Se n'è andata in una settimana.
Mi è morta in braccio.
Ciao, piccola!

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Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Lo puoi ben dire, caro.Superfissato ha scritto:Dai, ogni tanto piace a tutti intenerirsi.
Ben vengano le storielle un po caramellose dunque; e poi quella di tuo padre è stata una vera "Pet therapy".
Mi unisco al dolore di superfissato e al "rincoglionimento" dei Madrugada che è anche il mio e dei cari che mi circondano.Madrugada ha scritto:Anche mio padre era così. In casa dei miei ci sono sempre stati cani, poi in questi ultimi anni hanno iniziato a bazzicare dei gatti. 4 anni fa arrivò un gatto stupendo, molto docile, probabilmente si era perso, ma i miei ne furono subito conquistati, al punto da permettergli di dormire persino sul letto con loro. Scoprirono che era di razza norvegese, un vero splendore. Mio padre in quel periodo era in chemioterapia, e la presenza del gatto lo trasformò completamente, lo coccolava, lo spazzolava, lo trattava quasi come un figlio (roba da pazzi, credimi) e il micio apprezzava moltissimo la sua presenza. Un giorno, circa un anno dopo, quando mio padre era guarito, il gatto uscì stranamente dal giardino (non lo aveva mai fatto), e fu investito da un'auto. Non ci fu niente da fare. Ricordo ancora le lacrime di mio padre. Mi piace pensare che quel micio sia stato un dono per lenire le sue sofferenze, e che se ne sia andato quando ormai il mio papà era guarito.
Lo so, storiella patetica. Ma in casa mia siamo tutti un po' rincoglioniti per i gatti (mio padre in primis, cosa che continua a stupirmi, dato che ora di gatti ne hanno due).
Il Blu di Russia. E' pure grigio, ma ha un carattere meraviglioso che non riusciresti a corrompere.Paperinik ha scritto:Stavo pensando se io sono più da gatto o da cane. Io dico da gatto.
Quale gatto potrebbe essere mio compagno? Tenderei ad escludere i certosini..pensavo ad uno che non rompe i coglioni, come prima cosa.