Piccolo aneddoto sui metodi di una volta. In terza elementare la nostra maestra si ammalò, rimase a casa per molti mesi. Arrivò la nuova maestra a sostituirla ( che mi pare si chiami doa, cioè una supplente che prende il ruolo per parecchio tempo e non solo per qualche sostituzione ). Venne mandata via dopo pochi giorni. Sapete perché? Ci faceva giocare con le medicine scadute. Questa portava sacchettate di antibiotici, aspirine, supposte e robaccia varia e ci faceva fare gli intrugli. Venne cacciata in malo modo, non so che fine abbia fatto.
Arrivò quindi la seconda maestra in sostituzione. Una vecchia psicotica, fascista di famiglia e di tradizione ( lo seppi anni dopo, al momento non potevo capire ), bigotta e chiesina fino al midollo Sapete che faceva questa? Quando qualcuno diceva una parolaccia, la vecchiarda lo prendeva per un orecchio e lo portava al bagno, gli infilava la testa nel lavandino ( stile Rocco sulla tazza del cesso ) e gli LAVAVA LA LINGUA COL SAPONE per togliere il peccato. Ricordo ancora la confezione al bagno di Cleo Latte ( non so nemmeno se questo marchio esiste ancora ) che serviva alla bisogna. Un giorno ci fu il degenero: noi eravamo una classe numerosissima, composta da ragazzi "difficili" e cresciuti in famiglie per la maggior parte incasinate. Sapete benissimo anche quanto i bambini diventano stronzi e ingestibili, quando vengono sfidati. Dopo vari "lavaggi" a turno ( toccava a tutti, bambini e bambine, bastava dire qualche parolaccia che la diavola non faceva differenze ), un giorno accadde l'irreparabile: un delirio di parolacce, risate sguaiate e umiliazioni alla vecchia. Cominciammo quasi tutti in classe a ridacchiare e a sfotterla, puntando sul suo modo di vestire e arricchendo il tutto con parolacce belle colorite e sfottò ( es" guarda questa vecchia scema che stivali di merda che si è messa oggi" ). Lei sentì tutto e andò completamente fuori di testa. Un demonio, non potete rendervi conto. Portò al bagno praticamente tutta la classe ( risparmiando i soliti 4 o 5 che per paura o timidezza non dicevano mai nulla ). Ricordo ancora noi tutti in fila indiana, con questa pazza che uno per volta ci portava nel lavandino per lavarci la lingua, col resto della fila che rideva con le lacrime agli occhi e che continuava a sfotterla ( a bassa voce ma non troppo ). La cosa in sé era gravissima, ma noi ridevamo di questa psicopatica che perdeva il controllo. Ancora oggi ne parlo con una mia amica che era in classe con me e che ogni tanto vedo. Quando ci becchiamo per strada e parlando ci scappa una parolaccia ci diciamo "Eh occhio, che se ti sente la D. sono cazzi tuoi..."

Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).