(OT) il topic dei valorosi/e

[CianBellano]

Via al televoto.

[lider maximo]

Se conti anche i limoni, secondo me arriva a belle cifre.

Cian è tipo che al limone arriva come niente.

Pure io ci arrivo facilmente, tramite quella cosa rossa, come si chiama, ah si, il campari.

Quota 96 in un anno la supero in carrozza.

[scb]

Pensavo che i limoni te li guadagnassi con l'instancabile eloquio, Lider

[gi.kappa.]

Ieri ho visto Libera uscita con Owen Wilson. Quel film è troppo da topic dei valorosi.

[Drugo]

Pensavo che i limoni te li guadagnassi con l'instancabile eloquio, Lider

Qualcosa del tipo "Ti caccio la lingua in bocca almeno te la tappo un pò" ?

Quella del prendere la donna per sfinitezza può valere come tecnica valorosa?

[Lonewolf]

Il paradosso di questo topic è sempre stato il fatto che a prenderlo sul serio non era chi ci scriveva, ma chi lo leggeva.
La menata del valoroso alberga solo nella mente assai limitata di qualcuno.
Il topic era solo un'occasione per cazzeggiare, scrivere e raccontare. Senza alcuna pretesa di insegnare niente a nessuno.
Poi puntualmente saltava fuori qualche cazzone/a col dito puntato e con uno sbaffo di merda sotto il naso, che guidava uno stuolo di sorci come un novello pifferaio magico.

Insomma chi scriveva, chi più chi meno, lo ha sempre fatto col sorriso e per il piacere di farlo. A vederci dettami e cagate seriose sono altri.

[lider maximo]

Ma sapete che qualche volta ha funzionato, questa tattica?

Quando non riuscivano a resistere, erano cazzi amari.

Eppure avevano anche un'altra alternativa, sempre.

[Bola]

Il paradosso di questo topic è sempre stato il fatto che a prenderlo sul serio non era chi ci scriveva, ma chi lo leggeva.
La menata del valoroso alberga solo nella mente assai limitata di qualcuno.
Il topic era solo un'occasione per cazzeggiare, scrivere e raccontare. Senza alcuna pretesa di insegnare niente a nessuno.
Poi puntualmente saltava fuori qualche cazzone/a col dito puntato e con uno sbaffo di merda sotto il naso, che guidava uno stuolo di sorci come un novello pifferaio magico.

Insomma chi scriveva, chi più chi meno, lo ha sempre fatto col sorriso e per il piacere di farlo. A vederci dettami e cagate seriose sono altri.

Direi che non hai sbagliato una virgola...

[gi.kappa.]

Il paradosso di questo topic è sempre stato il fatto che a prenderlo sul serio non era chi ci scriveva, ma chi lo leggeva.
La menata del valoroso alberga solo nella mente assai limitata di qualcuno.
Il topic era solo un'occasione per cazzeggiare, scrivere e raccontare. Senza alcuna pretesa di insegnare niente a nessuno.
Poi puntualmente saltava fuori qualche cazzone/a col dito puntato e con uno sbaffo di merda sotto il naso, che guidava uno stuolo di sorci come un novello pifferaio magico.

Insomma chi scriveva, chi più chi meno, lo ha sempre fatto col sorriso e per il piacere di farlo. A vederci dettami e cagate seriose sono altri.

Amen fratello!

[scb]

Il paradosso di questo topic

[Scopri]Spoiler

è sempre stato il fatto che a prenderlo sul serio non era chi ci scriveva, ma chi lo leggeva.
La menata del valoroso alberga solo nella mente assai limitata di qualcuno.
Il topic era solo un'occasione per cazzeggiare, scrivere e raccontare. Senza alcuna pretesa di insegnare niente a nessuno.
Poi puntualmente saltava fuori qualche cazzone/a col dito puntato e con uno sbaffo di merda sotto il naso, che guidava uno stuolo di sorci come un novello pifferaio magico.

Insomma chi scriveva, chi più chi meno, lo ha sempre fatto col sorriso e per il piacere di farlo. A vederci dettami e cagate seriose sono altri.

Tutto verissimo e condivisibile.

Se posso però permettermi, la tua esegesi ha tolto gran parte del fascino di questo topic.

Tu, mio caro socio, hai omesso di considerare che gran parte del fascino indiscusso di questo topic stava nella natura vagamente massonica dello stesso:
Una cerchia di utenti che sapevano, senza bisogno di spiegazioni, che si stava allegramente cazzeggiando e raccontando episodi al solo fine di procurarsi reciproco diletto (non che poi gli episodi fossero per ciò solo falsi, anzi, tu per primo hai scritto delle perle).
E una pletora di distratti avventori, o di bacchettoni/e, che assisteva con aria di riprovazione al cazzeggio di quei primi, ritenendoli puttanieri, sfigati, sessisti, e tutto il resto del pacchetto.
Ed i primi godevano, allo spettacolo dei secondi.

Ora dopo la tua spiegazione il giochino è disinnescato.

[Lonewolf]

Tutto ha una fine, socio. Tutto.
E la fine del topic era già giunta ben prima del mio post.

[CianBellano]

Ma chi è che faceva il serioso bastian contrario in questo topic?
Sarà stata immagino sigile, per il resto forse non ero sul forum, non rammento tali fronde.

[scb]

Ma chi è che faceva il serioso bastian contrario in questo topic?

Tanti, poi c'era il caso Helmut, che non si capiva mai quando era serio e quando era

[CianBellano]

La presenza di helmut purtroppo ha sempre reso indigesto per me questo topic.
Ho una idiot sincrasia per quell'utente. Spero comunque sia vivo, ci mancherebbe.

[scb]

Tutto ha una fine, socio. Tutto.
E la fine del topic era già giunta ben prima del mio post.

Eppure io nutrivo speranze che, grazie a te, potesse tornare ai vecchi fasti.

Comunque, già che ci siamo, voglio ricordare il mio primo episodio di valore, il battesimo del fuoco direbbe Vermut.

Era l'agosto del 1998. Io ed il mio wingman eravamo in Interrail per l'europa orientale, di preciso eravamo di stanza a Praga, quei giorni lì.

Quel mattino lì, avevo litigato, ma di brutto, col wingman, per divergenze artistiche sugli sviluppi della sera prima quando, presi al lazo da due ceke bruttarelle ma simpatizzanti per l'italico arnese, il predetto aveva sviluppato un violentissimo mal di testa tale da mandare a puttane lo sviluppo erotico della serata. Non me l'ero sentita di rispedirlo a casa solo, ma gliel'avevo giurata.
Conoscevo bene i suoi sopraffini gusti da fighetto rompicoglioni, ed ero sicuro che il mal di testa fosse mera strategia per smarcarsi dalle budrigozze slavotte e slavate. Io al converso ero all'uscita da un periodo da biafra della figa (cit.), che mi rendeva ben poco schizzinoso.

Tuttimodi, quel mattino lì gli rinfacciai lo scarso valore della sera prima, e andai via dal sottotetto che la babushka della stazione ci aveva affittato per otto marchi a notte sbattendo la porta.
"Ci vediamo domani, cazzo. Oggi me ne sto da solo, sbattitela tu, e vedi di rimorchiarti una modella, cazzone!"

Vagai a lungo per la città, accompagnato un gruppo di serbi truci (con serbe fighe al seguito) che condividevano col sottoscritto la passione per la birra ceka (una pinta 750 lire).

Al tramonto ci salutammo, loro partivano quella sera. Seduto sui gradoni della statua di Starometske Namesti, pensavo che forse era il caso di tornare a casa, e di fare la pace. Cristo, ci aspettavano ancora venti giorni di treni e paesi sovietici, non era il caso di smerdare tutto.

Mi alzo, caccio fuori una Marlboro dal pacchetto, mi guardo attorno, resto fermo. Una bionda abbronzata, con la faccia simpatica e sorridente, aveva incrociato il mio sguardo. Questione di un attimo, ma uno di quegli attimi che ti dicono: vai. E andai.

Sorriso cazzone, inglese scolastico o poco più, richiesta retorica di informazioni. Si broccolava così, a quei tempi senza internet messaggini e un cazzo di nulla. Sorriso ricambiato, malizia evidente. Risposta pronta, italiana con forte cadenza da mangiapolenta. Elisa C. inquieta ventiseienne di Rovigo, viaggiatrice solitaria, Dio l'abbia in gloria.
Fu una bella serata, io ero in stato di grazia come poche volte in vita mia, battute giuste al momento giusto, ristorantino, tutto. Lei di battuta pronta, un filo aggressiva, si divertiva a vedere il mocciosetto intraprendente.
Forse le feci tenerezza, forse le piacqui, forse entrambe le cose.
Alle sei del mattino pensai che era il caso di tornare a casa. Ci baciammo, ci scambiammo gli indirizzi di casa (all'epoca usava fare così), uscii dal suo alberghetto nella plumbea alba praghese.
Rabbrividii, l'aria pungeva e profumava di foresta.
Presi il tram e mi avviai verso il sobborgo. In mezzo ai cechi che andavano al lavoro, pensavo a Kundera, alla Mitteleuropa, a quanto è strana la vita.
Perdere la verginità a Praga, con un'italiana. Strana la vita.