Johnny Wadd ha scritto:SoTTO di nove ha scritto:Johnny Wadd ha scritto:Io trovo grave invece che Salvini e Meloni hanno spacciato per vera una cosa falsa facendo credere a milioni di italiani che l'Italia aveva attivato il Mes. Parlando di catastrofe nazionale e di considerare Conte e chi aveva fatto questo traditori della patria.
Gli rispondi da Vespa, da Formigli, dove cazzo ti pare. Non usi la conferenza stampa per la crisi covid.
A me e a buona parte degli italiani non interessa cosa pensa di Salvini, ci interessa cosa sta facendo il governo.
è chiaro il concetto?
Cosa sta facendo il governo l'ha detto, mica ha parlato solo di Salvini.
Doveva riferire alla nazione anche i risultati ottenuti all'eurogruppo, visto che milioni di italiani erano convinti che l'Italia aveva attivato il mes grazie a Salvini e Meloni ha ribadito che non era vero e chi dice questo dice una bugia che serve solo a creare ulteriori tensioni in un momento difficilissimo per tutti gli italiani, che già sono abbastanza spaventati di loro, ci mancano le minchiate di Salvini e Meloni.
Ripeto ha fatto benissimo, basta con questo buonismo della minchia riferito a Salvini e Meloni da "rispettare", uno il rispetto se lo merita, se si comportano cosi vanno smerdati in ogni occasione e ripeto Conte è stato fin troppo signore, altro che Vespa e Formigli, ha scelto il momento adatto.
Siamo in guerra, in tempo di guerra Salvini e Meloni sarebbero stati considerati disfattisti e processati per alto tradimento.
Si ma nella guerra G.Conte è schierato contro l'Italia.Ci ha svenduto ed il conto lo pagheremo eccome
cancelliera Angela Merkel vuole convincere il governo italiano ad accettare un pacchetto di interventi economici Ue che comprenda anche il Mes in versione light, leggera. Il Mes, detto altrimenti Fondo salva Stati, è però regolato da un articolo del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue), il 136, che prevede soltanto «rigorosa condizionalità» per la concessione dei prestiti. La versione light non esiste nei trattati europei, è solo uno specchietto per le allodole, una stolida propaganda politica. Proprio in virtù di questa rigorosa condizionalità, il Mes, quando è stato messo alla prova, si è rivelato un Fondo ammazza Stati, usato per depredarne gli asset migliori e ridurre alla miseria l'intero popolo.
In proposito, giova ricordare che cosa accadde in Grecia nel settembre 2011, quando la Troika (Commissione Ue, Bce e Fmi) affidò al Mes, guidato allora come oggi dal falco tedesco Klaus Regling, il compito di stabilire le rigorose condizionalità necessarie per sbloccare una tranche di 8 miliardi di aiuti. Eccole, come le raccontò allora la Repubblica, oggi giornale di riferimento del governo che ha nel ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, un fautore del Mes in versione light.
Punto primo: un colpo d'accetta sulla pubblica amministrazione, per ridurne drasticamente il costo per il bilancio statale. Fu così che 30 mila dipendenti pubblici vennero spostati dalla sera al mattino in una sorta di «riserva lavorativa», a cui venne tagliato lo stipendio del 40% per 12 mesi. Passato un anno, se questi lavoratori non fossero riusciti a trovare un lavoro diverso nel pubblico impiego, andavano a ingrossare l'esercito già numeroso dei disoccupati. Lo stesso iter doveva poi essere applicato ad altri 120 mila dipendenti pubblici greci entro il 2015.
Punto secondo: un taglio secco del 20% su tutte le pensioni superiori a 1.200 euro lordi al mese, e fu il primo di dieci tagli in cinque anni, accompagnato da una riduzione altrettanto severa sugli assegni di chi era andato in pensione prima di 55 anni; più l'abolizione della tredicesima per tutti gli assegni erogati dallo Stato, stipendi e pensioni.
Punto terzo: introduzione di una patrimoniale annua su tutte le case, compresa la prima, pari a 10 euro al metro quadro. Provvedimento che ha costretto molte famiglie greche, rimaste senza stipendio, a vendere la casa per quattro soldi, a causa del crollo inevitabile del mercato immobiliare. Non per questo la Troika e il Mes hanno alleggerito il peso del prelievo fiscale sulle persone. Anzi, lo hanno aumentato, riducendo da 8 mila a 5 mila euro l'anno la fascia esente, così da aumentare la platea impositiva. Il tutto per mano del governo fantoccio di Alexis Tsipras.
Punto quarto: privatizzazione di tutti i servizi pubblici essenziali, comprese le infrastrutture strategiche a pagamento, come porti, aeroporti, ferrovie e autostrade. Il che ha dato il via al distacco sistematico di migliaia di utenze morose di luce, gas e acqua, oltre alla spoliazione di tutti gli asset migliori della Grecia, in testa l'aeroporto di Atene (preso dai tedeschi) e il porto del Pireo (acquistato dalla Cina).
In cambio delle sopraffazioni, la Grecia ha ricevuto nel corso di quasi un decennio la somma di 250 miliardi. Di questi cosiddetti aiuti, però, ben poco è andato alla popolazione. La causa? Lo ha spiegato in modo chiaro Massimo D'Alema in una intervista a Sky Tg 24 nel luglio 2015, il cui filmato è diventato virale e gira ancora sul web: «Si dice: noi paghiamo le pensioni dei greci. No! Noi paghiamo le banche tedesche, e di questi soldi i greci non sentono neanche l'odore. Noi abbiamo dato alla Grecia 250 miliardi di euro. Ma non per le pensioni dei greci, ma per pagare le banche tedesche».
Spiegava D'Alema: «In Germania il costo del denaro è bassissimo, quindi le banche tedesche raccolgono denaro a un costo quasi nullo. Con quei soldi comprano i titoli della Grecia, che essendo un paese a rischio paga tassi altissimi, il 15%. In questo modo guadagnano una montagna di soldi. In altri termini, attraverso la differenza dei tassi d'interesse, enormi somme si trasferiscono da un paese povero, la Grecia, a un paese ricco, la Germania. Il paese povero si impoverisce sempre più, il paese ricco si avvantaggia sempre di più. Come se non bastasse, quando la Grecia non ce la fa più, arrivano gli aiuti europei. Così abbiamo dato 250 miliardi alla Grecia, ma non per le pensioni, ma per pagare le banche tedesche».