Chiuso il bordello, 40 enne cinese arrestata. Clienti nel libro mastro
I carabinieri stavano raccogliendo indizi già da novembre, quando hanno scoperto un centro analogo a Noale. La casa tra Mestre e Mogliano
Un centro di sfruttamento della prostituzione organizzato, con tanto di registri con contatti telefonici, tariffe e annotazioni sui "gusti sessuali" dei clienti più affezionati: è il quadro emerso dall'operazione dei carabinieri che ha portato alla scoperta di una casa d'appuntamento ai confini tra Mestre e Mogliano, conclusa con l'arresto di una 40 enne di origini cinesi.
Ed è la quarta nell’arco di soli tre mesi, a cui i militari sono giunti seguendo la pista di un altro centro chiuso a Noale pochi mesi fa. Il blitz risale a lunedì pomeriggio, quando i carabinieri in borghese hanno fatto il loro ingresso nei locali a luci rosse di un anonimo appartamento di via Trento, a Mogliano Veneto. L'indizio che li ha indirizzati là è stato un numero di telefono annotato su un piccolo foglio di carta, al quale rispondeva una donna di origini cinesi. Sono allora scattate indagini incrociate, consistenti nell’analisi degli annunci su diversi siti internet e di tabulati telefonici: è emerso che il numero si riferiva a L.Y., residente regolarmente a Mogliano.
Tante le persone che l'avevano contattata, alcune delle quali sono state sentiti dagli investigatori per carpire informazioni utili alle indagini. Non senza un certo imbarazzo da parte dei clienti, “pizzicati” a consumare i rapporti galeotti con le avvenenti prostitute orientali ben reclamizzate negli annunci. Diversi gli escamotage e le procedure di sicurezza che la maitresse metteva in atto per tutelarsi contro eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine, come ad esempio la prassi di dirottare i clienti su un civico diverso da quello dell’appartamento, così da controllare dalla finestra, in sicurezza, chi fosse il reale cliente e se corrispondesse alla descrizione fornita dallo stesso per telefono.
Il blitz dei militari ha portato all'arresto della donna e al sequestro di una grossa somma di denaro, oltre che di materiale attinente all'attività: un computer, telefoni cellulari e alcune agende che contenevano contatti telefonici, prontuari e tariffe delle prestazioni, descrizioni fisiche e caratteriali dei clienti “più affezionati”, riguardo ai quali erano indicate specifiche annotazioni relative alle prestazioni preferite. Molti anche gli annunci erotici rinvenuti. La donna è stata posta agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio per direttissima
