relativamente: se siamo dove siamo ora e' perche' negli ultimi 20 anni non abbiamo investito in cervelli, e non siamo riusciti a creare aziende grandi, funzionali e competitive se non in rarisime eccezioni tipo la stm e in parte l'agip: se a tutt'oggi l'azienda piu' grande in italia e' la fiat che e' alla canna del gas non c'e' da stupirsi se siamo visti come terreno di conquista da parte degli stranieri.gli equilibri vengono fissati non dagli italiani , ma da chi realmente comanda a livello planetario.costoro hanno deciso il declino dell'italia a livello sociale ed economico, non possiamo farci nulla.
guarda la distribuzione ad esempio: se togli coop ed esselunga tutte le catene sono in mano a tedeschi e francesi e stanno facendo un botto di soldi: ma quando si trattava di permettere alla coop di consolidarsi e crescere ulteriormente tutti a puntare il dito e ad accusare: "ecco! i comunisti contro il mercato!"
bene ora che il mercato lo fanno gli altri gli stessi che prima accusavano ora piangono perche' colonizzati dagli stranieri: a me sta benissimo: pare che solo completamente affogato nella merda l'italiano si svegli ed abbia un barlume di reazione: ma guai a pianificare prima, a pensare una soluzione equilibrata PRIMA che succeda un qualsiasi casino.
no.pensa alla olivetti....
olivetti e' stata sputtanata perche' quel pirla di de benedetti invece che l'industriale si e' messo a fare il finanziere, toppando alla grande e mandando in rovina una azienda che poteva diventare un colosso dell'elettronica europea.
ridendo e scherzando se si pensa a prodotti come il quaderno olivetti (proposito se qualcuno ne ha ancora uno funzionante me lo dica che son anni che lo cerco) da cui poi sono derivati i libretto toshiba e tutti i subnotebook attuali erano idee all'avanguardia a livello mondiale.
talmente avanti che molti in italia non se ne sono mai resi conto
