[O.T.] Crisi economica

[GeishaBalls]

Mamma mia come siamo ridotti in basso. Questa storia del MES da rifiutare a prescindere è clamorosa. D’altra parte abbiamo voluto i 5 stelle in parlamento, ci siamo innamorati di Salvini, possiamo anche dare la colpa all’Europa per voler prestarci soldi senza condizioni

[Drogato_ di_porno]

Riuscirà nuovamente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a prendere in giro i 5Stelle e il Paese?

Mi sa che qui il soggetto è sbagliato. I primi a prendere per il culo il paese sono proprio i 5 stelle. Ci deve essere un errore nel posizionamento della parti del discorso.

[Drogato_ di_porno]

Il fondo del barile. Petrolio a -37 dollari: chi lo acquista viene anche pagato

C’è chi, vedendola arrivare, l’ha definita la “Pearl Harbor dell’energia”. E aveva ragione. Il collasso della domanda di petrolio provocata dall’epidemia e dai lockdown in tutto il mondo ha innescato un crollo storico del prezzo sul Wti (il marker per i produttori Usa), di oltre il 300% portandolo a livelli mai visti prima: in territorio negativo. Il prezzo per le consegne di maggio (futures in scadenza domani) è sceso ben al di sotto di zero dollari (tre mesi fa era 58 dollari), chiudendo a -37 dollari per barile. Un tracollo mai visto prima sul mercato dei contratti futures: significa che oltre al petrolio, chi lo ha acquistato è stato anche pagato. La ragione: nessuno lo vuole perché non si sa più dove metterlo. Le scorte sono al massimo, le aree di stoccaggio sono a un passo dalla saturazione, e nessuno prevede una ripresa a breve delle attività economiche e produttive capace di assorbire il surplus in circolazione. Sui mercati si traduce nel seguente comportamento: si chiudono le posizioni sui contratti in scadenza domani (barili in consegna a maggio) e ci si sposta sulle scadenze mensili future (Wti di giugno resta infatti sopra i 20 dollari).
Anche il Brent (-7%) è calato ma restando ben al di sopra dei 25 dollari. Il problema della sovrapproduzione è comune a tutti, ma per gli Stati Uniti è più grave a causa della minore disponibilità di aree di stoccaggio nei pressi del mare, perché quelle di cui dispone sono con il petrolio fino al collo, per la quasi impossibilità di concordare o imporre tagli ai produttori per via delle leggi antitrust Usa. L’accordo raggiunto due settimane fa dai Paesi Opec, Russia e indirettamente dagli Stati Uniti per un taglio della produzione di quasi 10 milioni di barili al giorno (Bpg) non ha prodotto gli effetti sperati sui mercati. Si stima infatti che la domanda mondiale (100 milioni di bpg prima del Coronavirus) sia calata di almeno 20 milioni. Gli Usa sono i primi produttori al mondo grazie allo shale oil, il petrolio ricavato con la fratturazione idraulica, tecnica controversa e dispendiosa, primato ottenuto con una produzione intensiva mentre altri Paesi tagliavano che ha permesso al presidente americano Donald Trump di riuscire lì dove i suoi predecessori avevano fallito: declamare l’indipendenza energetica degli Stati Uniti.
I timori degli investitori sono aumentati dopo che l’Energy Information Administration (EIA) degli Stati Uniti ha fornito i dati sulla saturazione dei principali hub americani: l’hub di consegna Cushing, Oklahoma, è attualmente al 69% della capacità di archiviazione operativa (rispetto al 49% di un mese fa); mentre l’hub di consegna di Rocky Mountain è attualmente al 60% della capacità di archiviazione operativa (rispetto al 49% di un mese fa). Nel complesso lo spazio per lo stoccaggio Usa è passato dal 50 al 57% in un mese. Come ha riportato qualche giorno fa il Wall Street Journal, sulle coste della Louisiana e del Texas è in arrivo una flotta di venti petroliere saudite con un quantitativo superiore di sette volte alla normalità, circa 40 milioni di barili. Partite da Riad tra marzo e aprile, nei giorni in cui si registrò il fallimento dell’Opec+ e la guerra dei prezzi tra Arabia e Russia, l’approdo negli Usa è previsto per maggio.
A rendere più marcato il crollo del prezzo del Wti e ad aumentare lo spread con il Brent è stata la decisione del Us Oil Fund, il fondo petrolifero americano da 3,8 miliardi di dollari - che rappresenta circa il 25% di tutti i contratti in essere nei futures Wti - di apportare significativi aggiustamenti al suo portafoglio. Solito operare sui contratti a scadenza sul primo mese (maggio, che scade con alla chiusura delle contrattazioni di domani), da venerdì scorso ha chiuso il 20% delle sue posizioni spostandole sui futures di giugno, quando la quotazione del barile è ben più alta sui 22 dollari. Il prezzo del greggio è in territorio contango, anzi super-contango con i prezzi pronti (spot) di gran lunga più bassi di quelli futuri: la differenza tra il contratto maggio e quello giugno è di oltre 40 dollari, superando il record di 8,49 dollari tra il contratto in scadenza e il successivo visto a dicembre 2008. La modifica del Us Oil Fund resterà in vigore fino a nuovo avviso.
Il lockdown mondiale ha lasciato aerei a terra, navi all’ancora e autostrade deserte, assestando uno dei colpi più duri della storia al mercato del greggio: il settore dei trasporti rappresenta circa il 50% della domanda di petrolio (benzina, cherosene). Ma a pagare il prezzo più alto al crollo della domanda, saranno i produttori americani. Affinché lo scisto (shale oil) sia remunerativo, si calcola che il prezzo del greggio non debba scendere al di sotto della soglia dei 35-40 dollari al barile. Il primo aprile Whiting Petroleum ha dichiarato bancarotta, il suo titolo a Wall Street è crollato del 44%. La società petrolifera attiva nella regione Bakken in Nord Dakota (produzione di 120mila bpg), ha fatto ricorso alla ristrutturazione prevista dal Chapter 11. Negli stessi giorni anche la Calleon Petroleum ha attivato advisors per ristrutturare i suoi debiti. Primi segnali di un collasso energetico. Come riporta il Financial Times, i dati di Baker Hughes di venerdì hanno mostrato che il numero di piattaforme petrolifere attive negli Stati Uniti è diminuito di oltre un terzo nell’ultimo mese, ma il parziale stop all’estrazione non ha fatto aumentare il prezzo dei barili. Il problema è sempre lo stesso: dove metterli.

Non si sa più dove mettere il petrolio

https://www.huffingtonpost.it/entry/non ... d0c5d7b775

[cicciuzzo]

Mamma mia come siamo ridotti in basso. Questa storia del MES da rifiutare a prescindere è clamorosa. D’altra parte abbiamo voluto i 5 stelle in parlamento, ci siamo innamorati di Salvini, possiamo anche dare la colpa all’Europa per voler prestarci soldi senza condizioni

in questa forum ci saranno almeno 20 iscritti che preferirebbero i bot in lire al 15% che il MES a tassi pressochè simbolici.

l'italiano è idiota, quei 20 forumisti anche

[Parakarro]

Non si sa più dove mettere il petrolio

https://www.huffingtonpost.it/entry/non ... d0c5d7b775

domanda tecnica e forse stupida

non possono lasciarlo dove si trova e riprendere quando serve?

[Capitanvideo]

non possono lasciarlo dove si trova e riprendere quando serve?

Ho letto un articolo, qualche giorno fa, che parlava di come gli impianti siano forzatamente sempre in funzione.

Spegnere tutto significa enormi problemi di non ricordo cosa (pompe, tubature, pulizie).

Preferiscono tenere tutto al minimo. Ma ormai anche il minimo è troppo.

[SoTTO di nove]

possiamo anche dare la colpa all’Europa per voler prestarci soldi senza condizioni

Cos'è l'Europa?
è come l'Italia che se deve sostenere l'economia di una parte di essa destina liquidità che poi cerca di riprendersi spalmandone il costo sul cittadino dell'intera nazione o è una banca che presta ai suoi clienti liquidità riprendendosela con gli interessi solo dallo stesso cliente?

Capisco benissimo chi come te crede che l'Europa non sia altro che una banca ma sono anni che nello stesso tempo cercate di convincermi che sono altro.

Non discutiamo su cosa sia meglio, se c'è questa discussione tra "esperti" non vedo come noi possiamo capire quale sia quella giusta, discutiamo sul perchè un entità come la UE dopo anni dalla sua creazione sia ancora li a scegliere se deve prestarci i soldi come fossimo suoi clienti o investire soldi come se fosse casa nostra.

P.s. Se un cittadino Lombardo si lamenta che le sue tasse finiscono tutte al sud lo trovi razzista, se un cittadino olandese si lamenta che le sue tasse finiscono in Italia lo trovi giusto.
Forse perchè ti rendi conto che la tua Europa nei fatti non esiste, nemmeno quando sei su un letto di morte.

[dboon]

SONAPUR the dark side of Dubai

https://lifeinsaudiarabia.net/the-dark- ... -they-don/

[marziano]

Mamma mia come siamo ridotti in basso. Questa storia del MES da rifiutare a prescindere è clamorosa. D’altra parte abbiamo voluto i 5 stelle in parlamento, ci siamo innamorati di Salvini, possiamo anche dare la colpa all’Europa per voler prestarci soldi senza condizioni

in questa forum ci saranno almeno 20 iscritti che preferirebbero i bot in lire al 15% che il MES a tassi pressochè simbolici.

l'italiano è idiota, quei 20 forumisti anche

amen.
geisha, ciuccuzzo, capitanvideo e io siamo gli unici normali, credo.
gli altri una specie di borghi e bagnai o laura castelli.

[Parakarro]

maddai

nessuno che sappia far di conto vorrebbe uscire dall'euro con lo stato italiano che è una barzelletta con l'economia a tratti ridicola e la pandemia in corso....

su...

io ringrazio il cielo che i miei risparmi siano in queo e non in lire altrimento in 2 mesi avrei perso il 40\60% del valore...

e ringrazio il cielo che lo stipendio di mia moglie sia in franchi sfizzeri

[SoTTO di nove]

e ringrazio il cielo che lo stipendio di mia moglie sia in franchi sfizzeri

Cazzo, abbiamo una coppia di fatto.

[Parakarro]

secondo te perchè l'ho sposata?

[SoTTO di nove]

secondo te perchè l'ho sposata?

Pensavo fosse una Bella battuta ma forse non l'hai capita.

[dostum]

Mamma mia come siamo ridotti in basso. Questa storia del MES da rifiutare a prescindere è clamorosa. D’altra parte abbiamo voluto i 5 stelle in parlamento, ci siamo innamorati di Salvini, possiamo anche dare la colpa all’Europa per voler prestarci soldi senza condizioni

Già abbiamo persino una legge (sicuramente fascista) che punisce l'usura comportamento notoriamente filantropico.

[cicciuzzo]

leggete l'intervista a pagina 3 di Repubblica del quasi 90enne De Rita, presidente del Censis.