Mah, se un sindacato, che molto spesso difende anche l'indifendibile, dice che è inevitabile, sarei propenso a credergli.
E presumo che pure formalmente, il datore di lavoro abbia fatto tutte le cose in regola, per evitare impugnazioni su difetti di forma.
Comunque se conosci un avvocato chiedigli pure un parere, se non lo conosci non so, non vorrei che vi pelassero qualche soldo per non ottenere niente.
A sensazione, da quello che hai scritto, senza conoscere la vicenda, sarei tentato a pensare che effettivamente il licenziamento ci stia tutto e quindi solidalizzerei con l'azienda, ma potrei pure sbagliarmi ed essere che ce l'abbiano tutti con tua sorella perchè antipatica.
Te la butto là, senza nessuna pretesa che sia la cosa migliore da fare: cercherei un accordo con l'azienda, dando le dimissioni (evitando così una lettera di licenziamento che non è utilissima ai fini di un curriculum) e chiedendo in cambio una lettera di referenze (non veritiera ovviamente) da poter presentare ad altri datori di lavoro. Se poi magari riuscisse a spuntare una piccola buonuscita sarebbe ancora meglio, ma non vorrei tirare troppo la corda.
Ovviamente è una cosa poco etica e fondamentalmente poco onesta, che va contro i miei principi il solo suggerirla, ma cosa non si fa per la sorella di un forumista!
PS: aspetta comunque un'eventuale risposta di Rufus, che sicuramente ti consiglierà meglio di me.