https://www.facebook.com/pages/Jovanott ... nref=story
Visto che mi si accusa di non aver visto il prestigioso incontro di Jova con l'università di Firenze, mi sono sacrificato per dovere di cronaca, e l'ho visto.
Il risultato è ancora più stupefacente e fantozziano di come la stampa lo descriva. Se non volete sorbirvi una sequela di supercazzole e aneddoti da liceale effeminato ho riassunto i momenti salienti in questi punti:
50:20 "secondo me è culo, cioè le cose si sono infilate in un certo modo"
Prendiamola come un battuta dai. Tanto Freud non se lo incula più nessuno.
1:00:50 "sono stato invitato ad un summit segr... ehm privato, molto esclusivo, organizzato da una delle più grandi aziende del mondo, in cui c'erano quelle che secondo loro erano le 80 persone più importanti del pianeta per quanto riguarda il futuro, adesso io non posso parlare di questa cosa qui..."
Qua siamo di fronte a una rivelazione: o il vate dei gggiovani ha partecipato al Gruppo Bilderberg senza manco sapere cosa fosse, oppure ha scambiato una riunione di condominio per un raduno di premi nobel e alti dirigenti di multinazionali.
Prevedo una pioggia di occhi e triangoli ai prossimi suoi concerti.
1:23:12
"non c'è cosa più misera di credere in sè stessi! credi negli altri! credi nel mondo! credi nella bellezza! credere in sè stessi è niente, perchè non siamo niente! [...] fonditi con le cose, cerca la speranza nelle cose, che significa credere in sè stessi? tutti credono in sè stessi..."
Pieno delirio di onnipotenza turbo-renziano del fareh.
Troppo difficile capire cosa sia la mancanza di autostima quando ti invitano al Bildemberg senza dirti manco il perché, e sei costretto a sparare banalità a ripetizione per abbassare leggermente il livello del tuo ego.
1:27:50 Qua dice la famosa frase che parafrasata si rende così:
Lavorare gratis è bello troppissimo (se non usi i denti)
1:20:39 Finale a sorpresa:
una ragazza stranamente spezza la catalessi generale, e la butta sulla polemica, affermando che l'università non prepara adeguatamente al mondo del lavoro e che i genitori non possono mantenere i figli a vita.
Ma il Jova, prontamente la esorta a rientrare nei ranghi, e la rimprovera dicendo che il suo non è il giusto atteggiamento, sostenendo che mai un moneta fu spesa dai suoi genitori per il suo sostentamento, cosicché anche un gelato diventò un miraggio per il gggiovane Cherubini, abbandonato a se stesso anche nella prima infanzia, nella strada che poi lo portò allo schiavismo divertente della sagra delle ranocchie, al rappp, e alle marchette.