(O.T.) Immigrazione: migranti, rifugiati

[giorgiograndi]

Vai a vivere sei mesi in Alabama, magari a Birmingham, almeno ti rendi conto delle cazzate che scrivi.

[cicciuzzo]

Vai a vivere sei mesi in Alabama, magari a Birmingham, almeno ti rendi conto delle cazzate che scrivi.

pensa che ho un amico che lavora o vive da quelle parti, esattamente a Birmingham.....

[giorgiograndi]

Vai a vivere sei mesi in Alabama, magari a Birmingham, almeno ti rendi conto delle cazzate che scrivi.

pensa che ho un amico che lavora o vive da quelle parti, esattamente a Birmingham.....

Io conosco un attore che ci è nato: nero.

Anche Mike Chapman può insegnare qualcosa in merito al razzismo, lui viene dal Bronx.
Infatti, parole sue, in europa il razzismo non esiste.

[Gargarozzo]

Vai a vivere sei mesi in Alabama, magari a Birmingham, almeno ti rendi conto delle cazzate che scrivi.

se partiamo dal presupposto di conoscere la vita degli altri, che esperienze hanno fatto e non hanno fatto, ogni discorso è tempo perso

ah comunque, per fare tutta la casistica:
io conosco anche uno che si vanta con tutti di essere razzista.
La gente lo contraddice, gli dice: che cazzo dici, mica sei razzista. E lui si incazza, gli puoi dire qualsiasi cosa tranne che NON è razzista.

[bellavista]

quello degli africani verso altri africani non è razzismo , è odio tribale ,come quello dei tifosi del melfi verso i tifosi del vultur di rionero

Bha, va ad interpretazione: https://it.wikipedia.org/wiki/Origini_di_Hutu_e_Tutsi

"pulizia etnica"

Definizione razzismo: Ogni tendenza, psicologica o politica, suscettibile di assurgere a teoria o di esser legittimata dalla legge, che, fondandosi sulla presunta superiorità di una razza sulle altre o su di un'altra, favorisca o determini discriminazioni sociali o addirittura genocidio.

Non la capiscono questa definizione giorgio

Il razzismo è una cosa seria. Che loro confondono con altre cose:

se a me non piacciono i veneti, per miei motivi, non è razzismo. perchè non voglio sterminare i veneti, non voglio togliere i diritti personali ai veneti. ma semplicemente non voglio frequentare un veneto perchè mi sta sul cazzo il suo accento di merda

se al posto di veneto avessi scritto nigeriano era esattamente la stessa cosa: non c'era nessun razzismo sono gusti personali

[Gargarozzo]

'sta storia della definizione mi sembra molto comoda per fermarsi alle azioni e per assolvere i mandanti



l'azione deriva da un pensiero, una percezione e un sistema che lo permette.
Poi c'è chi casca dal pero e a cose fatte dice "quello è proprio razzismo", quando ci sono le macerie "quella è proprio una bomba", quando la gente è morta asfissiata "quella è proprio puzza di merda", non è che occorre essere particolarmente svegli per capire che ogni cosa ha delle intensità e quando quest'intensità arriva al massimo è l'estrema conseguenza di cose che non avevano quel nome anche perché ci sono i dogmatici e quelli che non vogliono o non possono vedere, e gli va anche bene così.

[giorgiograndi]

Tempo perso, sono daccordo bella.

Avrebbero dovuto essere quì al tempo delle leggi raziali e delle deportazioni e in USA quando in autobus dovevano alzarsi per lasciare il posto a un bianco.
Quando a mio nonno le SS gli davano l'olio di ricino perchè non voleva dare i nomi dei partigiani che conosceva, di fronte a mio padre e alle sorelle di mio padre. Se quì in italia le cose sono come sono, nel bene e nel male, è perchè gli italiani hanno combattuto per le cose in cui credevano (uguaglianza e libertà), senza scappare ma sacrificandosi e morendo.

Razzismo, sta gente non sa nemmeno di cosa parla. Il fatto che stiano sul culo agli altri è percepito come razzismo, questo è il ringraziamento per averli accolti e per i nostri vecchi che sono morti

Io sto sul culo a tantissime persone, molto spesso per colpa dei miei atteggiamenti e della mia bravura in cose che gli altri non sanno fare, è questo razzismo?

Quando si parla di "esperienze personali" a qualcuno della mia generazione, chiaramente non ne abbiamo avuto di dirette, ma i nostri nonni e madri e padri ancora si ricordano fasciti e nazisti che arrivavano di notte con il mitra a cercare zingari ed ebrei, se non li trovavano se la prendevano con chi trovavano nella speranza che qualcuno facesse nomi e località.

Adesso un coro allo stadio verso un nero: Razzismo.
Mi ricordo un coro da stadio, vagamente, in merito ai puzzoni torinesi (i meridionali) quando ero un ragazzino, razzismo anche quello?

[Gargarozzo]

comunque voglio provarci un'ultima volta, non a convincere ma a testimoniare la differenza di sentire e caratteriale che c'è tra le persone.
Prendo come esempio questa frase

Io sto sul culo a tantissime persone, molto spesso per colpa dei miei atteggiamenti e della mia bravura in cose che gli altri non sanno fare, è questo razzismo?

io ad esempio una frase del genere mi vergognerei anche solo a pensarla, figuriamoci a scriverla. Non è un giudizio, è semplicemente un esempio del fatto che che siamo diversi, abbiamo funzionamenti cognitivi diversi, a te magari verrebbe a schifo anche solo a pensare, figuriamoci a scrivere certe cose che scrivo io, mi pare sia semplicemente perché "io sono io e tu sei te", e quindi ad uno pare normale un modo di pensare e di esprimersi, e ad un altro un altro modo. E dipende da mille fattori, non sintetizzabili in uno solo.
Non c'è niente di male in sè nella cosa, ripeto. Mi sentirei anche coglione a dire ad uno che non si deve esprimere in una certa maniera, perché dietro ad una frase e ad un modo di intenderla ci sono decenni di impressioni e di abitudini.

Appurato che il prossimo caso che ora illustrerò, per te e Bella (quando parlo di un pensiero mi piace riferirlo a persone precise, trovo vago e presuntuoso dire "voi", "noi", "questi", "quelli") NON è razzismo (ma se interpreto male il vostro pensiero, correggetemi pure), vorrei sapere se la ritenete una cosa accettabile oppure un po' fastidiosa ma ehi, le cose vanno così, i Veri Problemi sono altri, è normalissimo insultare un ragazzino facendo leva su una sua debolezza.

https://www.lastampa.it/torino/2020/01/ ... 1.38359168

Insulti razzisti a un calciatore 13enne, l’arbitro sospende la partita: minacciato di morte


E’ accaduto a Torino, domenica 19, durante una partita di campionato Under 14: le minacce ricevute dai genitori sugli spalti


TORINO. “Sei uno scimmione, alzati negro”. Insulti urlati da ragazzini ad un altro giocatore caduto a terra durante un’azione di gioco. E’ successo domenica pomeriggio, 19 gennaio, durante la partita degli under 14 Barcanova - Pianezza in via Occimano. Un’azione regolare in campo contestata, che però poi sfocia in qualcosa di ben più grave: accade al secondo tempo di gioco, dopo un’azione. Il giocatore del Barcanova caduto a terra contesta il rigore ma, in tutta risposta, riceve insulti razzisti. L’arbitro, a quel punto, decide di sospendere il match.

«La cosa grave – come raccontano alcuni testimoni – è che mentre il ragazzo cercava di spiegare le sue ragioni i giocatori del Pianezza hanno iniziato a insultarlo per il colore della sua pelle». L’arbitro quindi ha deciso di sospendere la partita a causa dei gravi insulti razzisti nei confronti del giovane. Gli avversari infatti hanno usato parole come “alzati negro” e “scimmione” e il pubblico ha iniziato a inveire contro di lui con le stesse modalità.

Successivamente dagli spalti sono arrivati gli stessi commenti da parte di alcuni genitori. Intanto l’arbitro aveva già sospeso la gara e si stava dirigendo verso gli spogliatoi. In quel momento alcuni tifosi insieme ai genitori hanno iniziato a prendersela con lui, minacciandolo e dicendogli “bamboccio”, “ti aspettiamo fuori e vedi cosa ti facciamo” e anche “stai attento che non arrivi a casa”. Quindi una volta uscito dal campo è stato scortato dai dirigenti delle due società per evitare che non gli accadesse nulla.

Fatti gravi che non dovrebbero capitare e che i club sportivi cercano di contrastare: «La nostra società educa all’integrazione - spiega Massimo Capricci, presidente del Barcanova - e cerchiamo di essere sempre molto attenti. I nostri tesserati arrivano da più parti del mondo, il razzismo in questi tempi purtroppo è ancora presente e lo si vede anche nel calcio giovanile. Chiederemo le scuse al Pianezza che arriveranno sicuramente perché si tratta di una società che ha i nostri stessi valori».

Le stesse parole arrivano anche da presidente del Pianezza: «E’ una notizia per noi molto triste - commenta - sono più di cinquant’anni che lavoro nel calcio. E’ un peccato che dopo tutti gli sforzi che facciamo per reprimere situazioni a sfondo razzista ci siano ancora intemperanze di questo tipo. Attendiamo il referto arbitrale».

[giorgiograndi]

A me quando giocavo a calcio nel casale (15-17 anni) mi chiamavano terrone (anche se non lo ero) e ci davano dei "fasciti" perchè la divisa del casale è nera. Da fuori ci sputavano addosso, specialmente nel torinese, ci dicevano che avevamo l'amianto e che ci sarebbe venuto il cancro.

Quando giocavamo contro l'allessandria (derby) mi chiamavano negro di merda (mai capito perchè) e a un mio compagno gli urlavano "Da Re, drogato, tagliati i capelli" i genitori si azzuffavano ma noi vincevamo tutto lostesso.

"La cosa grave – come raccontano alcuni testimoni – è che mentre il ragazzo cercava di spiegare le sue ragioni i giocatori del Pianezza hanno iniziato a insultarlo per il colore della sua pelle»"

Se voleva protestare doveva farlo con l'arbitro, non con gli altri giocatori.

La realtà è che io giovani d'oggi (bianchi o neri) sono delle mezze seghe, prendono esempio da gente come Ballottelli che proprio un esempio di uomo non lo è.
Gli insulti tra calciatori ci sono sempre stati, bastardo, pezzo di merda, terrone, negro (magari a qualcuno che aveva la carnagione scura), figlio di puttana (con madri a guardare) adesso perchè si da della scimmia a uno che è nero gridiamo allo scandalo, ma quando gridavano negro a me o at altri con la carnagione scura si stava zitti e muti e si pensava a giocare.

Insulti razzisti, più che altro insulti di uno sfigato a qualcuno più sfigato di lui.

La verità è che adesso i genitori sono iper-protettivi, il risultato sono degli imbecilli che seguono un degenerato con il cerchietto, così cazzuto da mandare sul palco un dislessico, gente senza palle che si offende per un occhiata storta.

[Gargarozzo]

Per me lo scandalo è l'odio a buon mercato, non che sia rivolto verso un negro o una ragazza o un omosessuale o un disabile o un ragazzo bruttino e insicuro, eccetera

Sono d'accordo solo sul fatto che sia difficile da combattere, non sul fatto che sia inutile farlo.
Ah, sono anche d'accordo sui fighetti del calcio, ma lí soprattutto a livello fisico, soglia del dolore ridicola, simulazioni inguardabili, eccetera

[giorgiograndi]

Il problema siete "VOI" (si voi), che vi offendete perchè durante una partita di calcio vi danno del negro, mentre un altro ragazzino a cui danno del figlio di puttana o del bastardo magari guarda dritto di fronte a lui e se ne frega, poi eventualmente ti viene a prendere fuori e ti da due pugni in faccia,

E' il vostro essere deboli che vi isola, sempre pronti a gridare allo scandalo per 4 parola dette in un momento di impeto. Siate uomini prima di essere neri o bianchi o gialli.

Se tu ti butti per terra in area per cercare di prendere un rigore, io al tempo di avrei detto "alzati pezzo di merda, che se vuoi che ti rompo una gamba lo faccio quando nessuno guarda", adesso ti dicono "alzati scimmia", sono anche più carini.

Io mi vergognerei che l'arbito ferma una partita perchè qualcuno mi insulta, mi renderebbe un piccolo uomo che ha bisogno di aiuto per difendersi dalle parole di un altro ragazzino

[Gargarozzo]

Ma a me nessuno ha mai dato del negro, Giorgio.
Ho sentito insulti di ogni genere, ma negro mai.
Anzi, trovo l'insulto un genere sottovalutato (ed infatti usato molto grossolanamente), e la suscettibilità un valore sopravvalutato, che poco c'entra con la dignità anche se viene facilmente scambiato.
Sul resto sarà la tua esperienza a parlare per cui mi limito a dire: avremmo vissuto in esperienze diverse, va bene cosí

[giorgiograndi]

Secondo me tu non hai i pezzi per vedere il disegno del puzzle.

Un giorno la mia figlia più piccola voleva una bambola, la porto nel negozio di giocattoli e sceglie un bambolotto nero.
La mia figlia più piccola la chiama Mia, la mia figlia più grande lo chiama Zazi.

A volte se la/lo litigano, e anche avendo altre bambole (bianche) non hanno mai fatto commenti in merito al colore, e quì di neri non se ne vedono, ne di buoni ne di cattivi. Quando andiamo in vacanza (e noi viaggiamo spesso), non hanno mai fatto un commento in merito al colore della pelle delle persone che incontriamo, mai.

In italia la mia figlioccia ha più compagni neri che bianchi all'asilo e i maschietti neri non sono proprio ben educati. Anche se più piccola delle mie figlie, ha una chiara distinzione tra bianchi e neri. I neri le rompono le scatole all'asilo e le hanno attaccato i pidocchi, le maestre (bianche) cercano di fermarli e calmarli. Parole sue a 3 anni.

Se i neri stanno sul culo alla gente un motivo c'è e sarà sempre peggio, voi (neri cresciuti quì) e i piddini non lo capite, ma una bambina di 3 anni, nella sua candidezza, ha già un idea precisa delle cose.

E quì non si parla di immigrazione, ma di ripopolamento incontrollato che va fermato, per il bene di tutti, anche il loro.
Il perchè?
La mia figlioccia ai neri non gli vorrà mai bene, li eviterà, li ricorderà sempre come quelli che all'asilo non la lasciavano stare e che facevano problemi per ogni cosa.

Ecco, mentre tu ce la smeni con il razzismo e la percezione del razzismo, proprio i bambini stranieri fanno gruppo tra di loro e non si integrano anzi, diventano ingestibili. Conseguenza normale quando ne metti troppi tutti insieme e nello stesso momento, in una stanza troppo piccola.

[Salieri D'Amato]

Su su, non litigate.

Per sdrammatizzare vi posto una vignetta dove si evidenzia l'integrazione razziale e la solidarietà tra bambini.
Chissà perchè quello di sinistra (che sia del PD?), con le gambe storte, vestito male e palesemente bruttarello sembra provi un certo risentimento verso l'altro. Invidia?

[Rodomonte]

Per chi ha studiato (Vabbè anche per Bella... )
Non esistono razze umane. (lo dice anche la scienza oltre che il buonsenso)
Esiste però il razzismo.
Razzista è colui che pensa che esistano razze umane diverse, per cui stabilita un'appartenenza ad una razza, un'etnia, una popolazione, stabilisce una "diversità" in base appunto alla presunta "razza".... etc. di appartenenza!
Diversità che può essere in meglio o in peggio, comunque diversità solo per l'appartenenza!!