E non era manco mio amico.
[O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta malata
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[O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta malata
Un mio amico di Rovereto mi ha raccontato che una volta, in una discoteca di Monza, Ronaldinho ubriaco gli ha fatto un pompino coi dentoni marci.
[Scopri]Spoiler
Non è vero, ma era una brutta storia e ogni tanto mi piace cucinarvi un buon tramezzino alle caccole
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Re: [O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta mal
io conosco diversa gente a Rovereto. almeno 4 persone
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Re: [O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta mal
la versione vera qual'è? Che un tizio che non conosci con denti sanissimi ha fatto un pompino a Ronaldinho sobrio?Gargarozzo ha scritto:Un mio amico di Rovereto mi ha raccontato che una volta, in una discoteca di Monza, Ronaldinho ubriaco gli ha fatto un pompino coi dentoni marci.
[Scopri]SpoilerNon è vero, ma era una brutta storia e ogni tanto mi piace cucinarvi un buon tramezzino alle caccole
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Re: [O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta mal
Bevono tutti birra alla spina?cicciuzzo ha scritto:io conosco diversa gente a Rovereto. almeno 4 persone
Qua dentro solo stronzate, perció... Tràine le tue conclusioniKowalski ha scritto:la versione vera qual'è? Che un tizio che non conosci con denti sanissimi ha fatto un pompino a Ronaldinho sobrio?Gargarozzo ha scritto:Un mio amico di Rovereto mi ha raccontato che una volta, in una discoteca di Monza, Ronaldinho ubriaco gli ha fatto un pompino coi dentoni marci.
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Re: [O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta mal
apri thread ad minchiam....
io ti darei un giallo...
ah ce l' hai gia', occhio allora
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Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
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Re: [O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta mal
Non pretendo i pompini e di convincere tutti, non ho un partito politico e se mai fosse, il mio elettorato sarebbe "scelto"federicoweb ha scritto:apri thread ad minchiam....
io ti darei un giallo...
ah ce l' hai gia', occhio allora

Se l'attenzione di specificare O. T. e di parlare di cose né blasfeme né illegali non ti è sufficiente, pur ringraziandoti della premura mi sa che forse sei tu che per via del tuo conformismo percettivo dovresti entrare solo in topic piú in linea con la tua borghesia erettile

Storia n. 2
Quand'ero giuovane (ma ero comunque in età conforme alla convenzione di Ginevra e Lancillotto), mia sorella si sditalinava gridando il nome di George Michael.
Dormendo nella stessa stanza, ero costretto a non dormire facilmente. Iniziai cosí a spararmi seghe sussurrano il nome di Samantha Fox.
Era sonnambula e non gliene feci mai una colpa.
Col tempo scoprí di essere portata per il traffico di microfoni
Io invece scoprii che Samantha era lesbica e da allora mi segai ancor di piú

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Re: [O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta mal
da ragazzo in una discoteca della zona una tipa ubriaca ha fatto tanti di quei pompini che l'hanno ricoverata e nello stomaco gli hanno trovato un cagnolino che però non abbaiava perchè era un topo che è stato buttato nel wc ed è stato sbranato dai coccodrilli albini.
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Re: [O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta mal
Storie inventate di sana pianta... Cercheró quindi di sfruttare in piccola parte le potenzialità di questo topic 
Ieri sera ero incazzato marcio, settimana lavorativamente amara conclusa con multa in centro.
Con le palle cosí girate non avrei mai immaginato che a breve avrei avuto il cazzo duro.
E invece!
Ero in metro, stipato come peggio non si puó ma ehi bellezza, questa è la metro di Milano e poi è comoda. Come tonni in una rete si sbatte e ci si divincola in un blocco umano eterogeneo e folle. A fianco a me, un culo invitante, uno spettacolo che un po' mi consola dagli stress della vita moderna. Il quadro tuttavia migliora e diventa un film anni 70 (e dire che io sono un 68ino, pur preferendo il 69): una mano sconosciuta si posa su quelle chiappe tornite.
Lo stupore non è grande, il mondo è un bestiario variopinto, ma tutto cambia quando, un secondo o due prima che provassi (ingenuamente) ad intervenire a difesa dell'indifesa milfona, lo sguardo mi cade sul suo viso che, seppur di profilo, denota indiscutibile soddisfazione: la bocca è voluttuosamente contratta, i denti morsicano il labbro, gli occhi socchiusi sotto ad uno strato di trucco curato.
Riavvolgo la mano frettolosa nella tasca (a momenti rovinavo questa scena, mannaggia ammé) e ritrovo il cazzo duro. Non sono l'unico spettatore di quella scena: a fianco a me, una ragazza inizialmente scuote la testa. Poi noto la sua difficoltà a staccare lo sguardo, in salente disagio, in evidente contraddizione con quel che vorrebbe fare, cioé guardare da un'altra parte scuotendo la testa e mormorando contro la depravazione di questi tempi. Ma siamo nella contraddizione, tutti. Solo una vecchia megera cerca di dimostrare la propria coerenza urlando una bestemmia e facendosi il segno della croce. Ma l'episodio simpatico passa in secondo piano perché il sangue mio e degli altri spettatori è vampirizzato dai nostri corpi cavernosi eccitati.
In realtà non saremo in molti, a vedere tutto, perché lo spazio è veramente angusto, e come nella parabola dell'elefante ognuno coglie una piccola parte di quella realtà superiore: dalla mia postazione vedo il culo e la mano, e il viso di lei: sono un fortunato.
Gradualmente, la mano si insinua tra le chiappe, poi un'altra mano coraggiosa (appartenente ad un alto uomo di colore), istigata da quello spettacolo inaspettato, si avventura sui seni abbondanti di quella donna. La guardo: sembra avere una 40ina di anni, comunica grande partecipazione. Non fa nulla per nascondere che non aspettava altro. Un po' per effetto di una frenata, poso automaticamente il mio cazzo sulle natiche della donna di fronte a me. Ho meno fortuna, mi becco uno schiaffo. "È colpa della frenata, signora!", lei non è convinta e si allontana a fatica in mezzo alla ridda, ma almeno ho evitato la lapidazione istantanea.
Lei, al mio fianco, invece si è girata, mi ha guardato ed ha riso.
La metro si ferma, vi pare che non fosse la stessa fermata per tutti e due?
"Sei stato un bravo spettatore..."
"Tutto merito dello spettacolo, direi!"
Sorride.
Parliamo, scopriamo di frequentare lo stesso forum.
"Ma allora sei Concetta Licata!"

Ieri sera ero incazzato marcio, settimana lavorativamente amara conclusa con multa in centro.
Con le palle cosí girate non avrei mai immaginato che a breve avrei avuto il cazzo duro.
E invece!
Ero in metro, stipato come peggio non si puó ma ehi bellezza, questa è la metro di Milano e poi è comoda. Come tonni in una rete si sbatte e ci si divincola in un blocco umano eterogeneo e folle. A fianco a me, un culo invitante, uno spettacolo che un po' mi consola dagli stress della vita moderna. Il quadro tuttavia migliora e diventa un film anni 70 (e dire che io sono un 68ino, pur preferendo il 69): una mano sconosciuta si posa su quelle chiappe tornite.
Lo stupore non è grande, il mondo è un bestiario variopinto, ma tutto cambia quando, un secondo o due prima che provassi (ingenuamente) ad intervenire a difesa dell'indifesa milfona, lo sguardo mi cade sul suo viso che, seppur di profilo, denota indiscutibile soddisfazione: la bocca è voluttuosamente contratta, i denti morsicano il labbro, gli occhi socchiusi sotto ad uno strato di trucco curato.
Riavvolgo la mano frettolosa nella tasca (a momenti rovinavo questa scena, mannaggia ammé) e ritrovo il cazzo duro. Non sono l'unico spettatore di quella scena: a fianco a me, una ragazza inizialmente scuote la testa. Poi noto la sua difficoltà a staccare lo sguardo, in salente disagio, in evidente contraddizione con quel che vorrebbe fare, cioé guardare da un'altra parte scuotendo la testa e mormorando contro la depravazione di questi tempi. Ma siamo nella contraddizione, tutti. Solo una vecchia megera cerca di dimostrare la propria coerenza urlando una bestemmia e facendosi il segno della croce. Ma l'episodio simpatico passa in secondo piano perché il sangue mio e degli altri spettatori è vampirizzato dai nostri corpi cavernosi eccitati.
In realtà non saremo in molti, a vedere tutto, perché lo spazio è veramente angusto, e come nella parabola dell'elefante ognuno coglie una piccola parte di quella realtà superiore: dalla mia postazione vedo il culo e la mano, e il viso di lei: sono un fortunato.
Gradualmente, la mano si insinua tra le chiappe, poi un'altra mano coraggiosa (appartenente ad un alto uomo di colore), istigata da quello spettacolo inaspettato, si avventura sui seni abbondanti di quella donna. La guardo: sembra avere una 40ina di anni, comunica grande partecipazione. Non fa nulla per nascondere che non aspettava altro. Un po' per effetto di una frenata, poso automaticamente il mio cazzo sulle natiche della donna di fronte a me. Ho meno fortuna, mi becco uno schiaffo. "È colpa della frenata, signora!", lei non è convinta e si allontana a fatica in mezzo alla ridda, ma almeno ho evitato la lapidazione istantanea.
Lei, al mio fianco, invece si è girata, mi ha guardato ed ha riso.
La metro si ferma, vi pare che non fosse la stessa fermata per tutti e due?
"Sei stato un bravo spettatore..."
"Tutto merito dello spettacolo, direi!"
Sorride.
Parliamo, scopriamo di frequentare lo stesso forum.
"Ma allora sei Concetta Licata!"
[Scopri]Spoiler
"Esatto... E tu sei Cicciuzzo!"
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Re: [O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta mal
peccato che la metro la prendo tre volte all'anno
vorrà dire che la frequenterò più assiduamente e con spirito diverso
vorrà dire che la frequenterò più assiduamente e con spirito diverso

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Re: [O. T.?] Storie inventate di sana pianta o di pianta mal
Io, ogni tanto, vado, alla metro, a comprare liquori, e di solito lo spirito è giusto.cicciuzzo ha scritto:peccato che la metro la prendo tre volte all'anno
vorrà dire che la frequenterò più assiduamente e con spirito diverso