Il Fede ha scritto:Termopiliano ha scritto:
Certo, esiste sicuramente qualcuno (o forse anche più di qualcuno) che è riuscito grazie ad internet ad elevare il livello medio della propria vita sociale/sentimentale/sessuale.
E chi? Elevare la propria vita sessuale grazie a internet? Se intendi dire che grazie a internet qualcuno ha aumentato il proprio numero di seghe sono d'accordo, per il resto Internet al sesso ha dato una bella bastonata. Se parliamo di pornografia, Internet l'ha distrutta esattamente come la musica e il cinema. Nessuno compra più nulla. E qualcuno che fa l'abbonamento al sito indigeno di pissing non conta certo nulla. Grazie a Internet ha smesso di incassare il mercato del porno. Prima segarsi costava dei soldi ( vhs, dvd, giornali ), ora nessuno spende più per masturbarsi.
Maggior quantità di immagini, ma il mercato del porno Internet l'ha proprio distrutto. Se poi parlavi del sesso non inteso come pornografia ma come rapporti interpersonali spiegati meglio. Cosa puoi migliorare grazie a Internet? Forse qualche scopata più veloce ( è capitato anche a me ), qualche escort al volo invece di guardare nella rivista come succedeva prima. Però francamente "elevare il livello medio della vita sessuale grazie a Internet" mi pare un discorso molto campato in aria.
Con Internet c'è tutto ciò che vuoi quando vuoi. C'è però una cosa che a queste condizioni non può esistere: il valore delle cose, che trovato on line è pari a zero ( discorso molto ampio, nel caso ci arriviamo ). E i rapporti interpersonali di cui parli, quando sono sviluppati su Internet, sono davvero pari a zero...
Se poi ti riferivi a concetti tipo le famose "coppie che per ritrovare la passione guardano insieme film porno e poi rifanno le scene" occhio a non cadere nel trappolone delle leggende metropolitane....

Il mio discorso si riferiva al sesso come rapporto interpersonale, il tema della pornografia (forse sbagliando) l'ho toccato solo marginalmente.
Parto dal presupposto (anche se potrebbe sembrare lapalissiano) che un conto è "vita sessuale" un conto è "vita sentimentale". Sono due cose profondamente diverse e mi pare tu lo sappia bene.
Conosco persone che grazie all'uso dei vari facebook (piuttosto che badoo et similar) sono riusciti ad allargare i propri orizzonti sessuali conoscendo ragazze facilotte e riuscendo così ad "aprirsi" verso orizzonti prima inesplorati. Per loro internet ha sicuramente avuto benefici sulla quantità delle esperienze sessuali. Magari non hanno elevato la qualità (forse ho usato la parola sbagliata) ma sicuramente hanno ottimizzato la quantità (forse è il termine più adatto) della propria vita sessuale.
Se parliamo del colpo al cuore che internet ha dato ai "diritti d'autore" e alla "proprietà intellettuale" non posso che essere d'accordo con te. E' innegabile come alcune fette di mercato (penso alle videoteche) abbiano risentito pesantemente dello sviluppo di Internet. Ma come è sempre stato nella storia dell'essere umano l'evoluzione della specie la fa da padrone. Con alcune fette di mercato che ne sono uscite penalizzate altre ne sono uscite rafforzate (ne ha beneficiato chi ha avuto il coraggio di credere nel potere commerciale di internet investendo risorse e energie in progetti di vario tipo) e in generale molto cose sono cambiate (sè in positivo o in negativo non lo so. Dipende dai punti di vista).
Il web (per come è inteso oggi) e la proprietà intellettuale (dal cinema tradizionale, alla pornografia, alla letteratura o alla musica) sicuramente vanno poco d'accordo.
Che il mercato del porno sia uscito rivoluzionato (o come dici tu "distrutto") dall'espansione di internet mi semba un dato abbastanza oggettivo e inequivocabile, quindi non c'è da discuterne tanto.
Sulla leggenda metropolitana da te citata, nessun riferimento da parte mia in tal senso. Tutt'altro. Sono convinto che l'impatto che ha la pornografia sulla vita di coppia è generalmente (salvo rare eccezioni) negativo. Ma questa è un'altra storia...
Paperinik ha scritto:Mi pare che il topic abbis preso un'altra piega. Vabbè...
I tuoi topci sono talmente soggettivi (come è giusto che sia) che spesso trascendono in qualcosa di diverso rispetto al desiderato (da te, intendo). Diciamo che essendo tu un tipo abbastanza complesso (almeno io la vedo così) spesso si fa fatica a seguirti.