Indagine N°2: Piramidi e rocce sferiche su Marte.
Centinaia (se non migliaia) sono le foto scattate dai Rover marziani che nel corso di oltre 10 anni sono state dettagliatamente monitorate sotto la lente d'ingrandimento di ufologi o semplici amatori del settore. Di stranezze ne son venute fuori a quantità industriale, ma quanto c'è di vero?
In questo caso analizzerò due degli episodi che in questo periodo vanno per la maggiore tra gli ufologi e i lettori dei giornali che, senza il minimo approfondimento giornalistico, non fanno altro che alimentare false credenze; parlerò delle "piramidi marziane" e delle "sonde sferiche".
La teoria della piramide marziana nasce tra maggio e giugno di questo anno, fa velocemente il giro dei maggiori siti ufologici e non, ma riesce ad acquistare risalto mediatico grazie alla diffusione di un video caricato su Youtube verso la fine di giugno.
[Fonte]
Sono diverse le versioni, ma principalmente si parla di una vera a propria piramide sommersa fino alla sommità della punta.
La foto, certamente autentica, è stata scattata dalla
Mastcam del lato destro (
Mast right) del
Rover Curiosity il 7 maggio 2015, durante il 978° giorno marziano.
[Fonte],
[Foto nel dettaglio]

Nella foto è possibile apprezzare diversi dettagli, come ad esempio la presenza di rocce dalle forme irregolari, spigolose e appuntite, questo è causato anche dal tipo di erosione che caratterizza il suolo marziano. Analizzando con attenzione la foto, inoltre, si notano altri due particolari; la piramide non risulta essere più grande delle pietre che la circondano, oltre al fatto che la stessa piramide risulta essere inclinata di 45°, quindi storta rispetto al terreno, come si evince in questa foto:

La foto è stata scattata da una piccola valle e raffigura degli avvallamenti poco distanti dove, se si aguzza un tantino la vista, risulta possibile notare la presenza della struttura piramidale. La foto è stata scattata 19 minuti (circa) prima rispetto alla precedente, tramite la Mastcam del lato sinistro del Rover Curiosity.
[Fonte]
Superfici rocciose così spigolose non sono esclusiva marziana, se ne ha notizia anche sulla Terra, come ad esempio su isole vulcaniche come l'isola greca di
Nea Kameni:

Premessa: le rocce vulcaniche terrestri sono notoriamente molto più giovani di quelle marziane, di conseguenza lo stato di erosione è molto differente.
Quella conformazione a forma piramidale è l'unico caso marziano?
No, esistono diversi casi certificati, come ad esempio quello del 22 settembre 2012, quando il Rover Curiosity fotografò e analizzò una roccia piramidale, denominata successivamente
Jake Matijevic. La roccia misurava 25 cm in altezza e 40 in larghezza.
[Fonte]

La foto è stata scattata tramite
Navcam (lato destro), mentre il braccio sinistro del Rover cominciava ad analizzare la roccia. Il Rover ha anche posizionato uno spettrometro (
Alpha Particle X-Ray Spectrometer) per la rilevazione di elementi chimici all'interno della roccia stessa.
[Fonte]

Dalle prime analisi pubblicate dalla
NASA (ottobre 2012), si è scoperto che la Jake Matijevic è una roccia
ignea (o
magmatica), l'elevata presenza di sodio, alluminio e potassio, e una minore presenza di magnesio, ferro e nichel, fanno immaginare che la roccia rientri nella famiglia dei
feldspati. L'elevato contenuto di minerali e l'abbondanza di elementi chimici, fanno della Jake Matijevic una mugearite. Casi di questo tipo sono assai rari sul nostro pianeta.
Mostrare la foto da questa angolazione è fuorviante e sopratutto sleale, sintomo di cattiva fede:
Possiamo quindi affermare (fino a prova contraria), che le conformazioni rocciose a forma piramidale sono semplici rocce, nient'altro che questo.
Le sonde sferiche:
Meno affascinante, ma non meno ottenebrato dai punti interrogativi, è l'argomento sfere/rocce sferiche. Anche in questo caso sono numerose le testimonianza fotografiche che ci documentano l'esistenza di rocce dalle strane forme ovalo/sferiche.

La foto, scattata l'11 settembre 2014 (durante il 746° giorno marziano) tramite la
Mastcam del lato sinistro del
Rover Curiosity, raffigura una strana biglia rocciosa tra la desolata distesa marziana.
[Fonte]
Di cosa si tratta?
Si tratta semplicemente di accumuli in strati concentrici di sostanze minerali, il processo è comunemente detto
concrezione.
Queste sferule, dette anche
mirtilli (
blueberries) per le loro forme e le loro colorazioni bluastre dovute alle false tinte utilizzate dalla
NASA, non sono esclusiva del pianeta rosso, risultano essere assai diffuse anche sul nostro pianeta, come ad esempio, le concrezioni giganti dell'isola russa di
Champ.

Oltre alle concrezioni, non notate niente di interessante nella foto? Bene, vi do una mano:

Rocce irregolari, spigolose, acuminate. Molto simili a quelle marziane, ma siamo in Russia, e quella è proprio una roccia a forma piramidale (per lo meno lo sembra, proprio come la roccia marziana), entrambe mostrano soltanto due delle quattro facciate, ma risulta interessante il fatto che io abbia trovato un esempio terrestre senza neanche averne intenzione, questo dimostra il fatto che, volendo, esempi corposi sono riscontrabili facilmente anche a casa nostra.
La NASA è a conoscenza di tal fenomeno fin dagli albori dell'esplorazione marziana, quando il
Rover Opportunity ne testimoniò l'esistenza documentandone la presenza nel
Meridiani Planum, una vasta pianura sita in prossimità dell'equatore marziano.
[Fonte]
Non si tratta quindi di strane sonde sferiche dalla non specificata utilità lasciate sul pianeta rosso da chissà quale civiltà extraterrestre.
Valutazione fenomeno: FALSO