balkan wolf ha scritto:Pan pan pan ma che cazzo ci combini?
Ma ti piace come artista o come filosofa?
Il Siffredi che dice di lei come performer?
Ti riposto quanto scrissi all'indomani della sua performance filosofica nell'estate del 2012, l'evento cui accennava Zeta.
Era gratis, e un po' di pubblico è andato via dopo 60 dei 90 minuti totali.
Il problema centrale della serata è consistito in un malinteso di fondo tra conduttrice e testimone. La prima voleva fare uno spettacolo, la seconda no.
I festival di filosofia -si sa- sono eventi altamente finalizzati alla spettacolarizzazione perché la materia prima vi si presta al di là di ogni immaginazione. Strano che non ci abbiano pensato prima!
Alle 18.30 uno scienziato del calibro di Umberto Galimberti, aveva toreato nella stessa arena infiammando il pubblico fino alle standig ovation. Con 5 marce in più rispetto a un intrattenitore e 10 rispetto a un politico attuale, come poteva andare diversamente?
Anche il pubblico ovviamente va per godersi lo spettacolo, tutto quindi è polarizzato sulla spettacolarità dell'evento. Questa è una deformazione tipicamente mediasettiana, perché all'estero, o quando viene un relatore straniero, svolge la sua relazione in maniera professionale, limitandosi a usare un linguaggio meno tecnico in modo da farsi capire da tutti, magari ricorrendo ad esempi che in altra sede non avrebbe dovuto fare. Da noi solo Massimo Cacciari e pochi altri fanno così.
L'evento Valentina era stato preceduto da una precisa relazione di Simone Regazzoni sull'ontologia generale della pornografia e sulla specificità del suo statuto ontologico di fiction/non fiction. Si finge e nel contempo si scopa veramente, cosa che, dal punto di vista strettamente filosofico, rappresenta un'autentica chicca.
Ed è stato bravissimo nell'esporre il frutto delle sue ricerche e delle sue idee raccolte nel volume "Pornosofia. Filosofia del pop porno" 2010, 164 p. Editore Ponte alle Grazie (collana Saggi).
Ma torniamo a ciò che ci interessa. Lucrezia Ercoli, la conduttrice/intervistatrice è bravissima, simpatica, colta, accogliente, paritaria; insomma non le manca nulla, ma in mille modi diversi ha ricercato per tutto il tempo l'effetto desiderato: far emergere il punto di vista dell'operatrice nel modo più stimolante per la curiosità di un pubblico sicuramente di non addetti ai lavori. A Valentina non interessava tutto questo.
La storia del perché e per come una sceglie quel lavoro è banale, udita mille volte e tutto sommato interessante solo per il gossip. Un modo come un altro per non parlare di porno, come sempre capita. Per questo dopo la prima domanda di rito ha risposto alla Ercoli :"Io ho una sensazione... che tu ti masturbi parecchio, più di una volta alla settimana, ce lo confermi?" - Lei si è appellata al V emendamento concedendole di fatto di fare altrettanto. Poi ha girato la stessa domanda al pubblico e si sono alzate due o tre mani tra cui la mia, ovviamente.
-Ecco, come potete vedere, questa non è la Verità- ha detto, poiché tutti i dati scientifici e gli studi a riguardo mostrano che quelli che si masturbano non sono l'1%-
Così facendo ha demolito l'idea diffusissima che la forma del talk show possa portare verso qualche verità.
Nello stallo che ne è seguito, consistente in continue variazioni e riformulazioni dell'intervistarice che non perdeva mai di vista l'obiettivo che si era prefissato, di tanto in tanto a Valentina cadeva qualche goccia del suo essere e delle sue verità.
-La monogamia non è la verità-
-Io sono porno-
-Come faccio a spiegare queste cose? Dovremmo fare un'orgia collettiva-
-E' tristissimo accontentarsi dello scadente-
-Non c'è distinzione tra mente e corpo-
-Non sono ninfomane-
-Una degustazione di alto livello è il massimo perché il cibo entra dentro e dappertutto-
Queste quelle che ricordo, ma sicuramente ve ne erano altre. Ebbene, qui la conduttrice avrebbe dovuto e potuto infilarsi, tra le gocce e i lunghi silenzi.
Abilissima a non cadere mai in simmetria con l'intervistata, non ha però saputo infilarsi negli spazi che la partita, così come si era configurata, pure offriva. Erano in definitiva tutt'e due molto contratte. Valentina per cercare di coprire il fatto di non essere una filosofa e Lucrezia per via che non riusciva a ottenere lo spettacolo.
Naturalmente a me questa situazione è piaciuta molto perché getta luce su un'ulteriore differenza tra pornografia e altre forme di spettacolo.
Quanti artisti intervistati non hanno risposto agli intervistatori su punti specifici o su domande anche generali? Tantissimi. Eppure nessuno si è mai annoiato o ha accusato di reticenza un Glenn Gould quando gli chiedevano dei suoi orientamenti sessuali o del perché -fissato per la purezza del suono- canticchiasse durante alcune delle Variazioni Goldberg's e lui rispondeva con un accenno di sorriso ironico.
Dalla performer porno ci si aspetta il diluvio universale, fiumi di umori che trasudano dai racconti delle esperienze, mica la difficoltà di esprimere con le parole quello che forse con le parole non si può esprimere !
Questo è il vero bigottismo banale del pubblico.
Dopo ho parlato un po' con lei, che dal vivo è più bella che in video, sintetizzandole quanto riportato sopra.
Era appena un po' sciolta, ed effettivamente le ho manifestato il mio stupore per il fatto che una donna di spettacolo potesse irrigidirsi a quel modo sotto i riflettori. In considerazione che verso la fine dell'intervista era divenuta un po' più loquace, le ho chiesto se nel lavoro e nella vita impiegasse pure 75 minuti per mettersi a suo agio e scaldarsi.
-No... è che non so parlare...-
-Non è questo, perché quando scrivi sei più fluida, e poi facendo così a molti risulti antipatica-
-Sì lo so... antipatica... -
Che poi antipatica non è affatto... La sa fare alla perfezione, vero, ma proprio non ci è per niente. 
Le ho rivelato che io ero quello con cui si era recentemente sentita via email e che ero uno dei pochissimi valorosi che avevano alzato la mano.
Saluti, auguri e baci.
Approfitto per ringraziare gli organizzatori di Popsophia, una manifestazione ricchissima - con questa crisi- di proposte culturali di ottimo livello in un paesetto piccolo e nemmeno bellissimo. Le Marche, ho sempre creduto, hanno avuto e hanno i migliori amministratori del Paese.
Dove si vedono più in Italia un Sindaco e un Assessore applauditi a scroscio dalla loro gente? Sabato ho visto anche questo.
Alla fine andai a salutarla, visto che ci eravamo scambiati delle email nei giorni precedenti. Lei all'epoca non sapeva nulla di filosofia ma nondimeno era stata capace di incorporare la lezione nietzcheana del fidanzato che invece ne sa parecchio.
Il problema non è il sapere, visto che tutta la tradizione filosofica occidentale poggia sul socratico
so di non sapere, ma nella capacità della coppia di usare lo strumento filosofico a fini ricreativi e anche di legittimo profitto. Per questo dico che il fida è un sofisticato sofista.
Mi pare ovvio, dopo più di 5 anni, affermare che la miscela ha funzionato in maniera determinante per il mantenimento di una immagine in un tritacarne quale il mercato dell'hard. Certo, anche il carattere volitivo e positivo di lei è alla base del successo.
SZ le predisse una corta vita lavorativa e i fatti sono qui a smentirlo, ora si lamenta della mancata Rivoluzione.
Ma cos'è una Rivoluzione?
Un qualcosa che periodicamente si riaffaccia agli occhi di una platea, la Terra ogni 365 giorni, la Luna ogni 27 giorni e qualcosa; con periodi meno prevedibili anche la Storia presenta fenomeni chiamati Rivoluzioni. La coppia Vale-Fida ci ha ripresentato quella che potremmo definire in sintesi la riproposizione riveduta e corretta in salsa postitalomeridionale della Rivoluzione Sessuale sessantottina, mica puntavano alla presa di Palazzo Chigi.
Nella radice della parola c'è anche un
rivoltarsi contro un ordine di credenze, ahimè globali, che impestano il pianeta, ma anche un
rivolgersi a qualcuno che magari trova
rivoltante tutto questo.