Da ragazzo non osavo pensarlo (politicamente scorretto

) ma se un uomo e' benestante e ben curato, le 20enni disoccupate sono tutt'altro che irraggiungibili
Un enorme errore della mia adolescenza e' stato di cercare di formarmi su libri e quadri invece di affidarmi a una persona in carne ed ossa (pagandola se necessario)
in particolare, un grosso errore "sistematico" fu di sopravvalutare l'elemento femminista o individualista di una donna (piu' spesso raffigurato nell'arte elevata e intellettuale) rispetto al suo cercare attenzioni e cercare di mettersi in coppia, che pure di solito e' prevalente in lei
(possiamo vedere il selfie come un'opera della donna stessa, in cui lei e' sia la fotografa che l'opera, e in cui il cercare attenzioni e invitare gli uomini e' chiaramente prevalente)
tra i 18 e 25 quell'atteggiamento dogmatico mi impediva completamente di vedere gli inviti, ahi troppo delicati, che le donne mi facevano
Letteralmente la mia "cultura" ha lavorato contro la mia felicita' e la mia crescita come uomo e come persona

1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate