kapedag ha scritto:..... Per il resto ogni contributo è gradito, anche i più critici .... non quelli personali ....


Dov'è è la nostra "mistress"..............

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kapedag ha scritto:..... Per il resto ogni contributo è gradito, anche i più critici .... non quelli personali ....
Ahaha, non ci avevo mai pensato ma in effetti è vero... come dire che se facciamo un club di sicari e ogni settimana facciamo fuori un iscritto non è reato perchè il club tra le altre si propone quella finalitàkapedag ha scritto:... si va dal codice penale che prescrive il divieto di commettere atti "osceni", ...La situazione è tipica del nostro paese, in cui l'ipocrisia regna sovrana e gli "atti osceni" compiuti in un contesto associativo non sarebbero punibili in quanto privato.
bravo andro, l'IPOCRISIA BIGOTTA regna sovrana.andro ha scritto:Ahaha, non ci avevo mai pensato ma in effetti è vero... come dire che se facciamo un club di sicari e ogni settimana facciamo fuori un iscritto non è reato perchè il club tra le altre si propone quella finalitàkapedag ha scritto:... si va dal codice penale che prescrive il divieto di commettere atti "osceni", ...La situazione è tipica del nostro paese, in cui l'ipocrisia regna sovrana e gli "atti osceni" compiuti in un contesto associativo non sarebbero punibili in quanto privato.
Il tuo paradosso coglie nel segnoandro ha scritto:Ahaha, non ci avevo mai pensato ma in effetti è vero... come dire che se facciamo un club di sicari e ogni settimana facciamo fuori un iscritto non è reato perchè il club tra le altre si propone quella finalitàkapedag ha scritto:... si va dal codice penale che prescrive il divieto di commettere atti "osceni", ...La situazione è tipica del nostro paese, in cui l'ipocrisia regna sovrana e gli "atti osceni" compiuti in un contesto associativo non sarebbero punibili in quanto privato.
kapedag ha scritto: Il tuo paradosso coglie nel segno![]()
appunto, in itaglia è possibile essere condannati anche senza vittima, dipende dal giudice che incontrikapedag ha scritto:Ciao Andro, hai un modo di raccontare le cose che mi piace molto, semplifichi senza svuotare di contenuti.
In effetti, io che parlo difficile, definirei quella "percezione" di cui al tuo annedoto con il concetto di antigiuridicità, ossia l'idoneità del comportamento a ledere effettivamente i bene giuridico tutelato. Da questo concetto partono legislazioni più evolute, come quella francese, noi purtroppo siamo fermi al concetto di divieto e questo rende delle punizioni assolutamente ingiuste, spesso perchè - come dici tu - anacronistiche. Il rispetto delle regole, sacrosanto, dovebbe prevedere anche la possibilità di un vaglio critico della volontà di ledere un bene tutelato, non solo una norma (nel caso delle contravvenzioni per oltraggio al pudore neanche la volontà di violare quella). Per i privè, quindi, come si fa a pensare che ci sia qualcosa di osceno in atti che sono del tutto condivisi nel contesto ove vengono praticati, come presunto dal fatto che si paghi un ingresso per poter fare certe cose in libertà, come si fa a dire che si sta anche solo mettendo in pericolo in bene costituzionalmente tutelato del pudore o si sta praticando una violenza.
Perdonami, temo però questa non sia la risposta ma un rimandarla: chi è "vitima"? chi ha oggettivamente subito un torto in base a regole stabilite e CONDIVISIBILI o chi semplicemente chi ritiene di aver subito un torto? (perchè i nostri amici ciellini and company ritengono davvero di subire un offesa venendo esposti alla visione di un corpo che il loro dio ha così magistralmnte tratto dal fango (i cui sedimenti però ancora ottenebrano le loro menti - per una volta permettetemi di fare la parte dell' intollerante verso gli intollerantibelnudo ha scritto:@andro
la risposta è sempre la solita riguardo ai reati "sessuali", il problema è sempre se esiste la "vittima":
"Per un liberale non c'è reato senza vittima".
giusto per rispondere,andro ha scritto:Perdonami, temo però questa non sia la risposta ma un rimandarla: chi è "vitima"? chi ha oggettivamente subito un torto in base a regole stabilite e CONDIVISIBILI o chi semplicemente chi ritiene di aver subito un torto? (perchè i nostri amici ciellini and company ritengono davvero di subire un offesa venendo esposti alla visione di un corpo che il loro dio ha così magistralmnte tratto dal fango (i cui sedimenti però ancora ottenebrano le loro menti - per una volta permettetemi di fare la parte dell' intollerante verso gli intollerantibelnudo ha scritto:@andro
la risposta è sempre la solita riguardo ai reati "sessuali", il problema è sempre se esiste la "vittima":
"Per un liberale non c'è reato senza vittima".)
Il sopruso si misura col metro del "carnefice" o con quello della "vittima"?
Ops, forse sto andando OT passando da aspetti amministrativi a filosofia da 4 soldi.... sorry
In effetti questo è un altro problema...quelle rarissime mosche bianche che subiscono l'onta del ritiro della tessera (esempio per risse all'interno del locale o ubriachezza molesta) come stanno messe a livello federale...mi sembrerebbe strano che uno buttato fuori dal Le Chic si possa presentare legittimamente al Mythoidea e tranquillamente farsi tesserare...per poi magari tornare al Le Chic.....andro ha scritto: - (ed ecco finalmente la proposta) visto che pur essendoci federazioni diverse,ma che si propongono in teoria la medesima finalità, che questi "signori", una volta ricevuta l' interdizione dai "pubblici uffici" (per restare sull' attualità) in un club, che questa valga per tutte le federazioni, non solo per quella che li ha sbattuti fuori (se devo sognare, lo faccio in grande! )