[O.T.]Topic necrologio
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Re: [O.T.]Topic necrologio
Morto suicida ex marito Anna oxa
le donnre amarle tutte, ma non sposarne nessuna
Re: [O.T.]Topic necrologio

Giuseppe Fava, detto Pippo (Palazzolo Acreide, 15 settembre 1925 – Catania, 5 gennaio 1984), è stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo, saggista e sceneggiatore italiano, ucciso da Cosa nostra.
GIUSEPPE FAVA
"Mi rendo conto che c'è un'enorme confusione sul problema della mafia. I mafiosi sono in ben altri luoghi e in ben altre assemblee. I mafiosi stanno in Parlamento, i mafiosi a volte sono ministri, i mafiosi sono banchieri, i mafiosi sono quelli che in questo momento sono ai vertici della Nazione. Se non si chiarisce questo equivoco di fondo – cioè non si può definire mafioso il piccolo delinquente che arriva e ti impone la taglia sulla tua piccola attività commerciale, questa è roba da piccola criminalità che credo abiti in tutte le città italiane ed europee – il problema della mafia è molto più tragico e importante. Un problema di vertici di gestione della Nazione che rischia di portare al decadimento politico, economico e culturale l’Italia. I mafiosi non sono quelli che uccidono, quelli sono gli esecutori, anche ai massimi livelli".
Il 5 gennaio del 1984 la mafia uccide Giuseppe Fava, detto Pippo. Un giornalista scomodo, uno che amava la verità ad ogni costo e ha pagato quello più alto, con la sua vita. Pippo Fava era anche altro: scrittore, drammaturgo, saggista e sceneggiatore, é stato direttore responsabile del Giornale del Sud e fondatore de I Siciliani, giornale antimafia in Sicilia.
Come è accaduto anche in altri omicidi eccellenti anche nel delitto Fava venne compiuta un'opera di "mascariamento". Inizialmente, infatti, l'omicidio fu etichettato come delitto passionale, sia dalla stampa sia dalla polizia. Quindi si disse che la pistola utilizzata non fosse tra quelle solitamente impiegate in delitti a stampo mafioso e si iniziò anche a cercare tra le carte de I Siciliani, in cerca di prove. Ci fu persino chi sostenne che il movente dell'omicidio fosse da individuare nelle difficoltà in cui versava la rivista.
All'ombra dell'ultimo sole s'era assopito un pescatore
aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso.
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Re: [O.T.]Topic necrologio
Nessuno ricorda che da quasi 30 anni era sposato con Manuela Falorni,ossia la Venere Bianca della quale era anche il manager e la seguiva in tutti gli spettacoli. La notizia mi ha fatto un certo effetto anche perché ci avevo parlato insieme diverse volte,soprattutto nell'atrio del rimpianto herpesapache ha scritto:Morto suicida ex marito Anna oxa
Re: [O.T.]Topic necrologio
Ricordo perfettamente che fosse sposato con la Venere Bianca. Come al solito, si scatenano squallide polemiche fra ex-mogli e mogli di oggi.hulk_ ha scritto:Nessuno ricorda che da quasi 30 anni era sposato con Manuela Falorni,ossia la Venere Bianca della quale era anche il manager e la seguiva in tutti gli spettacoli. La notizia mi ha fatto un certo effetto anche perché ci avevo parlato insieme diverse volte,soprattutto nell'atrio del rimpianto herpesapache ha scritto:Morto suicida ex marito Anna oxa
Poche idee, ma confuse!
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Re: [O.T.]Topic necrologio
Beh essendo morto, sono ex mogli entrambe
La morte è la tomba del matrimonio
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Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.]Topic necrologio
Per quello che possa interessare ... come tanti "antichi (frequentatori di locali) romani" ho conosciuto e ho parlato varie volte con Franco Ciani, persona gradevole e sempre disponibile. A suo tempo, 2000 o giù di lì, parlava di Anna Oxa come "della mia ex" e della Venere come di "mia moglie". Nemmeno a farlo apposta, avevo conosciuto "l'ex" della Venere anni prima, in vacanza ad Acciaroli (= Palinuro) dove si allenava con gli atleti di Rocco Agostino e del maestro Battaglia, alloggiavamo nello stesso albergo, ma non ne serbo un buon ricordo come quello che, invece, ho di Ciani e delle sua seconda moglie.
Re: [O.T.]Topic necrologio
Rai: morto Italo Moretti, fu grande inviato in Sud America
E' morto questa mattina Italo Moretti, gia' grande inviato Rai. Nativo di Giulianova, aveva 86 anni. La sua e' stata una carriera giornalistica iniziata da giovanissimo, a 17 anni a Perugia collaborando con le redazioni locali di quotidiani nazionali. Nel 1966 entro' in Rai presso la sede umbra, per poi trasferirsi a Roma quello stesso anno, diventando radiocronista del Giornale Radio, dove, anche come inviato speciale, si occupo' di sport, cronaca, politica interna, politica estera. Nel 1968 l'inizio della sua esperienza professionale in America Latina, raccontando le complesse vicende politiche, fatte di periodi democratici che si alternavano in Cile, Argentina e Uruguay ai regimi militari e golpisti. E nel settembre del 1973 fu tra i primi giornalisti ad arrivare a Santiago dopo il golpe di Pinochet. Nel 1976 il passaggio al Tg2, dove lo volle l'allora direttore Andrea Barbato, e li' continuo' a dedicarsi alle complesse realta' del Sud America ma anche alle vicende politiche di Portogallo e Spagna, alternando l'esperienza di inviato speciale con la conduzione della edizione principale del telegiornale. Nei suoi servizi, in primo piano c'erano la tragedia dei desaparecidos argentini, su cui la comunita' internazionale taceva, e i tentativi di mobilitazione popolare cileni contro il regime militare. Dal 1979, sempre per il Tg2 fu cronista dalle vicende nicaraguensi e della guerra civile nel Salvador. Nel 1987 il passaggio, come vice direttore, al Tg3, testata di cui assunse la direzione nel 1995, per poi diventare dal 1996 al 1998 condirettore della Tgr, la testata giornalistica regionale della Rai. Nella sua vita anche l'essere sopravvissuto a una sciagura aerea nello scalo di Addis Abeba, vicenda di cui fece un resoconto giornalistico che gli valse il Premio Saint-Vincent. Ha sempre inseguito la verita' sul caso Alpi-Hrovatin, e non a caso e' stato anche presidente del Premio Ilaria Alpi per il giornalismo televisivo. Italo Moretti e' stato anche scrittore, documentando nei suoi libri la storia moderna del Cile e dell'Argentina. Diversi i riconoscimenti ottenuti nel suo percorso di giornalista e saggista. In ambito internazionale, le onorificenze dell'Ordine di Maggio e dell'Ordine di Bernardo O'Higgins attribuitegli, dopo il ritorno della democrazia, dal presidente dell'Argentina Rau'l Ricardo Alfonsi'n e dal presidente del Cile, Eduardo Frei Ruiz-Tagle. Inoltre, la Colomba d'Oro per la pace, il Microfono d'Argento, il Premiolino, il Premio Scarfoglio. Nel 2001 e' stato iscritto nell'Albo d'Oro del Comune di Perugia.

E' morto questa mattina Italo Moretti, gia' grande inviato Rai. Nativo di Giulianova, aveva 86 anni. La sua e' stata una carriera giornalistica iniziata da giovanissimo, a 17 anni a Perugia collaborando con le redazioni locali di quotidiani nazionali. Nel 1966 entro' in Rai presso la sede umbra, per poi trasferirsi a Roma quello stesso anno, diventando radiocronista del Giornale Radio, dove, anche come inviato speciale, si occupo' di sport, cronaca, politica interna, politica estera. Nel 1968 l'inizio della sua esperienza professionale in America Latina, raccontando le complesse vicende politiche, fatte di periodi democratici che si alternavano in Cile, Argentina e Uruguay ai regimi militari e golpisti. E nel settembre del 1973 fu tra i primi giornalisti ad arrivare a Santiago dopo il golpe di Pinochet. Nel 1976 il passaggio al Tg2, dove lo volle l'allora direttore Andrea Barbato, e li' continuo' a dedicarsi alle complesse realta' del Sud America ma anche alle vicende politiche di Portogallo e Spagna, alternando l'esperienza di inviato speciale con la conduzione della edizione principale del telegiornale. Nei suoi servizi, in primo piano c'erano la tragedia dei desaparecidos argentini, su cui la comunita' internazionale taceva, e i tentativi di mobilitazione popolare cileni contro il regime militare. Dal 1979, sempre per il Tg2 fu cronista dalle vicende nicaraguensi e della guerra civile nel Salvador. Nel 1987 il passaggio, come vice direttore, al Tg3, testata di cui assunse la direzione nel 1995, per poi diventare dal 1996 al 1998 condirettore della Tgr, la testata giornalistica regionale della Rai. Nella sua vita anche l'essere sopravvissuto a una sciagura aerea nello scalo di Addis Abeba, vicenda di cui fece un resoconto giornalistico che gli valse il Premio Saint-Vincent. Ha sempre inseguito la verita' sul caso Alpi-Hrovatin, e non a caso e' stato anche presidente del Premio Ilaria Alpi per il giornalismo televisivo. Italo Moretti e' stato anche scrittore, documentando nei suoi libri la storia moderna del Cile e dell'Argentina. Diversi i riconoscimenti ottenuti nel suo percorso di giornalista e saggista. In ambito internazionale, le onorificenze dell'Ordine di Maggio e dell'Ordine di Bernardo O'Higgins attribuitegli, dopo il ritorno della democrazia, dal presidente dell'Argentina Rau'l Ricardo Alfonsi'n e dal presidente del Cile, Eduardo Frei Ruiz-Tagle. Inoltre, la Colomba d'Oro per la pace, il Microfono d'Argento, il Premiolino, il Premio Scarfoglio. Nel 2001 e' stato iscritto nell'Albo d'Oro del Comune di Perugia.

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Re: [O.T.]Topic necrologio
Arrivare all'albo numero 400 e muore Groucho!!


Nell'albo precedente lo fanno pure sposare con Dylan facendo outing

Prima ancora mi avevano pensionato l'ispettore Bloch e Jenkins, non so se sarà una buona trovata, un fumetto piace perchè i suoi personaggi sono cristallizzati nel tempo, se no a quest'ora Tex sarebbe al ricovero ed alsuo posto ci sarebbe il nipote...



Nell'albo precedente lo fanno pure sposare con Dylan facendo outing

Prima ancora mi avevano pensionato l'ispettore Bloch e Jenkins, non so se sarà una buona trovata, un fumetto piace perchè i suoi personaggi sono cristallizzati nel tempo, se no a quest'ora Tex sarebbe al ricovero ed alsuo posto ci sarebbe il nipote...



...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
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Re: [O.T.]Topic necrologio
Porca troia grazie per lo spoiler : D
Cmq a me sto nuovo corso non dispiace
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Re: [O.T.]Topic necrologio
Dylan Dog è na mierda da anni, se uno si vuole bene deve considerare come finalii numeri in cui inizia il declino e chiuderla lì
Sogna una carne sinteticanuovi attributi eunmicrochipemozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale
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Re: [O.T.]Topic necrologio
Si vero ma un collezionista fa fatica ad accettare una cosa del genere, uno che li legge si.
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Re: [O.T.]Topic necrologio
L ultimo che ho letto è il 395 e m'era piaciuto, bello malinconico.
è chiaro che nn sono i primi 100 numeri ma neanche io ho più 16 anni..
Magari dagli una possibilità.
è chiaro che nn sono i primi 100 numeri ma neanche io ho più 16 anni..
Magari dagli una possibilità.
Re: [O.T.]Topic necrologio
Scopro della dipartita di Neil Peart... che batosta.
"L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza".
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
"Questo è quasi peggio del sottoscritto" - [Paperinik]
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
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Re: [O.T.]Topic necrologio
Grossa perdita, 3 anni con un glioblastoma poraccio.
Lo ricordo cosi
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Re: [O.T.]Topic necrologio
RIP grandissimo batterista ed autore dei testi 

...ma fa anal??? (by Trez 2001)
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