ti ha sconfessato proprio la sua famiglia avendo al suo interno persone di colore,non è razzismo ma è una battuta che si fa tra amici al bar,come quelle battute che ci sta un italiano un francese e un tedesco,sono sempre esistite battute del genere,il suo errore è averla fatta in quel contesto,naturalmente è quel contesto che lo ha spinto a farla essendo una trasmissione molto trash e si sentiva al bar tra amici.Salieri D'Amato ha scritto:“La mia battuta è stata infelice, ne traggo le conseguenze negative. Oggi ho passato una delle giornate più brutte della mia vita. Mi ha chiamato tanta gente, ritengo di essere una persona educata, ma questa frase non voluta, ma detta, mi ha reso molto triste. Non sono razzista, vorrei chiedere scusa di persona a Lukaku, vorrei poterlo incontrare. Stanotte non ho dormito, oggi non sono riuscito a mangiare, una mancanza così di tatto e di educazione non appartiene al mio modo di essere”.
Perlomeno lui, al contrario di altri, ha riconosciuto il proprio errore. Certo immagino la gioia della compagna o delle nipotine a sentire “O c’hai dieci banane, qui, per mangiare e gliele dai… o non lo fermi”. Ma come detto, secondo me, è razzismo involontario, retaggio culturale atavico.
Nota a margine: è naturale che il Belgio sia il secondo importatore mondiale di banane. Se i Lukaku ivi presenti son numerosi, dovranno pure sfamarsi.
Non è retaggio culturale o altre cose razziste, una battuta che si fa da decenni sulle banane accostate all'etnia africana,come quella che fanno all'estero sugli italiani pizza mafia e mandolino ecc ecc però il primo viene oggi considerato razzismo ma il secondo no.Tra 20 anni il secondo sarà considerato razzismo e il primo no,i termini cambiano la loro offesa con il cambiare della degenerazione di chi li interpreta come tali. Infatti tra 50 anni non si saprà se saremmo diventate tutte checche cuckoldiste,io spero che il nipote del mio nipote non si faccia influenzare da una società sempre più ridicola ed estremamente effemminata.