Non credo servano ulteriori prove. Bastavano le dichiarazioni fatte al tempo su Aldrovandi, senza contare le sparate sugli omosessuali e sull'eutanasia. Da che mi ricordi, non ho mai condiviso, un pensiero o singola frase che abbia detto quest'uomo.cicciuzzo ha scritto:l'ho sentito ieri sera a la zanzara
veramente un uomo di merda e senza vergogna
[O.T.] Quando ti uccide lo Stato
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
La via più breve tra due cuori è il pene
Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Questo esimio personaggio è quello che dichiarava che il DC-9 di Ustica è precipitato per una bomba piazzata nel cesso....Salieri D'Amato ha scritto:Non credo servano ulteriori prove. Bastavano le dichiarazioni fatte al tempo su Aldrovandi, senza contare le sparate sugli omosessuali e sull'eutanasia. Da che mi ricordi, non ho mai condiviso, un pensiero o singola frase che abbia detto quest'uomo.cicciuzzo ha scritto:l'ho sentito ieri sera a la zanzara
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Giovanardi lo vedo un po' sciupato, cazzarola non vorrei mai che gli capitasse qualcosa visto che ha così poca cura di sè!
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Allo stato attuale, rimane il fatto che questi CC sono sotto processo per omicidio... e non per falso, depistaggio, percosse ecc.. ecc.. ecc.. (reati gravi per cui questi CC andranno condannati, destituiti e incarcerati nelle sedi opportune), rimane altresì il fatto che Cucchi, dalle perizie, non risulta morto per le percosse... per cui:
- sull'onda mediatica, condanniamo per omicidio questi CC per fare il paio con i depistaggi, falsi, percosse ecc... ? Per soddisfare opinione pubblica, Ilaria Cucchi, Mentana e tanti altri, oppure il diritto conta ancora qualcosa ?
- se la Magistratura e il Diritto fanno il loro corso e questi CC non vengono condannati per omicidio, perchè le percosse non hanno ucciso nessuno (ho sentito di uno schiaffo e un calcio nell'ano dato con la punta della scarpa, presi da mentana e cucchi come una chiara confessione dell'omicidio...), tutti i vari babbei che non capiranno perchè questi CC non verranno condannati, grideranno allo scandalo ? Confermando che questo paese è un coacervo solo di poveri ignoranti e buoni a nulla....mah...
Di positivo c'è che almeno è uscito tutto lo schifo di cui sono capaci questi CC, a cominicare dall'appuntato di pattuglia fino al Maresciallo comandante di stazione e addirittura Colonnello o Generale.... veramente ignobile
- sull'onda mediatica, condanniamo per omicidio questi CC per fare il paio con i depistaggi, falsi, percosse ecc... ? Per soddisfare opinione pubblica, Ilaria Cucchi, Mentana e tanti altri, oppure il diritto conta ancora qualcosa ?
- se la Magistratura e il Diritto fanno il loro corso e questi CC non vengono condannati per omicidio, perchè le percosse non hanno ucciso nessuno (ho sentito di uno schiaffo e un calcio nell'ano dato con la punta della scarpa, presi da mentana e cucchi come una chiara confessione dell'omicidio...), tutti i vari babbei che non capiranno perchè questi CC non verranno condannati, grideranno allo scandalo ? Confermando che questo paese è un coacervo solo di poveri ignoranti e buoni a nulla....mah...
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Lo dice anche Giovanardi che non c’è relazione tra il pestaggio e la morte, deve proprio essere vero, per un club di menti sopraffine che non si fa ingannare dalla semplice coincidenza che sia morto una settimana dopo essere stato arrestato.fender ha scritto:Allo stato attuale, rimane il fatto che questi CC sono sotto processo per omicidio... e non per falso, depistaggio, percosse ecc.. ecc.. ecc.. (reati gravi per cui questi CC andranno condannati, destituiti e incarcerati nelle sedi opportune), rimane altresì il fatto che Cucchi, dalle perizie, non risulta morto per le percosse... per cui:
- sull'onda mediatica, condanniamo per omicidio questi CC per fare il paio con i depistaggi, falsi, percosse ecc... ? Per soddisfare opinione pubblica, Ilaria Cucchi, Mentana e tanti altri, oppure il diritto conta ancora qualcosa ?
- se la Magistratura e il Diritto fanno il loro corso e questi CC non vengono condannati per omicidio, perchè le percosse non hanno ucciso nessuno (ho sentito di uno schiaffo e un calcio nell'ano dato con la punta della scarpa, presi da mentana e cucchi come una chiara confessione dell'omicidio...), tutti i vari babbei che non capiranno perchè questi CC non verranno condannati, grideranno allo scandalo ? Confermando che questo paese è un coacervo solo di poveri ignoranti e buoni a nulla....mah...
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A proposito delle perizie, ai periti è stato chiesto se il pestaggio era una possibile concausa? Ai periti è stato detto che la persona era stata picchiata?
Il rumore di queste arrampicate sugli specchi fa orrore
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Giovanardi cosa fa attualmente?
campa ancora di politica immagino?
il problema è Giovanardi che dice certe cose o chi sapendo le sue idee gli da ancora incarichi politici e chi lo vota?
e chi gli da spazio mediatico solo per aver quei 1000/2000 likes, visualizzazioni etc ?
campa ancora di politica immagino?
il problema è Giovanardi che dice certe cose o chi sapendo le sue idee gli da ancora incarichi politici e chi lo vota?
e chi gli da spazio mediatico solo per aver quei 1000/2000 likes, visualizzazioni etc ?
Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
e' imabrazzante che ad un politico che LEGIFERA sfugga il concetto di base che toto rina o il ladro di mele, non devono subire violenza gratuita durante un fermo di polizia e morire successivamente.
Questo Anche se "non collaborativi" (pare che cucchi non volesse dare le impronte)..
perche' il discorso di giovanardi e' in malafede e lo sa anche lui
Questo Anche se "non collaborativi" (pare che cucchi non volesse dare le impronte)..
perche' il discorso di giovanardi e' in malafede e lo sa anche lui
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Vi invito a non calcare esageratamente la mano su di un potenziale utente del forum (cit.)
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
speriamo non sia vero, sarebbe un delitto più efferato del caso Cucchi
Serena Mollicone, “spariti alcuni organi e reperti prelevati nel corso della prima autopsia”
È quanto scrive Il Messaggero. Una circostanza rilevata dalla perizia di cui è stata incaricata Cristina Cattaneo, l'anatomopatologa considerata luminare della medicina legale
A poco più di una settimana dalla chiusura delle indagini sul caso della morte di Serena Mollicone, uccisa l’1 giugno 2001 ad Arce (Frosinone), emerge un altro particolare sulla difficile inchiesta. Secondo quanto riporta Il Messaggero alcuni organi e altri reperti prelevati nel corso della prima autopsia sulla salma della ragazzina sarebbero spariti. Una circostanza – secondo il quotidiano romano – rilevata dalla perizia di cui è stata incaricata Cristina Cattaneo, l’anatomopatologa considerata luminare della medicina legale.
La procura di Cassino ha l’avviso di chiusura inchiesta per cinque indagati, ovvero tutti i membri della famiglia di Franco Mottola, ex comandante della stazione dei carabinieri del paese in provincia di Frosinone e due altri militari. Rischiano così il processo il maresciallo, la moglie Annamaria e il figlio Marco con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere così come il sottufficiale dell’Arma Vincenzo Quatrale, indagato per concorso morale in omicidio e l’istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi, e il carabiniere Francesco Suprano, che deve rispondere di favoreggiamento.
Secondo un’informativa dei carabinieri del comando provinciale di Frosinone, redatta sulla scorta di accertamenti del Ris e acquisita già nel febbraio scorso dalla procura di Cassino, Serena fu uccisa, presumibilmente dopo un litigio, negli alloggi della caserma dei carabinieri di Arce. A colpirla, secondo l’accusa, sarebbe stato il figlio di Mottola, Marco. La ricostruzione del delitto tratteggiata dalla perizia medico-legale indicò una compatibilità tra lo sfondamento della porta dell’alloggio della caserma dei carabinieri di Arce e la frattura cranica riportata dalla studentessa. Forse Serena, conclusero i periti, fu spinta durante una lite sbattendo la testa. Un altro contenuto dell’informativa segnò una svolta nelle indagini: la perizia dei Ris rilevò che il corpo di Serena – trovato due giorni dopo il delitto – fu spostato nel boschetto dell’Anitrella dove poi fu trovato con mani e piedi legati dal nastro adesivo e una busta di plastica in testa.
La svolta nelle indagini è stata possibile grazie alla riesumazione nel 2016 della salma di Serena e ai successivi accertamenti medico-legali condotti dalla Cattaneo. Proprio la perizia ha consentito di stabilire una potenziale compatibilità tra il trauma cranico della ragazza con l’ammaccatura della porta di uno degli alloggi della caserma. Il medico legale non precisa le circostanze e le ragioni del mancato rinvenimento di quei reperti, si tratta degli organi genitali e dell’ano: informazioni che mancano negli atti a lei consegnati e che potevano servire a circostanziare ancor dii più quanto avvenuto.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Franco Serantini, come non ricordarlo? Proprio ieri ma nel 1972, "era il 7 di maggio giorno delle elezioni e i primi risultati vengon dalle prigioni, c'era un compagno portato là, per un'idea la Libertà...."
https://youtu.be/bb3eZ2BlYe4


https://youtu.be/bb3eZ2BlYe4


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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
criptico ha scritto:Franco Serantini, come non ricordarlo? Proprio ieri ma nel 1972, "era il 7 di maggio giorno delle elezioni e i primi risultati vengon dalle prigioni, c'era un compagno portato là, per un'idea la Libertà...."
grazie bel ricordo
All'ombra dell'ultimo sole s'era assopito un pescatore
aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso.
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Omicidio Mollicone: pm, 'Serena fu uccisa in una caserma carabinieri'
http://www.ansa.it/lazio/notizie/2019/0 ... abb76.html
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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Rigopiano e i depistaggi sulla telefonata fantasma: indagati tre carabinieri forestali
Falso ideologico e materiale. Sono le accuse contestate ai tre carabinieri forestali che, nel corso delle indagini sulla tragedia di Rigopiano, si occuparono della cosiddetta telefonata fantasma. E le versioni difensive fornite ieri ai Pm Mantini e Campochiaro dal colonnello Annaria Angelozzi, dal maresciallo Carmen Marinacci e all'appuntato Michele Brunozzi delineano piuttosto una controffensiva a tutto campo che porterà in breve a un esposto per calunnia contro l'ex capo della squadra mobile di Pescara Pierfrancesco Muriana. Uno scontro tra organismi di polizia giudiziaria senza precedenti, che ruota intorno a un tassello decisivo delle indagini sulla morte di 29 persone, tra ospiti e lavoratori dell'albergo sepolto da una valanga il 18 gennaio del 2017, e del successivo tentativo di depistaggio orchestrato, in ipotesi, dai vertici della prefettura. È il verbale di un interrogatorio difensivo del 30 novembre scorso che riporta le accuse per niente velate di Muriana a proposito della telefonata con cui, alle 11.38 del 18 gennaio, cinque ore prima della valanga, il cameriere Gabriele D'Angelo chiese al Centro operativo dei soccorsi di Penne l'evacuazione dell'hotel isolato: «L'annotazione dell'agente Crosta allegata all'informativa dei cc forestali del 12 novembre 2018 - dichiara Muriana agli avvocati cristiana Valentini e Massimo Manieri, difensori del sindaco di Farindola - è mancante del timbro di protocollo che è apposto sull'originale dell'atto». In pratica, il dirigente sostiene che «la telefonata riemersa dalle carte a 18 mesi dal fatto finisce nel fascicolo priva del protocollo che avrebbe svelato il ritardo dei carabinieri nell'informare la procura». La risposta degli indagati è stata dura: nell'informativa ricevuta dalla mobile non c'è numero di protocollo. Farebbero fede, secondo gli avvocati, i primi riscontri della guardia di finanza sulle memorie dei computer di polizia e carabinieri. I re carabinieri negano addirittura l'esistenza della cosiddetta telefonata fantasma, in quanto la chiamata di Gabriele D'Angelo sarebbe stata raccolta da un cellulare in uso a uno dei volontari della Croce rossa. Viene così conteastata la doppia accusa di falso, mentre le difese annunciano un esposto per calunnia nei riguardi dell'ex dirigente della mobile, oggi in servizio a Manfredonia, e probabilmente anche alla procura di Campobasso per valutare l'atteggiamento complessivo dei magistrati di Pescara. Insomma, uno scontro a tutto campo tra le istituzioni chiamate a far luce sulla sciagura costata la vita a 29 persone, con molti degli 11 superstiti segnati per sempre. Non è difficile intuire l'importanza della posta in palio. Mettendo in fila la sorte della telefonata di D'Angelo, finita sotto la lente a inchiesta principale praticamente conclusa, il disguido nelle relazioni telematiche tra Ris di Roma e carabinieri di Pescara e il reale tenore della famosa riunione carbonara convocata dal prefetto il 24 gennaio a Penne, il sospetto che emerge è quello di un depistaggio agevolato da sponde nel campo degli inquirenti. La peggiore delle ipotesi per la serenità dei due processi appena avviati.
Falso ideologico e materiale. Sono le accuse contestate ai tre carabinieri forestali che, nel corso delle indagini sulla tragedia di Rigopiano, si occuparono della cosiddetta telefonata fantasma. E le versioni difensive fornite ieri ai Pm Mantini e Campochiaro dal colonnello Annaria Angelozzi, dal maresciallo Carmen Marinacci e all'appuntato Michele Brunozzi delineano piuttosto una controffensiva a tutto campo che porterà in breve a un esposto per calunnia contro l'ex capo della squadra mobile di Pescara Pierfrancesco Muriana. Uno scontro tra organismi di polizia giudiziaria senza precedenti, che ruota intorno a un tassello decisivo delle indagini sulla morte di 29 persone, tra ospiti e lavoratori dell'albergo sepolto da una valanga il 18 gennaio del 2017, e del successivo tentativo di depistaggio orchestrato, in ipotesi, dai vertici della prefettura. È il verbale di un interrogatorio difensivo del 30 novembre scorso che riporta le accuse per niente velate di Muriana a proposito della telefonata con cui, alle 11.38 del 18 gennaio, cinque ore prima della valanga, il cameriere Gabriele D'Angelo chiese al Centro operativo dei soccorsi di Penne l'evacuazione dell'hotel isolato: «L'annotazione dell'agente Crosta allegata all'informativa dei cc forestali del 12 novembre 2018 - dichiara Muriana agli avvocati cristiana Valentini e Massimo Manieri, difensori del sindaco di Farindola - è mancante del timbro di protocollo che è apposto sull'originale dell'atto». In pratica, il dirigente sostiene che «la telefonata riemersa dalle carte a 18 mesi dal fatto finisce nel fascicolo priva del protocollo che avrebbe svelato il ritardo dei carabinieri nell'informare la procura». La risposta degli indagati è stata dura: nell'informativa ricevuta dalla mobile non c'è numero di protocollo. Farebbero fede, secondo gli avvocati, i primi riscontri della guardia di finanza sulle memorie dei computer di polizia e carabinieri. I re carabinieri negano addirittura l'esistenza della cosiddetta telefonata fantasma, in quanto la chiamata di Gabriele D'Angelo sarebbe stata raccolta da un cellulare in uso a uno dei volontari della Croce rossa. Viene così conteastata la doppia accusa di falso, mentre le difese annunciano un esposto per calunnia nei riguardi dell'ex dirigente della mobile, oggi in servizio a Manfredonia, e probabilmente anche alla procura di Campobasso per valutare l'atteggiamento complessivo dei magistrati di Pescara. Insomma, uno scontro a tutto campo tra le istituzioni chiamate a far luce sulla sciagura costata la vita a 29 persone, con molti degli 11 superstiti segnati per sempre. Non è difficile intuire l'importanza della posta in palio. Mettendo in fila la sorte della telefonata di D'Angelo, finita sotto la lente a inchiesta principale praticamente conclusa, il disguido nelle relazioni telematiche tra Ris di Roma e carabinieri di Pescara e il reale tenore della famosa riunione carbonara convocata dal prefetto il 24 gennaio a Penne, il sospetto che emerge è quello di un depistaggio agevolato da sponde nel campo degli inquirenti. La peggiore delle ipotesi per la serenità dei due processi appena avviati.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
Rimango convinto che quella telefonata non può accusare nessuno. (al netto di aver cercato di farla sparire).
Quel giorno ci fu un incrocio di "pericoli" casuale.
è palese che la telefonata di evacuazione fosse riferita alla paura del terremoto e non alla paura di essere travolti da una valanga.
Quegli stessi ospiti dell'Hotel non si sono mai preoccupati dei 3 metri di neve. La sera prima approfittarono della strada libera per andare all'Hotel e nessuno corse per andar via.
Quello che cambiò tutto fu la forte scossa di terremoto, li gli ospiti si spaventarono (e ci credo), ma non erano diversi da tutti quelli che vivevano in quelle zone, isolati o meno.
Non è lo Stato che ti deve proteggere in quel caso. Se hai paura del terremoto esci e cerchi di star al caldo in macchina come fanno i più paurosi/previdenti.
No, loro avevano paura solo del terremoto e per questo se ne stavano in attesa nella Hall. Non pensavano minimamente ad una valanga.
Scaricare la colpa della loro morte su chi avrebbe dovuto evacuarli non ha senso. Bisogna indagare su dove è stato costruito l'Hotel, su chi ha dato i permessi di farlo in fondo ad un canalone.
La coincidenza tra un gruppo di ospiti un giorno contenti di stare al caldo nella sauna dell'hotel tanto da aspettare che gli liberassero la strada per andarci in vacanza e un giorno spaventatissimi da una scossa di terremoto fortissima non può far ricadere su chi non ha liberato una strada dalla neve.
e poi tutte quelle polemiche su chi doveva allertare i soccorsi sono anch'esse fuori luogo.
Ci fu anche li un disguido frutto delle coincidenze e della sfiga.
L'Hotel era sempre in contatto, i problemi della nevicata erano riferiti per lo più al consentire agli ospiti di poter arrivare, quando c'è stata la forte scossa di terremoto fu chiamato il titolare che rassicurò tutti dicendo che non c'erano stati danni.
Ecco perchè quando poche ore dopo, senza nessun altra scossa rilevante, quando il superstite della valanga chiamò terrorizzato dicendo che "era crollato tutto" lo scambiarono per il classico mitomane (e ce ne sono tanti a cui piace scherzare).
Purtroppo il tipo nella concitazione non disse mai che era crollato tutto per una valanga (cosa che avrebbe allertato tutti) e chi aveva poco prima avuto le rassicurazioni dal titolare non credette nemmeno un attimo al grido d'allarme.
Quel giorno ci fu un incrocio di "pericoli" casuale.
è palese che la telefonata di evacuazione fosse riferita alla paura del terremoto e non alla paura di essere travolti da una valanga.
Quegli stessi ospiti dell'Hotel non si sono mai preoccupati dei 3 metri di neve. La sera prima approfittarono della strada libera per andare all'Hotel e nessuno corse per andar via.
Quello che cambiò tutto fu la forte scossa di terremoto, li gli ospiti si spaventarono (e ci credo), ma non erano diversi da tutti quelli che vivevano in quelle zone, isolati o meno.
Non è lo Stato che ti deve proteggere in quel caso. Se hai paura del terremoto esci e cerchi di star al caldo in macchina come fanno i più paurosi/previdenti.
No, loro avevano paura solo del terremoto e per questo se ne stavano in attesa nella Hall. Non pensavano minimamente ad una valanga.
Scaricare la colpa della loro morte su chi avrebbe dovuto evacuarli non ha senso. Bisogna indagare su dove è stato costruito l'Hotel, su chi ha dato i permessi di farlo in fondo ad un canalone.
La coincidenza tra un gruppo di ospiti un giorno contenti di stare al caldo nella sauna dell'hotel tanto da aspettare che gli liberassero la strada per andarci in vacanza e un giorno spaventatissimi da una scossa di terremoto fortissima non può far ricadere su chi non ha liberato una strada dalla neve.
e poi tutte quelle polemiche su chi doveva allertare i soccorsi sono anch'esse fuori luogo.
Ci fu anche li un disguido frutto delle coincidenze e della sfiga.
L'Hotel era sempre in contatto, i problemi della nevicata erano riferiti per lo più al consentire agli ospiti di poter arrivare, quando c'è stata la forte scossa di terremoto fu chiamato il titolare che rassicurò tutti dicendo che non c'erano stati danni.
Ecco perchè quando poche ore dopo, senza nessun altra scossa rilevante, quando il superstite della valanga chiamò terrorizzato dicendo che "era crollato tutto" lo scambiarono per il classico mitomane (e ce ne sono tanti a cui piace scherzare).
Purtroppo il tipo nella concitazione non disse mai che era crollato tutto per una valanga (cosa che avrebbe allertato tutti) e chi aveva poco prima avuto le rassicurazioni dal titolare non credette nemmeno un attimo al grido d'allarme.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: [O.T.] Quando ti uccide lo Stato
il marcio è proprio in questo. quello che hai messo fra parentesi per me è il peggio del peggio.SoTTO di nove ha scritto:(al netto di aver cercato di farla sparire)
dei vari casi Cucchi Aldrovandi ecc l'aspetto più odioso è il depistaggio (quello di Aldrovandi fu attuato con modalità mafiose, cioè suonare il campanello della case intorno minacciando i residenti).
Che un arresto possa finire in quel modo (Aldrovandi) o che ci siano delinquenti in divisa che hanno riservato quel trattamento a Cucchi è purtroppo "fisiologico". Sul Rigopiano posso darti ragione su tutto.
Ma il (presunto) depistaggio no, non lo accetto.
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