[O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/0 ... -14169510/
...per chi pensa che possedere reti TV non serva a niente
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"Non ti azzardare. Non con Campanellino!"
Charles Bukowski, Pulp
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
andiamo sempre più a fondo!!!!cinico ha scritto:http://www.repubblica.it/cronaca/2011/0 ... -14169510/
...per chi pensa che possedere reti TV non serva a niente

La donna, solo il diavolo sa cos'è.
Fëdor Dostoevskij
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Gattino nero seviziato: taglia sugli aguzzini
Venezia: Scuoia gatto nero e gli mozza le orecchie
Gli hanno tagliato le orecchie, scuoiato i fianchi e rasato il pelo. Poi, finito il loro sadico gioco, l'hanno abbandonato dove l'avevano trovato, a Zianigo di Mirano (Venezia). Oggetto delle crudeli sevizie un gatto, poco più che un cucciolo, un maschio dal manto nero. Ora l'animale, trovato agonizzante, si trova in terapia ma non è ancora fuori pericolo.
http://www.youreporter.it/foto_Venezia_ ... orecchie_1
Venezia: Scuoia gatto nero e gli mozza le orecchie
Gli hanno tagliato le orecchie, scuoiato i fianchi e rasato il pelo. Poi, finito il loro sadico gioco, l'hanno abbandonato dove l'avevano trovato, a Zianigo di Mirano (Venezia). Oggetto delle crudeli sevizie un gatto, poco più che un cucciolo, un maschio dal manto nero. Ora l'animale, trovato agonizzante, si trova in terapia ma non è ancora fuori pericolo.
http://www.youreporter.it/foto_Venezia_ ... orecchie_1
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Costringevano bambine a prostituirsi
Otto arresti in provincia di Cosenza
Alcune delle minori coinvolte hanno 12 e 13 anni. Le tariffe applicate ai clienti dagli organizzatori erano più alte nel caso di incontri con lucciole senza alcuna esperienza sessuale. Le indagini erano partite un anno fa. Due delle vittime aiutavano a procacciare altre ragazzine
Bambine di dodici anni per incontri con uomini ricchi di età compresa tra i 50 e i 70 anni. Dopo un anno di indagini, sono otto gli arresti che i carabinieri del comando provinciale di Cosenza, hanno effettuato a Corigliano Calabro con l'accusa di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile.
Due delle cinque bambine coinvolte e vittime del giro scoperto dai carabinieri con l'operazione 'Flash market', avevano un ruolo attivo nell'attività illegale gestita dagli arrestati, facendo prostituire anche le sorelle minori. Le tariffe applicate dagli organizzatori del giro di prostituzione erano più alte nel caso di incontri con minori senza alcuna esperienza sessuale.
Non è escluso, secondo quanto sta emergendo dalle indagini, che le minori fatte prostituire siano più delle cinque accertate. Il giro di prostituzione durava da dieci anni e alcune delle vittime nel tempo sono diuventate maggiorenni. Gli incontri avvenivano o in casa delle persone che pagavano gli organizzatori del giro, o in automobile. I genitori delle bambine che venivano fatte prostituire, stando a quanto riferito dai carabinieri, non erano a conoscenza di quanto facevano le figlie.
E' stato anche accertato che uno dei destinatari del provvedimento procacciava a una vasta clientela prostitute anche non minorenni, e in uno degli appuntamenti utilizzati avrebbe, con un terzo soggetto, sequestrato e violentato una delle vittime. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Rossano su richieste dei sostituti procuratori, Maria Vallefuoco e Vincenzo Quaranta.
(31 marzo 2011)
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/0 ... -14305089/
Otto arresti in provincia di Cosenza
Alcune delle minori coinvolte hanno 12 e 13 anni. Le tariffe applicate ai clienti dagli organizzatori erano più alte nel caso di incontri con lucciole senza alcuna esperienza sessuale. Le indagini erano partite un anno fa. Due delle vittime aiutavano a procacciare altre ragazzine
Bambine di dodici anni per incontri con uomini ricchi di età compresa tra i 50 e i 70 anni. Dopo un anno di indagini, sono otto gli arresti che i carabinieri del comando provinciale di Cosenza, hanno effettuato a Corigliano Calabro con l'accusa di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile.
Due delle cinque bambine coinvolte e vittime del giro scoperto dai carabinieri con l'operazione 'Flash market', avevano un ruolo attivo nell'attività illegale gestita dagli arrestati, facendo prostituire anche le sorelle minori. Le tariffe applicate dagli organizzatori del giro di prostituzione erano più alte nel caso di incontri con minori senza alcuna esperienza sessuale.
Non è escluso, secondo quanto sta emergendo dalle indagini, che le minori fatte prostituire siano più delle cinque accertate. Il giro di prostituzione durava da dieci anni e alcune delle vittime nel tempo sono diuventate maggiorenni. Gli incontri avvenivano o in casa delle persone che pagavano gli organizzatori del giro, o in automobile. I genitori delle bambine che venivano fatte prostituire, stando a quanto riferito dai carabinieri, non erano a conoscenza di quanto facevano le figlie.
E' stato anche accertato che uno dei destinatari del provvedimento procacciava a una vasta clientela prostitute anche non minorenni, e in uno degli appuntamenti utilizzati avrebbe, con un terzo soggetto, sequestrato e violentato una delle vittime. Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Rossano su richieste dei sostituti procuratori, Maria Vallefuoco e Vincenzo Quaranta.
(31 marzo 2011)
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/0 ... -14305089/
Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Ma questo è Leone di Lernia (non il tipo del video, l'autore della canzone)! Mitico, beccato sul lungomare di Pescara!Il Fede ha scritto:Ma come funziona di preciso? E' una suoneria tipo questa?El Diablo ha scritto: ROMA - Per 'curare' il genere umano dall'omosessualità, il gruppo di cristiani conservatori Exodus International ha sviluppato una 'app' per iPhone e iPad che promette di guarire tutti i gay 'grazie all'aiuto di Gesù'. E' quanto riporta oggi il Guardian online.
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Non solo in itagglia fa schifo la giustizia
Presto libero «El Gordo», uccise Federica
Nel 2012 sarà scarcerato. Interrogazione della Lega:
«Il governo intervenga sulla Spagna»
http://www.corriere.it/cronache/11_apri ... a1a3.shtml
Presto libero «El Gordo», uccise Federica
Nel 2012 sarà scarcerato. Interrogazione della Lega:
«Il governo intervenga sulla Spagna»
http://www.corriere.it/cronache/11_apri ... a1a3.shtml
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
- Stef
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Ho appena finito di vedere l'ultima puntata di Dexter...
"Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, ricominciare da capo e buttare via tutto,
e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente."
"Un gourmet che pensa alle calorie è come una puttana che guarda l'orologio."
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
MENO MALE CHE CAVANI C'E'
e dicono che il calcio fa bene a questa città
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=144654
Napoli, raid del branco al centro storico
con mazze e cinture: rissa davanti al cinema
NAPOLI - «Succede anche questo a Napoli.... E’ una storia di ordinaria follia napoletana». Fabio D’Arienzo commenta così l’aggressione della scorsa notte. Un episodio che sembra avere tutte le caratteristiche di un alto di violenza gratuita, opera di un gang di giovani scesi in strada armati di mazze e cinture, forse esaltati dalla cocaina o dall’alcool. Fabio, quarantaquattro anni, titolare del Kinky, noto raggae club del centro storico, racconta la brutta esperienza della scorsa notte. Fa male parlarne, fanno male le quattro vertebre incrinate, le contusioni al volto, gli ematomi e i segni delle legnate sul corpo. Tutto è accaduto in pochi attimi.
L’inferno si scatena mezz’ora dopo la mezzanotte in via Cisterna dell’Olio a due passi da piazza Dante e dal centro antico della città. Un gruppo di quattro giovani, tra i venti e i trent’anni, ci mette poco a seminare il panico nei pressi dell’ingresso del cinema Modernissimo. Arriva chiassoso e spaccone. I quattro urlano e brandiscono mazze da baseball come spade e cinture come lazzi. Scaricano la loro violenza sui veicoli in sosta nella strada, distruggendo moto e motorini a colpi di spranghe. A due passi da lì c’è il locale di Fabio. Dentro c’è musica e c’è gente. La gang prende di mira anche la Honda del titolare del club: la butta a terra e devasta la carenatura a sprangate. Non basta. Fabio si accorge del frastuono, sente il rumore dei motorini che vanno a terra. Parcheggiata lì c’è anche la sua moto e esce a vedere cosa succede.
Non fa in tempo a chiedere spiegazioni che i quattro si lanciano su di lui e cominciano a picchiarlo con pugni, calci e poi con le mazze che continuano ad agitare fra le mani.
Non dicono una parola, picchiano soltanto. Poi, quando si rendono conto che qualcuno sta per arrivare, fuggono via dileguandosi tra i vicoli senza lasciare tracce e senza voltarsi a guardare nemmeno una volta lo scempio che hanno causato. Fabio è a terra dolorante, non perde i sensi. Polizia e ambulanza accorrono in fretta. «Devo elogiare le forze dell’ordine e il personale del 118 che sono intervenuti subito, pochi minuti dopo l’aggressione - racconta Fabio - e mi hanno protetto, sostenuto e salutato solo quando mi hanno visto in mani sicure».
Fabio viene portato all’ospedale Loreto Mare. I medici lo dimettono dopo aver completato tutti gli accertamenti del caso con una prognosi di una ventina di giorni: gli hanno riscontrato trauma contusivo a uno zigomo, ematomi vari, e quattro vertebre incrinate nella regione lombo-sacrale. Sono i segni delle percosse, di una violenza che al momento non trova moventi se non nella furia incrontrollata di una banda che come tante in città si muovono per seminare scompiglio e terrore in strada. Sul caso ci sono indagini in corso. La polizia sta svolgendo tutti i rilievi utili a ricostruire la dinamica dei fatti e risalire agli autori del pestaggio. Sul luogo dell’aggressione sono intervenute le volanti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura.
E mentre si cercano i responsabili, si torna a parlare della sicurezza in città. Dopo l’episodio della scorsa notte, titolari e gestori di bar e ristoranti del centro storico ripropongono problemi lamentati da tempo, che riguardano non soltanto la presenza di gang in strada ma anche gli orari di chiusura dei locali. «Una città buia è anche una città in balia dei criminali», dicono loro.



e dicono che il calcio fa bene a questa città
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=144654
Napoli, raid del branco al centro storico
con mazze e cinture: rissa davanti al cinema
NAPOLI - «Succede anche questo a Napoli.... E’ una storia di ordinaria follia napoletana». Fabio D’Arienzo commenta così l’aggressione della scorsa notte. Un episodio che sembra avere tutte le caratteristiche di un alto di violenza gratuita, opera di un gang di giovani scesi in strada armati di mazze e cinture, forse esaltati dalla cocaina o dall’alcool. Fabio, quarantaquattro anni, titolare del Kinky, noto raggae club del centro storico, racconta la brutta esperienza della scorsa notte. Fa male parlarne, fanno male le quattro vertebre incrinate, le contusioni al volto, gli ematomi e i segni delle legnate sul corpo. Tutto è accaduto in pochi attimi.
L’inferno si scatena mezz’ora dopo la mezzanotte in via Cisterna dell’Olio a due passi da piazza Dante e dal centro antico della città. Un gruppo di quattro giovani, tra i venti e i trent’anni, ci mette poco a seminare il panico nei pressi dell’ingresso del cinema Modernissimo. Arriva chiassoso e spaccone. I quattro urlano e brandiscono mazze da baseball come spade e cinture come lazzi. Scaricano la loro violenza sui veicoli in sosta nella strada, distruggendo moto e motorini a colpi di spranghe. A due passi da lì c’è il locale di Fabio. Dentro c’è musica e c’è gente. La gang prende di mira anche la Honda del titolare del club: la butta a terra e devasta la carenatura a sprangate. Non basta. Fabio si accorge del frastuono, sente il rumore dei motorini che vanno a terra. Parcheggiata lì c’è anche la sua moto e esce a vedere cosa succede.
Non fa in tempo a chiedere spiegazioni che i quattro si lanciano su di lui e cominciano a picchiarlo con pugni, calci e poi con le mazze che continuano ad agitare fra le mani.
Non dicono una parola, picchiano soltanto. Poi, quando si rendono conto che qualcuno sta per arrivare, fuggono via dileguandosi tra i vicoli senza lasciare tracce e senza voltarsi a guardare nemmeno una volta lo scempio che hanno causato. Fabio è a terra dolorante, non perde i sensi. Polizia e ambulanza accorrono in fretta. «Devo elogiare le forze dell’ordine e il personale del 118 che sono intervenuti subito, pochi minuti dopo l’aggressione - racconta Fabio - e mi hanno protetto, sostenuto e salutato solo quando mi hanno visto in mani sicure».
Fabio viene portato all’ospedale Loreto Mare. I medici lo dimettono dopo aver completato tutti gli accertamenti del caso con una prognosi di una ventina di giorni: gli hanno riscontrato trauma contusivo a uno zigomo, ematomi vari, e quattro vertebre incrinate nella regione lombo-sacrale. Sono i segni delle percosse, di una violenza che al momento non trova moventi se non nella furia incrontrollata di una banda che come tante in città si muovono per seminare scompiglio e terrore in strada. Sul caso ci sono indagini in corso. La polizia sta svolgendo tutti i rilievi utili a ricostruire la dinamica dei fatti e risalire agli autori del pestaggio. Sul luogo dell’aggressione sono intervenute le volanti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura.
E mentre si cercano i responsabili, si torna a parlare della sicurezza in città. Dopo l’episodio della scorsa notte, titolari e gestori di bar e ristoranti del centro storico ripropongono problemi lamentati da tempo, che riguardano non soltanto la presenza di gang in strada ma anche gli orari di chiusura dei locali. «Una città buia è anche una città in balia dei criminali», dicono loro.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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- Antonchik
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Sicurezza un cazzo... L'uomo malmenato lo conosco... L'unica è lanciare una bomba al napalm nei quartieri disagiati e nelle basi di spaccio. Militarizzati ma fino ad un certo punto, la contraerea non ce l'hanno. Tanto per far sì che queste fecce sub-umane paghino in qualche modo.
Riabilitiamo la tortura.
Riabilitiamo la tortura.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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- El Diablo
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Difende il figlio, ucciso a calci e pugni. Ventimiglia, fermati quattro romeni
La vittima, 53 anni, è stata accerchiata e massacrata da un gruppo di romeni che prima aveva avuto una discussione con il ragazzo, 20 anni, legata ad un cane
IMPERIA - Un uomo di 53 anni, Walter Allavena di Ventimiglia e' intervenuto per difendere il figlio da un'aggressione ed e' stato ucciso a calci e pugni. L'omicidio e' avvenuto nella notte in localita' Torri a pochi chilometri da Ventimiglia. Secondo una prima sommaria ricostruzione Allavena e' stato accerchiato da un gruppo di alcuni romeni che prima avevano molestato il figlio ventenne, ed e' stato picchiato brutalmente. Quattro romeni sono stati fermati con l'accusa di omicidio preterintenzionale. I fermati hanno un'eta' tra i 19 e i 37 anni, tutti residenti nella zona di Ventimiglia. Ora, sarà l'esito dell'autopsia, che verrà fissata domani dal pm marco Zocco, a chiarire le cause del decesso.
Secondo quanto ricostruito tutto sarebbe iniziato quando il figlio ventenne della vittima, che si trovava in compagnia di alcuni amici, ha avuto una discussione - sembra a causa di un cane - con alcuni giovani. Tra i ragazzi ci sarebbe stata una piccola rissa, ma poi si sarebbero allontanati.
Gli immigrati tuttavia sarebbero tornati indietro fino a pochi metri da casa di Allavena, dove avrebbero rintracciato il ragazzo picchiandolo. Il padre del giovane sentendo le urla e' uscito dall'abitazione ed e' intervenuto per sedare il pestaggio. E' a quel punto che gli immigrati si sarebbero accaniti contro Walter Allavena.
TESTIMONI, UN PESTAGGIO SELVAGGIO - "Sono arrivati in gruppo ieri sera verso le 23,30 mentre eravamo ad una festa di paese. Volevano attaccar briga. Erano ubriachi. Volevano toccare il nostro cane che si è spaventato e per questo uno di noi lo ha preso in braccio. Poi hanno iniziato a picchiarci. Ce l'avevano soprattutto con Claudio, il figlio di Walter": all'uscita dal commissariato a parlare è Luigi, uno degli amici di Claudio Allavena, il figlio di Walter, l'idraulico di 53 anni ucciso a calci e pugni mentre cercava di difendere il ragazzo. "Il papà di Claudio è sceso e allora sono andati addosso a lui e lo hanno picchiato", conclude Luigi. "Ho sentito le urla e mi sono precipitato per vedere cosa fosse successo, ma quando sono arrivato il corpo di mio cognato era già steso a terra": questa è invece la testimonianza di un parente della vittima, Sergio Cortese. "Erano ubriachi e non sono del paese. Ho saputo che già la settimana scorsa dei romeni avrebbero avuto dei battibecchi con mio nipote Claudio e Walter stanotte era intervenuto per portarlo via". Tra le altre voci anche quella di Flavio Dario, intervenuto più volte per cercare di sedare la rissa "ho visto che picchiavano selvaggiamente Walter con calci e pugni. Non si fermavano. Walter è caduto a terra. Ho chiamato il 118 ed ho cercato di rianimarlo seguendo le loro indicazioni, ma non c'é stato niente da fare". Intanto tra gli abitanti di Torri, un borgo medievale di duecento anime, a pochi chilometri da Ventimiglia, c'é sgomento per quanto accaduto. In molti stamani sono arrivati davanti all' "Osteria del nonno", il locale dove era in corso la festa e fuori dal quale è iniziata l'aggressione che si è conclusa ad un centinaio di metri, sotto l'abitazione degli Allavena.
PAESE, TRAGEDIA PER TUTTA COMUNITA' - "Era un gran lavoratore, un brav'uomo, che oltre a dedicare il tempo alla sua famiglia era impegnato nel volontariato e per la comunità": così la gente di Torri, piccolo borgo medievale a pochi chilometri da Ventimiglia, descrive Walter Allavena, di 53 anni, l'idraulico ucciso a calci e pugni mentre cercava di difendere il figlio da un gruppo di immigrati romeni. "Non è solo una tragedia per questa famiglia, ma per tutti noi - dicono ancora -. In questo paese non è mai successo niente. Qui dormiamo ancora con finestre e porte aperte. Sono venuti da fuori a creare problemi". E anche le voci su Claudio, figlio della vittima descrivono un giovane "serio, che non aveva mai creato problemi". In commissariato si continuano ad ascoltare dieci romeni. Tra loro c'é anche un immigrato che abita a Torri con moglie e figli e che si sarebbe prodigato per cercare di sedare l'aggressione.
SINDACO, ROMENI QUI SONO INSERITI - "Sono episodi che pensi accadano solo altrove, e invece poi succedono proprio nella tua città": sono le parole del sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino a commento dell'omicidio di Walter Allavena, l'idraulico di 53 anni ucciso a calci e pugni da quattro romeni dopo essere intervenuto in soccorso del figlio, a sua volta vittima di un'aggressione. Scullino, che conosceva personalmente la vittima è apparso visibilmente commosso: "Walter era davvero una brava persona - afferma - sempre disponibile, tranquillo. Impegnato nel sociale e per la sua comunità. Questa è una tragedia, sono vicino alla sua famiglia". Il sindaco sottolinea come la comunità romena viva da anni in città e spesso la domenica si riunisca in un'area sportiva a Calvo, paese a pochi chilometri da Torri, il borgo dove stanotte si è consumata l'aggressione mortale. "Sono inseriti - conclude - lavorano, ma spesso bevono e questo è un problema, perché diventano violenti, ma fatti così gravi non si erano mai verificati".
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 37331.html

La vittima, 53 anni, è stata accerchiata e massacrata da un gruppo di romeni che prima aveva avuto una discussione con il ragazzo, 20 anni, legata ad un cane
IMPERIA - Un uomo di 53 anni, Walter Allavena di Ventimiglia e' intervenuto per difendere il figlio da un'aggressione ed e' stato ucciso a calci e pugni. L'omicidio e' avvenuto nella notte in localita' Torri a pochi chilometri da Ventimiglia. Secondo una prima sommaria ricostruzione Allavena e' stato accerchiato da un gruppo di alcuni romeni che prima avevano molestato il figlio ventenne, ed e' stato picchiato brutalmente. Quattro romeni sono stati fermati con l'accusa di omicidio preterintenzionale. I fermati hanno un'eta' tra i 19 e i 37 anni, tutti residenti nella zona di Ventimiglia. Ora, sarà l'esito dell'autopsia, che verrà fissata domani dal pm marco Zocco, a chiarire le cause del decesso.
Secondo quanto ricostruito tutto sarebbe iniziato quando il figlio ventenne della vittima, che si trovava in compagnia di alcuni amici, ha avuto una discussione - sembra a causa di un cane - con alcuni giovani. Tra i ragazzi ci sarebbe stata una piccola rissa, ma poi si sarebbero allontanati.
Gli immigrati tuttavia sarebbero tornati indietro fino a pochi metri da casa di Allavena, dove avrebbero rintracciato il ragazzo picchiandolo. Il padre del giovane sentendo le urla e' uscito dall'abitazione ed e' intervenuto per sedare il pestaggio. E' a quel punto che gli immigrati si sarebbero accaniti contro Walter Allavena.
TESTIMONI, UN PESTAGGIO SELVAGGIO - "Sono arrivati in gruppo ieri sera verso le 23,30 mentre eravamo ad una festa di paese. Volevano attaccar briga. Erano ubriachi. Volevano toccare il nostro cane che si è spaventato e per questo uno di noi lo ha preso in braccio. Poi hanno iniziato a picchiarci. Ce l'avevano soprattutto con Claudio, il figlio di Walter": all'uscita dal commissariato a parlare è Luigi, uno degli amici di Claudio Allavena, il figlio di Walter, l'idraulico di 53 anni ucciso a calci e pugni mentre cercava di difendere il ragazzo. "Il papà di Claudio è sceso e allora sono andati addosso a lui e lo hanno picchiato", conclude Luigi. "Ho sentito le urla e mi sono precipitato per vedere cosa fosse successo, ma quando sono arrivato il corpo di mio cognato era già steso a terra": questa è invece la testimonianza di un parente della vittima, Sergio Cortese. "Erano ubriachi e non sono del paese. Ho saputo che già la settimana scorsa dei romeni avrebbero avuto dei battibecchi con mio nipote Claudio e Walter stanotte era intervenuto per portarlo via". Tra le altre voci anche quella di Flavio Dario, intervenuto più volte per cercare di sedare la rissa "ho visto che picchiavano selvaggiamente Walter con calci e pugni. Non si fermavano. Walter è caduto a terra. Ho chiamato il 118 ed ho cercato di rianimarlo seguendo le loro indicazioni, ma non c'é stato niente da fare". Intanto tra gli abitanti di Torri, un borgo medievale di duecento anime, a pochi chilometri da Ventimiglia, c'é sgomento per quanto accaduto. In molti stamani sono arrivati davanti all' "Osteria del nonno", il locale dove era in corso la festa e fuori dal quale è iniziata l'aggressione che si è conclusa ad un centinaio di metri, sotto l'abitazione degli Allavena.
PAESE, TRAGEDIA PER TUTTA COMUNITA' - "Era un gran lavoratore, un brav'uomo, che oltre a dedicare il tempo alla sua famiglia era impegnato nel volontariato e per la comunità": così la gente di Torri, piccolo borgo medievale a pochi chilometri da Ventimiglia, descrive Walter Allavena, di 53 anni, l'idraulico ucciso a calci e pugni mentre cercava di difendere il figlio da un gruppo di immigrati romeni. "Non è solo una tragedia per questa famiglia, ma per tutti noi - dicono ancora -. In questo paese non è mai successo niente. Qui dormiamo ancora con finestre e porte aperte. Sono venuti da fuori a creare problemi". E anche le voci su Claudio, figlio della vittima descrivono un giovane "serio, che non aveva mai creato problemi". In commissariato si continuano ad ascoltare dieci romeni. Tra loro c'é anche un immigrato che abita a Torri con moglie e figli e che si sarebbe prodigato per cercare di sedare l'aggressione.
SINDACO, ROMENI QUI SONO INSERITI - "Sono episodi che pensi accadano solo altrove, e invece poi succedono proprio nella tua città": sono le parole del sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino a commento dell'omicidio di Walter Allavena, l'idraulico di 53 anni ucciso a calci e pugni da quattro romeni dopo essere intervenuto in soccorso del figlio, a sua volta vittima di un'aggressione. Scullino, che conosceva personalmente la vittima è apparso visibilmente commosso: "Walter era davvero una brava persona - afferma - sempre disponibile, tranquillo. Impegnato nel sociale e per la sua comunità. Questa è una tragedia, sono vicino alla sua famiglia". Il sindaco sottolinea come la comunità romena viva da anni in città e spesso la domenica si riunisca in un'area sportiva a Calvo, paese a pochi chilometri da Torri, il borgo dove stanotte si è consumata l'aggressione mortale. "Sono inseriti - conclude - lavorano, ma spesso bevono e questo è un problema, perché diventano violenti, ma fatti così gravi non si erano mai verificati".
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 37331.html

"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
...cavolo..sono senza parole!!!
La donna, solo il diavolo sa cos'è.
Fëdor Dostoevskij
Fëdor Dostoevskij
Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Alla notizia che ha messo El Diablo aggiungo questa : http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/artic ... 58c2a.html
una ragazzina di 13 anni con possibili danni cerebrali , con i padiglioni auricolari dilaniati e con le orbite oculari spappolate.
ma come si fa cazzo , non riesco minimamente a capire come possa un ragazzetto prendere una pietra in mano ed infliggere tanta violenza su un corpo inerme.
Continuo a pensare che la pena di morte sarebbe un inutile scorciatoia.
una ragazzina di 13 anni con possibili danni cerebrali , con i padiglioni auricolari dilaniati e con le orbite oculari spappolate.
ma come si fa cazzo , non riesco minimamente a capire come possa un ragazzetto prendere una pietra in mano ed infliggere tanta violenza su un corpo inerme.
Continuo a pensare che la pena di morte sarebbe un inutile scorciatoia.
Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
sono due casi distinti
i giovani possono dare di matto....ci sono parecchie storie di ragazzini che sclerano e fanno dei danni.
a quell'eta' ci puo essere un cortociruito..in qualcosa....puoi "vedere nero" e non pensare alle conseguenze di quello che fai. Senza alcool o droga in corpo.
Difficile capire se un ragazzo e' predisposto o meno, anche perche' spesso a quell'eta' ti tieni tutto dentro. E quando scoppi sei incontrollabile..(ho espienza....
)
per i rumeni il problema e' culturale. come per sudamericani etc...vivere in un paese che non e' il tuo ti porta (in percentuali non basse) ad alzare il gomito e tenere uno stile di vita differente (diciamo che ho una buona statistica ed epserienza anche su questo..) e qui per me si poteva fare qualcosa, ma comunque non cosi semplicemente.
Mettiamo uno stato di polizia? Se si parla di immigrati regolari e incensurati, come li controlli? non puoi..conosco sudamericani perfetti sul lavoro.che pagano le tasse gli affitti le bollette.educati..precisi..etc..che dopo le 6 di pomeriggio iniziani a darci dentro con le birre....e alle 9 puoi capire come sono (sono uscito con loro piu volte per provare l'esperienza..)
diventano irriconoscibili.............come del resto una valanga di stranieri qui (e che guadagnano e fanno una vita ben migliore di quei sudamericani/rumeni.....)
sinceramente quanto sento queste notizie mi sento impotente perche' credo non ci sia soluzione e "prevenzione" e devi solo sperare non capiti a te....
che sia un adolscente che da di matto o un immigrato (regolare) che ubriaco perde la bussola.....
discorso diverso se si parla di iregolari o criminali...li la gestione dovrebbe essere diversa e non verso gli immigrati, ma verso tutti coloro che compiono atti di criminalita' o microcriminalita' che di fatto sono sempre a giro...
i giovani possono dare di matto....ci sono parecchie storie di ragazzini che sclerano e fanno dei danni.
a quell'eta' ci puo essere un cortociruito..in qualcosa....puoi "vedere nero" e non pensare alle conseguenze di quello che fai. Senza alcool o droga in corpo.
Difficile capire se un ragazzo e' predisposto o meno, anche perche' spesso a quell'eta' ti tieni tutto dentro. E quando scoppi sei incontrollabile..(ho espienza....

per i rumeni il problema e' culturale. come per sudamericani etc...vivere in un paese che non e' il tuo ti porta (in percentuali non basse) ad alzare il gomito e tenere uno stile di vita differente (diciamo che ho una buona statistica ed epserienza anche su questo..) e qui per me si poteva fare qualcosa, ma comunque non cosi semplicemente.
Mettiamo uno stato di polizia? Se si parla di immigrati regolari e incensurati, come li controlli? non puoi..conosco sudamericani perfetti sul lavoro.che pagano le tasse gli affitti le bollette.educati..precisi..etc..che dopo le 6 di pomeriggio iniziani a darci dentro con le birre....e alle 9 puoi capire come sono (sono uscito con loro piu volte per provare l'esperienza..)
diventano irriconoscibili.............come del resto una valanga di stranieri qui (e che guadagnano e fanno una vita ben migliore di quei sudamericani/rumeni.....)
sinceramente quanto sento queste notizie mi sento impotente perche' credo non ci sia soluzione e "prevenzione" e devi solo sperare non capiti a te....
che sia un adolscente che da di matto o un immigrato (regolare) che ubriaco perde la bussola.....

discorso diverso se si parla di iregolari o criminali...li la gestione dovrebbe essere diversa e non verso gli immigrati, ma verso tutti coloro che compiono atti di criminalita' o microcriminalita' che di fatto sono sempre a giro...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Si Nik, tutto giusto. Questi fenomeni però oggi "si cavalcano" e non "si governano" e i risultati sai quali sono: un paio di episodi come questi e si inaspriscono le leggi.
Le leggi inasprite ricadono o sul povero sfigato immigrato che non farebbe male a una mosca ma magari si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato e fa qualche piccolo casino.
Il figlio di puttana che fa del male lo fa comunque, spesso non viene beccato e se anche viene beccato e lo si condanna dopo poco esce.
Io credo che un approccio pragmatico al problema sarebbe: mediazione culturale fatta da gente preparata, certezza della pena (ma pene esemplari per i casi di chiara colpevolezza e particolare efferatezza), integrazione di chi è tranquillo ed onesto con un margine di tolleranza per i comportamenti non appartenenti alla "nostra cultura" ma tutto sommato sopportabili (es: se mi cucini un kebab e mi impuzzolisci la tromba delle scale chissenefrega, se danneggi le proprietà o peggio le persone cazzi amari). Tu sei genovese, e sai cos'è una convivenza tutto sommato sopportabile (Zena anni '90) rispetto a quello che c'è oggi (anche io, come te, sono emigrato, sebbene un pò meno ad est di te, ma ogni volta che torno a casa non posso non notare le differenze rispetto a quando, bene o male, i vicoli di notte se eri un ragazzo "sveglio" te li facevi senza problemi...penso avrai capito cosa intendo
).
Le leggi inasprite ricadono o sul povero sfigato immigrato che non farebbe male a una mosca ma magari si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato e fa qualche piccolo casino.
Il figlio di puttana che fa del male lo fa comunque, spesso non viene beccato e se anche viene beccato e lo si condanna dopo poco esce.
Io credo che un approccio pragmatico al problema sarebbe: mediazione culturale fatta da gente preparata, certezza della pena (ma pene esemplari per i casi di chiara colpevolezza e particolare efferatezza), integrazione di chi è tranquillo ed onesto con un margine di tolleranza per i comportamenti non appartenenti alla "nostra cultura" ma tutto sommato sopportabili (es: se mi cucini un kebab e mi impuzzolisci la tromba delle scale chissenefrega, se danneggi le proprietà o peggio le persone cazzi amari). Tu sei genovese, e sai cos'è una convivenza tutto sommato sopportabile (Zena anni '90) rispetto a quello che c'è oggi (anche io, come te, sono emigrato, sebbene un pò meno ad est di te, ma ogni volta che torno a casa non posso non notare le differenze rispetto a quando, bene o male, i vicoli di notte se eri un ragazzo "sveglio" te li facevi senza problemi...penso avrai capito cosa intendo

Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Esercito a presidiare il cantiere della
Salerno-Reggio Calabria
http://www.trasporti-italia.com/infrast ... o-443.html

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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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