
scb ha scritto:Minchia Drughy, questa raffica mi ha fatto venire in mente quei cani tipo rottweiler che ti azzannano alla gola e non ti mollano finché non sei morto.
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scb ha scritto:Minchia Drughy, questa raffica mi ha fatto venire in mente quei cani tipo rottweiler che ti azzannano alla gola e non ti mollano finché non sei morto.
Drogato_ di_porno ha scritto:infine ricordiamo i suicidi per il crack delle banche venete, mica si pensi che i suicidi avvengano solo tra i comunisti toscani
Pop Vicenza, piccolo azionista si suicida. “Ha perso quasi 500mila euro, non aveva più soldi per la casa di cura”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06 ... i/2835402/Bpvi, c’è un secondo azionista suicida
«Mio fratello diceva: non ho più niente»
Dopo l’ex perito di Montebello, il caso di un operaio di Schio. E un’anziana di Valli ci ha provato
http://corrieredelveneto.corriere.it/ve ... 0355.shtml
Drogato_ di_porno ha scritto:cara la mia testolina di cazzo leghista, il fondo da 20 miliardi come già quello di Atlante serve anche per POPOLARE VICENZA e BANCA VENETO (controllate al 97% da Atlante cioè coi soldi dei contribuenti)...capisci, Vicenza, Veneto...Gianni Zonin (tutti quei cognomi che finiscono per "in" "on"zazaza6969 ha scritto:Giusto
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12 ... i/3277974/
hanno sbagliato,
un fondo da 20 miliardi?)
Ci siete pure voi "venetassi" di merda.![]()
"VENETI E TERRONI FALSI E LAZZARONI" dice il proverbio![]()
Ricordi le famose "Piccole banche vicino al territorio?" E chi c'era al potere in Veneto?
eh? prestavate i soldi a ladroni Romani eh? Pure comunisiti (Calce e Martello) come MarchiniVENETO BANCA, LA BRUTTA STORIA DELLA LEGA DI ZAIA, DI BRUNO VESPA E DELLE MOGLI DI CHI HA INNESCATO UNA BOMBA SOCIO-ECONOMICA PER IL VENETO
http://blog.plebiscito.eu/news/veneto-b ... il-veneto/
e per chi si era svenata Mussari di MPS? Per l'acquisizione di BANCA ANTONVENETA...ah questo Veneto austroungaricoMarchini e quei prestiti sospetti della Popolare di Vicenza
Un'indagine della Banca d'Italia svela finanziamenti per oltre 130 milioni all'imprenditore candidato sindaco di Roma.
http://espresso.repubblica.it/affari/20 ... i-1.251708
Sarete mica complici dei comunisti?Banca Antonveneta S.p.A., nata come Banca Antoniana Popolare Veneta (BAPV), è stata una banca italiana con sede a Padova. Dal maggio 2008 entrò a far parte del gruppo Monte dei Paschi di Siena, fino alla definitiva fusione per incorporazione nella capogruppo avvenuta il 28 aprile 2013.
Società per azioni da aprile 2002, prima dell'ingresso nel gruppo MontePaschi contava circa 1,5 milioni di clienti, un totale attivo di quasi 50 miliardi di euro, circa 1.000 sportelli e circa 10.000 dipendenti.Dopo la cessione alla capogruppo Monte dei Paschi di Siena delle filiali fuori dal Nord Est, contava circa 400 sportelli.Eh, te lo ricordi questo bel Logo qui?
poi diventato così?
No è un benefattorezazaza6969 ha scritto:Sarà 20.000 euro, se Bossi suscita queste azioni per 158.000 euro....
È' sicuramente così: Ladro! Ladro!![]()
Ps.: nel sistema bancario italiano il più pulito c'ha la rogna....tutti i partiti son dentro fino al collo. Vuoi sapere a chi prestava soldi Mussari? Eh?
Dico che non è che a fare i buonisti si ha ragione per forza...GeishaBalls ha scritto:
Di anticomunisti con il complesso di inferiorità ne abbiamo già visti. Tu cosa vuoi dire?
Le cooperative sono sbagliate, le imprese devono essere solo a fine di lucro e non possono essere i lavoratori a mettersi insieme? Quale nuovo argomento vuoi portare?
Ecco che Salvini, moonboot ai piedi, sollecita Enel a muoversi al motto "almeno io qualcosa faccio" e gli operai dell'Enel subito si muovonoIl bel renato ha scritto:Io però non capisco... per quanto probabilmente lo faccia al solo scopo pubblicitario, ma almeno qualcosa fa.
La gente da tanto tempo ormai si sente abbandonata dallo stato e ha tutte le ragioni per sentirsi così.
O davvero preferite le promesse di Renzi <"Non vi lasceremo soli">, la totale inutilità di Mattarella in Grecia, Gentiloni dalla Merkel a leccare il culo o la Boldrini impegnata a coniare nuovi nomi al femminile?
Se questo arriva e aiuta anche solo una famiglia per me è da apprezzare. Gli altri se ne stanno coi piedi al calduccio dicendo che per sbloccare i soldi devono aspettare il 29 di gennaio, poi ascoltare le richieste delle province, girarle alla corte dei conti che decide come spenderli e bla bla bla... ma se nessuno per caso se ne è accorto continuano a morire persone e animali.
Pagano meno il caffè? Pagano meno l'energia elettrica? Cosa pagano di meno, e quanto di meno? E rispetto a chi? I circoli ARCI pagano meno dei circoli non comunisti?Il bel renato ha scritto:Dico che non è che a fare i buonisti si ha ragione per forza...GeishaBalls ha scritto:
Di anticomunisti con il complesso di inferiorità ne abbiamo già visti. Tu cosa vuoi dire?
Le cooperative sono sbagliate, le imprese devono essere solo a fine di lucro e non possono essere i lavoratori a mettersi insieme? Quale nuovo argomento vuoi portare?
Le cooperative non sono sbagliate, è sbagliato spesso e volentieri l'uso che se ne fa.
Così come lo è spesso l'uso dei circoli Arci... non sono forse bar e locali identici agli altri? E perché devono pagare meno?
GeishaBalls ha scritto:Pagano meno il caffè? Pagano meno l'energia elettrica? Cosa pagano di meno, e quanto di meno? E rispetto a chi? I circoli ARCI pagano meno dei circoli non comunisti?Il bel renato ha scritto:Dico che non è che a fare i buonisti si ha ragione per forza...GeishaBalls ha scritto:
Di anticomunisti con il complesso di inferiorità ne abbiamo già visti. Tu cosa vuoi dire?
Le cooperative sono sbagliate, le imprese devono essere solo a fine di lucro e non possono essere i lavoratori a mettersi insieme? Quale nuovo argomento vuoi portare?
Le cooperative non sono sbagliate, è sbagliato spesso e volentieri l'uso che se ne fa.
Così come lo è spesso l'uso dei circoli Arci... non sono forse bar e locali identici agli altri? E perché devono pagare meno?
Di che parli?
Quale è il tuo pensiero, oltre al sentito dire sul sentito dire?
Fai il bravo Zaza, che hai dimostrato che si prendono benefici da cooperative anche imprese che dovrebbero essere classificate come imprese a fini di lucro. E sti cazzi, esiste chi froda il fisco, pensa te.zazaza6969 ha scritto:Lo abbiamo sentito dire dalla Corte di Cassazione (presente anche al tuo bar, scusa circolo arci)
Queste cosette qua
Giurisprudenza
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Benefici fiscali delle cooperative:
possono essere revocati dal fisco
Le società non devono avere finalità speculative, come prevede la stessa Costituzione, altrimenti non può trovare applicazione il trattamento tributario più favorevole
testo alternativo per immagine
Nel caso in cui non vi sia conferimento di beni o l’approvvigionamento presso terzi superi il limite consentito, l’Agenzia delle Entrate può revocare i benefici fiscali alle cooperative in quanto, in tal caso, non viene perseguito lo scopo mutualistico che è alla base dell’attività svolta. È quanto stabilito dalla Corte di cassazione con la sentenza 2849 del 24 febbraio.
La premessa
A seguito del disconoscimento dei benefici fiscali, l’Agenzia delle Entrate aveva notificato a una cooperativa alcuni avvisi di accertamento per il mancato versamento delle imposte dirette e indirette, sulla base delle risultanze di una verifica generale effettuata sia sull’associazione che sui soci, dalla quale era emerso che non erano state rispettate le finalità istituzionali che deve tenere una cooperativa.
In particolare, era stato evidenziato che la maggior parte dei soci della cooperativa non conferiva i beni prodotti, perché l’associazione stessa si riforniva, ben oltre la misura ammessa dalla legge, da terzi e, inoltre, non provvedeva alla ripartizione degli utili d’esercizio.
Dopo la presentazione dei ricorsi, respinti, tuttavia, sia in primo che in secondo grado, i legali della cooperativa ricorrono in Cassazione.
L’Agenzia delle Entrate, dal canto suo, si è difesa presentando il relativo controricorso.
Il fatto
Nel giudizio di merito è stato accertato che la “società” non era una cooperativa agricola (articoli 10 e 14, Dpr 601/1973), bensì di associazione tra produttori agricoli soggetta, dunque, a tassazione ordinaria; di conseguenza doveva essere subordinata al parere preventivo degli organi di vigilanza all’uopo preposti.
La stessa Amministrazione finanziaria aveva contestato il fatto che i soci non avevano conferito alla cooperativa i beni da questi prodotti, anche perché era la stessa associazione a rifornirsi presso terzi, ben oltre il limite massimo stabilito dalla legge.
Per quanto concerne invece la questione delle imposte indirette, l’articolo 34 del Dpr 633/72 trova applicazione anche nell’ambito delle associazioni agricole. I verificatori hanno accertato dalla documentazione extracontabile, rinvenuta nella sede dell’associazione, che la merce veniva acquistata presso terzi (non soci, ovviamente) ma veniva ugualmente contabilizzata e ripartita fittiziamente tra i soci, al solo scopo di non perdere le agevolazioni fiscali riconosciute dall’ordinamento tributario.
La sentenza della Corte
La Cassazione civile, con la sentenza in esame, ha chiarito che l’Amministrazione finanziaria ha il potere di revocare i benefici fiscali alla cooperativa, qualora ravvisi delle violazioni in merito all’approvvigionamento dei prodotti, oltre misura ammessa dalla legge.
Uno dei motivi che hanno portato i legali dell’associazione a ricorrere per Cassazione stava nel fatto che veniva lamentata la violazione, da parte dei giudici di merito, dell’articolo 14 del Dpr 601/1973 che regolamenta le “Condizioni di applicabilità delle agevolazioni”.
Secondo il ricorrente, l’Agenzia delle Entrate non poteva discrezionalmente disconoscere il beneficio fiscale all’associazione agricola, ma avrebbe dovuto adire il preventivo parere del ministero del Lavoro e degli organi di vigilanza, come disciplinato dall’articolo 14, del citato Dpr.
Secondo la giurisprudenza della Corte, "In tema di agevolazioni tributarie in favore delle società cooperative, la conformità degli statuti ai principi legislativi in materia di mutualità comporta una presunzione di spettanza delle agevolazioni o esenzioni tributarie, sicché il procedimento di verifica dei "presupposti di applicabilità" di cui all'art. 14, terzo comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 601, che prevede come obbligatorio il preventivo parere degli organi di vigilanza, attiene ai soli casi in cui detta presunzione legale non operi, salva la facoltà dell'amministrazione di disconoscere le agevolazioni, per ogni singolo periodo d'imposta, sulla base di dati concreti, atti a dimostrare che la veste "mutualistica" funge da copertura ad una normale attività imprenditoriale. In tale ottica, il parere preventivo degli organi di vigilanza riguarda ì soli requisiti soggettivi della società cooperativa, mentre l'ordinario potere di accertamento degli uffici finanziari ha ad oggetto la natura e le modalità di svolgimento dell'attività produttiva della cooperativa stessa" (Cassazione 10544/2006).
Allo stesso modo, la sentenza 1328/2005 del Collegio, integra l’argomento ribadendo il principio secondo cui gli statuti delle cooperative devono essere conformi ai principi di mutualità affinché possa essere riconosciuto loro il beneficio delle agevolazioni o delle eventuali esenzioni tributarie.
Ciò non impedisce all’Amministrazione finanziaria di disconoscere i benefici fiscali concessi alla cooperativa in cui non si configuri il carattere della mutualità perché ciò fungerebbe “da copertura ad una normale attività imprenditoriale”, nulla rilevando l’eventuale parere da parte del ministero del Lavoro anche se favorevole alla cooperativa.
In tal caso, gli eventuali ristorni concessi ai soci in assenza della mutualità della cooperativa debbono essere considerati delle mere distribuzioni di utili.
Concludendo la disamina sul controllo preventivo degli organi all’uopo preposti alla vigilanza dei requisiti delle società cooperative, ci viene in aiuto la sentenza 1797/2005, chiarendo che si tratta di controllo di natura meramente soggettiva e non anche sull’attività produttiva, (articoli 10 e 11 del Dpr 601/73), il cui controllo viene affidato all’Amministrazione fiscale.
Per quanto concerne l’ultimo punto della motivazione del ricorso per Cassazione presentato dalla cooperativa, inerente l’erronea interpretazione, da parte della Ctr, dell’articolo 2135 del codice civile, che recita testualmente “È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse” avendo i giudici di merito stabilito nella sentenza di secondo grado che l’associazione non abbia venduto prodotti provenienti in prevalenza dal proprio fondo, la Cassazione ha dichiarato essere inammissibile anche questa parte del ricorso evidenziando il fatto che il contribuente avrebbe dovuto fornire elementi sufficienti a provare la prevalenza della provenienza delle merci vendute dal proprio fondo, affinché possa essere considerata la vendita dei beni attività connessa a quella agricola.
Valerio Giuliani
ARCI
Soci
Vi aderiscono 1.115.002 persone, suddivise in 4867 circoli o associazioni locali che si occupano di tematiche varie: cultura (arte, cinema/video, letteratura/poesia, musica, teatro/danza), turismo, diritti, impegno sociale, servizio civile e solidarietà internazionale.
Wikipedia (alias sentito dire)
GeishaBalls ha scritto:Pagano meno il caffè? Pagano meno l'energia elettrica? Cosa pagano di meno, e quanto di meno? E rispetto a chi? I circoli ARCI pagano meno dei circoli non comunisti?Il bel renato ha scritto:Dico che non è che a fare i buonisti si ha ragione per forza...GeishaBalls ha scritto:
Di anticomunisti con il complesso di inferiorità ne abbiamo già visti. Tu cosa vuoi dire?
Le cooperative sono sbagliate, le imprese devono essere solo a fine di lucro e non possono essere i lavoratori a mettersi insieme? Quale nuovo argomento vuoi portare?
Le cooperative non sono sbagliate, è sbagliato spesso e volentieri l'uso che se ne fa.
Così come lo è spesso l'uso dei circoli Arci... non sono forse bar e locali identici agli altri? E perché devono pagare meno?
Di che parli?
Quale è il tuo pensiero, oltre al sentito dire sul sentito dire?
certo, i leghisti spadroneggiano da anni col 60% in veneto e nessuno si era accorto di nulla, gli è passato tutto sotto il nasoGeishaBalls ha scritto:Quel che succede in Toscana è il partito che ruba, quel che succede in Veneto sono i singoli che sbagliano.
Ed in questo modo si può continuare ad avere fede