Contro la censura di internet

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Il Fede
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Re: Contro la censura di internet

#16 Messaggio da Il Fede »

Stickman ha scritto:ma l'artista, quello che fa, se vale non perde soldi.
Li perde comunque. Se tu sei un fan di Vasco Rossi ( esempio a caso ) continuerai a comprare i suoi dischi per collezionarli. Se sei fan della musica italiana in genere scaricherai gran parte di quello che viene prodotto Vasco Rossi compreso ( perché ti piace la musica italiana in generale e non Vasco Rossi in modo particolare =. Prima, senza download, quello che ti interessava ( anche se non ti faceva impazzire, però ti interessava ) dovevi comunque acquistarlo. Oggi non lo fai più perché tanto puoi scaricarlo, e la priorità di acquisto la dai a altre cose.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

tiffany rayne
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Re: Contro la censura di internet

#17 Messaggio da tiffany rayne »

Tra l'altro la pirateria l'ha favorita anche l'ingordigia degli artisti e dei produttori di film e musica, me lo ricordo io che hai suoi tempi un cd nuovo costava 20-25 euro attuali e una videocassetta o un DVD sui 30-35 euro e anche molto di piu'. Su ogni pezzo il guadagno era abnorme, visto che fabbricare un cd in modo industriale ad esempio costava a loro pochi centesimi a pezzo.

Quindi non mi metto certo a piangere per lor signori. Anche ora non sono certo ridotti alla fame.

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vertigoblu
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Re: Contro la censura di internet

#18 Messaggio da vertigoblu »

tiffany rayne ha scritto:Tra l'altro la pirateria l'ha favorita anche l'ingordigia degli artisti e dei produttori di film e musica, me lo ricordo io che hai suoi tempi un cd nuovo costava 20-25 euro attuali e una videocassetta o un DVD sui 30-35 euro e anche molto di piu'. Su ogni pezzo il guadagno era abnorme, visto che fabbricare un cd in modo industriale ad esempio costava a loro pochi centesimi a pezzo.

Quindi non mi metto certo a piangere per lor signori. Anche ora non sono certo ridotti alla fame.
vabbhè che cazzo di populismo.

ovvio che sting ed i rolling stones non muoiono di fame.

come è ovvio che qualcuno si è abbuffato fin troppo.

ma eticamente è giusto o no?

se io faccio un cazzo di disco impiegandoci 6 mesi,senza contare gli anni di studio che mi sono occorsi per raggiungere un livello decente è giusto o no che ciccio spatazza con un click se lo scarica e se lo sente gratis?
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky

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Re: Contro la censura di internet

#19 Messaggio da tiffany rayne »

vertigoblu ha scritto:
tiffany rayne ha scritto:Tra l'altro la pirateria l'ha favorita anche l'ingordigia degli artisti e dei produttori di film e musica, me lo ricordo io che hai suoi tempi un cd nuovo costava 20-25 euro attuali e una videocassetta o un DVD sui 30-35 euro e anche molto di piu'. Su ogni pezzo il guadagno era abnorme, visto che fabbricare un cd in modo industriale ad esempio costava a loro pochi centesimi a pezzo.

Quindi non mi metto certo a piangere per lor signori. Anche ora non sono certo ridotti alla fame.
vabbhè che cazzo di populismo.

ovvio che sting ed i rolling stones non muoiono di fame.

come è ovvio che qualcuno si è abbuffato fin troppo.

ma eticamente è giusto o no?

se io faccio un cazzo di disco impiegandoci 6 mesi,senza contare gli anni di studio che mi sono occorsi per raggiungere un livello decente è giusto o no che ciccio spatazza con un click se lo scarica e se lo sente gratis?
Ma le cose cambiano, nella musica non vivi piu' solo con i proventi delle vendite dei cd, oggi campi con i concerti, con le serate e con la tv. Se sei bravo i soldi li fai lo stesso.

Eticamente da comunista sono per l'arte libera, anche chi non se la può permettere ne deve usufruire. Cosi facciamo anche un discorso politico. :lol:

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Re: Contro la censura di internet

#20 Messaggio da tiffany rayne »

Comunque quello della pirateria è un pretesto che il potere politico usa per provare a censurare la rete con leggi apposite. Non bisogna lasciarsi fuorviare da certe premesse che usano per fare accettare leggi liberticide.

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Len801
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Re: Contro la censura di internet

#21 Messaggio da Len801 »

tiffany rayne ha scritto:
vertigoblu ha scritto:bhè qualche regoletta ci vuole,poichè libertà non significa scaricarsi pacchi di musica, film o libri gratis a scapito di chi ci lavora.
Tutta roba che al 90% chi scarica non guarda. Forse si crede che senza Internet tutto quello che si scarica verrebbe comprato "legalmente" ma non funziona cosi.

Tra l'altro non mi pare che la nuova produzione mondiale di musica, film, pornografia e altro sia in calo pauroso, anzi è sempre in aumento. Quindi non tutti se la passano male, magari invece di due Ferrari certuni si riducono a comprarne una ma di certo non fanno la fame. Nessuno tiene una attività che non produce guadagno e se restando nel nostro campo Brazzers, BangBros e Reality Kings non chiudono vuol dire che ci guadagnano sempre e di certo ci vivono decentemente anche con la pirateria di Internet che sforna le loro clips il giorno stesso in cui escono.
Si da sempre la colpa all'internet e al file sharing per la situazione scadente di musica e film (tradizionale/porno).
Ma andiamo indietro un pochettino.
Affinche' i dischi erano distribuiti su vinyl (78, 45, 33 RPM), e la gente andava al cinema o vedeva un vecchio film in televisione tutti i major ci facevano tutti i soldi che volevano. Se chiedevanio x$, o glieli davi o non lo vedevi.
L'industria cinematografica (almeno quella americana) fino agli anni 40 controllava sia la produzione sia la distribuzione. Producevano i film e poi li proiettavane nelle catene di cinema che appartenevano al loro circuito. La storia fini negli anni 40 ma quando cominciarono e vendere i film alle rete televisive, lo facevano in blocco/pacchetti. Insomma se volevi 2 film di alta qualita, dovevi prendere altri 5 film di scarsa qualita. Oggi si vede la stessa storia per programmi televisivi su cable/satellite. Funziona a pacchetti. Per ottenere CNN devi accettare 4-5 altri canali che non ti interessano.
Andiamo un poco avanti negli anni 60 e 70, quando erano popolari registratori audio (open reel), e il sistema stereo per le stazioni radio FM. Potevi regisrare canzoni che sentivi alla radio su bobine di nastro. Poi fu creata la cassetta audio. Anche li non costava niente a registrare (con alta qualita) canzoni dalla radio o da un disco (prestato da un amico/parente) per una duirata di circa 90 minuti.
Quando usci il VCR all'inizio degli anni 80, tutti i major di Hollywood erano contro e Disney e Universal fecero causa contro Sony. Sony vinse la battaglia e non esiste nessuna restrizione di quello che puoi registrare dalla TV.
Ma Sony, Universal e tutti i major si misero e distribuire i film su VHS/Beta. Dimenticano di dirti ad un prezzo altissimo a quel tempo. Un film porno su VHS costava circa $80-$100, e un film tradizionale un poco di meno. Per un certo tempo si distribuiva un film tradizuionale in due modi: "for rent" (per noleggio) (a basso prezzo di circa $30) o "for sale"(per vendita) (di $50-80-90). Ma anche qui esistevano facile mezzi per copiare film su video.
Con il digital i major ti facevano credere che la qualita della musica (per CD musicale) o video (DVD) era ottima e il costo dovrebbe essere ridotto.
Ma i dischi CD musicali constavano circa $28 per un disco che era uscito 20 anni prima su vinyl. Con Napster (verso la meta degli anni 90) tutto si poteva scaricare e copiare senza spender un soldo. I major erano stupiti, e non sapevano cosa fare. Fecero causa contro Napster e lo fecero chiudere. Ma diecine di altri site di file share furono aperti e l'industria musicale fu quasi distrutta a causa della avarizia cronica di quest'ultima. Steve Jobs fu la loro salvezza e le fece una proposta. Dammi tutti le canzoni nella tua libreria e le offro al pubblico per $1 per canzone. Ah finalmente videro la luce.
Per il cinema, i major ancora non hanno capito e non lo capiranno mai. Vogliono la stessa somma (circa $28) sia per un film del 1942 che un film nuovo di zecca. Passano leggi all'infinito che non ti permettano nemmeno di copiare un film che tu hai acquistato legalmente. I film escono in varie versioni (theatrical, extended, director's cut, unrated, ecc). soltanto per guagnarci sopra.
Non vogliono che lo scarichi legalmente, ma se te l'offrono sul web vogliono la stessa somma di un DVD e poi ti ci mettono il DRM e lo puoi soltanto vedere nel tuo PC. Molti film li tengono nei loro archivi e non hanno nessuno desiderio a distribuirlo su DVD, mentre vecchi copie di brutta qualita esistono su VHS. Poi ti dicono che il sistema DVD e' universale. IL CD musicale si, puo' essere letto dovunque nel mondo intero, ma la lettura del DVD puo essere fatta soltanto in certi paesi. Se lo compro in Italia, non lo posso vedere in America.
Per il porno il costo di un DVD e' anche piu alto di un film tradizionale. Si puo' anche copiarlo piu' facilmente datosi che non hanno il "copyguard" (costa troppo includerlo nella distribuzione/stampa del disco).
Se non fosse per Blockbuster (ora fallito) e Netflix, i major avrebbero chiuso le porte molto tempo fa.
Le videoteche chiudono le porte tutti i giorni, non si vende piu' i stessi numeri di film tradizionali o porno. Ma i major non cercano di ridurre i prezzi dei film in nessun modo. Si lamentano eternalmente dei file sharing i i siti tube e paganbo milioni ai loro avvocati a correr indietro alle poche persone (illegal downloaders) che riescono a identificare. I salari dei direttori di questi major sono sempre quelli, e i cantanti per guadagnarsi qualche soldino devono fare i concert, datosi che con le vendite dei CD non ci guadagnano niente.
Ultima modifica di Len801 il 24/11/2011, 2:18, modificato 1 volta in totale.

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Il Fede
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Re: Contro la censura di internet

#22 Messaggio da Il Fede »

Len801 ha scritto:IL CD musicale si, puo' essere letto dovunque nel mondo intero, ma la lettura del DVD puo essere fatta soltanto in certi paesi. Se lo compro in Italia, non lo posso vedere in America.
Basta comprare un lettore multiarea ( comprato a 20€ da Trony ). Basta solo un po' d'attenzione quando si compra un lettore DVD. Evitare quelli a Area 2 e comprare quelli con la scritta ALL. La faccenda delle zone di lettura è da boicottare, tutti dovrebbero lasciare negli scaffali i lettori dvd che leggono solo un'area.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Re: Contro la censura di internet

#23 Messaggio da Len801 »

Il Fede ha scritto:
Len801 ha scritto:IL CD musicale si, puo' essere letto dovunque nel mondo intero, ma la lettura del DVD puo essere fatta soltanto in certi paesi. Se lo compro in Italia, non lo posso vedere in America.
Basta comprare un lettore multiarea ( comprato a 20€ da Trony ). Basta solo un po' d'attenzione quando si compra un lettore DVD. Evitare quelli a Area 2 e comprare quelli con la scritta ALL. La faccenda delle zone di lettura è da boicottare, tutti dovrebbero lasciare negli scaffali i lettori dvd che leggono solo un'area.
Dipende dove stai e l'informzione che trovi scritta sulla scatola quando vai nel negozio. Per esempio ho comprato un lettore DVD di $40 in cui non c'era solo indicazione che leggeva DVD nella zona Nord Americana, ma che era (non rivelato nell'informazione tecnica) anche capace di legere DVD sistema PAL.

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Re: Contro la censura di internet

#24 Messaggio da crackpot »

Ripartire contro il regolamento-censura sul diritto d'autore.

Immagine

A dicembre l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni adotterà un regolamento in materia di diritto d'autore in Rete che introdurrà un sistema diffuso di censura di contenuti in rete (vedi www.agoradigitale.org/nocensura).

La Commissione Europea ha scritto ad Agcom una lettera senza precedenti che boccia tale regolamento (qui maggiori informazioni).
Tu lo sai che sei su SZ vero? [Parakarro]

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Re: Contro la censura di internet

#25 Messaggio da vertigoblu »

tiffany rayne ha scritto:
vertigoblu ha scritto:
tiffany rayne ha scritto:Tra l'altro la pirateria l'ha favorita anche l'ingordigia degli artisti e dei produttori di film e musica, me lo ricordo io che hai suoi tempi un cd nuovo costava 20-25 euro attuali e una videocassetta o un DVD sui 30-35 euro e anche molto di piu'. Su ogni pezzo il guadagno era abnorme, visto che fabbricare un cd in modo industriale ad esempio costava a loro pochi centesimi a pezzo.

Quindi non mi metto certo a piangere per lor signori. Anche ora non sono certo ridotti alla fame.
vabbhè che cazzo di populismo.

ovvio che sting ed i rolling stones non muoiono di fame.

come è ovvio che qualcuno si è abbuffato fin troppo.

ma eticamente è giusto o no?

se io faccio un cazzo di disco impiegandoci 6 mesi,senza contare gli anni di studio che mi sono occorsi per raggiungere un livello decente è giusto o no che ciccio spatazza con un click se lo scarica e se lo sente gratis?
Ma le cose cambiano, nella musica non vivi piu' solo con i proventi delle vendite dei cd, oggi campi con i concerti, con le serate e con la tv. Se sei bravo i soldi li fai lo stesso.

Eticamente da comunista sono per l'arte libera, anche chi non se la può permettere ne deve usufruire. Cosi facciamo anche un discorso politico. :lol:
peccato che il tuo discorso da "comunista" favorirà a campare di "arte" qualunque forma sia, solo figli di papà ,o chi è già miliardario di suo e decide per hobby di fare l'artista.

che le cose cambino è indubbio,ma continuo a ritenere ingiusto che qualcuno si appropri di un prodotto di mia proprietà intellettuale senza il mio permesso.
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Re: Contro la censura di internet

#26 Messaggio da katmandu69 »

Pirateria, l'Europa vieta i filtri
"Contrari alle leggi della Ue"
Storica decisione della Corte di giustizia europea: non possono essere rivolte ingiunzioni per oscurare a titolo preventivo siti che contengano materiale che viola il copyright. Esultano le associazioni di consumatori e provider
di ALESSANDRO LONGO

Non si possono imporre filtri al web per impedire agli utenti di scaricare file pirata, perché questa pratica è contraria al diritto comunitario. L'ha stabilito oggi la Corte di giustizia europea, con una sentenza 1 che gli esperti definiscono "storica": avrà un grosso impatto sul modo con cui, anche in Italia, viene protetto il diritto d'autore su Internet.

La Corte si è pronunciata su un caso che contrapponeva il provider belga Scarlet e la Sabam (la Siae belga). La Sabam aveva ottenuto da un giudice che il provider impedisse di usare programmi peer-to-peer per scaricare opere protette. La Scarlet si è rivolta però alla Corte d'appello di Bruxelles, che ha poi portato il caso alla Corte di giustizia.

Di qui la sentenza, che ora peserà non solo sul caso Scarlet ma in tutta l'Europa: "Il diritto dell'Unione vieta che sia rivolta a un fornitore di accesso ad Internet un'ingiunzione per predisporre un sistema di filtraggio di tutte le comunicazioni elettroniche che transitano per i suoi servizi, applicabile indistintamente a tutta la sua clientela, a titolo preventivo, a sue spese esclusive e senza limiti nel tempo". Il motivo è che quest'ingiunzione violerebbe il diritto dei provider a non farsi sceriffi del web e a non sorvegliarlo a caccia di reati. Ma violerebbe anche "la libertà d'impresa, il diritto alla tutela dei dati personali e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni, dall'altro". Sarebbe insomma il classico caso in cui in nome del copyright si vorrebbero fare storture ai danni di altri diritti.

Quelli del cittadino, soprattutto. Ma anche dei provider, che per rispettare l'ingiunzione sarebbero costretti a adottare un costoso sistema di filtraggio. "E' una vittoria per i diritti dei cittadini di internet", afferma Fulvio Sarzana, avvocato, leader del movimento "Sito non raggiungibile 2" per l'affermazione dei diritti fondamentali su internet. "Per l'industria del copyright diventerà impossibile, anche su richiesta di un giudice, ottenere i nomi di chi scarica file pirata, per esempio", spiega Sarzana. "E' quello che Fapav (Federazione Anti-Pirateria Audiovisiva) aveva tentato di fare 3 in Italia".

4"La sentenza impedirà ai giudici nostrani filtri per bloccare e tracciare gli utenti che scaricano o condividono file protetti da diritto d'autore", aggiunge. "La sentenza avrà un impatto enorme sulla tutela del diritto d'autore online, in Europa", conferma Innocenzo Genna, esperto di policy comunitarie in ambito informatico. "Bloccherà tutte le misure anti pirateria che poggiano su tecnologie di filtraggio, in Italia, Irlanda, Regno Unito e altri Paesi. A rischio adesso anche l'Hadopi francese 5", continua.

Ottimista invece Enzo Mazza, presidente di Fimi (Federazione dell'industria musicale italiana) secondo il quale "la sentenza impedisce solo il filtraggio preventivo e quindi autorizza a bloccare specifiche attività illegali su Internet". Si pensa per esempio all'oscuramento di siti web o alla rimozione di link da cui scaricare file pirata. L'ultima vicenda, a proposito, è il sequestro di Italianshare, un network con cinque siti e 550mila utenti mensili italiani. I provider nostrani ritengono illecito però anche questo tipo di filtro e per la prima volta pochi giorni fa hanno ottenuto ragione 6 da un tribunale. Allo stesso modo si stanno ora opponendo anche al sequestro di Italianshare.

La prossima grande battaglia è alle porte: tra pochi giorni Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) varerà una delibera 7 per la riforma della tutela del copyright online. Le lobby del diritto d'autore le chiedono di facilitare l'oscuramento di siti web, come risulta da una lettera che le ha inviato Confindustria Cultura nei giorni scorsi. Si oppongono a questa misura invece le associazioni dei consumatori e politici bipartizan. L'attuale bozza della delibera non prevede oscuramenti ma la facoltà di Agcom di multare fino a 250 mila euro i gestori di siti che violano il diritto d'autore.




allora sul fatto della pirateria vorrei dire una cosa semplice:che danno procuro ad un casa di distribuzione,artista,ecc se mi scarico un cd o un film che MAI COMPREREI???non dico sia corretto scaricare ,non fraintendetemi,ma molte volte ho visto o sentito cose,cosi per curiosità, perchè erano gratis,ma le avessi dovute pagare non le avrei mai acquistate,dunque non vedo il danno che avrei causato,spero mi avete capito :roll: :DDD
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!

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Re: Contro la censura di internet

#27 Messaggio da tiffany rayne »

vertigoblu ha scritto:
tiffany rayne ha scritto:
vertigoblu ha scritto:
tiffany rayne ha scritto:Tra l'altro la pirateria l'ha favorita anche l'ingordigia degli artisti e dei produttori di film e musica, me lo ricordo io che hai suoi tempi un cd nuovo costava 20-25 euro attuali e una videocassetta o un DVD sui 30-35 euro e anche molto di piu'. Su ogni pezzo il guadagno era abnorme, visto che fabbricare un cd in modo industriale ad esempio costava a loro pochi centesimi a pezzo.

Quindi non mi metto certo a piangere per lor signori. Anche ora non sono certo ridotti alla fame.
vabbhè che cazzo di populismo.

ovvio che sting ed i rolling stones non muoiono di fame.

come è ovvio che qualcuno si è abbuffato fin troppo.

ma eticamente è giusto o no?

se io faccio un cazzo di disco impiegandoci 6 mesi,senza contare gli anni di studio che mi sono occorsi per raggiungere un livello decente è giusto o no che ciccio spatazza con un click se lo scarica e se lo sente gratis?
Ma le cose cambiano, nella musica non vivi piu' solo con i proventi delle vendite dei cd, oggi campi con i concerti, con le serate e con la tv. Se sei bravo i soldi li fai lo stesso.

Eticamente da comunista sono per l'arte libera, anche chi non se la può permettere ne deve usufruire. Cosi facciamo anche un discorso politico. :lol:
peccato che il tuo discorso da "comunista" favorirà a campare di "arte" qualunque forma sia, solo figli di papà ,o chi è già miliardario di suo e decide per hobby di fare l'artista.

che le cose cambino è indubbio,ma continuo a ritenere ingiusto che qualcuno si appropri di un prodotto di mia proprietà intellettuale senza il mio permesso.
Non sono d'accordo, grazie alla rete chi ha qualcosa di artistico da dire in campo musicale e non solo può farsi conoscere anche senza avere grandi mezzi. Le cose cambiano con la tecnologia, il cd ora serve per farsi conoscere e un mezzo pubblicitario che piu' viene sentito e meglio è. Da li poi se sai sfruttare il tuo talento puoi costruirti una carriera e campare benissimo di arte e non c'è pirateria che possa fermarti se vali.

D'altronde Vertigo sei davvero convinto che Internet con la sua pirateria (che poi si può chiamare anche condivisione) ci abbia privato di chissà quale genio musicale? Ma dai chi vale (purtroppo spesso anche chi non vale) con l'arte ci camperà sempre. Il problema è che piu' che altro che le major vogliono avere il pieno controllo come lo avevano prima di Internet, dove costruivano le carriere in campo musicale dei loro favoriti e chi non si piegava ai loro voleri veniva emarginato.

Poi non va dimenticato che l'unico sistema sarebbe quello di chiudere Internet, non esistono leggi che potrebbero limitare in maniera importante la condivisione in Internet. Servirebbe una censura cosi pesante da portare alla morte di Internet. Vale la pena per difendere gli interessi di certa gente? per me no. Non si tratta certo di difendere il debuttante che incide un cd. Quella è una scusa che usano le major per ottenere consenso.

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Re: Contro la censura di internet

#28 Messaggio da vertigoblu »

secondo me vi sfugge il punto di vista di chi produce qualcosa,ci perde tempo,ci investe e poi vede circolare il suo prodotto senza aver dato alcun permesso ne aver ceduto la sua proprietà intellettuale.

non è questione di "scaricare musica che non comprerei mai",ma dare per scontato che sia un modo di agire giusto.
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Re: Contro la censura di internet

#29 Messaggio da tiffany rayne »

vertigoblu ha scritto:secondo me vi sfugge il punto di vista di chi produce qualcosa,ci perde tempo,ci investe e poi vede circolare il suo prodotto senza aver dato alcun permesso ne aver ceduto la sua proprietà intellettuale.

non è questione di "scaricare musica che non comprerei mai",ma dare per scontato che sia un modo di agire giusto.
Ecco appunto serve un cambio di mentalità nell'era di Internet, la proprietà intellettuale non deve essere cosi sacra. Poi bisogna capirsi, la pirateria (quello che ti fa la copia esatta del cd compreso di copertina e poi se lo rivende) è da perseguire anche per me, la condivisione è un'altra cosa.

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Re: Contro la censura di internet

#30 Messaggio da belnudo »

vertigoblu ha scritto:secondo me vi sfugge il punto di vista di chi produce qualcosa,ci perde tempo,ci investe e poi vede circolare il suo prodotto senza aver dato alcun permesso ne aver ceduto la sua proprietà intellettuale.

non è questione di "scaricare musica che non comprerei mai",ma dare per scontato che sia un modo di agire giusto.
proprietà intellettuale, utili letture:

http://www.gnu.org/philosophy/not-ipr.html

http://danny.oz.au/free-software/advoca ... st_IP.html

http://books.google.it/books?hl=it&lr=& ... ey&f=false
Ultima modifica di belnudo il 24/11/2011, 15:06, modificato 1 volta in totale.
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