[O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

[Drogato_ di_porno]

non spararle grosse dos, basta wishful thinking

[OSCAR VENEZIA]

Se il ladro scappa in direzione opposta alle guardie per me queste non hanno diritto a sparagli per
ucciderli, ma al limite per fermarli. Sarebbe una pena di morte per furto o rapina comminata direttamente dal poliziotto. Se cerca invece tenta di investire il poliziotto , per me , e' legittima difesa ucciderlo.

Opposta o meno il carabiniere deve avere la licenza di sparare. Ovvio che il suo compito è prima di tutto quello di cercare di fermare il delinquente ma non per questo deve avere paura di usare l'arma.
Non dico che deve sparare per uccidere, dico solo che deve poter sparare libero da responsabilità. Se anche il ladro scappa nella direzione opposta il carabiniere non deve rinunciare a sparare (magari iniziando un pericoloso inseguimento per lui e per i "civili"). Deve provare a fermarlo, se poi invece che alle gambe colpisce alla testa non deve essere perseguito.
L'unica accortezza è quella di evitare danni collaterali. (ergo non rischiare di colpire terze persone).
Mi sto riguardando le puntate di NCIS, ogni volta che un cattivo scappa in auto fanno sempre fuoco. Non vedo perchè qua bisogna inseguirli sfrecciando in mezzo alla gente comune per non aver potuto sparare e chiuderla subito.

Proprio l'altro giorno sulle colline di Rimini un "idiota" non si è fermato all'alt, inseguimento pazzo con speronamenti vari (4 militari feriti).
Il marocchino (clandestino e con precedenti) ha messo in pericolo tutti, sia i militari sia i tanti che li hanno incrociati lungo il folle percorso. Se potevano sparare (alle gomme ovvio) avrebbero fatto il loro dovere, cioè evitare possibili danni collaterali. Se poi un colpo avesse centrato il fuggitivo pazienza, ognuno si assume i rischi che crede. Io non mi voglio assumermi quelli di altri.

Non sono d'accordo. Se si da ai poliziotti il potere di sparare su uno su uno che scappa gli si da un potere enorme che poi ha riflessi sul comportamento che hanno nella vita di tutti i giorni nei confronti dei civili anche di quelli che non sono delinquenti abituali.
Comunque sono favorevole ad una revisione ampia in pratica ad un ampliamento del concetto di legittima difesa (per i poliziotti e per i cittadini normali) cosi come è adesso è una presa per il culo.

[CianBellano]

Sotto di nove: se non fosse che poi toccherebbe anche agli altri, ti augurerei di vivere al piu' presto nello schifo di mondo che ambisci avere di fronte.

[SoTTO di nove]

Sotto di nove: se non fosse che poi toccherebbe anche agli altri, ti augurerei di vivere al piu' presto nello schifo di mondo che ambisci avere di fronte.

e certo, se partite dal presupposto che un membro delle forze dell'ordine sia pericoloso per il fatto di essere umano e non per il fatto di poter usare la sua arma come addestramento vuole (non per uccidere), allora meglio rimanere nel mondo di adesso, mondo dominato da chi sa di poterti cagare in testa impunemente.
Io sono sicuro però di rischiare più adesso (per gli effetti collaterali) che non nello schifo di mondo che immagini te (per l'incapacità di un poliziotto).
Certo qualcuno, non so te nonostante le tue preoccupazioni, rischierà di più dopo.

[OSCAR VENEZIA]

Per chiarire io non sono favorevole a sparare addosso ad uno che ha rubato una cosa al supermercato e scappa e nemmeno ad uno che ha fatto uno scippo.
Non ci può essere una pena di morte direttamente inflitta dai poliziotti per reati minori. Li terrei comunque in carcere più a lungo di quanto ci stiano adesso.
Al contrario se ti entra dentro casa una banda con le armi in pugno secondo me è legittima difesa ammazzarli prima che si inculino tutta la famiglia. Assolutamente contrario al concetto di legittima difesa attuale, puoi sparare quando sei sicuro che prima ti abbiano ammazzato loro.
Un poliziotto che sa che ti può sparare addosso tratta male anche un incensurato in un semplice controllo ad un posto di blocco e non hai difese, oppure ti può fermare una pattuglia in borghese e fare quello che vuole e tu non sai nemmeno se sono poliziotti veri.
Sarei per un cambiamento di mentalità e direzionare verso l'esterno l'aggressività , vedi varie missioni di pace , pirati, scafisti li facciamo le mammolette.

[D.A.Siqueiros]

DJ Fabo ha scelto il suicidio assistito in Svizzera

Le parole del giovane tetraplegico che ha scelto il suicidio assistito: «Ringrazio chi mi ha sollevato da questo inferno di dolore». Il cocktail di farmaci ha prima addormentato il giovane e poi gli ha fermato il cuore nel giro di mezz’ora

Mi indigno perché non siamo ancora in grado di legiferare sul fine vita.

[dell]

DJ Fabo ha scelto il suicidio assistito in Svizzera

Le parole del giovane tetraplegico che ha scelto il suicidio assistito: «Ringrazio chi mi ha sollevato da questo inferno di dolore». Il cocktail di farmaci ha prima addormentato il giovane e poi gli ha fermato il cuore nel giro di mezz’ora

Mi indigno perché non siamo ancora in grado di legiferare sul fine vita.

non è che non siamo in grado, manca la volontà e c'è troppa commistione tra politica e chiesa con tutte le sue associazioni anche radicali. Sono sempre stato dell'idea che nessuno può decidere della vita di un'altro e nemmeno della sua fine e di fronte a certi casi c'è solo da stare in silenzio. Oggi non è morto solo un ragazzo ma per l'ennesima volta è morta la dignità del nostro stato

[Edonis]

Hitler almeno i disabili li eliminava gratis.
Hitler almeno i disabili li eliminava gratis.
Hitler almeno i disabili li eliminava gratis.

[El Diablo]

Vabbè ma da Adinolfi che ti aspetti?
Le sue stronzate quotidiane deve pur dirle, sennò chi lo caga più?

[Drogato_ di_porno]

per non parlare dell'accusa di vigliaccheria della Chaoqui...altro soggetto da sbarco

[Drogato_ di_porno]

Sicilia, disabili aumentano del 130 per cento

Dopo le urla tra Pif e Rosario Crocetta, fra il regista alla guida di una truppa di disabili in carrozzella e il governatore della Sicilia, dopo le dimissioni dell’assessore alla Famiglia e il terremoto seguito all’inchiesta tv delle «Iene» sull’abbandono di chi ha diritto all’assistenza, la regione da sempre con il più alto numero di falsi invalidi rischia di guadagnare un altro ignobile primato perché da una indagine interna si scopre che, negli ultimi due anni, i portatori di gravissimi handicap sarebbero aumentati del 130 per cento. Passando da 2.203 a 3.682 casi. Con stratosferiche punte del 3.500 per cento in un paese sotto l’Etna come Giarre. E con Agrigento in testa fra i capoluoghi di provincia, visto che con 60 mila abitanti ne avrebbe 323, contro i 102 di Palermo che ha 770 mila abitanti. Inevitabile pensare a quel disabile che qualche anno fa, durante una partita di serie A, seppure inchiodato alla carrozzella che gli aveva consentito di attraversare gratuitamente tutti i varchi di sicurezza, piazzandosi col suo accompagnatore a bordo del prato della Favorita, schizzò su per miracolo saltando di gioia al primo gol del Palermo.

[Drogato_ di_porno]

L’esercito di medici assenteisti
«Qui in reparto tutti sapevano»
l day after del grande blitz. Dopo i 55 arresti tutti in fila alle 8 di mattina per strisciare il badge. Ma degli assenteisti con l’obbligo di lasciare i domiciliari per andare al lavoro non c’era nessuno

http://www.corriere.it/cronache/17_febb ... ea94.shtml

[ziggy7]

affittiamo la sicilia alla svizzera, contratto di 5 anni!

[}}Tristan]

Italiani brava gente....


é più forte di noi, la stessa organizzazione statale non riesce a cancellare il dato antropologico sulla nostra furbizia insita

scandalo-consolato-italiano-visti-venduti-10mila-euro

[Scopri]Spoiler

Iraq, scandalo al consolato italiano «Visti venduti per 10mila euro»
Scoppia il caso «Visagate»: almeno 152 episodi, la Farnesina indaga. Permessi a siriani respinti da altri governi europei
di
shadow

Scoppia il «visagate» al consolato italiano nel Kurdistan iracheno. Procedure di visto per l’Italia pagate sino a 10 mila euro al posto dei 90 indicati sui prezziari della Visametric, l’agenzia incaricata di preparare le domande ufficiali.

È ormai quasi un anno che dalla sede della rappresentanza italiana a Erbil giungono voci di bustarelle e soprattutto operazioni poco pulite per ottenere l’agognato visto che permette l’accesso all’area Schengen. «Si devono versare soldi, tanti soldi in contanti. Altrimenti non riesci neppure a far giungere le tue pratiche agli sportelli del consolato», ci dicevano gli amici curdi già nell’ottobre scorso. Ma ora i sospetti diventano quasi certezze. Appena prima di Natale la Farnesina ha inviato una commissione d’inchiesta ad Erbil per far luce sulla vicenda. Sotto la lente d’ingrandimento dei commissari ci sarebbero almeno 152 visti ottenuti pagando cifre esorbitanti e comunque molto più alte delle tariffe ordinarie. «Molti tra coloro che hanno ottenuto il visto in modo irregolare sono cittadini curdi locali. Ma quasi la metà sarebbero arabi iracheni e tra loro anche tanti profughi siriani. La questione si fa delicata. Pare infatti che alcuni di questi ultimi fossero stati rifiutati da altri consolati europei per motivi di sicurezza. Con gli italiani invece è stato sufficiente pagare», rivelano al Corriere fonti locali ben informate.

Non è difficile comprendere la delicatezza della questione. Lo scandalo scoppia mentre in Europa e nel mondo impera l’allarme terrorismo e si dibatte come regolare l’afflusso dei migranti. Inoltre, Erbil per il governo di Roma rappresenta una sede importante: da qui passano gli aiuti europei alle forze militari curde, da qui si guarda con attenzione agli sviluppi dell’offensiva in corso contro Isis trincerato a Mosul e da qui transita la logistica dello sforzo tutto italiano per mettere in sicurezza e riparare la grande diga sul Tigri a pochi chilometri dalle zone dei combattimenti. «Siamo ben al corrente del problema. E infatti attendiamo i risultati dell’inchiesta organizzata dalla Farnesina. Se i sospetti dovessero venire provati, se ne dovrebbe occupare la Procura di Roma. Va detto che la questione era stata segnalata con urgenza già a fine estate dalla nostra console, Alessandra Di Pippo, che, sebbene fosse arrivata a Erbil da poco tempo, ne aveva subito colto la gravità», spiega il nuovo portavoce del ministero degli Esteri, Marco Peronaci.

La Di Pippo a fine gennaio ha lasciato Erbil a seguito di «gravi problemi familiari» ed è stata spostata al desk Libia a Roma. «La nostra console ha dovuto lasciare l’Iraq per accudire in Italia la mamma malata», chiarisce l’ambasciatore italiano a Bagdad, Marco Carnelos. Al suo posto dovrebbe arrivare a fine aprile Serena Muroni, che al momento sta terminando il suo mandato presso l’ambasciata di Kampala. Al centro dell’inchiesta italiana, non sono solo le attività della Visametric, che nel frattempo continua ad offrire i suoi servizi presso le sedi diplomatiche italiane di Erbil, Bagdad e Bassora, ma anche il personale del consolato. In particolare, ormai da alcune settimane non si sta recando al lavoro Claudio Nuccitelli, impiegato italiano dell’ufficio visti di Erbil, e potrebbe essere presto formalmente sospeso dal suo incarico.
27 febbraio 2017 (modifica il 27 febbraio 2017 | 23:59)

[TeNz]

per non parlare dell'accusa di vigliaccheria della Chaoqui...altro soggetto da sbarco

ma veramente?

ma con che coraggio parlano questi personaggi.