accettare quei soldi: non vedo ragione per rifiutare questi soldi senza condizioni e con un tasso pari quasi a zero. Non capisco come si possa dire di no”.
.
Se al governo dovessero mancare i voti a favore del Mes Forza Italia sarebbe pronta a correre in soccorso: "Noi voteremmo una decisione di questo genere che è favorevole per gli italiani", ma questo "non sarebbe un appoggio esterno al governo Conte, siamo un'opposizione responsabile", ha detto Silvio Berlusconi, intervistato a Porta a Porta, in vista del Consiglio europeo di domani."L'Italia deve accettare i soldi del Mes: non vedo ragione per rifiutare questi soldi senza condizioni e con un tasso pari quasi a zero".
"Non capisco come si possa dire di no. Questo è il momento delle soluzioni concrete, non delle bandiere da agitare per raccogliere il consenso. Un governo responsabile deve agire così".
"Rispetto posizioni alleati ma su questo specifico argomento abbiamo posizioni diverse. Non siamo lo stesso partito, siamo alleati. Forza Italia rappresenta la componente liberale ed europeista indispensabile a un centrodestra che si candida a governare. Io capirei le riserve sul Mes se il prestito fosse legato alle vecchie regole ma questa volta non è così è un prestito senza condizioni", ha aggiunto.
"Quella del Sure, il fondo per la disoccupazione che va a finanziare la cassa integrazione dei paesi che ne avessero bisogno, la rivendico come una mia idea originale che ho fatto entrare attraverso i miei colleghi del Partito Popolare Europeo", ha detto l'ex premier. "L'Europa in questo momento sta facendo pienamente il proprio dovere – ha aggiunto -, vediamo se sarà approvato questo piano di ristrutturazione su cui si discuterà domani".
Sull'ipotesi di Mario Draghi a capo di un esecutivo di unità nazionale ha detto: "Ho grande stima in Mario Draghi che ho voluto alla guida prima della Banca d'Italia e poi della Bce, superando anche l'ostilità della signora Merkel. Conosco le idee di Draghi, tuttavia non ho ad oggi alcuna notizia di disponibilità di Draghi per un impegno politico diretto. Inoltre non vedo le condizioni affinché i 5 Stelle possano sostenere questa ipotesi. Il tema non è attuale, quando sarà il momento ne ragioneremo con i nostri alleati di centrodestra".
Da presidente del Monza, squadra di serie C, Berlusconi ha aggiunto: "Il calcio è una passione importante per gli italiani, ma anche un'attività economica che muove capitali e da lavoro a tante persone, non solo ai giocatori, ma adesso mi sento di dire che il calcio non è un'urgenza. Ci sono molte attività più indispensabili del calcio che sono ferme. In ogni caso non credo che riprendere il campionato giocando a porte chiuse sia una soluzione perché questo tipo di partite sono tristi e falsate. Comunque sia, anche questo tipo di partite comportano contatti fisici ravvicinati fra i giocatori, contrati, scontri di gioco e non credo sia compatibile con le norme sanitarie. Quindi meglio che ne riparliamo dopo l'estate".
Silvio Berlusconi: “Italia accetti i 36 miliardi del Mes, un governo responsabile deve agire così”
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, intervistato a Porta a Porta, ha lanciato l’ennesimo appello al governo sul Mes: “L’Italia deve accettare quei soldi: non vedo ragione per rifiutare questi soldi senza condizioni e con un tasso pari quasi a zero. Non capisco come si possa dire di no”.
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Se al governo dovessero mancare i voti a favore del Mes Forza Italia sarebbe pronta a correre in soccorso: "Noi voteremmo una decisione di questo genere che è favorevole per gli italiani", ma questo "non sarebbe un appoggio esterno al governo Conte, siamo un'opposizione responsabile", ha detto Silvio Berlusconi, intervistato a Porta a Porta, in vista del Consiglio europeo di domani."L'Italia deve accettare i soldi del Mes: non vedo ragione per rifiutare questi soldi senza condizioni e con un tasso pari quasi a zero".
"Non capisco come si possa dire di no. Questo è il momento delle soluzioni concrete, non delle bandiere da agitare per raccogliere il consenso. Un governo responsabile deve agire così".
"Rispetto posizioni alleati ma su questo specifico argomento abbiamo posizioni diverse. Non siamo lo stesso partito, siamo alleati. Forza Italia rappresenta la componente liberale ed europeista indispensabile a un centrodestra che si candida a governare. Io capirei le riserve sul Mes se il prestito fosse legato alle vecchie regole ma questa volta non è così è un prestito senza condizioni", ha aggiunto.
"Quella del Sure, il fondo per la disoccupazione che va a finanziare la cassa integrazione dei paesi che ne avessero bisogno, la rivendico come una mia idea originale che ho fatto entrare attraverso i miei colleghi del Partito Popolare Europeo", ha detto l'ex premier. "L'Europa in questo momento sta facendo pienamente il proprio dovere – ha aggiunto -, vediamo se sarà approvato questo piano di ristrutturazione su cui si discuterà domani".
Sull'ipotesi di Mario Draghi a capo di un esecutivo di unità nazionale ha detto: "Ho grande stima in Mario Draghi che ho voluto alla guida prima della Banca d'Italia e poi della Bce, superando anche l'ostilità della signora Merkel. Conosco le idee di Draghi, tuttavia non ho ad oggi alcuna notizia di disponibilità di Draghi per un impegno politico diretto. Inoltre non vedo le condizioni affinché i 5 Stelle possano sostenere questa ipotesi. Il tema non è attuale, quando sarà il momento ne ragioneremo con i nostri alleati di centrodestra".
Da presidente del Monza, squadra di serie C, Berlusconi ha aggiunto: "Il calcio è una passione importante per gli italiani, ma anche un'attività economica che muove capitali e da lavoro a tante persone, non solo ai giocatori, ma adesso mi sento di dire che il calcio non è un'urgenza. Ci sono molte attività più indispensabili del calcio che sono ferme. In ogni caso non credo che riprendere il campionato giocando a porte chiuse sia una soluzione perché questo tipo di partite sono tristi e falsate. Comunque sia, anche questo tipo di partite comportano contatti fisici ravvicinati fra i giocatori, contrati, scontri di gioco e non credo sia compatibile con le norme sanitarie. Quindi meglio che ne riparliamo dopo l'estate".
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Re: [O.T.] Crisi economica
come sempre articolo esemplare
Il vertice europeo: il boomerang delle richieste irragionevoli
https://www.lavoce.info/archives/65956/ ... iY.twitter
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
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Re: [O.T.] Crisi economica
Parakarro ha scritto:resta sempre l'ipotesi ormai storica di stampar moneta di notte e non dirlo a nessuno
- SoTTO di nove
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Re: [O.T.] Crisi economica
Già partiti i primi 180 euro per il solo distributore di gel. (senza gel... che avevo già acquistato prima della serrata)
Sembra che qualcosa si possa detrarre, poi ho sentito che alcune regioni faranno anche qualcosa di più.
Certo che per molti che hanno una piccola attività sono spese extra in un brutto momento. (non mi metto tra quelli perchè ho le spalle coperte ma certo qui si riaprirà per galleggiare).
Come già detto se mi dessero l'opzione chiuso con il contributo di 600/800 euro mi eviterei rischi inutili. Non sono tra quelli che vede l'ora di riaprire anche per via della situazione familiare difficilmente conciliabile.
Sembra che qualcosa si possa detrarre, poi ho sentito che alcune regioni faranno anche qualcosa di più.
Certo che per molti che hanno una piccola attività sono spese extra in un brutto momento. (non mi metto tra quelli perchè ho le spalle coperte ma certo qui si riaprirà per galleggiare).
Come già detto se mi dessero l'opzione chiuso con il contributo di 600/800 euro mi eviterei rischi inutili. Non sono tra quelli che vede l'ora di riaprire anche per via della situazione familiare difficilmente conciliabile.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: [O.T.] Crisi economica
Un commento esemplare all articolo esemplareDrogato_ di_porno ha scritto:come sempre articolo esemplare
Il vertice europeo: il boomerang delle richieste irragionevoli
https://www.lavoce.info/archives/65956/ ... iY.twitter
Impiccati alla Germania
di Leonardo Mazzei
Sono giornate pericolose. I gattopardi sono in agguato. Cambiare tutto perché nulla cambi è la loro missione. Se riusciranno a vincere saranno guai seri, peggio di quelli prodotti dal coronavirus.
Nelle due settimane che si son presi proveranno a confezionare il grande imbroglio. Ci riusciranno? Non è detto, poiché l’Unione non è mai stata così disunita, ed i diversi interessi nazionali tanto divaricati tra loro. Ma ci proveranno alla grande, di questo possiamo esser certi.
Attenzione dunque a dare l’UE per morta. Lo sarà solo quando lo sarà. Nel frattempo – non ce ne vogliano gli animalisti – chi ha a cuore le sorti del popolo lavoratore (inteso in senso molto ampio) non può che ispirarsi al “bastonare il cane che affoga” del presidente Mao.
Piccolo florilegio del salvatori dell’UE
Sull’operazione salva-UE guidata da Mario Draghi ha già scritto Moreno Pasquinelli. Ma forte è il coro di chi fiancheggia l’uomo del Britannia, delle privatizzazioni, dell’austerità e dell’euro. Accanto a chi l’appoggia enfaticamente sottolineandone i presunti quanto fantomatici elementi di rottura, c’è chi (ben più concretamente) lavora a preparargli il terreno provando a tessere un accordo con la Merkel.
Dedichiamoci dunque ad una istruttiva rassegna di quel che dicono i più autorevoli rappresentanti del fronte eurista nazionale.
Partiamo da una persona informata dei fatti. Paolo Gentiloni è uno dei commissari guidati dalla simpaticissima Von der Leyen, colei che ha già sentenziato che sulla materia del contendere – eurobond e similari – ha ragione la Germania. Lei però l’ha detto in tedesco, mentre il servizievole Paolo – uomo per tutte le stagioni, transitato dalla sinistra extraparlamentare, alla Margherita di Rutelli, fino all’approdo nel Pd – l’ha voluto ribadire in italiano.
Intervistato da Radio Capital è stato fin troppo preciso su due punti. Il primo:
«L’emissione di bond genericamente per mutualizzare il debito non verrà mai accettata».
Il secondo:
«Il Mes non è la Spectre, è uno strumento condiviso, la discussione è sulle condizionalità, e si parla di alleggerirle ma non sono molto ottimista nemmeno su questo, perciò meglio spostare la discussione su quali obiettivi finanziare e poi decidere come».
Chiaro chi rappresenta l’Italia a Bruxelles?
Passiamo adesso al surreale David Sassoli, una nullità messa non a caso a guidare il nulla, cioè l’ornamentale parlamento di Strasburgo. Essendo uno dei cosiddetti “cinque presidenti”, il Sassoli è tra coloro che sono stati incaricati di superare il disaccordo emerso nell’ultima riunione del Consiglio europeo. Che vi contribuisca è pressoché certo, ma è probabile che lo faccia con un’unica parola: signorsì. A Berlino l’apprezzano molto.
Il Sassoli prova a prenderla larga:
«Vuoi utilizzare il Mes? Bene, allora devi modificarlo perché è stato pensato per crisi asimmetriche in cui un Paese in difficoltà chiedeva aiuto, mentre oggi siamo di fronte a una crisi simmetrica che ci colpisce tutti. Non ci possono essere condizionalità, il Mes potrebbe fungere da garanzia per i mercati finanziari, demandandone l’operatività tecnica a una istituzione come la Banca europea per gli investimenti».
Aria fritta, ma se non altro il presidente dell’europarlamento non nasconde chi comanda nell’Unione:
«Penso e spero che Berlino non vorrà rinunciare a un ruolo di guida e rafforzamento dell’Europa», questo il suo appello a mamma Merkel.
Ma perché tanta apparente fiducia?
«Non c’è dubbio. Senza solidarietà crollano i vincoli e le ragioni dello stare insieme. Però è anche vero che come ci ha insegnato Monnet l’Europa si forgia attraverso le crisi che affronta. E soprattutto quando i nostri Paesi capiscono che nessuno può farcela da solo. Siamo a un passaggio di fase e l’Europa può diventare più forte. È sempre stato così».
Questa la professione di fede dell’ex giornalista, il quale pur di arrivare ad “un’Europa più forte” è certo pronto al peggiore dei pastrocchi.
Quale possa essere l’accordo ce lo diceva ieri il Corriere della Sera:
«Secondo quanto è trapelato da varie capitali, il Fondo salva Stati, che dispone di 410 miliardi, potrebbe arrivare ad almeno 700 miliardi per elevare i prestiti oltre il limite attuale del 2% del Pil nazionale (circa 36 miliardi per l’Italia), con estensione dei rimborsi a 30/50 anni e senza le stringenti condizioni applicate in passato alla Grecia. Anche le erogazioni della banca Bei potrebbero salire dagli attuali 20 miliardi ad oltre 200. Entrambi questi organismi, per finanziarsi, emettono già titoli garantiti dai Paesi membri. Quindi basterebbe un accordo sui maggiori importi, senza doversi scontrare sul principio politicamente divisivo dei nuovi coronabond».
Questi la fanno facile, ma se così fosse non si capirebbe il perché del mancato accordo della scorsa settimana. Tralasciando il fatto che anche in questo modo le risorse sarebbero insufficienti, come si vede si va sempre a finire sul Mes. Ma un intervento del Mes senza condizioni stringenti non esiste. Dunque, siamo punto e a capo.
Il perché di tanta insistenza, a dispetto dei fatti, ce lo spiega il solito Gentiloni, secondo cui:
«Bisogna ancora scommettere che, da parte della Germania, si arrivi a una comprensione della situazione nuova».
Siamo dunque impiccati alla Germania. Allegria!
Sulla stessa linea Enrico Letta, sempre sul Corriere:
«La propaganda politica ha trasformato in zombie i due principali strumenti esistenti. Io sono favorevole agli eurobond, che i nordici non vogliono perché pensano di dover pagare il nostro debito. Ma si possono fare senza trasferimento di soldi da loro a noi. Dobbiamo, insieme, costruire uno strumento europeo per battere la crisi. Quanto al Mes, da noi è diventato un tabù per colpa di Salvini, Meloni e dei 5 Stelle, alla ricerca di un nemico fantomatico».
Dopo il Letta senza tabù, chiudiamo ora con quel che ha detto un’economista mainstream, quel Nicola Rossi liberista a tutto tondo passato dall’Ulivo prodiano alla presidenza dell’Istituto Bruno Leoni, fino ad approdare ad importanti incarichi bancari.
Non avendo ruoli politici, il Rossi può permettersi di dirla tutta, rivelando così quel che pensa realmente l’establishment del Paese. Per lui l’Italia, tramite un apposito voto parlamentare, dovrebbe annunciare «urbi et orbi che intende mantenere indefinitamente un avanzo primario al di sopra del 2% del prodotto al fine di stabilizzare il proprio rapporto fra debito e Pil».
Insomma, la trentennale cura da cavallo a base di continui avanzi primari, dunque di austerità, ancora non gli basta. Per Rossi bisogna impegnarsi sul 2%, anzi qualcosa di più. Tradotto in cifre il 2% significa che ogni anno, e per sempre, le entrate dovranno superare di 36 miliardi (in euro attuali) la spesa pubblica. Dunque sacrifici, depressione economica, più tasse e meno stato sociale (inclusa la sanità…). Ecco cosa pensano realmente lorsignori, al di là dei bei discorsi sul “siamo tutti sulla stessa barca”.
Conclusione
Chi scrive non può sapere come si concluderà la partita europea. La crisi che si annuncia è talmente grave che anche a Palazzo Chigi dovranno pensarci bene prima di firmare la capitolazione, ma lanciare l’allarme è necessario.
Se questi sono i generali, se questo è il pensiero che li anima, nessuna illusione è concessa. Eppure sarebbe questa l’occasione giusta per fare l’unica cosa davvero utile per il Paese: lasciare l’Unione alla sua crisi e riprendersi la piena sovranità, a partire da quella monetaria.
Ma quel che sarebbe utile per la stragrande maggioranza degli italiani, è ben distante dalla visione e dagli interessi dei dominanti.
Che tutti coloro che hanno compreso da tempo qual è il nodo principale, che comprendono oggi la necessità di un radicale piano d’emergenza che accompagni l’Italexit, battano subito un colpo. Il momento per farlo non può essere rinviato. Il momento è ora.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
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Re: [O.T.] Crisi economica
Gualtieri e’ il Ministro del’ economia e finanze, laureato in storia. Non si era mai sentito come diciamo economista e continua a non sentirsi ora , come se fosse un periodo nel quale non c’è nulla da comunicare.
In concerto e’ un prestanome come tutta la delegazione del Pd fatta di seconde scelte eterodirette, visto che le élite del Pd hanno fatto un passo indietro al momento della formazione del governo. In pratica l’abitudine di mettere dei fantocci a capo dei vari dicasteri e’ stata generalizzata a tal punto che il Pd ha voluto completare il lavoro imponendo a Conte una grottesca commissione innestata in maniera estemporanea ed irrituale all’interno e sopra un governo gia’ di per se non eletto.
Per chi ha ancora la capacità di vedere le cose come stanno realmente e’ il trionfo delle oligarchie senza rapporto alcuno con il popolo. Conte , Gualtieri , Colao ...Chi e’ questa gente ?
Se metti a capo di un ente un prestanome ed il potere risiede altrove quell’ente non funzionerà mai come dovrebbe, figuriamoci se diventa il metodo principe di selezione della classe dirigente.La vituperata P2 a questi gli fa una pippa,il meccanismo gelliano si ripropone formalmente con intenti questa volta di smaccato depotenziamento dell’Italia.
Stendiamo un velo pietoso sull’infiltrabilita’ dall’esterno di un governo siffatto.
Chi e’ oggi il Pd ? A quali interessi risponde ?
In concerto e’ un prestanome come tutta la delegazione del Pd fatta di seconde scelte eterodirette, visto che le élite del Pd hanno fatto un passo indietro al momento della formazione del governo. In pratica l’abitudine di mettere dei fantocci a capo dei vari dicasteri e’ stata generalizzata a tal punto che il Pd ha voluto completare il lavoro imponendo a Conte una grottesca commissione innestata in maniera estemporanea ed irrituale all’interno e sopra un governo gia’ di per se non eletto.
Per chi ha ancora la capacità di vedere le cose come stanno realmente e’ il trionfo delle oligarchie senza rapporto alcuno con il popolo. Conte , Gualtieri , Colao ...Chi e’ questa gente ?
Se metti a capo di un ente un prestanome ed il potere risiede altrove quell’ente non funzionerà mai come dovrebbe, figuriamoci se diventa il metodo principe di selezione della classe dirigente.La vituperata P2 a questi gli fa una pippa,il meccanismo gelliano si ripropone formalmente con intenti questa volta di smaccato depotenziamento dell’Italia.
Stendiamo un velo pietoso sull’infiltrabilita’ dall’esterno di un governo siffatto.
Chi e’ oggi il Pd ? A quali interessi risponde ?
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Re: [O.T.] Crisi economica
In effetti è fin troppo chiaro.Drogato_ di_porno ha scritto:come sempre articolo esemplare
Il vertice europeo: il boomerang delle richieste irragionevoli
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Infatti chiederei agli anti europeisti di dire semplificando A) cosa si aspettano dall’Europa e B) in che modo sarebbe meglio la gestione della crisi senza l’Unione Europea.
1) Ci aspettiamo prestiti da restituire a condizioni privilegiate, con interessi bassi?
2) ci aspettiamo di poter fare debito in deficit senza incorrere alla rottura degli accordi europei?
3) ci aspettiamo prestiti di cui non essere responsabili della restituzione?
4) ci aspettiamo che altri paesi paghino fondi all’Unione Europea che li giri all’Italia come donazione, a fondo perduto?
Poi gli articoli e dichiarazioni su chi sarà mai Gentiloni, Gualtiero o Sassoli e quali misteriosi fini perseguano sono appassionanti. Ma prima vorrei capire davvero i punti di cui sopra
Re: [O.T.] Crisi economica
ma va, ma quello lì prima dice che in quel ruolo non ci dovrebbero essere tecnici, poi mettono un politico e si lamenta del suo titolo di studi.
gli sta sul cazzo la cd. sinistra ed è nervoso da fascista che domani è il 25 aprile, tutto qui
gli sta sul cazzo la cd. sinistra ed è nervoso da fascista che domani è il 25 aprile, tutto qui
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: [O.T.] Crisi economica
Dostum fatti vedere da uno bravo.dostum ha scritto:Un commento esemplare all articolo esemplareDrogato_ di_porno ha scritto:come sempre articolo esemplare
Il vertice europeo: il boomerang delle richieste irragionevoli
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Impiccati alla Germania
di Leonardo Mazzei
Sono giornate pericolose. I gattopardi sono in agguato. Cambiare tutto perché nulla cambi è la loro missione. Se riusciranno a vincere saranno guai seri, peggio di quelli prodotti dal coronavirus.
Nelle due settimane che si son presi proveranno a confezionare il grande imbroglio. Ci riusciranno? Non è detto, poiché l’Unione non è mai stata così disunita, ed i diversi interessi nazionali tanto divaricati tra loro. Ma ci proveranno alla grande, di questo possiamo esser certi.
Attenzione dunque a dare l’UE per morta. Lo sarà solo quando lo sarà. Nel frattempo – non ce ne vogliano gli animalisti – chi ha a cuore le sorti del popolo lavoratore (inteso in senso molto ampio) non può che ispirarsi al “bastonare il cane che affoga” del presidente Mao.
Piccolo florilegio del salvatori dell’UE
Sull’operazione salva-UE guidata da Mario Draghi ha già scritto Moreno Pasquinelli. Ma forte è il coro di chi fiancheggia l’uomo del Britannia, delle privatizzazioni, dell’austerità e dell’euro. Accanto a chi l’appoggia enfaticamente sottolineandone i presunti quanto fantomatici elementi di rottura, c’è chi (ben più concretamente) lavora a preparargli il terreno provando a tessere un accordo con la Merkel.
Dedichiamoci dunque ad una istruttiva rassegna etc etc
Non sai un cazzo e va bene ma come dice Dunning Kruger invece di approfondire ciò che non conosci vivi e ti comporti come se sapessi.
Hai un grosso problema cognitivo.
Tu come tutti sovranisti/no euro.
sparatevi. avete rotto i coglioni.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.
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Re: [O.T.] Crisi economica
dos tu campi sulle spalle dei crukki 

“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: [O.T.] Crisi economica
IL SOLDINO (di Vincenzo Somma)
C’era una volta un soldino. Questo soldino è stato depositato in banca.
La banca che ne ha fatto di quel soldino? 10 centesimi li ha messi via
perché è obbligata a farlo per legge, mentre gli altri 90 centesimi di
quel soldino li ha prestati. A chi? Al panettiere che ne aveva bisogno.
Il panettiere che ha fatto? Ci ha pagato la farina al mugnaio. Il mugnaio
mica ha nascosto i 90 centesimi tra i sacchi di grano del suo mulino,
ma li ha depositati anche lui in banca. E la banca che ha fatto di quei
90 centesimi? Nove li ha tenuti da parte, i restanti 81 centesimi li ha
prestati. A chi? Al sarto. Il sarto con quegli 81 centesimi ha comprato
la stoffa con cui farà i vestiti per il prossimo matrimonio del paese.
Il venditore di stoffe, con i suoi 81 centesimi in mano è andato anche
lui in banca. La banca che ha fatto? 8,1 centesimi li ha messi via, e i
restanti 72,9 li ha prestati al ferramenta che ci ha comprato i chiodi
dal grossista… Poi dopo il grossista abbiamo di nuovo la banca, e dopo
la banca l’elettricista, e dopo la banca, e dopo l’idraulico e dopo…
Vedi quanto sono utili le banche? Con questo sistema, che pare pure
un po’ ridicolo, ma che è vero, pulito e necessario – i professoroni lo
chiamano moltiplicatore bancario - le banche creano moneta, una marea
di moneta… ed ecco spiegato come da un soldino si arrivi alla “poderosa
manovra economica” di 400 miliardi promessa dal governo per far
ripartire l’Italia. Nascono in questa maniera, da un soldino. Insomma,
il governo italiano avendo solo un soldino e non potendo permettersi i
piani faraonici di risanamento dell’economia lanciati dagli altri Paesi,
quello ci mette: un soldino. E sprona le banche a metterci i miliardi
veri. Lui però garantisce, o, meglio, neppure quello. Chi garantisce è la
SACE che è una società della Cassa Depositi e prestiti (quella che tu gli
dai i soldi e lei ti dà i buoni postali). Tutto questo
non sarà a costo zero: le imprese ci pagheranno commissioni e interessi
. E comunque, ripeto, sono soldi prestati, mica
soldi che lo Stato regala alle aziende, d’altronde non sono neppure suoi.
Ah, non
è meraviglioso quel soldino? Quante belle cose ci si possono fare, vero?
C’era una volta un soldino. Questo soldino è stato depositato in banca.
La banca che ne ha fatto di quel soldino? 10 centesimi li ha messi via
perché è obbligata a farlo per legge, mentre gli altri 90 centesimi di
quel soldino li ha prestati. A chi? Al panettiere che ne aveva bisogno.
Il panettiere che ha fatto? Ci ha pagato la farina al mugnaio. Il mugnaio
mica ha nascosto i 90 centesimi tra i sacchi di grano del suo mulino,
ma li ha depositati anche lui in banca. E la banca che ha fatto di quei
90 centesimi? Nove li ha tenuti da parte, i restanti 81 centesimi li ha
prestati. A chi? Al sarto. Il sarto con quegli 81 centesimi ha comprato
la stoffa con cui farà i vestiti per il prossimo matrimonio del paese.
Il venditore di stoffe, con i suoi 81 centesimi in mano è andato anche
lui in banca. La banca che ha fatto? 8,1 centesimi li ha messi via, e i
restanti 72,9 li ha prestati al ferramenta che ci ha comprato i chiodi
dal grossista… Poi dopo il grossista abbiamo di nuovo la banca, e dopo
la banca l’elettricista, e dopo la banca, e dopo l’idraulico e dopo…
Vedi quanto sono utili le banche? Con questo sistema, che pare pure
un po’ ridicolo, ma che è vero, pulito e necessario – i professoroni lo
chiamano moltiplicatore bancario - le banche creano moneta, una marea
di moneta… ed ecco spiegato come da un soldino si arrivi alla “poderosa
manovra economica” di 400 miliardi promessa dal governo per far
ripartire l’Italia. Nascono in questa maniera, da un soldino. Insomma,
il governo italiano avendo solo un soldino e non potendo permettersi i
piani faraonici di risanamento dell’economia lanciati dagli altri Paesi,
quello ci mette: un soldino. E sprona le banche a metterci i miliardi
veri. Lui però garantisce, o, meglio, neppure quello. Chi garantisce è la
SACE che è una società della Cassa Depositi e prestiti (quella che tu gli
dai i soldi e lei ti dà i buoni postali). Tutto questo
non sarà a costo zero: le imprese ci pagheranno commissioni e interessi
. E comunque, ripeto, sono soldi prestati, mica
soldi che lo Stato regala alle aziende, d’altronde non sono neppure suoi.
Ah, non
è meraviglioso quel soldino? Quante belle cose ci si possono fare, vero?
- SoTTO di nove
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Re: [O.T.] Crisi economica
Marziano evita post del genere. Se non sei d'accordo bene ma lo sparatevi potevi risparmiartelo.
Per ora faccio finta di niente.
Per ora faccio finta di niente.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
Re: [O.T.] Crisi economica
Pensionato, la banca non mi sospende il mutuo» Dopo una vita spesa a lavorare, oggi sono pensionato, divorziato (pago un assegno mensile) e con me vive il mio unico figlio, che è a carico mio. Attualmente viviamo in una casa in affitto. A fine gennaio ho acquistato un bilocale a Napoli, come prima casa, grazie a un mutuo di 190mila euro con una nota banca, di cui sono correntista da oltre 20 anni. La casa è da ristrutturare, priva anche di un contatore elettrico. Nelle prime settimane di febbraio contattai una ditta edile per fare il sopralluogo e poi un contratto, senonché lo scoppio dell’epidemia ha bloccato ogni cosa. Nel frattempo, l’1 aprile la banca ha fatto scattare la prima rata del mutuo, la più alta per il costo del periodo di preammortamento. Ho diffidato la banca a fare il prelievo, ottenendo lo storno momentaneo della rata e chiedendo l’immediata sospensione delle rate, almeno per i prossimi 4 mesi, ma la banca mi ha respinto la domanda, motivandola con il linguaggio burocratese che «non rientro nella categoria dei beneficiari previsto dal decreto Cura Italia». Ho riproposto online la
domanda, specificando che la mia capacità reddituale mensile si è temporaneamente e gravemente ridotta: non posso
affrontare una spesa mensile che ingloba l’assegno divorzile, il canone di locazione e la rata del mutuo. Come mi si fa a dire
che non ho avuto una temporanea riduzione del reddito? Mi sento discriminato dalla banca, oltre che ingiustamente
escluso dalla moratoria sui mutui varata dal governo.
Tullio De Simone, tulliodesimone17@gmail.com
lettera al corriere di oggi. così senza contraddittorio, per il gusto di pubblicarlo. un pensionato può avere avuto una temporanea e grave riduzione del reddito? è andato in CIG con la sua pensione ? se la prende con la banca che gli ha concesso un mutuo di 190.000 euro per un bilocale a Napoli, verosimilmente mutuo al 100 %. robe da matti......
domanda, specificando che la mia capacità reddituale mensile si è temporaneamente e gravemente ridotta: non posso
affrontare una spesa mensile che ingloba l’assegno divorzile, il canone di locazione e la rata del mutuo. Come mi si fa a dire
che non ho avuto una temporanea riduzione del reddito? Mi sento discriminato dalla banca, oltre che ingiustamente
escluso dalla moratoria sui mutui varata dal governo.
Tullio De Simone, tulliodesimone17@gmail.com
lettera al corriere di oggi. così senza contraddittorio, per il gusto di pubblicarlo. un pensionato può avere avuto una temporanea e grave riduzione del reddito? è andato in CIG con la sua pensione ? se la prende con la banca che gli ha concesso un mutuo di 190.000 euro per un bilocale a Napoli, verosimilmente mutuo al 100 %. robe da matti......
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Re: [O.T.] Crisi economica
. Controllato tutto vero. . il demente che fatto ministro economia. Gualtieri e’ il Ministro del’ economia e finanze, laureato in storia
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna