il bello che più di una volta ho visto poliziotti e carabinieri di pattuglia ritirare sacchetti già pronti sotto il bancone senza nemmeno pagare.

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Pimpi, ma io sono d'accordissimo con te, purtroppo però la risposta l'hai data tu nel post precedente ...non me la sento di attirarmi l'antipatia (al di là delle battute sullo sputazzo nella pizza) di questi esercenti o professionisti presso i quali sono un cliente abituale; loro vedono come "giusto" il fatto che un "amico" non gli chieda la scontrino e sì, se io invece facessi loro notare che invece stanno rubando allo Stato e quindi anche a me farei sicuramente felice qualcuno qui dentro che, a suo modo giustamente, dice che solo un coglione si lamenta della mancata emissione dello scontrino e poi non la chiede, però poi prova a ordinare un drink in mezzo alla folla....prova a presentarti dalla parrucchiera e vedere come esci...prova a chiedere al meccanico di "infilarti" tra una macchina e l'altra perchè hai fretta....prova a dire all'idraulico "uè Mauro lo so che è quasi ora di cena ma ho il rubinetto che perde"....sto riducendo il tutto ad un DO UT DES? In un certo senso forse direi di sì, loro mi garantiscono un trattamento di favore ed io in cambio chiudo un occhio sulle loro evasioni...sì ammetto che non è comunque giusto e che se accetto questo "giochino" poi dovrei starmene zitto. Però...prova tu a fare come quello dei Soliti Idioti "sì ma...lo scontrino?" nel bar dove vai da 20 anni. Prova tu a dire "eh certo che con i mie soldi ti sei comprata la macchina eh!" alla parrucchiera dove vai da 15. Prova tu a dire "ma che ladro che sei!" al meccanico con cui giocavi a calcio da bambino e che ti sta spiegando come ti abbia appena fatto un super sconto sulla manodopera....le vostre osservazioni sono giuste. Cercate però di capire le mie.Pimpipessa ha scritto:eh no Gin andavi cosi bene e mi caschi cosi?!?!??!?!?!Gin ha scritto:l'ho già detto perchè...son tutti posti in cui sono "amico" o comunque cliente abituale dei titolari i quali poi comunque mi han sempre trattato molto bene...per cui in realtà io del servizio non mi posso lamentare, chiedendo lo scontrino sembrerebbe quasi che gli voglio fare un dispetto...e la volta dopo il rapporto di "amicizia" non sarebbe più lo stesso, con le conseguenze che puoi facilmente immaginare....fender ha scritto:Si va beh Gin ma, o pretendi lo scontrino e allora puoi rilevare quando non te lo danno, altrimenti ti sta bene così, pagare meno e non far pagare le tasse ai titolari... cioè evadi anche tu...Non è che ti costringono a NON prendere lo scontrino eh...
passi dalla parte del torto non ce n'è !!con questa politica non solo non contrasti ma avalli la pratica ...bah
tutti uguali...
lo so e ti capiscoGin ha scritto:Pimpi, ma io sono d'accordissimo con te, purtroppo però la risposta l'hai data tu nel post precedente ...non me la sento di attirarmi l'antipatia (al di là delle battute sullo sputazzo nella pizza) di questi esercenti o professionisti presso i quali sono un cliente abituale; loro vedono come "giusto" il fatto che un "amico" non gli chieda la scontrino e sì, se io invece facessi loro notare che invece stanno rubando allo Stato e quindi anche a me farei sicuramente felice qualcuno qui dentro che, a suo modo giustamente, dice che solo un coglione si lamenta della mancata emissione dello scontrino e poi non la chiede, però poi prova a ordinare un drink in mezzo alla folla....prova a presentarti dalla parrucchiera e vedere come esci...prova a chiedere al meccanico di "infilarti" tra una macchina e l'altra perchè hai fretta....prova a dire all'idraulico "uè Mauro lo so che è quasi ora di cena ma ho il rubinetto che perde"....sto riducendo il tutto ad un DO UT DES? In un certo senso forse direi di sì, loro mi garantiscono un trattamento di favore ed io in cambio chiudo un occhio sulle loro evasioni...sì ammetto che non è comunque giusto e che se accetto questo "giochino" poi dovrei starmene zitto. Però...prova tu a fare come quello dei Soliti Idioti "sì ma...lo scontrino?" nel bar dove vai da 20 anni. Prova tu a dire "eh certo che con i mie soldi ti sei comprata la macchina eh!" alla parrucchiera dove vai da 15. Prova tu a dire "ma che ladro che sei!" al meccanico con cui giocavi a calcio da bambino e che ti sta spiegando come ti abbia appena fatto un super sconto sulla manodopera....le vostre osservazioni sono giuste. Cercate però di capire le mie.Pimpipessa ha scritto:eh no Gin andavi cosi bene e mi caschi cosi?!?!??!?!?!Gin ha scritto:l'ho già detto perchè...son tutti posti in cui sono "amico" o comunque cliente abituale dei titolari i quali poi comunque mi han sempre trattato molto bene...per cui in realtà io del servizio non mi posso lamentare, chiedendo lo scontrino sembrerebbe quasi che gli voglio fare un dispetto...e la volta dopo il rapporto di "amicizia" non sarebbe più lo stesso, con le conseguenze che puoi facilmente immaginare....fender ha scritto:Si va beh Gin ma, o pretendi lo scontrino e allora puoi rilevare quando non te lo danno, altrimenti ti sta bene così, pagare meno e non far pagare le tasse ai titolari... cioè evadi anche tu...Non è che ti costringono a NON prendere lo scontrino eh...
passi dalla parte del torto non ce n'è !!con questa politica non solo non contrasti ma avalli la pratica ...bah
tutti uguali...
Tremendo lo sputazzo nella pizza, pensa l'imbarazzo se dovessero accorgersene i tuoi ospiti. Chessò, Annette Schwarz.Pimpipessa ha scritto: io lo richiedo sempre attirandomi gli sguardi di antipatia, alle volte di odio dell'esercente di turno
con il terrore, se non non la certezza di ritrovarmi uno sputazzo nella pizza da asporto che settimanalmente compero...
attenzione che io di paternali a forumisti non ne ho fatte, anzi più sopra dico chiaramente che ammiro chi si mette in proprio, crea lavoro etc....e che il mio piccolo sogno è di poter un giorno riuscire a realizzare qualcosa di MIO.Pimpipessa ha scritto: lo so e ti capisco
ma renditi conto: avalli il comportamento.
e non fare la paternale qui dietro a un nick a gente che non conosci se ti dice che lavora in parte in nero....
...e sarebbe cosa buona e giusta.Defender ha scritto:E' da vari mesi che non becco più posti qui in zona in cui non rilasciano la ricevuta.
Anzi se ti dimentichi di prenderla i venditori te lo fanno presente.
Lotta all'evasione
recuperati altri 4 miliardi
Nei primi quattro mesi dell'anno denunciate all’autorità giudiziaria oltre duemila persone
Roma. Nei primi 4 mesi del 2012, le Fiamme Gialle hanno denunciato alle procure italiane 2.226 persone (80 delle quali sono state arrestate) che avevano utilizzato (nel 27% dei casi) o emesso (19%) fatture false, non presentato le dichiarazioni (17%), occultato o distrutto la contabilità (14%), nascondendo al fisco redditi per 4 miliardi di euro ed evadendo l’iva per oltre mezzo miliardo. Sono stati sequestrati immobili, denaro, gioielli e auto per complessivi 160 milioni di euro. I 4 miliardi di euro di redditi scoperti si aggiungono ai 6 miliardi già individuati nei confronti degli oltre mille evasori totali portando così il totale "recuperato" a ben 10 miliardi.
I mille trucchi degli evasori
Giri di fatture false per importi da capogiro che, nei soli primi 4 mesi del 2012, superano il miliardo di euro. Frodi architettate fin nei minimi dettagli per portare a casa il risultato, che per l’evasore è sempre lo stesso: nascondere i redditi al Fisco per pagare meno tasse possibili e fare una concorrenza sleale agli imprenditori onesti. E per questo le inventano di tutti i colori. Oltre alla spregiudicatezza, infatti, c’è una cosa che agli evasori, specie a quelli che ricorrono alle frodi, non manca quasi mai ed è la fantasia. Soprattutto perché, acuendo l’ingegno, sperano di aumentare le possibilità di farla franca. In cima alla classifica dei reati di frode fiscale scoperti dalla Guardia di Finanza da gennaio ad aprile, vi è l’utilizzo di fatture false (riscontrato nel 26,65% dei casi), seguìto dalla emissione di fatture per operazioni inesistenti (19,38%), dalla omessa dichiarazione (17,84%), dall’occultamento o dalla distruzione dei documenti contabili (14,26%) e dalla dichiarazione infedele (8,07%).
La Ferrari della mamma
A Perugia le Fiamme Gialle, partendo dal possesso di Ferrari, Maserati e Mercedes, a bordo delle quali un imprenditore edilizio veniva spesso visto sfrecciare, hanno scoperto che le auto in realtà erano intestate alla madre di lui, sessantenne. C’è voluto poco per capire che l’uomo in soli 3 anni aveva nascosto al Fisco redditi per 7 milioni di euro ed evaso quasi 800mila euro di Iva. Tutti introiti derivanti dalle vendite non dichiarate di appartamenti, ma ricostruite dai finanzieri attraverso l’esame dei conti bancari del costruttore e dei suoi familiari. Stesso discorso per un imprenditore manifatturiero scoperto dalle Fiamme Gialle di Terni che aveva investito i soldi, messi da parte non pagando le imposte, nell’acquisto di una Ferrari e di una Lamborghini. Auto che, anche in questo caso, sono state intestate, insieme a unità immobiliari, a una familiare dell’imprenditore, dipendente di una società pubblica. Per frodare il Fisco, l’uomo in molti casi utilizzava lo stesso numero di protocollo per più fatture, con il risultato di registrare in contabilità solo la prima. Il pallino per le auto sportive lo aveva anche un imprenditore del settore dell’impiantistica e dell’idraulica della provincia di Pescara che, oltre a 3 immobili, una trentina tra conti correnti e titoli, possedeva anche una Ferrari. Per accumulare tanta ricchezza e tenerla nascosta, l'artigiano non si limitava a non contabilizzare e a non dichiarare i ricavi relativi alle prestazioni rese, ma arrivava addirittura ad alterare i documenti fiscali emessi: è così che fatture rilasciate ai clienti per 120 mila euro perdevano miracolosamente, quando annotate in contabilità, lo zero finale, certificando introiti per appena 12mila euro.
Dai motori ai giocattoli
La passione per i motori si è invece trasformata in professione per due fratelli della provincia di Isernia, operanti rispettivamente nel settore del commercio e della riparazione ed assistenza di autoveicoli. I troppi dubbi sorti nel corso di un controllo sulla regolarità della documentazione contabile hanno spinto i finanzieri a vederci più chiaro. Decisivo è stato il ricorso alle indagini finanziarie da cui è emersa la movimentazione di numerosissimi rapporti bancari, anche intestati ai familiari degli imprenditori, ma nella disponibilità di questi ultimi. Inaspettato l’esito dei controlli, con la scoperta di redditi nascosti, in 3 anni, per 38 milioni di euro. Cifre a sei zero anche per la frode fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza di Sondrio. Tutto è partito dal controllo ad un’edicola. Le Fiamme Gialle hanno rilevato che il medesimo giocattolo era venduto al pubblico sia sotto forma di prodotto editoriale, e come tale non soggetto all’obbligo di emissione di scontrino fiscale, sia come giocattolo vero e proprio per cui l’emissione del documento fiscale è invece obbligatorio. Si è così risaliti alle due aziende nazionali operanti nel settore della produzione e commercio di giocattoli che attraverso il particolare sistema di commercializzazione hanno beneficiato di un regime impositivo più favorevole ed evaso l’Iva per 23 milioni di euro.
Aeronautica e robot
Ammonta invece a circa 14 milioni di euro la frode individuata dalla Guardia di Finanza di Brindisi nel corso di un controllo a una società di costruzioni aeronautiche, il cui responsabile è stato arrestato. Tutto ha avuto inizio con la scoperta di indebite percezioni di contributi pubblici destinati alla progettazione e realizzazione di un sistema integrato di “sorveglianza di larghe aree”. Tra i sistemi di frode adottati, l’utilizzo e l’emissione di fatture false, con l’interposizione di due operatori, uno maltese, l’altro statunitense, che applicavano, al prezzo originariamente concordato, percentuali di ricarico elevate, per farne lievitare l’ammontare. Vi è poi il caso di una società della provincia di Trento operante nella fabbricazione di robot distributori di farmaci. Le fatture per 4 milioni di euro, annotate dalla stessa in contabilità e relative a spese di installazione e manutenzione dei distributori, sono risultate false. Erano difatti inesistenti i tre fornitori che, solo sulla carta, prestavano i servizi. Grande la sorpresa dei finanzieri nel constatare che, all’indirizzo dichiarato quale sede delle 3 società, vi era solo un garage.
Infine l'abbigliamento
Nel settore dell’abbigliamento, le Fiamme Gialle di Mantova hanno recentemente scoperto una frode fiscale connessa alla bancarotta di numerose società per 580 milioni di euro. Un ordine di arresto è stato disposto per il principale responsabile, oggi latitante, mentre 18 sono gli indagati e 28 le società coinvolte. Il ricercato è accusato non solo di aver occultato al fisco redditi per 580 milioni di euro ma anche di aver causato dolosamente il fallimento della “galassia societaria” utilizzata per realizzare una frode all’Iva da circa 100 milioni di euro. L’uomo, amministratore della catena di abbigliamento, avvalendosi di “teste di legno” munite di documenti d’identità falsi, ha anche trasferito all’estero la sede di molte società coinvolte nella frode, con il solo fine di sottrarre la contabilità ai controlli.
ho citato questo topic proprio ieri con la mia fidanzata...come capita sempre più raramente ci siamo presi il lusso di cominciare un aperitivo alle 17 e di finirlo alle 20....4 giri in 4 locali del centro di MN: l'unico in cui mi hanno rilasciato lo scontrino è l'unico in cui andavo per la prima volta; negli altri sono conosciutissimo ed insieme al resto ho ricevuto solo un bel sorriso!fender ha scritto:Dunque dall'idea che mi sono fatto, pensavo che i liberi professionisti (tutti, dai commercianti, imprenditori, artigiani, baggiani vari ecc..) fossero un po' temerari nel non emettere ricevute fiscali o fatture, invece mi accordo che era (oppure è) solamente una prassi consolidata...è bastato un po' di terrorismo televisivo o qualche controllo qui e là per scatenare la psicosi dell'accertamento....
Alla fine non è cambiato praticamente nulla, i controlli sono sporadici e incapparci è sfiga, ma forse prima i controlli non esistevano proprio ? Insomma vedo che personaggi che non ci pensavano proprio ad emettere fattura, adesso sono estremamente ligi al dovere e se chiedo loro come mai, mi rispondono che è cambiato tutto (!?!?!?!) e che controllano sempre....quando gli chiedo che parametri reali hai per dire questo, mi rispondono "nessuno, boh, si dice in giro"....bah...sono sempre più convinto che gli italiani sono un branco di pecoroni senza arte nè parte...
Dovresti essere invidioso perché non hai un datore di lavoro come FidenatoGin ha scritto:ho citato questo topic proprio ieri con la mia fidanzata...come capita sempre più raramente ci siamo presi il lusso di cominciare un aperitivo alle 17 e di finirlo alle 20....4 giri in 4 locali del centro di MN: l'unico in cui mi hanno rilasciato lo scontrino è l'unico in cui andavo per la prima volta; negli altri sono conosciutissimo ed insieme al resto ho ricevuto solo un bel sorriso!fender ha scritto:Dunque dall'idea che mi sono fatto, pensavo che i liberi professionisti (tutti, dai commercianti, imprenditori, artigiani, baggiani vari ecc..) fossero un po' temerari nel non emettere ricevute fiscali o fatture, invece mi accordo che era (oppure è) solamente una prassi consolidata...è bastato un po' di terrorismo televisivo o qualche controllo qui e là per scatenare la psicosi dell'accertamento....
Alla fine non è cambiato praticamente nulla, i controlli sono sporadici e incapparci è sfiga, ma forse prima i controlli non esistevano proprio ? Insomma vedo che personaggi che non ci pensavano proprio ad emettere fattura, adesso sono estremamente ligi al dovere e se chiedo loro come mai, mi rispondono che è cambiato tutto (!?!?!?!) e che controllano sempre....quando gli chiedo che parametri reali hai per dire questo, mi rispondono "nessuno, boh, si dice in giro"....bah...sono sempre più convinto che gli italiani sono un branco di pecoroni senza arte nè parte...
sia detto senza intenti polemici; non rispondetemi che berlusconi chissà quanto evade...io non sono de benedetti che gli chiede 700 mln di €, io sono il povero pezzente per cui 2 americani stanno diventando un lusso sempre più raro...e che le tasse le paga ancor prima di aver accreditato quel poco che resta dello stipendio. invidia? sì.
io se cito questo topic alla mia fidanzata mi mena, perchè si incazza ogni volta che sa consumo materiale porno.....Gin ha scritto:ho citato questo topic proprio ieri con la mia fidanzata...come capita sempre più raramente ci siamo presi il lusso di cominciare un aperitivo alle 17 e di finirlo alle 20....4 giri in 4 locali del centro di MN: l'unico in cui mi hanno rilasciato lo scontrino è l'unico in cui andavo per la prima volta; negli altri sono conosciutissimo ed insieme al resto ho ricevuto solo un bel sorriso!fender ha scritto:Dunque dall'idea che mi sono fatto, pensavo che i liberi professionisti (tutti, dai commercianti, imprenditori, artigiani, baggiani vari ecc..) fossero un po' temerari nel non emettere ricevute fiscali o fatture, invece mi accordo che era (oppure è) solamente una prassi consolidata...è bastato un po' di terrorismo televisivo o qualche controllo qui e là per scatenare la psicosi dell'accertamento....
Alla fine non è cambiato praticamente nulla, i controlli sono sporadici e incapparci è sfiga, ma forse prima i controlli non esistevano proprio ? Insomma vedo che personaggi che non ci pensavano proprio ad emettere fattura, adesso sono estremamente ligi al dovere e se chiedo loro come mai, mi rispondono che è cambiato tutto (!?!?!?!) e che controllano sempre....quando gli chiedo che parametri reali hai per dire questo, mi rispondono "nessuno, boh, si dice in giro"....bah...sono sempre più convinto che gli italiani sono un branco di pecoroni senza arte nè parte...
sia detto senza intenti polemici; non rispondetemi che berlusconi chissà quanto evade...io non sono de benedetti che gli chiede 700 mln di €, io sono il povero pezzente per cui 2 americani stanno diventando un lusso sempre più raro...e che le tasse le paga ancor prima di aver accreditato quel poco che resta dello stipendio. invidia? sì.