Mi volevo illudere che essendo nuovo tentasse un periodo promozionale per farsi conoscere, ma probabilmente avete ragione voi....coppia_co ha scritto:
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poi ognuno la vede amodo suo ...
Recensioni di Club Privè
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Re: Recensioni di Club Privè
- blackdevil
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Re: Recensioni di Club Privè
e questo qua che doveva spaccare tutto già mesi fa che fine ha fatto?
http://www.nirvanaclub.it/promo.html
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Re: Recensioni di Club Privè
Sapete che ogni tanto ci piace mostrarvi come si sta dalla parte dei gestori, e quindi eccovi la
CRONACA DI UNA SERATA DIFFICILE
Nulla lascia presagire che sabato 22 Luglio sarà una serata difficile.
In programma non ci sono feste particolari, fa molto caldo e lo staff del k attende pigramente l’orario di apertura.
In effetti, sino alle undici tutto sembra avviarsi verso un binario tranquillo, e le coppie arrivavano poche per volta, alla spicciolata. Questa serata non finirà mai, penso.
Di colpo, la musica si blocca e subito dopo le luci si spengono.
Penso ad un sovraccarico di corrente, mi dico che basterà controllare il quadro luci.
I ragazzi dello staff mi tolgono ogni illusione: è un blackout di tutta la zona.
Be’, e adesso?
Cosa possiamo fare, dato che non funziona letteralmente più nulla?
Restano accese solo le luci di sicurezza, e le lampade sui tavolini grazie ad un accumulatore interno.
Niente luci, niente musica, niente aria condizionata, nessuna possibilità di utilizzare le spine delle bevande al bar.
Quanto durerà questo blackout? Impossibile dirlo, speriamo pochi minuti.
L’atmosfera è surreale, ed il primo timore è per la gente: si annoierà in fretta.
Chiamiamo tutti verso il bancone bar, apriamo quasi tutte le bottiglie di prosecco che abbiamo, per cercare di tenere unite le coppie offrendo loro qualcosa da bere.
Magari –pensiamo- si creerà un qualche senso di solidarietà. Useranno questo inconveniente per fare conoscenza.
Giungono le prime notizie: tutta la riviera Berica e gran parte della zona Est di Vicenza sono al buio. Ahia.
I minuti passano veloci. La compagnia elettrica non risponde al telefono; una voce registrata sembra prenderci in giro: “Se intendete segnalarci il guasto lungo la zona Est di Vicenza, grazie lo sappiamo già”.
Nel frattempo accade quello che non ci aspettavamo.
Il parcheggio si riempie, e comincia ad arrivare gente, ancora gente, più del previsto, molta più del previsto.
A questo punto dobbiamo prendere una decisione: chiudiamo o attendiamo?
Le luci di sicurezza hanno un’autonomia limitata, e non possiamo tenere le coppie dentro il locale quando si saranno spente.
Io spingo per giocarcela: facciamo salire tutti, diamo fondo a tutte le bottiglie che abbiamo, a tutte le scorte, e riforniamo il buffet continuamente.
Teniamo duro fino all’ultimo minuto, dico.
Parte dei ragazzi non è convinta, Sandra ha un po’ paura, la conosco: preferirebbe fermarsi qui.
E’ un azzardo: se dovremo chiudere, offriremo la serata a tutti, ma per noi sarà un bagno di sangue.
Ormai è mezzanotte, l’atmosfera è surreale. Il locale è pieno, e fa tanto caldo.
Vado al bar e chiedo come faranno le ragazze in cambusa senza la lavastoviglie: “Hanno le manine, e l’acqua corrente!”, mi rassicura Renato, mentre prepara un’ Havana Cola con quel che è rimasto. “Non lo voglio con la Coca Zero!” –dice la ragazza a cui è destinato. “Ti fa benissimo! –risponde lui- molte calorie in meno, mi ringrazierai!”
Io la faccia da giocatore di poker non so farla, si capisce che sono preoccupato e nervoso, perché il tempo sta scadendo.
Pochi minuti e le luci si esauriranno.
Dobbiamo chiudere l’accesso ai privé, intanto.
Mezzanotte e quaranta, ormai non ha più senso rischiare, bisogna fare uscire tutti.
Abbiamo aspettato anche troppo.
Sandra e i ragazzi mi mandano al centro della pista, chiedo attenzione: “Vorrei darvi buone notizie, ma purtroppo non ne ho. E’ andata così, non possiamo farci nulla. Vi ringraziamo tutti per avere avuto tanta pazienza, ma dobbiamo chiedervi di uscire. La serata, per quel che vale, la offre il Krystal”.
So che domani sarà una brutta giornata.
Le coppie si avviano con calma verso le uscite, scendono le scale, si sparpagliano pigramente per il parcheggio, verso le auto.
I primi mettono in moto, se ne vanno.
Io sono ad un lato della pista, sto salutando, ringrazio.
Qualcuno mi dà una pacca sulla spalla, qualcun altro un buffetto sulla testa.
Mi fanno sentire la loro solidarietà.
Ed in quel momento ritorna la corrente, come in un film.
I par della pista si illuminano, sento i motori dell’aria condizionata avviarsi.
Chi è vicino a me esulta, vedo Milos e Davide correre verso le uscite per avvisare la gente!
Tutti tornano dentro, ridono.
Il mio DJ fa saltare fuori dalle casse il pezzo più giusto: “Get Lucky” dei Daft Punk, ed in un attimo la pista è già piena.
Salgo in consolle, dai che si va!
Un minuto, un solo minuto ancora e sarebbe stato troppo tardi. Ma che culo.
Qualcuno lo abbiamo perso, ma tanti sono qui, e adesso vogliono solo divertirsi; Forse hanno ragione i Daft Punk: “We are up all night to get lucky”, stiamo alzati tutta la notte per avere fortuna.
E’ andata anche questa, dai.
Verranno i tempi duri, ma non stasera, non ancora.
Grazie di cuore a quelli che leggono SZ e che erano lì, e sono rimasti.
CRONACA DI UNA SERATA DIFFICILE
Nulla lascia presagire che sabato 22 Luglio sarà una serata difficile.
In programma non ci sono feste particolari, fa molto caldo e lo staff del k attende pigramente l’orario di apertura.
In effetti, sino alle undici tutto sembra avviarsi verso un binario tranquillo, e le coppie arrivavano poche per volta, alla spicciolata. Questa serata non finirà mai, penso.
Di colpo, la musica si blocca e subito dopo le luci si spengono.
Penso ad un sovraccarico di corrente, mi dico che basterà controllare il quadro luci.
I ragazzi dello staff mi tolgono ogni illusione: è un blackout di tutta la zona.
Be’, e adesso?
Cosa possiamo fare, dato che non funziona letteralmente più nulla?
Restano accese solo le luci di sicurezza, e le lampade sui tavolini grazie ad un accumulatore interno.
Niente luci, niente musica, niente aria condizionata, nessuna possibilità di utilizzare le spine delle bevande al bar.
Quanto durerà questo blackout? Impossibile dirlo, speriamo pochi minuti.
L’atmosfera è surreale, ed il primo timore è per la gente: si annoierà in fretta.
Chiamiamo tutti verso il bancone bar, apriamo quasi tutte le bottiglie di prosecco che abbiamo, per cercare di tenere unite le coppie offrendo loro qualcosa da bere.
Magari –pensiamo- si creerà un qualche senso di solidarietà. Useranno questo inconveniente per fare conoscenza.
Giungono le prime notizie: tutta la riviera Berica e gran parte della zona Est di Vicenza sono al buio. Ahia.
I minuti passano veloci. La compagnia elettrica non risponde al telefono; una voce registrata sembra prenderci in giro: “Se intendete segnalarci il guasto lungo la zona Est di Vicenza, grazie lo sappiamo già”.
Nel frattempo accade quello che non ci aspettavamo.
Il parcheggio si riempie, e comincia ad arrivare gente, ancora gente, più del previsto, molta più del previsto.
A questo punto dobbiamo prendere una decisione: chiudiamo o attendiamo?
Le luci di sicurezza hanno un’autonomia limitata, e non possiamo tenere le coppie dentro il locale quando si saranno spente.
Io spingo per giocarcela: facciamo salire tutti, diamo fondo a tutte le bottiglie che abbiamo, a tutte le scorte, e riforniamo il buffet continuamente.
Teniamo duro fino all’ultimo minuto, dico.
Parte dei ragazzi non è convinta, Sandra ha un po’ paura, la conosco: preferirebbe fermarsi qui.
E’ un azzardo: se dovremo chiudere, offriremo la serata a tutti, ma per noi sarà un bagno di sangue.
Ormai è mezzanotte, l’atmosfera è surreale. Il locale è pieno, e fa tanto caldo.
Vado al bar e chiedo come faranno le ragazze in cambusa senza la lavastoviglie: “Hanno le manine, e l’acqua corrente!”, mi rassicura Renato, mentre prepara un’ Havana Cola con quel che è rimasto. “Non lo voglio con la Coca Zero!” –dice la ragazza a cui è destinato. “Ti fa benissimo! –risponde lui- molte calorie in meno, mi ringrazierai!”
Io la faccia da giocatore di poker non so farla, si capisce che sono preoccupato e nervoso, perché il tempo sta scadendo.
Pochi minuti e le luci si esauriranno.
Dobbiamo chiudere l’accesso ai privé, intanto.
Mezzanotte e quaranta, ormai non ha più senso rischiare, bisogna fare uscire tutti.
Abbiamo aspettato anche troppo.
Sandra e i ragazzi mi mandano al centro della pista, chiedo attenzione: “Vorrei darvi buone notizie, ma purtroppo non ne ho. E’ andata così, non possiamo farci nulla. Vi ringraziamo tutti per avere avuto tanta pazienza, ma dobbiamo chiedervi di uscire. La serata, per quel che vale, la offre il Krystal”.
So che domani sarà una brutta giornata.
Le coppie si avviano con calma verso le uscite, scendono le scale, si sparpagliano pigramente per il parcheggio, verso le auto.
I primi mettono in moto, se ne vanno.
Io sono ad un lato della pista, sto salutando, ringrazio.
Qualcuno mi dà una pacca sulla spalla, qualcun altro un buffetto sulla testa.
Mi fanno sentire la loro solidarietà.
Ed in quel momento ritorna la corrente, come in un film.
I par della pista si illuminano, sento i motori dell’aria condizionata avviarsi.
Chi è vicino a me esulta, vedo Milos e Davide correre verso le uscite per avvisare la gente!
Tutti tornano dentro, ridono.
Il mio DJ fa saltare fuori dalle casse il pezzo più giusto: “Get Lucky” dei Daft Punk, ed in un attimo la pista è già piena.
Salgo in consolle, dai che si va!
Un minuto, un solo minuto ancora e sarebbe stato troppo tardi. Ma che culo.
Qualcuno lo abbiamo perso, ma tanti sono qui, e adesso vogliono solo divertirsi; Forse hanno ragione i Daft Punk: “We are up all night to get lucky”, stiamo alzati tutta la notte per avere fortuna.
E’ andata anche questa, dai.
Verranno i tempi duri, ma non stasera, non ancora.
Grazie di cuore a quelli che leggono SZ e che erano lì, e sono rimasti.
"Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare un'intera via crucis con una semplice stretta di mano, od una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..." (Andrea Pazienza)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
"Bisogna diventare ossessionati, e poi rimanerlo tutta la vita" (John Irving)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
"Bisogna diventare ossessionati, e poi rimanerlo tutta la vita" (John Irving)
Re: Recensioni di Club Privè
Ho pensato fosse successo l'anno scorso... poi i Daft Punk...KrystalClub ha scritto:Sapete che ogni tanto ci piace mostrarvi come si sta dalla parte dei gestori, e quindi eccovi la
CRONACA DI UNA SERATA DIFFICILE
Nulla lascia presagire che sabato 22 Luglio sarà una serata difficile.
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Re: Recensioni di Club Privè
Azz...ho scritto Luglio, ma intendevo Giugno. Chiedo scusa.fender ha scritto:Ho pensato fosse successo l'anno scorso... poi i Daft Punk...KrystalClub ha scritto:Sapete che ogni tanto ci piace mostrarvi come si sta dalla parte dei gestori, e quindi eccovi la
CRONACA DI UNA SERATA DIFFICILE
Nulla lascia presagire che sabato 22 Luglio sarà una serata difficile.
"Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare un'intera via crucis con una semplice stretta di mano, od una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..." (Andrea Pazienza)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
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"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
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Re: Recensioni di Club Privè
Per aspera ad astram . Hai talmente sensibilità che potresti fare (anche) lo scrittore .
Re: Recensioni di Club Privè
Te lo dissi: ma perché non fate pagare prima?KrystalClub ha scritto:Sandra e i ragazzi mi mandano al centro della pista, chiedo attenzione: “Vorrei darvi buone notizie, ma purtroppo non ne ho. E’ andata così, non possiamo farci nulla. Vi ringraziamo tutti per avere avuto tanta pazienza, ma dobbiamo chiedervi di uscire. La serata, per quel che vale, la offre il Krystal”.
Tra l'altro io lo preferirei.
Bravo, bel racconto!!!!
(Oh, ma nessuno che si sia offerto di pagare lo stesso l'ingresso? Non ci credo!)
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Re: Recensioni di Club Privè
Bravo Mr K ...serata strana. Arriviamo verso le 23, 45 e col buio credevamo di aver sbagliato ingresso. ...se non fosse per le macchine parcheggiate e per una splendida coppia in mini vertiginosa fuori del locale a darci la certezza del posto. Sotto all ' ingresso il ragazzo di solito addetto al guardaroba ci dice che manca corrente ma che se volevamo potevamo salire e bere qualcosa. ... Fiduciosi saliamo e beviamo una cosa. Nel mentre si respira un' aria goliardica e scherzosa. ....le coppie ridono e scherzano. ..poi piano piano col passare dei minuti l' aria si appesantisce e non solo per la mancanza di climatizzazione. Mr K costretto dagli eventi ci dice che purtroppo non si sa se la corrente tornerà e se si quando e che cmq la serata sarebbe stata offerta se la corrente non fosse tornata. Le lampade di emergenza piano piano cedono sotto il passare del tempo. Poi ad un certo punto. ...zsc. si accendono le luci. ...accolte da un boato ma è solo una finta è solo il preludio a quello che accadrà poco dopo poco dopo infatti la corrente tornerà le luci si accenderanno e il Crystal tornerà ad essere se stesso. Serata strana ma alla fine siamo stati bene. Sempre Kristal. ...w bravo Mr K
Re: Recensioni di Club Privè
La stessa serata al Krystal vissuta dalla parte del socio-cliente:
Arriviamo verso le 23 e lo staff (l'ottimo Davide) ci avverte del black out elettrico. Ci fermiamo all'ingresso ed iniziano tutte quelle stranezze che ci accompagneranno durante gran parte della serata: moltissime coppie arrivano alla spicciolata ed in pochi minuti scambiamo chiacchiere e saluti con tutti. Decidiamo di salire più divertiti che preoccupati. C'è chi propone di trasformare il club in un'unica grande dark room. Molte signore sperano in un'atmosfera romantica al lume di candela. Ma l'impressione, appena entrati, è quella di una situazione surreale. Le luci di sicurezza sono piatte e fredde e non rendono certo giustizia al trucco ed ai vestiti delle signore. Il locale comunque si riempie in fretta. C'è veramente molta gente. Il bar lavora più che in una serata normale. Per tutti le bevande diventano un modo per far qualcosa e passare il tempo. In fondo può essere un'occasione per socializzare.... Penso però a quelle coppie che hanno fatto molti chilometri, magari cercando di sistemare gli impegni famigliari per concedersi finalmente una serata. Penso anche agli esordienti che alla reception compilavano il modulo per le tessere. Sicuramente ci sarà anche qualcuno di quei mariti o compagni che, dopo mesi di discussioni e tentennamenti, sono riusciti a convincere la compagna all'esperienza privè.
Ma non può durare tanto - mi dico - massimo mezz'ora e tutto si sistemerà. Ma non sarà così.
Le battute e l'ottimismo, lentamente, lasciano il posto alla sensazione di aver buttato via la serata. La domanda che serpeggia un po' dovunque è: ci faranno pagare la serata? Il bello è che la risposta quasi tutti la cercano sorseggiando bevande di tutti i tipi e dando fondo ad un buffet che deve essere rinnovato ad un ritmo frenetico. Chi, come me, conosce la signorilità dei coniugi K ha il problema opposto: come trovare il coraggio di andarsene senza pagare dopo aver mangiato e bevuto?
Mister K prende la parola: la serata verrà offerta dai gestori.
Faccio un giro nelle play rooms e c'è perfino qualcuno che tromba incurante di tutto!
È ormai mezzanotte, fa sempre più caldo e le lampade di sicurezza cominciano a spegnersi una alla volta. Viene chiuso, per motivi di sicurezza, l'accesso alle play rooms.
La sala fumo è inutilizzabile e molti si affacciano alle uscite di sicurezza per fumare.
Tutto lo staff (a loro il mio plauso sincero) si dà da fare per rendere a meno penosa un'attesa di cui non si conosce la fine. Uno sforzo che diventa ogni minuto più difficile perché comincia a serpeggiare un certo nervosismo. Qualche signora che ha visto troppi film americani si sente prigioniera di una situazione, certo non gradevole, ma che non ha nulla di drammatico (basta uscire - comodamente - ed andare a casa). Altri chiedono di fare pressioni e protestare con l'Enel (ohibò!).
A mezzanotte e quaranta quasi tutti sono comunque ancora nel locale. Apprendo da Mrs.K che se ne sono andate solo una decina di coppie, ma la residua autonomia delle lampade di sicurezza consiglia di far defluire la gente.
Rassegnati ci apprestiamo ad andarcene quando le luci del locale emettono un primo debole lampo. Un tifo da stadio accoglie il ritorno dell'elettricità! Trenta secondi, massimo un minuto, e la pista è piena! Rientrano coppie che avevamo salutato poco prima.
L'euforia generale, anche questa surreale, "carica" immediatamente la serata. Sembra una serata normale, anzi una delle più animate. Mr.K ha parlato di......culo!
Arriviamo verso le 23 e lo staff (l'ottimo Davide) ci avverte del black out elettrico. Ci fermiamo all'ingresso ed iniziano tutte quelle stranezze che ci accompagneranno durante gran parte della serata: moltissime coppie arrivano alla spicciolata ed in pochi minuti scambiamo chiacchiere e saluti con tutti. Decidiamo di salire più divertiti che preoccupati. C'è chi propone di trasformare il club in un'unica grande dark room. Molte signore sperano in un'atmosfera romantica al lume di candela. Ma l'impressione, appena entrati, è quella di una situazione surreale. Le luci di sicurezza sono piatte e fredde e non rendono certo giustizia al trucco ed ai vestiti delle signore. Il locale comunque si riempie in fretta. C'è veramente molta gente. Il bar lavora più che in una serata normale. Per tutti le bevande diventano un modo per far qualcosa e passare il tempo. In fondo può essere un'occasione per socializzare.... Penso però a quelle coppie che hanno fatto molti chilometri, magari cercando di sistemare gli impegni famigliari per concedersi finalmente una serata. Penso anche agli esordienti che alla reception compilavano il modulo per le tessere. Sicuramente ci sarà anche qualcuno di quei mariti o compagni che, dopo mesi di discussioni e tentennamenti, sono riusciti a convincere la compagna all'esperienza privè.
Ma non può durare tanto - mi dico - massimo mezz'ora e tutto si sistemerà. Ma non sarà così.
Le battute e l'ottimismo, lentamente, lasciano il posto alla sensazione di aver buttato via la serata. La domanda che serpeggia un po' dovunque è: ci faranno pagare la serata? Il bello è che la risposta quasi tutti la cercano sorseggiando bevande di tutti i tipi e dando fondo ad un buffet che deve essere rinnovato ad un ritmo frenetico. Chi, come me, conosce la signorilità dei coniugi K ha il problema opposto: come trovare il coraggio di andarsene senza pagare dopo aver mangiato e bevuto?
Mister K prende la parola: la serata verrà offerta dai gestori.
Faccio un giro nelle play rooms e c'è perfino qualcuno che tromba incurante di tutto!
È ormai mezzanotte, fa sempre più caldo e le lampade di sicurezza cominciano a spegnersi una alla volta. Viene chiuso, per motivi di sicurezza, l'accesso alle play rooms.
La sala fumo è inutilizzabile e molti si affacciano alle uscite di sicurezza per fumare.
Tutto lo staff (a loro il mio plauso sincero) si dà da fare per rendere a meno penosa un'attesa di cui non si conosce la fine. Uno sforzo che diventa ogni minuto più difficile perché comincia a serpeggiare un certo nervosismo. Qualche signora che ha visto troppi film americani si sente prigioniera di una situazione, certo non gradevole, ma che non ha nulla di drammatico (basta uscire - comodamente - ed andare a casa). Altri chiedono di fare pressioni e protestare con l'Enel (ohibò!).
A mezzanotte e quaranta quasi tutti sono comunque ancora nel locale. Apprendo da Mrs.K che se ne sono andate solo una decina di coppie, ma la residua autonomia delle lampade di sicurezza consiglia di far defluire la gente.
Rassegnati ci apprestiamo ad andarcene quando le luci del locale emettono un primo debole lampo. Un tifo da stadio accoglie il ritorno dell'elettricità! Trenta secondi, massimo un minuto, e la pista è piena! Rientrano coppie che avevamo salutato poco prima.
L'euforia generale, anche questa surreale, "carica" immediatamente la serata. Sembra una serata normale, anzi una delle più animate. Mr.K ha parlato di......culo!
"era un mondo adulto: si sbagliava da professionisti" (Paolo Conte)
- coppia_co
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Re: Recensioni di Club Privè
Ricordo ancora il blackout del settembre 2003, quando un banale incidente sulla rete elettrica svizzera/italiana portò rapidamente al collasso dell'intera rete italiana (isole escluse).
Noi eravamo al Fashion in via Gallarate, era la notte tra un sabato e una domenica, atmosfera irreale e chi non aveva già abbandonato il locale si radunò sui divanetti della discoteca e si fermò dalle tre passate fino al ritorno della luce ... solare a chiacchierare e abbuffarsi al bar /buffet in attesa del ripristino della normalità che poi avvenne gradualmente solo in mattinata.
Noi eravamo al Fashion in via Gallarate, era la notte tra un sabato e una domenica, atmosfera irreale e chi non aveva già abbandonato il locale si radunò sui divanetti della discoteca e si fermò dalle tre passate fino al ritorno della luce ... solare a chiacchierare e abbuffarsi al bar /buffet in attesa del ripristino della normalità che poi avvenne gradualmente solo in mattinata.
No matter her age, no matter her beauty ! Ogni donna ha il suo “profumo”, in tutte le sue splendide sfumature.
- federicoweb
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Re: Recensioni di Club Privè
Che culo Mr K, ma evidentemente chi e' onesto e lavora bene e' gratificato e "salvato"
giusto cosi' !
giusto cosi' !
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
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Re: Recensioni di Club Privè
Solo una curiosità:
Se una pornostar è obbligata prima o dopo a parlare del suo ex mestiere ai suoi figli; gli scambisti tratterebbero mai tale argomento con i propri figli?
Vergogna,oppure è una cosa privatissima che deve rimanere tale?
Se una pornostar è obbligata prima o dopo a parlare del suo ex mestiere ai suoi figli; gli scambisti tratterebbero mai tale argomento con i propri figli?
Vergogna,oppure è una cosa privatissima che deve rimanere tale?
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Re: Recensioni di Club Privè
Una domanda che forse sembrerà stupida. Probabilmente dopo i vs consigli andremo in Croazia o a Rab o a Rovigno. ..ma a questo punto volevamo chiedere. Esistono prive nelle zone suddette? E se si. ...come sono?
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Re: Recensioni di Club Privè
Prendo a prestito una frase che scrisse Jeronim tempo fa, e che cito a memoria, quindi potrei non essere del tutto fedele: "...in un ristorante di buon livello, pago alla fine. Da McDonald's pago in anticipo".noidue ha scritto:Te lo dissi: ma perché non fate pagare prima?KrystalClub ha scritto:Sandra e i ragazzi mi mandano al centro della pista, chiedo attenzione: “Vorrei darvi buone notizie, ma purtroppo non ne ho. E’ andata così, non possiamo farci nulla. Vi ringraziamo tutti per avere avuto tanta pazienza, ma dobbiamo chiedervi di uscire. La serata, per quel che vale, la offre il Krystal”.
Tra l'altro io lo preferirei.
Bravo, bel racconto!!!!
(Oh, ma nessuno che si sia offerto di pagare lo stesso l'ingresso? Non ci credo!)
Venendo al secondo tuo quesito, mi servo di nuovo di Jeronim, che in parte ti ha già risposto.
Io penso che qualcuno avrebbe volentieri contribuito alla serata, magari con una quota ridotta, ma temo anche che la maggior parte delle coppie avrebbe storto il naso.
Se vuoi essere considerato un club serio, devi prepararti alle volte in cui andrai sotto di brutto, perché la prospettiva deve sempre guardare al lungo periodo.
Un caro saluto a te e alla notevole signora che ti sopporta.

Già che ci siamo, ne approfitto per ringraziare federicoweb, Banito e coppiapippo per le belle parole.
"Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare un'intera via crucis con una semplice stretta di mano, od una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..." (Andrea Pazienza)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
"Bisogna diventare ossessionati, e poi rimanerlo tutta la vita" (John Irving)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
"Bisogna diventare ossessionati, e poi rimanerlo tutta la vita" (John Irving)
Re: Recensioni di Club Privè
Bravi K, il fatto di far pagare alla fine lo trovo di ottimo gusto.