Contro la censura di internet
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Re: Contro la censura di internet
Comunque mi pare che si voglia svuotare il mare con un cucchiaino, FBI fai sul serio, visto che ci sono cosi tanti contenuti illegali su Internet chiudi la rete e non se ne parli piu'.
Cosi tutti torneranno al cinema e a comprare DVD porno. Senza Internet le major guadagneranno molto di piu'.
Almeno cosi pensano i fessi, cazzo mi pare che sono rimasti all'età della pietra. Vanno avvisati che il mondo e la tecnologia va avanti, sono loro che si devono adeguare, non il contrario. Se fosse dipeso da questi signori credo che non sarebbe mai esistito il videoregistratore. Figuriamoci Internet.
Cosi tutti torneranno al cinema e a comprare DVD porno. Senza Internet le major guadagneranno molto di piu'.
Almeno cosi pensano i fessi, cazzo mi pare che sono rimasti all'età della pietra. Vanno avvisati che il mondo e la tecnologia va avanti, sono loro che si devono adeguare, non il contrario. Se fosse dipeso da questi signori credo che non sarebbe mai esistito il videoregistratore. Figuriamoci Internet.
Re: Contro la censura di internet
Ho sentito lo stesso argomento questa settimana di uno (che lavora nell'industria) che ha un blog porno. Si illudono che con quello che l'FBI ha fatto, tutti cominciano a comprare DVD porno.tiffany rayne ha scritto:Comunque mi pare che si voglia svuotare il mare con un cucchiaino, FBI fai sul serio, visto che ci sono cosi tanti contenuti illegali su Internet chiudi la rete e non se ne parli piu'.
Cosi tutti torneranno al cinema e a comprare DVD porno. Senza Internet le major guadagneranno molto di piu'.
Almeno cosi pensano i fessi, cazzo mi pare che sono rimasti all'età della pietra. Vanno avvisati che il mondo e la tecnologia va avanti, sono loro che si devono adeguare, non il contrario. Se fosse dipeso da questi signori credo che non sarebbe mai esistito il videoregistratore. Figuriamoci Internet.
I major e le ditte porno si leccano le labbra e si strofinano le mani. Tutti quei migliaia di pirati ora vanno tutti al cinema, comprano CD e DVD come dei pazzi. The world is saved!
Ma a chi vai a dire che un DVD porno (no scusa, un DVD con due CD che durano 4 ore con altre 2-3 ore di extras) puo' darsi non interessa alla grande maggioranza di consumatori porno? Quanti di voi ha guardato un DVD porno con il "fast forward" e soltanto fermarsi su una parte che vi interessa? Immagina restare li seduti per +4 ore per godersi un film porno?
Questi rimbanbiti non si rendono conto che il porno legittimo esiste da circa 40 anni. Se n'e visto di tutti i colori. Che cosa Jules Jordan o Brazzers vorrebbe mostrarmi che io non ho visto centinaia di volte? Quando vendevano una video cassetta porno di 80-90 minuti per circa $100 negli anni 80 (ed era una bella somma a quel tempo) che ci hanno fatto con quei soldi? Era una somma che rapppresentava il costo di maufattura? Che cosa l'FBI ha fatto a Traci Lords, per tutti i soldi che ha guadagnato e che non ha dichiarato per quei 2 anni di attivita porno quando era minorenne?
Si produce da anni TROPPO porno. E spesso porno mediocre. Se le videoteche chiudono e loro vendono meno DVD e' colpa loro. Mi lamentavo spesso con i proprietarie delle videoteche che frequentavo. Gli chiedevo perche' non si trovavano sui scaffali film di Evil Angel, di Anabolic/Diabolic, o di Vivid/Wicked. Che mi rispondevano? Evil Angel e Anabolic chiedevano un prezzo troppo alto e preferivano acquistare un DVD ordinario/mediocre a meta' prezzo, tanto il 98% di quelli che noleggiavano film porno non capivano un cazzo. Per Vivid/Wicked nessuno li voleva datosi che c'erano scene con preservativo che la gente non voleva.
Un film porno ha un'interesse temporaneo, lo vedi (col fast forward) e poi non ti interessa piu. Non ci vai a spendere 30-40 Euro. Questa e' la realta'.
Per il cinema tradizionale sono usciti negli ultimi 2-3 anni film veramente mediocri. Non vale ne la pena di noleggiarli ne spenderci 25-30 Euro per acquistarli. La chiusura di Megaupload o di altri siti di filesharing non regola tutti questi problemi. E' il prodotto, come viene distribuito, e il prezzo, che non funziona nel mondo attuale.
- Paperinik
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Re: Contro la censura di internet
Sì, ho roba ancora da visionare, una pila di dvd virtual sex più film vari, oltre a quelli che ho già e che mi assicurano sbobbate fino ai prossimi secoli...il punto è che si punta sempre a una sbobbata migliore, e la sbobbata migliore la dà solo un film nuovo..come dice drugat, vedere la barra di download che scorre verso la fine è forse la cosa più piacevole, un nuovo film che si aggiunge agli altri, una collezione che non finisce mai, un riempimento di un buco senza fondo...in tal senso mi riquoto da altro topicLen801 ha scritto:Si, ma meglio fare passare la febbre prima.Paperinik ha scritto:Zitto pretino, devo concentrarmi...devo inventare qualcosa...
Dimmi Paper ma non hai abbastanza porno in cantina per poter superare certi periodi di "carestia"?
viewtopic.php?p=1075434#p1075434In genere, il piacere è negativo e il desiderio è insanabile: il desiderio è mancanza, vuoto, ma non come uno stato contrario al pieno ma come uno stato che si svuota man mano che cerchiam di riempirlo. Iniettarsi eroina si dice "bucarsi", etimologicamente può significare che il corpo si fà abisso, è senza fondo...la pornomania incarna la teoria che fa della mancanza non il motore er cercare la felicità ma quella bella che spinge ad attaccarsi ad essa senza dipendere da altro. In questa forma di desiderio si prova un senso di angoscia eppure irresistibile, e il piacere che ne segue è la cessazione di questa pena.
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
- the_knight
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Re: Contro la censura di internet
Bravissimo. E' questo il motivo per cui a volte ci ritroviamo con roba che nemmeno ricordavamo di avere scaricato. In realtà, il discorso è molto più ampio ed include download di qualsiasi genere (musica, giochi, ebook, ecc.): l' "orgasmo" sta nella consapevolezza di essere riusciti ad impossessarsi di quell'opera ricercatissima.Drogato_ di_porno ha scritto:L'orgasmo non sta nella visione dell'ultimo video di Bobbi in 1080pLen801 ha scritto:Si, ma meglio fare passare la febbre prima.Paperinik ha scritto:Zitto pretino, devo concentrarmi...devo inventare qualcosa...
Dimmi Paper ma non hai abbastanza porno in cantina per poter superare certi periodi di "carestia"?
l'orgasmo sta nell'attesa dell'ultimo download, nel vedere la barra che si riempie con la bava alla bocca. la felicità è nell'attesa
Re: Contro la censura di internet
Questa mossa arriva troppo tardi , per le nuove generazioni il porno è gratis e non è concepibile pagare anche solo un centesimo.
A nessuno viene in mente di sottoscrivere abbonamenti per scaricare di più o con maggiore velocità , si aspetta che termini il tempo d'attesa e via di captcha. Coloro che pagano sono collezionisti seriali e compulsivi , che lo fanno solo per non perdere l'80% della propria vita sociale tra un countdown e un altro.
Ci sarà di certo un temporaneo aumento delle vendite di DVD , ma coloro che "torneranno" a comprare saranno i 30/40enni che erano a loro tempo abituati ad andare dall'edicolante per prendere il VHS di Moana. Internet si è evoluto e con lui sono mutate le abitudini di milioni di persone , indietro non ci si torna perchè il concetto di censura non è più applicabile al world wide web.
A nessuno viene in mente di sottoscrivere abbonamenti per scaricare di più o con maggiore velocità , si aspetta che termini il tempo d'attesa e via di captcha. Coloro che pagano sono collezionisti seriali e compulsivi , che lo fanno solo per non perdere l'80% della propria vita sociale tra un countdown e un altro.
Ci sarà di certo un temporaneo aumento delle vendite di DVD , ma coloro che "torneranno" a comprare saranno i 30/40enni che erano a loro tempo abituati ad andare dall'edicolante per prendere il VHS di Moana. Internet si è evoluto e con lui sono mutate le abitudini di milioni di persone , indietro non ci si torna perchè il concetto di censura non è più applicabile al world wide web.
- the_knight
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Re: Contro la censura di internet
Quoto ed escluderei i 30enni dal range, direi da 40 in su.Defender ha scritto:coloro che "torneranno" a comprare saranno i 30/40enni che erano a loro tempo abituati ad andare dall'edicolante per prendere il VHS di Moana.
Re: Contro la censura di internet
boh, depositfile senza account l'ho sempre trovato lento rispetto ad altri file sharing, va beh farò l'abbonamento x 1 mese giusto x testarlorufus t. firefly ha scritto:depositfile non è malaccio (in free, a pago non so)Gothic ha scritto:su Planetsuzy sono passati a Depositfile
qualcuno ha l'account? se sì, ne è soddisfatto?
con un po' di pazienza vai tranquillo
figurati che a suo tempo ne ho approfittato per acquisire i 500 dischi della classifica di tutti i tempi di rolling stone
ci ho messo quattro mesi, praticamente 3/4 cd al giorno
danke
Se i russi avessero usato le loro donne invece dei missili, adesso porteremmo tutti un colbacco.
Re: Contro la censura di internet
scelta saggia!rufus t. firefly ha scritto:crack, io ti vengo dietro, mi fido solo di tecrackpot ha scritto:Forse si, forse no.. staremo a vedere
Tu lo sai che sei su SZ vero? [Parakarro]
Re: Contro la censura di internet
giàDrogato_ di_porno ha scritto:L'orgasmo non sta nella visione dell'ultimo video di Bobbi in 1080pLen801 ha scritto:Si, ma meglio fare passare la febbre prima.Paperinik ha scritto:Zitto pretino, devo concentrarmi...devo inventare qualcosa...
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l'orgasmo sta nell'attesa dell'ultimo download, nel vedere la barra che si riempie con la bava alla bocca. la felicità è nell'attesa
ho calcolato che per visionare solo il (tera di) porno scaricato nel 2011, considerando che non è hd, dovrei passare tre ore al giorno di tutto il 2012 (ma nel frattempo nel 2012 mi sono portato avanti...)
è proprio quello il bello, il download, la sera del dì di festa del porno
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
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Re: Contro la censura di internet
eh, e allora?crackpot ha scritto:scelta saggia!rufus t. firefly ha scritto:crack, io ti vengo dietro, mi fido solo di tecrackpot ha scritto:Forse si, forse no.. staremo a vedere
che nuove ci porti?
E sorridi! (Earl J. Hickey)
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Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Re: Contro la censura di internet
questa.
L’emendamento che censura internet

Dopo gli Stati Uniti, anche in Italia si ricomincia a parlare di pirateria informatica, copyright e diritto del web. L’occasione è fornita dall’emendamento inserito dal deputato leghista Giovanni Fava nella legge Comunitaria 2011 (legge per il recepimento delle direttive europee), che dovrebbe essere discussa alla Camera il prossimo 31 gennaio. Secondo quanto già affermato da deputati di centro-destra e centro-sinistra, l’emendamento verrà eliminato, ma l’attenzione sulla questione resta alta.
L’emendamento, definito ‘il Sopa italiano’, consentirebbe la rimozione immediata di contenuti on line su qualunque piattaforma semplicemente per richiesta di ‘un soggetto interessato’. In esso, infatti, si afferma che “nella prestazione di un servizio della società dell’informazione consistente nella memorizzazione di informazioni fornite da un destinatario del servizio, il prestatore non è responsabile delle informazioni memorizzate a richiesta di un destinatario del servizio, a condizione che detto prestatore: non sia effettivamente a conoscenza del fatto che l’attività o l’informazione è illecita e, per quanto attiene ad azioni risarcitorie, non sia al corrente di fatti o di circostanze che rendono manifesta l’illiceità dell’attività o dell’informazione; non appena a conoscenza di tali fatti, su comunicazione delle autorità competenti, agisca immediatamente per rimuovere le informazioni o per disabilitarne l’accesso”.
Immediata la reazione dei giuristi esperti di informatica, che hanno paventato il rischio di un imbavagliamento del web. Se approvata, infatti, la legge permetterebbe a chiunque di rivolgersi direttamente al fornitore di servizi internet per la rimozione di contenuti indesiderati, ritenuti diffamatori o lesivi del diritto d’autore, senza passare per l’autorità giudiziaria o amministrativa.
Della stessa opinione anche Libertiamo, associazione legata a Futuro e Libertà e presieduta da Benedetto Della Vedova. Quest’ultimo ha presentato un contro emendamento, insieme con Flavia Perina (Fli), per impedire che “una pesante limitazione all’attività di alcuni dei più importanti operatori della società dell’informazione” diventi realtà. Chiaro il riferimento a Google, Facebook, Youtube, che potrebbero essere gravemente intaccati da una legge del genere.
Simile la posizione del Pd, e del presidente di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, che con il senatore Vincenzo Vita, ha presentato una serie di emendamenti per cancellare “la normativa anti-web”.
Alla conferenza stampa promossa da Articolo 21, Libertiamo, Il Futurista e Agorà Digitale, tenutasi ieri mattina, contro l’emendamento Fava erano presenti deputati di tutti i partiti, Lega Nord esclusa naturalmente.
Luca Nicotra, segretario di Agorà Digitale, sul suo blog invita a non lasciarsi prendere da facili entusiasmi, “perché- scrive il giovane giornalista del web- in contemporanea alla nostra mobilitazione pubblica ve n’è un’altra, che certo non funziona con conferenze stampa, n’è con appelli alla mobilitazione. È il lavoro delle lobby dei monopolisti dell’informazione e dell’intrattenimento che enorme influenza esercitano su Parlamento e Governo”. Dunque meglio fare attenzione e “non abbassare la guardia” finché non sarà passato il pericolo.
Più ottimisti Antonio Palmieri, del Pdl, e Paolo Gentiloni, del Pd, che però auspica un “atteggiamento che non demonizzi gli emendamenti su questa materia”.
Grande attesa quindi per la discussione del 31, soprattutto perché, come sottolineato dall’avvocato Fulvio Sarzana sul suo blog, l’emendamento potrebbe anticipare una revisione della direttiva europea sul tema, in quello che è già stato definito ‘l’anno del copyright’.
L’emendamento che censura internet

Dopo gli Stati Uniti, anche in Italia si ricomincia a parlare di pirateria informatica, copyright e diritto del web. L’occasione è fornita dall’emendamento inserito dal deputato leghista Giovanni Fava nella legge Comunitaria 2011 (legge per il recepimento delle direttive europee), che dovrebbe essere discussa alla Camera il prossimo 31 gennaio. Secondo quanto già affermato da deputati di centro-destra e centro-sinistra, l’emendamento verrà eliminato, ma l’attenzione sulla questione resta alta.
L’emendamento, definito ‘il Sopa italiano’, consentirebbe la rimozione immediata di contenuti on line su qualunque piattaforma semplicemente per richiesta di ‘un soggetto interessato’. In esso, infatti, si afferma che “nella prestazione di un servizio della società dell’informazione consistente nella memorizzazione di informazioni fornite da un destinatario del servizio, il prestatore non è responsabile delle informazioni memorizzate a richiesta di un destinatario del servizio, a condizione che detto prestatore: non sia effettivamente a conoscenza del fatto che l’attività o l’informazione è illecita e, per quanto attiene ad azioni risarcitorie, non sia al corrente di fatti o di circostanze che rendono manifesta l’illiceità dell’attività o dell’informazione; non appena a conoscenza di tali fatti, su comunicazione delle autorità competenti, agisca immediatamente per rimuovere le informazioni o per disabilitarne l’accesso”.
Immediata la reazione dei giuristi esperti di informatica, che hanno paventato il rischio di un imbavagliamento del web. Se approvata, infatti, la legge permetterebbe a chiunque di rivolgersi direttamente al fornitore di servizi internet per la rimozione di contenuti indesiderati, ritenuti diffamatori o lesivi del diritto d’autore, senza passare per l’autorità giudiziaria o amministrativa.
Della stessa opinione anche Libertiamo, associazione legata a Futuro e Libertà e presieduta da Benedetto Della Vedova. Quest’ultimo ha presentato un contro emendamento, insieme con Flavia Perina (Fli), per impedire che “una pesante limitazione all’attività di alcuni dei più importanti operatori della società dell’informazione” diventi realtà. Chiaro il riferimento a Google, Facebook, Youtube, che potrebbero essere gravemente intaccati da una legge del genere.
Simile la posizione del Pd, e del presidente di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, che con il senatore Vincenzo Vita, ha presentato una serie di emendamenti per cancellare “la normativa anti-web”.
Alla conferenza stampa promossa da Articolo 21, Libertiamo, Il Futurista e Agorà Digitale, tenutasi ieri mattina, contro l’emendamento Fava erano presenti deputati di tutti i partiti, Lega Nord esclusa naturalmente.
Luca Nicotra, segretario di Agorà Digitale, sul suo blog invita a non lasciarsi prendere da facili entusiasmi, “perché- scrive il giovane giornalista del web- in contemporanea alla nostra mobilitazione pubblica ve n’è un’altra, che certo non funziona con conferenze stampa, n’è con appelli alla mobilitazione. È il lavoro delle lobby dei monopolisti dell’informazione e dell’intrattenimento che enorme influenza esercitano su Parlamento e Governo”. Dunque meglio fare attenzione e “non abbassare la guardia” finché non sarà passato il pericolo.
Più ottimisti Antonio Palmieri, del Pdl, e Paolo Gentiloni, del Pd, che però auspica un “atteggiamento che non demonizzi gli emendamenti su questa materia”.
Grande attesa quindi per la discussione del 31, soprattutto perché, come sottolineato dall’avvocato Fulvio Sarzana sul suo blog, l’emendamento potrebbe anticipare una revisione della direttiva europea sul tema, in quello che è già stato definito ‘l’anno del copyright’.
Tu lo sai che sei su SZ vero? [Parakarro]
Re: Contro la censura di internet
un nuovo anno che inizia in questo modo puo essere solo un anno di merda‘l’anno del copyright’.
Tu lo sai che sei su SZ vero? [Parakarro]
Re: Contro la censura di internet
ah comunque per rimanere sempre aggiornati in tempo reale: http://news.google.it/news/story?q=cens ... CDcQqgIwAA
Tu lo sai che sei su SZ vero? [Parakarro]
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Re: Contro la censura di internet
il forum è di nuovo sotto attacco FBI. I funzionari avranno notato un flusso anomalo di dati sull'indirizzo di crackpot e del papero...in particolare il 3d sugli streaming
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: Contro la censura di internet
Ci sono altre notizie oggi a riguardo dell'attacco dell'FBI contrro Megaupload.
http://business.avn.com/articles/legal/ ... 62469.html
Si dice che FBI avra della difficolta a forzare l'arresto di Kim Dotcom e alri 6 impiegati di MU in Asutralia, siccome questi non hanno la cittadinanza americana, e FBI non ha giurisdizione in Australia a riguardo delle accuse di "copyright infringement".
Pero' sembra che le accuse di reciclaggio di denaro (money laundering) rimangono problematici per gli accusati.
http://business.avn.com/articles/legal/ ... 62469.html
WASHINGTON, D.C.—The attempt by Washington to hold Megaupload founder Kim Dotcom and six employees criminally liable for massive copyright infringement under U.S. law is certain to be challenged by the defendants' lawyers, who will likely argue that their clients, all of whom are foreign citizens seized on foreign soil, are not subject to United States jurisdiction. The government's attorneys will claim that they do have jurisdiction, but according to legal observers starting to take a closer look at the case, the government will first have to get past Morrison v. National Australia Bank (2010), a SCOTUS opinion that set strict limitations on when U.S. law can be extended to foreign defendants. Because the government clearly wants to make Megaupload a test case for future such takedowns and indictments, operators of file sharing sites and content producers around the globe will be watching with rapt attention.
It may actually be the case that the underlying intent behind anti-piracy bills SOPA and PROTECT IP was to fill in gaps presented by Morrison, and that their ill-fated reception has prompted the Justice Department to force an ultimate resolution on the limitations of U.S. law in copyright infringement cases of this magnitude, triggering another inevitable look at Morrison.
As Alison Frankel reported today, however, the government has its work cut out for it if it means to get past Morrison unscathed. "There's ... considerable precedent on racketeering and Morrison," she wrote. "In a pair of rulings just months after Morrison came down, the U.S. Court of Appeals for the Second Circuit concluded that the civil Racketeer Influenced and Corrupt Organizations law does not extend to overseas conduct. And in the most significant Morrison ruling in a RICO case, Washington, D.C., federal court judge Gladys Kessler found in March 2011 that the U.S. government has no racketeering case against British American Tobacco—even though she'd already entered a final judgment against BAT. (Here's a comprehensive analysis of RICO and Morrison from the Vanderbilt Journal of Transnational Law.)"
But Frankel also noted that Morrison “hasn't been as deeply tested in criminal cases as it has on the civil side," and pointed to "a 1922 Supreme Court opinion called United States v. Bowman, which holds that extraterritorial jurisdiction can be inferred from U.S. criminal laws."
Still, she concludes that even if Megaload is able to use Morrison to successfully derail the RICO and criminal copyright infringement parts of the government's case against it, there will still be felony money laundering charges to contend with, where U.S. law is much more definitive.
"The money-laundering statute specifically references United States jurisdiction over 'foreign persons,' and includes a prohibition on moving money into and out of the country illicitly," she wrote. "Obviously, Megaupload and its executives can argue that they weren't engaged in money laundering, but for Morrison purposes, the law does appear to have extraterritorial reach."
Megaupload's attorney, Robert Bennett, was forced to withdraw as lead counsel in the case because of a reported conflict of interest involving another of his law firm's clients. Another Megaupload lawyer, Ira Rothken, is well known to the adult entertainment community, having litigated for a number of adult entities over the years, including Friendfinder, VMI/Trade News, Penthouse and the Free Speech Coalition. In 2008, Rothken also represented TorrentSpy in a $110 million copyright infringment lawsuit brought against it by the Motion Picture Association of America (MPAA).
http://business.avn.com/articles/legal/ ... 62469.html
Si dice che FBI avra della difficolta a forzare l'arresto di Kim Dotcom e alri 6 impiegati di MU in Asutralia, siccome questi non hanno la cittadinanza americana, e FBI non ha giurisdizione in Australia a riguardo delle accuse di "copyright infringement".
Pero' sembra che le accuse di reciclaggio di denaro (money laundering) rimangono problematici per gli accusati.
http://business.avn.com/articles/legal/ ... 62469.html
WASHINGTON, D.C.—The attempt by Washington to hold Megaupload founder Kim Dotcom and six employees criminally liable for massive copyright infringement under U.S. law is certain to be challenged by the defendants' lawyers, who will likely argue that their clients, all of whom are foreign citizens seized on foreign soil, are not subject to United States jurisdiction. The government's attorneys will claim that they do have jurisdiction, but according to legal observers starting to take a closer look at the case, the government will first have to get past Morrison v. National Australia Bank (2010), a SCOTUS opinion that set strict limitations on when U.S. law can be extended to foreign defendants. Because the government clearly wants to make Megaupload a test case for future such takedowns and indictments, operators of file sharing sites and content producers around the globe will be watching with rapt attention.
It may actually be the case that the underlying intent behind anti-piracy bills SOPA and PROTECT IP was to fill in gaps presented by Morrison, and that their ill-fated reception has prompted the Justice Department to force an ultimate resolution on the limitations of U.S. law in copyright infringement cases of this magnitude, triggering another inevitable look at Morrison.
As Alison Frankel reported today, however, the government has its work cut out for it if it means to get past Morrison unscathed. "There's ... considerable precedent on racketeering and Morrison," she wrote. "In a pair of rulings just months after Morrison came down, the U.S. Court of Appeals for the Second Circuit concluded that the civil Racketeer Influenced and Corrupt Organizations law does not extend to overseas conduct. And in the most significant Morrison ruling in a RICO case, Washington, D.C., federal court judge Gladys Kessler found in March 2011 that the U.S. government has no racketeering case against British American Tobacco—even though she'd already entered a final judgment against BAT. (Here's a comprehensive analysis of RICO and Morrison from the Vanderbilt Journal of Transnational Law.)"
But Frankel also noted that Morrison “hasn't been as deeply tested in criminal cases as it has on the civil side," and pointed to "a 1922 Supreme Court opinion called United States v. Bowman, which holds that extraterritorial jurisdiction can be inferred from U.S. criminal laws."
Still, she concludes that even if Megaload is able to use Morrison to successfully derail the RICO and criminal copyright infringement parts of the government's case against it, there will still be felony money laundering charges to contend with, where U.S. law is much more definitive.
"The money-laundering statute specifically references United States jurisdiction over 'foreign persons,' and includes a prohibition on moving money into and out of the country illicitly," she wrote. "Obviously, Megaupload and its executives can argue that they weren't engaged in money laundering, but for Morrison purposes, the law does appear to have extraterritorial reach."
Megaupload's attorney, Robert Bennett, was forced to withdraw as lead counsel in the case because of a reported conflict of interest involving another of his law firm's clients. Another Megaupload lawyer, Ira Rothken, is well known to the adult entertainment community, having litigated for a number of adult entities over the years, including Friendfinder, VMI/Trade News, Penthouse and the Free Speech Coalition. In 2008, Rothken also represented TorrentSpy in a $110 million copyright infringment lawsuit brought against it by the Motion Picture Association of America (MPAA).