kapedag ha scritto:Jeronim ha scritto: ....Invece il passaporto per questo mondo, secondo me, non va rilasciato in base ai gusti sessuali, all’essere coppia o singolo o quant’altro ma, semplicemente in base alla sincerità di approccio ed alla voglia di mettersi in gioco. Per questo il club ideale, a mio parere, resta quello che, pur attento agli equilibri tra le varie componenti della trasgressione, garantisce un’offerta più fantasiosa e variegata.
La realtà è diversa e sono discorsi lontani dalla realtà? Ne sono consapevole ma credo che “gli elogi della follia” siano più stimolanti delle lamentele, delle prese d’atto per lo status quo, della pigra conservazione.
Concordo in pieno con l'ultima frase ma la "conservazione" è proprio quella che accumuna coppie e singoli, così è stato per anni a beneficio di gestioni con pochi scrupoli. Poi, mi spieghi - visto che lo dici sempre -
cosa mettono in gioco i singoli? Tanto se sono infedeli connaturati le corna alla compagna gliele farebbero - e gliele fanno - anche fuori dal privè!!! Ne so qualcosa Jeronim, se parlo di questo è perchè l'ho vissuto, perchè con i singoli ci ho parlato da singolo e perchè mi scrivono in moltisssimi credendo che io sia ancora il singolo benchmark di 8/10 anni fa.....
Jeronim, la convivenza tra masse di singoli e
coppie che non li amano (tra cui
non c'è la mia quando il numero è ridotto) è I.M.P.O.S.S.I.B.I.L.E. se non vuoi finire alle scazzottate che hanno fatto chiudere l'Olimpo. Per questo serve la segmentazione che -mi rendo conto - non favorisce gli approcci ipocriti di chi non vuole dichiararsi (non è il tuo caso, sei stato chiaro) ma che rende vivibile l'ambiente a tutti gli altri. L'equilibrio di cui parli viene garantito nelle serate miste (dedicate ai singoli ma non al sado maso, al pissing e ai trans che completerebbero l'offerta delle "varie componenti della trasgressione ), che devono, però, esser ben identificate come avviene da Ale. Tu sai benissimo che la quota singoli, per quanto limitata, dentro al buio del privè si quintuplica e con essa tutte le conseguenze che non puoi dirmi di non aver visto, perchè frequentiamo gli stessi locali. Mi dirai che in Veneto ci sono più coppie e che le donne sono più ..."zoccole" (sempre nel senso buono in cui intendo questa magica parola) e quindi i singoli escono presto e soddisfatti, ma non che non ci sono i trenini, le palpate in corridoio e i contesti da caserma. Nel confessionale, quando leserate sono coppie, ci sono sempre dietro le donne, perchè a quelli non gli tira, questa è la realtà, poi, occasionalmente qualche singolo accompagnato ci capita ma ha vita breve in quelle serate.Noi stessi ieri sera - in tre - siamo stati in un locale con singoli e ci siamo trovati bene, anzi un piccolo problemino è sorto con un coppia troppo insistente e non con un singolo (anche se uno ha attaccato un pippone dialettico alla nostra amica ...ma ha capito alla fine) ma lei non poteva circolare da sola e così la mia donna se voleva andare in spogliatoio la dovevo accompagnare perchè ogni volta mi dice che si sente a disagio quando le parlano quando è da sola. Quello che ti dico e che se ci vado devo sapere che cosa trovo e farlo consapevolmente, anche per prendere le precauzioni, quando le serate sono tutte uguali questo non è possibile.
Ho l’impressione che più scriviamo e più ci ritroviamo d’accordo finendo, in sostanza, a sostenere le stesse tesi. Che la
“convivenza tra masse di singoli e coppie che non li amano è I.M.P.O.S.S.I.B.I.L.E.” mi sembra ovvio.
Credo, come te, che ci siano molte pratiche sessuali che, per una serie di motivi anche pratici che non sto ad elencare, sarebbero incompatibili con l’ambiente privè. Tu citi il pissing ed il sado-maso, ed io aggiungo, ad esempio, anche il massaggio sensuale e tantrico (vedi su questo argomento una recente risposta di Mr. K al nostro forumista massaggiatore).
Ma, per quanto riguarda le coppie, vogliamo prendere atto che questo mondo non è fatto solo di scambisti eterosessuali? Non mi riferisco a te, naturalmente, perché queste cose le sai meglio di me.
Da quello che vedo, moltissime coppie, magari occasionalmente ed in particolari circostanze, si trovano a vivere situazioni di gioco impreviste: c’è il lui che si scopre eccitato nel vedere la propria donna con uno o più singoli (caso diffusissimo!), la lei che va su di giri nel vedere il suo partner indulgere a contatti, anche sessuali, con un altro uomo (Almudena Grandes ha fatto la sua fortuna letteraria scrivendo di questa passione). Conosco coppie che hanno iniziato le loro esperienze trasgressive con altre coppie per poi finire col preferire situazioni con singoli.
Mi infastidisce soprattutto l’ipocrisia di coloro che non ammettono che i loro gusti sessuali vanno molto al di là del solo scambismo eterosessuale. E’ come se, anche su Superzeta, certe pratiche trasgressive fossero sdoganate e godessero di alta considerazione, mentre altre fossero relegate al sottobosco e da tenere nascoste.
Per me, una coppia scambista eterosessuale (o lei bisex! -altra pratica sdoganata-) ha la stessa considerazione di una coppia che frequenta singoli e così anche per altre preferenze sessuali. Se io spompinassi o mi facessi inchiappettare da un singolo (credi che è quanto di più lontano dalle mie fantasie sessuali), poi dovrei vergognarmi? Sarebbe un atteggiamento sinceramente trasgressivo? L’omologazione e l’ipocrisia portano ad un moralismo molto simile, nelle sue radici, a quello dei bigotti che tutti condanniamo.
Tornando ai privè, la soluzione del problema singoli è alla fine molto semplice, credo possiamo essere d’accordo: sta nel numero dei singoli presenti e nella loro proporzione con il numero delle coppie. Il numero dei singoli, nel privè, quintuplica? Riduciamo ad un quinto i loro ingressi…!
Più difficile la selezione qualitativa, ma ci sarà pure un modo per evitare i maleducati, gli invadenti (ed i puzzoni..! si, ci sono anche loro!).
Lo dico da frequentatore ovviamente, mi rendo conto, che per un gestore, la quadratura, anche economica, della serata deve tenere conto di altri aspetti.
Come tu sai non entro quasi mai nel privè prima delle 01,00 - 01,30, evidentemente a quell’ora i trenini di singoli sono già arrivati al capolinea. Non ho mai vissuto situazioni così fastidiose da essere insostenibili. Le manate sul culo arrivano, ma la mia compagna spesso le riceve anche dai lui di coppia che si sentono più sicuri dei singoli perché hanno pronta “la merce di scambio”.
Se proprio devo elencare i maggiori fastidi subiti al privè metto nettamente al primo posto le coppie “caciarose”, che al sabato sono particolarmente numerose: nel privè, dopo i giochi, ma anche prima, nei corridoi, parlano a voce alta, ridono e distruggono ogni tentativo di creare un minimo di atmosfera. Sono molto bravo e “convincente” nel cacciare i singoli non graditi, ma devo ancora trovare misure efficaci contro i “casinisti”.
Entrambi non abbiamo motivi di raccontarci storie: non insisto quindi con il confessionale, dico solo che i lui di coppie fake, o accompagnati da donne solo allo scopo di accedere alle serate e risparmiare sulla quota d’ingresso, sono molto più numerosi di quello che si crede. Tra l’altro, prova a chiederti dove sono i lui, mentre le loro partner, in certi momenti, ballano da sole, o con amiche, in pista… La cosa mi sta benissimo a patto che poi, magari le stesse persone, non si “chiamino fuori dal coro” e non ricorrano al solito capro espiatorio dei singoli brutti e cattivi.
Ho conosciuto un singolo al Krystal, anzi mi ha riconosciuto lui in un centro commerciale e si è presentato. E’ una persona decisamente interessante ed ho avuto il piacere di uscire a cena con lui e la mia compagna. Siamo diventati amici da oltre 1 anno. Sono stato a casa sua ed è stato sincero nel proporsi a viso aperto accettando il suo ruolo. Non è successo nulla di trasgressivo, anche se lui non ha mai nascosto il suo desiderio. A mio modo di vedere è stato capace di mettersi in gioco. Tra questo singolo ed il lui di coppia, che al privè smanaccia a destra e sinistra le coppie passanti, costringendo la sua donna a passare mezz’ore intere in ginocchio ad occuparsi del suo “attrezzo” (consiglierei le ginocchiere da pallavolo!), non avrei il minimo dubbio nello scegliere chi dei due preferisco.
La “conservazione”, nel senso che volevo intendere, è quella che fa da anticamera negativa alla “reazione”. Reazione di chi preferisce non affrontare i problemi. Dà per scontato che lo status quo è irremovibile, lo accetta come il male minore e ricorre a soluzioni drastiche, facili e, soprattutto, di comodo.