DIRITTO DI REPLICA

Scatta il fluido erotico...

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Il vecchio
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#1 Messaggio da Il vecchio »

Non sono rimasto completamente soddisfatto dalle due repliche di Silvio Bandinelli alla mia lettera aperta e all'intervento di Fabrizio Zanoni sul SexPo (Video Impulse, novembre), comparse rispettivamente su Showtime News (dicembre 2001/gennaio 2002) e ancora su Video Impulse (dicembre). In particolare, Bandinelli insiste sulla "non competenza" della giuria, adducendola come motivo del suo rifiuto di sottoporsi al giudizio della stessa. Strana argomentazione, la sua. La giuria era composta da per-sonaggi che si limiterebbero a "parlare e/o scrivere" (alcuni, pare, anche piuttosto "maluccio") di pornografia; e per questo motivo non avrebbero la competenza neces-saria per giudicare il suo lavoro. Invece, gli operatori del settore e i gestori dei vi-deoshop - che la pornografia la fanno e/o la vendono - i titoli per giudicare li posso-no vantare, eccome! Il tutto mi suggerisce due rapidissime considerazioni. 1. Bandi-nelli, che vanta una qualche formazione marxista, pensa che solo i produttori abbiano il diritto di pronunciarsi sul loro prodotto: se accettassimo la sua visione delle cose, significherebbe lasciare al nostro macellaio il diritto di giudicare - insindacabilmente - della qualità della carne che noi mangiamo, oppure accettare acriticamente le deci-sioni che un qualsiasi politicante - grande conoscitore del suo settore, proprio come gli "operatori" del porno - prende sulle nostre teste. Per quanto ne so io, solo il libero diritto alla critica garantisce - o tenta di garantire - la sovranità del consumatore. E in fondo è questo il motivo per cui esistono giornali, riviste e persino giurie 2. Se Ban-dinelli ritiene che i personaggi da me scelti non fossero all'altezza del compito, faccia lui altri nomi che forniscano analoghe garanzie di conoscenza e competenza. Per quanto mi riguarda, io non ne conosco. D'altro canto, se ritiene invece che il giudizio spetti solo a chi la pornografia la fa, e non anche a chi cerca - tra limiti e difficoltà oggettive facilmente identificabili - di riflettervi sopra, mi duole dirgli che tra i por-nografi italiani mancano non dico i Federico Fellini e/o i Nanni Moretti, ma anche i Francesco Nuti e/o i Carlo Vanzina. In altre parole, non mi sembra che tra chi la por-nografia la "fa" ci siano intellettuali di prestigio e/o critici di vaglia tali da farci pen-sare che con loro i diritti dei consumatori - i soli che davvero contino, per il bene e la credibilità del settore stesso - siano garantiti sino in fondo.

Cordialmente, Giuseppe Sbarra (coordinatore giuria SexPo 2001)

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