(OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu?
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Le industrie che hanno lasciato l’UK dal voto sulla brexit ad oggi sono sotto le X. La pubblicità pro brexit affermava che non sarebbe successo.
Ma ora arriva Dostum e pubblica una foto di Draghi e tutto va a posto
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Intanto il parlamento inglese ha chiesto di rimandare la Brexit? Non ho ben seguito negli ultimi 10 giorni, qualcuno mi aggiorna in sintesi, please
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
avevi dubbi?GeishaBalls ha scritto:Intanto il parlamento inglese ha chiesto di rimandare la Brexit?
ci sono stati 3 voti in 3 giorni uno più drammatico dell'altro.
La politica inglese si contorce e agonizza in spasmi che ricordano quella italiana.
Purtroppo non possono ammettere l'impossibilità di uscire e quindi non si vede la fine del tunnel. Si sono cacciati in un guaio non da poco.
Il piano della May era una finta Brexit che poteva dare l'illusione di uscire rimanendo dentro l'UE (una sorta di modello Norvegia con qualche variante). Naturalmente Boris Johnson e gli altri cinici pazzoidi ne hanno approfittato per mettere in ginocchio la povera Terry che si ostina a non lasciare la poltrona.
A onor del vero va detto che la questione irlandese non è di facile soluzione, gli inglesi da secoli considerano di vitale importanza il dominio sull'Ulster per mantenere il controllo sul Mar d'Irlanda (per loro strategico).
La Brexit più che un problema economico è un problema politico e proprio per questo non si può fare. La coperta è corta, se risolvi certi punti ne lasci scoperti altri. E' un pozzo senza fondo, metti una toppa qua e si scuce di là.
Adesso hanno fatto l'ennesimo rinvio e come previsto la fatidica data del 29 marzo non verrà rispettata. La May tenta disperatamente mettere gli avversari spalle al muro ottenendo un effetto boomerang. Più va avanti più si incasina.
La Brexit è la dimostrazione di come il "sovranismo" sia una follia antistorica. La globalizzazione ha creato danni devastanti ma il sovranismo ne crea di ben peggiori. La leggerezza con cui quel pirla di Cameron ha indetto un referendum (dando per scontato di vincerlo) è un vero manifesto contro la democrazia parlamentare.
Ps:. naturalmente i politici britannici, come tutti i politici del mondo, pensano solo alla loro cadrega e al loro stipendio. Quindi sotto sotto è tutta una messinscena, stanno solo recitando una parta in attesa di metterlo nel culo al "popolo" come fece ad es. Tsipras.
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Impossibile aggiornare in sintesi, d'altronde nemmeno gli stessi inglesi hanno idea di cosa possa succedere. Il bello è che il 26 maggio si vota per il Parlamento europeo e se per quella data non hanno trovato una soluzione si creerà un paradosso pazzescoGeishaBalls ha scritto:Non ho ben seguito negli ultimi 10 giorni, qualcuno mi aggiorna in sintesi, please

al max posso postare dei link
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Grazie per il riepilogo del post (in effetti aspettavo proprio i tuoi contributi).Drogato_ di_porno ha scritto:Impossibile aggiornare in sintesi, d'altronde nemmeno gli stessi inglesi hanno idea di cosa possa succedere. Il bello è che il 26 maggio si vota per il Parlamento europeo e se per quella data non hanno trovato una soluzione si creerà un paradosso pazzescoGeishaBalls ha scritto:Non ho ben seguito negli ultimi 10 giorni, qualcuno mi aggiorna in sintesi, please
al max posso postare dei link
Nelle scorse settimane ho fatto un incontro con persone di diverse nazionalità europee, British inclusi, e tutti avverano idea precisa della situazione compresi perdita di PIL stimata per i rispettivi paesi in caso di hard brexit. Io che mi ritengo informato un bel po sopra la media non sapevo che dire. Niente di paragonabile al silenzio del dibattito italiano
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Il paradosso è completo: adesso è l'Europa a spingere per la Brexit mentre sono gli inglesi a bloccarla
e le elezioni europee si avvicinano
(pazzesco)

e le elezioni europee si avvicinano
(pazzesco)
Endorsement dell'accordo May (su cui c'è convergenza fra gli Stati membri) e decisione sulla proroga breve per la Brexit: sono i due elementi principali su cui verte la discussione del 21 marzo al Consiglio europeo chiamato a prendere una posizione unitaria sulla uscita del Regno Unito dalla Unione europea. Alla riunione degli ambasciatori della Ue dei 27 della sera del 20 marzo è emersa un'indicazione per un'estensione tecnica breve della permanenza di Londra nell'Unione, in caso di voto positivo a Westminster sull'accordo di novembre, limitata però a maggio e non fino al 30 giugno, come invece richiesto dalla premier britannica Theresa May. Una posizione confermata dal leader dei liberali Guy Verhofstadt, che guida il gruppo di coordinamento della Brexit del parlamento europeo e che ha definito «un'estensione oltre il 23 maggio impossibile» perché «creerebbe problemi enormi» interferendo con le elezioni europee.
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
Lasciare l’UK dentro la comunità europea oltre il 23 maggio significherebbe avere deputati britannici nel nuovo parlamento.Drogato_ di_porno ha scritto:Il paradosso è completo: adesso è l'Europa a spingere per la Brexit mentre sono gli inglesi a bloccarla![]()
e le elezioni europee si avvicinano
(pazzesco)
Endorsement dell'accordo May (su cui c'è convergenza fra gli Stati membri) e decisione sulla proroga breve per la Brexit: sono i due elementi principali su cui verte la discussione del 21 marzo al Consiglio europeo chiamato a prendere una posizione unitaria sulla uscita del Regno Unito dalla Unione europea. Alla riunione degli ambasciatori della Ue dei 27 della sera del 20 marzo è emersa un'indicazione per un'estensione tecnica breve della permanenza di Londra nell'Unione, in caso di voto positivo a Westminster sull'accordo di novembre, limitata però a maggio e non fino al 30 giugno, come invece richiesto dalla premier britannica Theresa May. Una posizione confermata dal leader dei liberali Guy Verhofstadt, che guida il gruppo di coordinamento della Brexit del parlamento europeo e che ha definito «un'estensione oltre il 23 maggio impossibile» perché «creerebbe problemi enormi» interferendo con le elezioni europee.
Nessun paradosso che noi europei chiediamo chiarezza su cosa vogliono fare, sono passati tre anni dal referendum e due dalla formalizzazione. Non mi sembra ci sia un forte movimento pre Europa che sia nato in UK, che si proceda quindi.
L’Unione Europea ha già modelli di collaborazione speciale con singoli paesi. Giusto che scelgano i britannici se vogliono essere come la Svizzera, la Norvegia oppure come un qualsiasi paese senza accordi.
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
La Brexit scatena la fuga dal Regno Unito: 230.000 passaporti irlandesi chiesti nel 2019
La prospettiva della Brexit alle porte ha scatenato una vera e propria corsa alla richiesta del passaporto della Repubblica d'Irlanda tra i sudditi del Regno Unito che possono vantare (e sono tanti) anche una sola goccia di sangue irlandese. I numeri parlano chiaro: nei primi due mesi del 2019 le richieste sono state 230.000. Per intenderci: il doppio della popolazione di Cork, cioè della seconda città del Paese. Si calcola ora che senza grande sforzo possa essere superato il numero record dello scorso anno, quando le richieste di passaporto furono 860.000. L'analisi delle richieste dei 12 mesi passati spiega moltissimo riguardo a cosa abbia spinto quasi un milione di persone a scoprire che le proprie radici affondano tra Tipperary e Cashel. Anche se il governo irlandese, interpellato a riguardo, mantiene una rispettosa discrezione per non mancare di riguardo a nessuno, le motivazioni allegate ai moduli di richiesta sono inequivocabili quanto riassumibili in una parola: Brexit.
La Brexit magari non è citata esplicitamente, ma chiaramente pesa dietro quelle centinaia di migliaia di giustificazioni che vanno dal “necessità di viaggiare liberamente, soprattutto per motivi di lavoro” al meno diplomatico “essere in piena sintonia con il mio sentirmi europeo”. Anche la provenienza geografica delle richieste è molto indicativa. Il 10 percento di quelle depositate lo scorso anno, vale a dire ben 85.000, provengono dall'Irlanda del Nord. La confessione religiosa c'entra ben poco: i cattolici di lì non se ne sono mai voluti andare nemmeno quando c'era la guerra civile. Ora però il discorso è un altro, e si chiama confine. La Brexit, come si va profilando finora, spaventa e non poco. È un caos in cui Londra prima ha detto no ad un accordo che manteneva il senso degli Accordi del Venerdì Santo (cioè l'annullamento della frontiera tra le due Irlande) per poi spaventarsi di fronte all'idea del backstop (il mantenimento di un'unione doganale tra Irlanda del Nord ed Ue) per – infine – dire che un accordo purché sia deve essere raggiunto. Perché il “no deal”, l'uscita del Regno Unito dall'Ue senza intese di sorta, fa veramente paura. A tutti. Inevitabile che quel confine non lo vogliano per primi quelli che più di tutti lo subirebbero, magari restando dalla parte sbagliata della sbarra banca e rossa. Ecco allora come gli abitanti dell'Ulster riscoprano, magari con qualche generazione di ritardo, l'esistenza di un prozio amatissimo che veniva dal Kerry o di una lontana cugina che ancora abita a Waterford. In Irlanda i legami familiari sono fortissimi, si sa. Discorso analogo, ad ogni modo, anche per il resto del Regno Unito, dove le richieste di passaporto irlandese sono state 99.000. Più del doppio rispetto al 2015, l'ultimo anno in cui ci si illuse che il referendum sul Leave fosse solo la fantasia di un pittoresco personaggio chiamato Nigel Farage. A scanso degli ultimi dubbi residuali si rifletta su ulteriore dettaglio: sempre dai moduli spediti sul sito del governo di Dublino si legge che i richiedenti non nutrono, se non in minima parte, alcun desiderio di tornare alla terra degli avi.
La prospettiva della Brexit alle porte ha scatenato una vera e propria corsa alla richiesta del passaporto della Repubblica d'Irlanda tra i sudditi del Regno Unito che possono vantare (e sono tanti) anche una sola goccia di sangue irlandese. I numeri parlano chiaro: nei primi due mesi del 2019 le richieste sono state 230.000. Per intenderci: il doppio della popolazione di Cork, cioè della seconda città del Paese. Si calcola ora che senza grande sforzo possa essere superato il numero record dello scorso anno, quando le richieste di passaporto furono 860.000. L'analisi delle richieste dei 12 mesi passati spiega moltissimo riguardo a cosa abbia spinto quasi un milione di persone a scoprire che le proprie radici affondano tra Tipperary e Cashel. Anche se il governo irlandese, interpellato a riguardo, mantiene una rispettosa discrezione per non mancare di riguardo a nessuno, le motivazioni allegate ai moduli di richiesta sono inequivocabili quanto riassumibili in una parola: Brexit.
La Brexit magari non è citata esplicitamente, ma chiaramente pesa dietro quelle centinaia di migliaia di giustificazioni che vanno dal “necessità di viaggiare liberamente, soprattutto per motivi di lavoro” al meno diplomatico “essere in piena sintonia con il mio sentirmi europeo”. Anche la provenienza geografica delle richieste è molto indicativa. Il 10 percento di quelle depositate lo scorso anno, vale a dire ben 85.000, provengono dall'Irlanda del Nord. La confessione religiosa c'entra ben poco: i cattolici di lì non se ne sono mai voluti andare nemmeno quando c'era la guerra civile. Ora però il discorso è un altro, e si chiama confine. La Brexit, come si va profilando finora, spaventa e non poco. È un caos in cui Londra prima ha detto no ad un accordo che manteneva il senso degli Accordi del Venerdì Santo (cioè l'annullamento della frontiera tra le due Irlande) per poi spaventarsi di fronte all'idea del backstop (il mantenimento di un'unione doganale tra Irlanda del Nord ed Ue) per – infine – dire che un accordo purché sia deve essere raggiunto. Perché il “no deal”, l'uscita del Regno Unito dall'Ue senza intese di sorta, fa veramente paura. A tutti. Inevitabile che quel confine non lo vogliano per primi quelli che più di tutti lo subirebbero, magari restando dalla parte sbagliata della sbarra banca e rossa. Ecco allora come gli abitanti dell'Ulster riscoprano, magari con qualche generazione di ritardo, l'esistenza di un prozio amatissimo che veniva dal Kerry o di una lontana cugina che ancora abita a Waterford. In Irlanda i legami familiari sono fortissimi, si sa. Discorso analogo, ad ogni modo, anche per il resto del Regno Unito, dove le richieste di passaporto irlandese sono state 99.000. Più del doppio rispetto al 2015, l'ultimo anno in cui ci si illuse che il referendum sul Leave fosse solo la fantasia di un pittoresco personaggio chiamato Nigel Farage. A scanso degli ultimi dubbi residuali si rifletta su ulteriore dettaglio: sempre dai moduli spediti sul sito del governo di Dublino si legge che i richiedenti non nutrono, se non in minima parte, alcun desiderio di tornare alla terra degli avi.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
la farsa continua
Brexit, May ancora ko. Ora comanda il Parlamento
Passa l'emendamento Letwin: ora il governo sarà costretto a seguire le indicazioni proposte da Westminster. Si dimettono tre ministri
https://www.quotidiano.net/esteri/brexit-news-1.4509123
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
L'europa vuole ridurli all'impotenza tirando verso l'hard brexit come un carro armato e, magari proprio all'ultimo, dargli un appiglio ma a condizioni tutte a loro vantaggio. sarebbe una cosa da film, ma potrebbe succedere.
A questo punto all'UK conviene comunque uscire.........magari trovando un accordo decente.
Il problema grosso. enormemente grosso, a mio parere e' l'irlanda del nord.
Il rischio e' elevato....se ricordo bene negli accorid di pace c'e' una clausula che permette la "reunion" dietro referendum............
A questo punto all'UK conviene comunque uscire.........magari trovando un accordo decente.
Il problema grosso. enormemente grosso, a mio parere e' l'irlanda del nord.
Il rischio e' elevato....se ricordo bene negli accorid di pace c'e' una clausula che permette la "reunion" dietro referendum............
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
il più simpatico è John Bercow, il gigionesco speaker (più o meno corrispondente al nostro presidente della Camera)
è un pagliaccio ma almeno fa ridere (specie quando urla order)
gli altri son pagliacci che non fanno ridere
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Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu

Dopo le indagini, gli telefonano le troie
Re: (OT) 23/06/2016: UKs UE referendum. Sarà la fine dell'Eu
La May pare disposta a sfanculare i suoi e trovare un accordo con Corbyn. e probabilmente a suicidarsi politicamente (le va riconosciuto un coraggio notevole)
Meglio calare le braghe con Corbyn o con l"europa?
Che succedera' poi alle elezioni? I Brexit non e' che sono spariti...... chi voteranno?
Meglio calare le braghe con Corbyn o con l"europa?
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