[O.T.] Andiamo tutti in palestra!!

[kneissl]

Ok, perfetto.
Dalla mia personale statistica dei frequentatori della sala pesi ( palestra sfigata, che non ha una "pura" sala pesi...)della mia palesta, tutti quelli che fanno la lateral machine (così quindi si chiama...) dietro la nuca, prima o poi finiscono per avere problemi alla cuffia dei rotatori.
Magari perché nessuno lo esegue bene, però o tutti sbagliano o magari ha ragione il mio ortopedico, che sostiene che è un esercizio che non va proprio fatto...
Tu ti sei dilettato in tale esercizio?

[Ragest]

..
Tu ti sei dilettato in tale esercizio?

Sì una volta: ne smontai una di Lat Machine di un mio amico, proprietario di palestra, che voleva disfarsene: lo feci gratuitamente e ne trassi un discreto gaudio.
La maledetta resitette per circa un'ora, poi è capitolata in un ammasso di ferri vecchi.

Gentilissimo utente kneissl, io sono ontologicamente incompatibile con le macchine da palestra. Le cause del mio disturbo sono antiche e ben più complesse.

[kneissl]

Nessu problema...è che lessi in giro che ti diletti anche tu in palestra (intesa in senso lato...) e quindi ho provato a fare 2+2...
Mi spiace per la tua spalla, però gli ortopedici oggi fanno miracoli ( o quasi...)

[Ragest]

Nessu problema...è che lessi in giro che ti diletti anche tu in palestra (intesa in senso lato...) e quindi ho provato a fare 2+2...
Mi spiace per la tua spalla, però gli ortopedici oggi fanno miracoli ( o quasi...)

Impossibile.

Il viaggio, per quanto piacevole, è da ritenersi concluso.

Capolinea.

[Gin]

Impossibile.

Il viaggio, per quanto piacevole, è da ritenersi concluso.

Capolinea.

NEVER say NEVER, caro Ragest.

non ti tedio con l'elenco degli infortuni che ho subito io, facendo sport ma anche con incidenti stradali...tempus medicus. stai calmo per un po' e poi valuta. non scopro certo l'acqua calda, ma attenzione che da chi ti fai curare cambia tutto. molto influisce l'aspetto psicologico....ti devi CONVINCERE di guarire.

[Ragest]

Grazie Gin dell'incoraggiamento.

Ma ho sempre pensato che l'intelligenza di una persona venga fuori anche e soprattutto quando capisce che è ora di ritirarsi dal fare una certa attività. Quel momento è arrivato anche per me.

Sono stati anni comunque emozionanti. Adesso è arrivata, la naturale fine. Non mi resta che fare un pò di fitness per mantenere ciò che ho costruito. La spalla si sgonfierà da sola: nessun accanimento terapeutico, io non ho più fretta. Le priorità nella vita sono altre.

[Miro88]

Sono stati anni comunque emozionanti. Adesso è arrivata, la naturale fine. Non mi resta che fare un pò di fitness per mantenere ciò che ho costruito. La spalla si sgonfierà da sola: nessun accanimento terapeutico, io non ho più fretta. Le priorità nella vita sono altre.

Quando penso al mio ritiro dall'attività , che spero arrivi il più tardi possibile, vorrei poter scrivere delle parole simili.
Onore.

[Gin]

Grazie Gin dell'incoraggiamento.

Ma ho sempre pensato che l'intelligenza di una persona venga fuori anche e soprattutto quando capisce che è ora di ritirarsi dal fare una certa attività. Quel momento è arrivato anche per me.

Sono stati anni comunque emozionanti. Adesso è arrivata, la naturale fine. Non mi resta che fare un pò di fitness per mantenere ciò che ho costruito. La spalla si sgonfierà da sola: nessun accanimento terapeutico, io non ho più fretta. Le priorità nella vita sono altre.

che dire? dai tuoi post (sempre molto interessanti, scritti bene e con PASSIONE) si capisce chiaramente cosa abbia rappresentato la palestra per te...di certo non sei lo sgallettato che va in sala perchè c'è figa, perchè c'è vita sociale, per esibire la tutina acetata e le scarpine trendy....ho avuto anche io passioni totalizzanti, come credo di aver capito fosse questa per te, ed ho provato lo sconforto della fine....capisco l'amarezza.
detto questo, aspetta ad arrenderti! è l'unica cosa per cui c'è sempre tempo..."sospendi il giudizio".
stacca, anche mentalmente, per un po' e ad un certo punto farai le tue valutazioni.

[maurizio mosca]

Ma ho sempre pensato che l'intelligenza di una persona venga fuori anche e soprattutto quando capisce che è ora di ritirarsi dal fare una certa attività. Quel momento è arrivato anche per me.

Sono stati anni comunque emozionanti. Adesso è arrivata, la naturale fine. Non mi resta che fare un pò di fitness per mantenere ciò che ho costruito. La spalla si sgonfierà da sola: nessun accanimento terapeutico, io non ho più fretta. Le priorità nella vita sono altre.

I miei complimenti Ragest!

Non posso che sottoscrivere in toto il tuo post, sono parole che solo un'uomo intelligente e uno sportivo vero avrebbe potuto scrivere.

Auguri di pronta guarigione.

[Ragest]

Grazie a Gin, Miro88 e Maurizio Mosca.

Non vi preoccupate: non sto male.
Direi solo che è un disturbo fastidioso, non un vero male.
I mali, quelli veri, sono purtroppo altri.

Qundo ho iniziato tanti anni fa, speravo di poter smettere con un solo pensiero: aver dato, con passione e sincerità verso me stesso, tutto quello che potevo, a quello che era prima un hobby e poi un progetto di miglioramento, personale e caratteriale.

Strada lunga e polverosa, quella che ho percorso.
Mai noiosa, mai banale, mai scontata, mai meccanica.
Ho iniziato poco più che adolescente; smetto da uomo adulto.
Ho iniziato da ragazzino sbarbato: smetto da futuro padre di famiglia.
Ho iniziato in allegria e spensieratezza: smetto, con la serenità di chi deve pensare ad altri e ad altre cose.

E' passata una vita; piena di fatti, persone, amici, situazioni come sempre belle e altre brutte.
Qualcuno ha avuto fretta di andarsene: peccato, poteva rimanere ancora un pò.
Qualcuno si è perso per strada, succede sempre quando si cammina e poi si inizia a correre.
Qualcuno è ancora con me.


Per me è un trionfo.
Ma non ho rimpianti e sento di aver fatto e dato, a me stesso, il massimo.

Sì, è ora di lasciare.
Se continuassi così, senza programma, obiettivi, idee, stimoli, voglia, passione, sbattimenti e perchè no, incazzature, farei solo del male a me stesso e a quello per cui mi sono impegnato. E non centrano i muscoli o il fisico. Quelli sono solo una parte marginale e non encessariamente sempre gradita, del tutto.
Centrano i tanti insegnamenti di questi anni passati.
Da oggi, si chiamano Ricordi.

Tanti anni di piccoli-grandi sacrifici, che mi hanno aiutato a capire un pò meglio che cosa sono, soprattutto nei tanti momenti in cui avrei voluto spegnere la luce e vivere un'altra vita, un'altra passione, un altro stimolo.

Spesso la luce è diventata fioca: ma non si è mai spenta.
Mi basta sapere questo, per essere felice.

[Vinz Clortho]

There Is A Light That Never Goes Out...

[kneissl]

Nessu problema...è che lessi in giro che ti diletti anche tu in palestra (intesa in senso lato...) e quindi ho provato a fare 2+2...
Mi spiace per la tua spalla, però gli ortopedici oggi fanno miracoli ( o quasi...)

Impossibile.

Il viaggio, per quanto piacevole, è da ritenersi concluso.

Capolinea.

Guarda, se mi hanno rimesso in piedi, possono veramente fare quasi tutto...

[Miro88]

Visto che siamo a settembre, avendo l'intera stagione davanti, pensavo di provare a lavorare col metodo biio, programmando a grandi linee i prossimi sei mesi.

Qualcuno ha provato questo metodo?

[pizzettone]

cari forumisti, dato lo stress lavorativo e quello di natura sentimentale ((lasciato dopo 3nni) sono venuto a perdere la bellezza di 5 kg in 3 mesi! (alto 1,85 per 74.5kg)
Avevo intenzione di iscrivermi in palestra per cominciare a mettere sù qualcosa!
il problema è che amici mi hanno invece consigliato la piscina, che ne pensate!?

[Ragest]

Visto che siamo a settembre, avendo l'intera stagione davanti, pensavo di provare a lavorare col metodo biio, programmando a grandi linee i prossimi sei mesi.

Qualcuno ha provato questo metodo?

Vado Io, anche se mai provato, come descritto in "dottrina".
Credo che per un giovane (come Miro) possa dare frutti interessanti, nel giro di un paio di anni di allenamento, pardon...programmazione.
Mai provato è vero, anche se poi l'ho sempre messo in pratica ma a modo mio, giacchè credo nella personalizzazione della tecnica di allenamento (una tecnica deve essere efficace, solo se ti calza a pennello come una scarpa fatta a mano).

Per comprendere bene le basi delle nozioni e dell'allenamento esposto nel libro "La Scienza del natural bodybuilding" scritto da C.Tozzi e pubblicato nel 2001, bisogna capire che la piu grande "sciagura" del body building (insieme ai "tronisti", le milfone che cercano di "beccare qualche cosa", le macchine, e tutto il patetico sottobosco "rimorchiesco" che ruota attorno ai centri di allenamento...) è la mancanza di programmazione, o almeno di organizzazione dell'allenamento, nei programmi proposti dalle palestre. Di solito un neo-iscritto in palestra chie una scheda all'istruttore e riceve un "Pizzino" con 4-6 sercizi per gruppo muscolare, 4 serie da 10, 4-7 volte settimanali, che il malcapitato si porta appresso a volte anche per mesi e mesi.
Negli altri sport, invece, la ciclizzazione dell'allenamento è una prassi pressoché di routine ed estremamente consolidata. Anche e soprattutto nella cultura fisica periodizzare il training, assieme alla riduzione del 75% del volume di lavoro, può portare a risultati straordinari.
Il B.I.I.O. mira a consolidare tali pratiche, rendendole vagamente scientifiche.
Ma che cosa vuol dire B.I.I.O? Semplicemente...


Breve , Intenso, Infrequente, Organizzato


Partiamo dalle basi dell'allenamento con i pesi (orientato al BB e non specificatamente alla pesistica).
Tutto inizia con la supercompensazione.
Si tratta del meccanismo fisiologico per cui il corpo si adatta alla sollecitazioni esterne.
Se, ad esempio, prima di una seduta di body building l'atleta ha una certa quantità di energia di base, con l'esercizio perde, temporaneamente, le sue capacità neuro-muscolari. Nei giorni successivi i processi di rigenerazione restaurano tali capacità con un livello, però, leggermente superiore al precedente. Potrei dilungarmi molto sul processo supercompensativo, ma al momento non vorrei mettere troppa carne al fuoco, ci torneremo, quando parleremo di come si recupera dall'allenamento per la forza specifica.
Diciamo che la Supercompensazione è una risposta 2immunitaria2 dell'organismo allo sforzo: questo perché il nostro organismo vuole premunirsi contro altri, eventuali, sforzi al limite della sopportazione neuro-muscolare-scheletrica.
Può succedere, però, che un atleta si rialleni prima dell'avvenuta supercompensazione. In questo caso non c'è miglioramento della prestazione o della massa muscolare, anzi può avvenire addirittura un peggioramento. È quello che succede quando non si lascia passare il giusto tempo di recupero tra una seduta e l'altra. Infatti, pur essendo una cosa molto soggettiva, il tempo minimo che deve passar tra un allenamento e l'altro per uno stesso muscolo è mediamente 7 giorni.
Quindi le sedute di allenamento devono essere molto più rare delle solite 4-7 che vanno predicando i "tronisti" istruttori: gli allenamenti devono essere assolutamente INFREQUENTI. La durata ideale di una singola sessione deve essere compresa tra i 40-45 e gli 80-90 minuti.

Per calcolare la durata è bene studiare accuratamente i flussi ormonali che avvengono durante l'attività fisica. Gli ormoni da controllare sono il Testosterone e Cortisolo.
Il Testosterone è fondamentale nella crescita muscolare, è responsabile della giusta aggressività nell'allenamento e viene prodotto dai testicoli nell'uomo e in piccole quantità dalle ghiandole surrenali e nelle ovaie delle donne.
Il Cortisolo, invece, viene prodotto per entrambi dalla corteccia surrenale e, se in eccesso, tende a catabolizzare la struttura muscolare. Esso, purtroppo, tende a innalzarsi durante l'allenamento per arrivare a picchi notevoli dopo circa 80-90 minuti di esercizio.
Ecco perche l'allenamento deve essere sempre il più breve possibile.

Avendo così a disposizione un massimo di un'ora e 30 minuti (a me sembra troppo, specie per la massa), per seduta, si programma (ecco la parola chiave del BIIO) un allenamento con pochi esercizi base, avendo cura di accoppiare i gruppi di esercizi in modo produttivo.
Bisogna utilizzare pochi esercizi multiarticolari, cosi che l'atleta possa utilizzare carichi estremamente pesanti per esercitare il maggior stress possibile al muscolo (e qui il richiamo all'HEAVY DUTY è evidente...).
A quale risultato si mira, dunque? Semplice: l'intensità deve essere iper-sfruttata, a scapito di un maggior volume, che viene dilazionato nel tempo (la logica è questa: altissima intensità che mi brucia un pò di volume: tanto la supercompensazione, lavorerà il doppio, e la poca massa persa sul momento sarà riguadagnata con gli interessi nel giro di un paio di settimane).

Faccio una tabella, prorpio al volo caro Miro e quindi non è precisissima, considerando che:
le combinazioni muscolari di accoppiamento sono molte, tante quante le caratteristiche personali degli atleti natural.
Ma il breve tempo a disposizione per seduta e l'assoluta necessità di sfinire il muscolo in maniera completa, impongono l'abbinamento dei muscoli sinergici.
Ovvero: prima esercito i pettorali e poi i tricipiti; i primi saranno già molto stanchi ed avranno quindi bisogno di un solo esercizio per la loro saturazione.
Nello specifico:

-Panca Piana

-Military press

-Trazioni all sbarra.

-Squat con bilanciere

-Panca piana impugnatura stretta

-Stacco da terra

-Curl con bilanciere (o panca Scott)

-Crunch



Altro elemento cardine della teoria (insieme a quello della Supercompensazione) è il concetto di programmazione.
Questa deve essere macrociclica (una anno), e a sua volta divisa in due mesocicli da sei mesi l'uno.
I mesocicli, a loro volta, devono essere suddivisi in sotto-mesocicli (2-4 settimane), che vengono ripartiti in microcicli (2-7giorni).

Dunque il macrociclo annuale del BIIO sarà composto da:


Primo Mesociclo:
un sotto-mesociclo di ricondizionamento
un sotto-mesociclo alla forza massima (prova del massimale inclusa)
due sotto-mesocicli di forza massima
altri due sotto-mesociclo di forza massima (io trovo siano troppi: ma il buon Tozzi la vede così...)

Secondo Mesociclo:
un microciclo di 7-10 giorni di periodo di transizione
un sotto-mesociclo medio-pesante di ipertrofia
un altro sotto-mesociclo ipertrofico
due sotto-mesocicli di definizione


L'anno seguente si riparte da capo, aumentando i carichi e l'intensità.
Per saperne di più, puoi leggere il libro di riferimento (non ricordo la casa editrice e il mio testo, naturalmente, è rimasto in Italia)





Se vuoi ti dico le mie critiche a questa teoria, che comunque è veramente valida e da tenere in buona considerazione.