Una domanda seria x Natasha
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Nat, dato che cerchi -anche giustamente- di vivere la tua vita di moglie compatibilmente con quella di pornostar, mi spieghi come concilierai quella di madre quando i pargoli andranno a scuola ? Ad esempio, io ricordo che ai miei tempi si faceva il tema (col disegnino!) sul lavoro del papà e/o della mamma. Come spiegherai ai tuoi figli (e agli insegnanti ?) il lavoro che fai senza che tutti pensino di dover chiamare un assistente sociale ? E quando saranno nell'adolescenza, come spiegare ai tuoi figli (i cui compagni magari hanno iniziato a farsi le seghe coi tuoi film e li potrebbero tormentare a vita) che non si devono vergognare di te ? Non c'è nulla di polemico nella domanda, ma mi incuriosirebbe molto la risposta. Grazie mille.
<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Confessor il 2001-12-29 21:57 ]</font>
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A questo argomento dovrei dedicare una risposta più lunga e dettagliata di quella attuale che sto per scrivere, ma il tempo a mia disposizione per stasera è finito, devo prepararmi per andare al locale. Prometto che torneró a risponderti più dettagliatamente alla mia prossima connessione, comunque è un argomento serio che sia io che mio marito abbiamo vissuto momenti di seria preoccupazione al solo pensarci. Ora comunque sono più tranquilla, ma ti spieghró la prossima volta.In data 2001-12-29 21:55, Confessor scrive:
Nat, dato che cerchi -anche giustamente- di vivere la tua vita di moglie compatibilmente con quella di pornostar, mi spieghi come concilierai quella di madre quando i pargoli andranno a scuola ? Ad esempio, io ricordo che ai miei tempi si faceva il tema (col disegnino!) sul lavoro del papà e/o della mamma. Come spiegherai ai tuoi figli (e agli insegnanti ?) il lavoro che fai senza che tutti pensino di dover chiamare un assistente sociale ? E quando saranno nell'adolescenza, come spiegare ai tuoi figli (i cui compagni magari hanno iniziato a farsi le seghe coi tuoi film e li potrebbero tormentare a vita) che non si devono vergognare di te ? Non c'è nulla di polemico nella domanda, ma mi incuriosirebbe molto la risposta. Grazie mille.
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Per stasera devo stacare.
KISS KISS
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Come promesso, eccomi qua a risponderti più nel dettaglio.
Già nel post precedente ti avevo accennato che sia io che mio marito ci siamo posti più volte il problema e questo è avvenuto in particolar modo ancor prima di cominciare la professione. Avevo già intenzione di dedicarmi all'hard molto tempo prima di quando ho effettivamente cominciato, ma ho sempre atteso, pensando di non entrarci affatto, proprio per i bambini. Alla fine mi sono decisa a fare qualcosetta, ma senza l'intenzione di farne una professione e con l'intenzione di rimanere nell'ombra. Così le mie prime esperienze (che preferisco dimenticare) sono state apparizioni in video serie ZZ e ancora Z con la mascherina. Basandomi su quelle prime esperienze, a quest'ora avrei fatto tutt'altro (ma questo è un altro discorso), finchè mi hanno proposto di ritentare con un altra produzione (sempre con la maschera) ed ho ancora accettato. Questa volta mi sono trovata un po meglio (nonostante che fossero ancora i classici video casalinghi con la maschera) e da qui ho deciso che sarebbe dovuta essere la mia vita. Il problema bambini peró ancora mi assillava ed allora per un po non ho più fatto nulla e in quel periodo ho scomodato non so quante persone per cercare di capire meglio cosa sarebbe potuto accadere se decidevo di espormi una volta per tutte. Ho contattato quelle che ora sono diventate mie colleghe (con figli) per chiedere delle loro esperienze, ho contattato legali e molta altra gente ancora. Dopo numerose testimonianze che mi hanno tranquillizzata ho deciso di fare questo grande passo (se non fosse stato per i bambini, avrei cominciato anni prima). Tutte le mie colleghe mi hanno raccontato del loro passato le situazioni analoghe alla mia e per tutte (tranne Cicciolina) è stato più facile di ció che si aspettavano. Il problema in realtà esiste solo in determinate circostanze che, valutando profondamente, ho ritenuto che non erano analoghe alla mia situazione, come non lo è stato per tutte le altre (ancora Cicciolina esclusa). Così ho poi fatto questo grande passo e come preannunciato gli inizi sono stati i più duri. L'opinione pubblica mi criticava sopratutto per i bambini, ma come consigliato dalle colleghe ho continuato per la mia strada fregandomene. Dopo un po l'opinione pubblica è cambiata, proprio come mi era stato detto. Solo più poche persone (in genere gli anziani) continuavano a puntarmi il dito come se avessi la rogna. Ora sono piuttosto stimata anche da tutti coloro che inizialmente mi criticavano e quindi ho decisamente vinto la mia prima battaglia. La seconda battaglia che mi era stata annunciata è cosa fresca. Ero stata avvisata che nella zona in cui prima vivevo vi era la più grande concetrazione di perbenisti e ipocriti di tutt'Italia, quindi sarebbe stata dura affrontare la realtà scolastica dei miei figli. Dopo gli eventi visti, e l'opinione pubblica rovesciata, credevo di essere ormai fuori pericolo ed ho deciso di rimanere li, ma mi sono decisamente sbagliata. Ho saputo solo da poco (circa un anno fa) che ero costantemente tenuta sottocontrollo dalle autorità che speravano in un mio passo falso per farmi scontare tutte le mie decisioni. Questo passo falso è avvenuto con il primo episodio di Oltraggio al pudore, e da li sono cominciati tutti i problemi legali. Così alla fine mi sono decisa ad un trasferimento (come sapete ora abito da circa sei mesi in periferia di Torino). La situazione si è nuovamente capovolta. La gente qui ha tutto un altro modo di pensare e vedere le cose. A Torino sono decisamente più aperti ed anche le forze dell'ordine mi vedono di buon occhio. A mia sorpresa persino le insegnanti dei miei figli e le mamme degli altri alunni mi apprezzano e stimano per quel che sono (mi hanno addirittura proposto la carica di rappresentante dei genitori per la scuola appena arrivata). Vado dal macellaio e mi regalano la carne, vado in pizzeria e mi offrono la cena e così in quasi tutti i posti che vado. Ora mi sento a disagio per questa situazione invece, e desidererei cambiarla. Voglio nella mia vita privata essere considerata come una persona qualunque, ma questo non accade. Di episodi da raccontare (in male di Cuneo e in bene di Torino) ne avrei a dozzine, ma sarebbe noioso e fuori luogo.
Concludendo, morale della favola, da quando vivo qui la mia vita è cambiata in meglio sopratutto per i miei figli e cosa migliore non poteva accadermi.
KISS KISS
Già nel post precedente ti avevo accennato che sia io che mio marito ci siamo posti più volte il problema e questo è avvenuto in particolar modo ancor prima di cominciare la professione. Avevo già intenzione di dedicarmi all'hard molto tempo prima di quando ho effettivamente cominciato, ma ho sempre atteso, pensando di non entrarci affatto, proprio per i bambini. Alla fine mi sono decisa a fare qualcosetta, ma senza l'intenzione di farne una professione e con l'intenzione di rimanere nell'ombra. Così le mie prime esperienze (che preferisco dimenticare) sono state apparizioni in video serie ZZ e ancora Z con la mascherina. Basandomi su quelle prime esperienze, a quest'ora avrei fatto tutt'altro (ma questo è un altro discorso), finchè mi hanno proposto di ritentare con un altra produzione (sempre con la maschera) ed ho ancora accettato. Questa volta mi sono trovata un po meglio (nonostante che fossero ancora i classici video casalinghi con la maschera) e da qui ho deciso che sarebbe dovuta essere la mia vita. Il problema bambini peró ancora mi assillava ed allora per un po non ho più fatto nulla e in quel periodo ho scomodato non so quante persone per cercare di capire meglio cosa sarebbe potuto accadere se decidevo di espormi una volta per tutte. Ho contattato quelle che ora sono diventate mie colleghe (con figli) per chiedere delle loro esperienze, ho contattato legali e molta altra gente ancora. Dopo numerose testimonianze che mi hanno tranquillizzata ho deciso di fare questo grande passo (se non fosse stato per i bambini, avrei cominciato anni prima). Tutte le mie colleghe mi hanno raccontato del loro passato le situazioni analoghe alla mia e per tutte (tranne Cicciolina) è stato più facile di ció che si aspettavano. Il problema in realtà esiste solo in determinate circostanze che, valutando profondamente, ho ritenuto che non erano analoghe alla mia situazione, come non lo è stato per tutte le altre (ancora Cicciolina esclusa). Così ho poi fatto questo grande passo e come preannunciato gli inizi sono stati i più duri. L'opinione pubblica mi criticava sopratutto per i bambini, ma come consigliato dalle colleghe ho continuato per la mia strada fregandomene. Dopo un po l'opinione pubblica è cambiata, proprio come mi era stato detto. Solo più poche persone (in genere gli anziani) continuavano a puntarmi il dito come se avessi la rogna. Ora sono piuttosto stimata anche da tutti coloro che inizialmente mi criticavano e quindi ho decisamente vinto la mia prima battaglia. La seconda battaglia che mi era stata annunciata è cosa fresca. Ero stata avvisata che nella zona in cui prima vivevo vi era la più grande concetrazione di perbenisti e ipocriti di tutt'Italia, quindi sarebbe stata dura affrontare la realtà scolastica dei miei figli. Dopo gli eventi visti, e l'opinione pubblica rovesciata, credevo di essere ormai fuori pericolo ed ho deciso di rimanere li, ma mi sono decisamente sbagliata. Ho saputo solo da poco (circa un anno fa) che ero costantemente tenuta sottocontrollo dalle autorità che speravano in un mio passo falso per farmi scontare tutte le mie decisioni. Questo passo falso è avvenuto con il primo episodio di Oltraggio al pudore, e da li sono cominciati tutti i problemi legali. Così alla fine mi sono decisa ad un trasferimento (come sapete ora abito da circa sei mesi in periferia di Torino). La situazione si è nuovamente capovolta. La gente qui ha tutto un altro modo di pensare e vedere le cose. A Torino sono decisamente più aperti ed anche le forze dell'ordine mi vedono di buon occhio. A mia sorpresa persino le insegnanti dei miei figli e le mamme degli altri alunni mi apprezzano e stimano per quel che sono (mi hanno addirittura proposto la carica di rappresentante dei genitori per la scuola appena arrivata). Vado dal macellaio e mi regalano la carne, vado in pizzeria e mi offrono la cena e così in quasi tutti i posti che vado. Ora mi sento a disagio per questa situazione invece, e desidererei cambiarla. Voglio nella mia vita privata essere considerata come una persona qualunque, ma questo non accade. Di episodi da raccontare (in male di Cuneo e in bene di Torino) ne avrei a dozzine, ma sarebbe noioso e fuori luogo.
Concludendo, morale della favola, da quando vivo qui la mia vita è cambiata in meglio sopratutto per i miei figli e cosa migliore non poteva accadermi.
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Per la precisione di Cairo Montenotte in provincia di Savona, comunque nonostante che ormai manco da Cairo da più di 10 anni, la gente ha reagito nello stesso modo dei Cuneesi. All'inizio tutti contro, ora tutti a lecare il culo. Pensate che ancor oggi vanno da mia madre a chiederle di portarmi i saluti, o chiedere il mio numero di telefono o cose simili. Circa un anno fa, poco prima che andassi via da Cuneo, il Secolo XIX ha pubblicato una mia intervista.In data 2002-01-02 03:34, Dildo scrive:
Questa è una domanda che ti volevo fare da un po di tempo anche io, ma Confessor mi ha preceduto....
Tra l'altro mi pare che una volta dicesti di essere originaria di Savona!
Ma i Savonesi come hanno reagito a questa decisione?
Da queste parti purtroppo regnano ipocriti e benpensanti...![]()
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