si perchè Ibrarella suona poco virile...Mavco Pizellonio ha scritto:D'ora in poi ti chiamerò Quagliarellovic allora.Antonchik ha scritto: Un pò Ibra e un pò Quagliarella. Una fase di transizione insomma.
[O.T.] Devo entrare in analisi?
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Scrisser per ogni muro e in ogni via
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
kisho ha scritto:si perchè Ibrarella suona poco virile...Mavco Pizellonio ha scritto:D'ora in poi ti chiamerò Quagliarellovic allora.Antonchik ha scritto: Un pò Ibra e un pò Quagliarella. Una fase di transizione insomma.


C'è, nelle cose umane, una marea che colta nel flusso conduce alla fortuna ma perduta, l'intero viaggio della nostra vita si arena su fondali di miseria. Ora noi navighiamo in un mare aperto dobbiamo dunque prendere la corrente finchè è a favore
oppure fallire l'impresa avanti a noi
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
e se unite Camporese della Fiorentina e Quagliarella cosa esce?
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Le minchiate contengono comunque elementi di verità, caro Anton...l'84,6% dei/delle frequentatori/trici di psicologi non trombano o trombano male...Antonchik ha scritto:Questa è una minchiata, caro Helmuttone!Helmut ha scritto:Uno che tromba non dovrebbe avere questi problemi.Prof.Fontecedro ha scritto:giovedi ho il primo appuntamento dalla psicologa....non so perchè ma sono parecchio nervoso.

Ultima modifica di Helmut il 22/02/2011, 11:46, modificato 1 volta in totale.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Vero.Dark Side ha scritto:Caro Helmut, la vita non e' solo una trombata!
Però inizia da lì.

"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Quale testa...???Mavco Pizellonio ha scritto: Nella mia testa la cosa doveva risultare divertente.

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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Ma secondo voi rientro nell'asperger?
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Asperger
YouTube - Asperger's Documentary - My Crazy Life. Part 1 of 3.
YouTube - Asperger's Documentary - My Crazy Life. Part 2 of 3.
YouTube - Asperger's Documentary - My Crazy Life. Part 3 of 3.
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Asperger
YouTube - Asperger's Documentary - My Crazy Life. Part 1 of 3.
YouTube - Asperger's Documentary - My Crazy Life. Part 2 of 3.
YouTube - Asperger's Documentary - My Crazy Life. Part 3 of 3.
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Tu papero rientri in tutto. Sulla carta d'identità c'hai scritto: "Segni particolari: tutti". 

"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Secondo me no, lo si vede dal modo in cui indirizzi l'odio: settoriale, specifico, pungente, diretto come una lancia sull'obiettivo. Quando parli male di una persona lo fai entrando nel vivo della sua personalità.
Il tutto ha ben poco a che fare con una forma di simil-autismo.
Il tutto ha ben poco a che fare con una forma di simil-autismo.

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Eccomi!!
Disturbo evitante di personalità
L'evitante desidera delle strette relazioni interpersonali ma ne è anche spaventato.
Questi individui evitano i rapporti e le occasioni sociali perchè temono l'umiliazione connessa con il fallimento ed il dolore connesso con il rifiuto.
Diversi studi sembrano dimostrare che la personalità schizoide è una variante del disturbo evitante di personalità, e che alcuni elmenti della fobia sociale generalizzata e del disturbo evitante siano sovrapponibili e che quindi questi 2 disturbi probabilmente fanno parte di uno spettro che fa da ponte tra l'asse I e l'asse II.
I criteri diagnostici del DSM-IV per il disturbo evitante di personalità sono:
Un quadro pervasivo di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza, e ipersensibilità al giudizio negativo, che compare entro la prima età adulta, e che comprende almeno 4 dei seguenti elementi:
1) evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale, poichè teme di essere criticato, disapprovato o rifiutato
2) è riluttante nell'entrare in relazione con persone, a meno che non sia certo di piacere
3) è inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato
4) si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali
5) è inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza
6) si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente, o inferiore agli altri
7) è insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o ad ingaggiarsi in qualsiasi nuova attività, perchè questo può rilevarsi imbarazzante
Psicoanaliticamente parlando
La timidezza e l'evitamento difendono nei confronti dell'imbarazzo, dell'umiliazione, del rifiuto e del fallimento.
La vergona sembra essere un'esperienza affettiva centrale per questi pazienti, i quali temono ogni situazione in cui si trovano costretti a rivelare aspetti di sé che li rendono vulnerabili (e per questo si nascondono).
Questi individui si vedono deboli, incapaci di competere, fisicamente o mentalmente inadeguati, disordinati, disgustosi, incapaci di controllare le funzioni corporee o esibizionisti.
Questo disturbo sembra derivare da molte differenti esperienze evolutive in varie età, dato che la vergogna è presente già dall'ottavo mese di vita, quando c'è l'angoscia per la presenza di un estraneo.
Gli individui con uno stile di attaccamento evitante di solito da bambini si sono sentiti rifiutati dai caregiver e per questo in età adulta hanno paura a sviluppare relazioni d'amore.
Altre aggiunte (probabile ripetizione x alcuni punti)
Nella popolazione generale si colloca tra lo 0,5 e l’1%. Sale però al 10% in campioni di pazienti ambulatoriali in cliniche per malattie mentali.
Il comportamento evitante spesso inizia nell’infanzia e nella fanciullezza con timidezza, isolamento, e timore degli estranei e situazioni nuove.
Sebbene la timidezza nella fanciullezza sia spesso un precursore del Disturbo Evitante, nella maggior parte degli individui tende a svanire gradualmente con la crescita. Al contrario, gli individui che sviluppano il Disturbo Evitante di Personalità possono diventare progressivamente più timidi ed evitanti durante l’adolescenza e la prima età adulta quando le relazioni sociali con persone nuove diventano particolarmente importanti. Con l’andare del tempo tuttavia, i tratti di personalità evitanti tendono ad attenuarsi.
Questo disturbo caratterizza un gruppo di individui con ritiro sociale distinti dai pazienti schizoidi. Il paziente evitante, diversamente da quello schizoide, desidera delle strette relazioni interpersonali ma ne è anche spaventato.
Questi individui evitano le relazioni e le occasioni sociali perché temono l’umiliazione connessa con il fallimento ed il dolore connesso con il rifiuto. Il loro desiderio di relazioni non può essere immediatamente evidente per il loro modo di presentarsi timido e schivo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_e ... alit%C3%A0
Forse però non coincide del tutto...
Disturbo evitante di personalità
L'evitante desidera delle strette relazioni interpersonali ma ne è anche spaventato.
Questi individui evitano i rapporti e le occasioni sociali perchè temono l'umiliazione connessa con il fallimento ed il dolore connesso con il rifiuto.
Diversi studi sembrano dimostrare che la personalità schizoide è una variante del disturbo evitante di personalità, e che alcuni elmenti della fobia sociale generalizzata e del disturbo evitante siano sovrapponibili e che quindi questi 2 disturbi probabilmente fanno parte di uno spettro che fa da ponte tra l'asse I e l'asse II.
I criteri diagnostici del DSM-IV per il disturbo evitante di personalità sono:
Un quadro pervasivo di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza, e ipersensibilità al giudizio negativo, che compare entro la prima età adulta, e che comprende almeno 4 dei seguenti elementi:
1) evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale, poichè teme di essere criticato, disapprovato o rifiutato
2) è riluttante nell'entrare in relazione con persone, a meno che non sia certo di piacere
3) è inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato
4) si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali
5) è inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza
6) si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente, o inferiore agli altri
7) è insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o ad ingaggiarsi in qualsiasi nuova attività, perchè questo può rilevarsi imbarazzante
Psicoanaliticamente parlando
La timidezza e l'evitamento difendono nei confronti dell'imbarazzo, dell'umiliazione, del rifiuto e del fallimento.
La vergona sembra essere un'esperienza affettiva centrale per questi pazienti, i quali temono ogni situazione in cui si trovano costretti a rivelare aspetti di sé che li rendono vulnerabili (e per questo si nascondono).
Questi individui si vedono deboli, incapaci di competere, fisicamente o mentalmente inadeguati, disordinati, disgustosi, incapaci di controllare le funzioni corporee o esibizionisti.
Questo disturbo sembra derivare da molte differenti esperienze evolutive in varie età, dato che la vergogna è presente già dall'ottavo mese di vita, quando c'è l'angoscia per la presenza di un estraneo.
Gli individui con uno stile di attaccamento evitante di solito da bambini si sono sentiti rifiutati dai caregiver e per questo in età adulta hanno paura a sviluppare relazioni d'amore.
Altre aggiunte (probabile ripetizione x alcuni punti)
Nella popolazione generale si colloca tra lo 0,5 e l’1%. Sale però al 10% in campioni di pazienti ambulatoriali in cliniche per malattie mentali.
Il comportamento evitante spesso inizia nell’infanzia e nella fanciullezza con timidezza, isolamento, e timore degli estranei e situazioni nuove.
Sebbene la timidezza nella fanciullezza sia spesso un precursore del Disturbo Evitante, nella maggior parte degli individui tende a svanire gradualmente con la crescita. Al contrario, gli individui che sviluppano il Disturbo Evitante di Personalità possono diventare progressivamente più timidi ed evitanti durante l’adolescenza e la prima età adulta quando le relazioni sociali con persone nuove diventano particolarmente importanti. Con l’andare del tempo tuttavia, i tratti di personalità evitanti tendono ad attenuarsi.
Questo disturbo caratterizza un gruppo di individui con ritiro sociale distinti dai pazienti schizoidi. Il paziente evitante, diversamente da quello schizoide, desidera delle strette relazioni interpersonali ma ne è anche spaventato.
Questi individui evitano le relazioni e le occasioni sociali perché temono l’umiliazione connessa con il fallimento ed il dolore connesso con il rifiuto. Il loro desiderio di relazioni non può essere immediatamente evidente per il loro modo di presentarsi timido e schivo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_e ... alit%C3%A0
Forse però non coincide del tutto...
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
- VolpeGrigia
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 4275
- Iscritto il: 27/09/2009, 12:23
- Località: Un postribolo a Torre Quetta
Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Hei ragazzi, chiesi tempo fa su di un forum di psicologia un consiglio per alcuni miei comportamenti... il topic di aimiar me l'ha ricordato...
...ma nessuno ha saputo dirmi niente, tutte risposte di cazzo e infarcite di luoghi comuni...
La incollo qui, chissà che qualche psicologo del forum possa darmi, qualora abbia 5 minuti, un suo parere... ovviamente va bene qualsiasi parere, anche di avvocati o architetti o altro... basta che non siano il classico prendi appuntamento da uno psicologo...
Non ne ho parlato con nessuno fuori dal virtuale...
...ma nessuno ha saputo dirmi niente, tutte risposte di cazzo e infarcite di luoghi comuni...
La incollo qui, chissà che qualche psicologo del forum possa darmi, qualora abbia 5 minuti, un suo parere... ovviamente va bene qualsiasi parere, anche di avvocati o architetti o altro... basta che non siano il classico prendi appuntamento da uno psicologo...
Non ne ho parlato con nessuno fuori dal virtuale...
Buongiorno a tutti!
Non so se debba in qualche modo presentarmi in una sezione specifica, nell'incertezza lo faccio qui, sono un ragazzo di 26 anni... se volete sapere altro ditemelo...
Comunque...
Volevo solo un parere su di un mio comportamento (inconscio o conscio non saprei dire)... io vorrei tanto star male... nel senso vorrei tanto avere una qualche malattia terminale o cose così... chiedo perdono se con queste mie parole offendessi qualche malato vero che sicuramente non vorrebbe questa condizione suo malgrado ma ce l'ha...
Vi faccio un esempio... 2 settimane fa ho fatto un check up generale e va tutto bene... ebbene ci sono rimasto male, avrei preferito il contrario...
Di che si tratta? Una voglia inconscia di morire?
Aggiungo che tendo ad assecondare miei comportamenti autolesionisti soprattutto alimentari (mangio carne cruda, cibi inusuali e cose così), forse nella speranza che mi vengano le tenie o qualcosa di peggio...
Spero in qualche risposta costruttiva...
Grazie dell'attenzione...
VolpeGrigia é un uomo che odora di muschio e cuoio, fuma la pipa e arrotola funi nei piccoli moli...
Insomma, é un uomo che sa vedere e guardare, guardare e capire le storie del mare...un uomo che sa capire il momento, godere la vita, giocare col vento... (Steiner)
Insomma, é un uomo che sa vedere e guardare, guardare e capire le storie del mare...un uomo che sa capire il momento, godere la vita, giocare col vento... (Steiner)
Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
hai provato a postare qua?VolpeGrigia ha scritto:Hei ragazzi, chiesi tempo fa su di un forum di psicologia un consiglio per alcuni miei comportamenti... il topic di aimiar me l'ha ricordato...
...ma nessuno ha saputo dirmi niente, tutte risposte di cazzo e infarcite di luoghi comuni...
La incollo qui, chissà che qualche psicologo del forum possa darmi, qualora abbia 5 minuti, un suo parere... ovviamente va bene qualsiasi parere, anche di avvocati o architetti o altro... basta che non siano il classico prendi appuntamento da uno psicologo...
Non ne ho parlato con nessuno fuori dal virtuale...
Buongiorno a tutti!
Non so se debba in qualche modo presentarmi in una sezione specifica, nell'incertezza lo faccio qui, sono un ragazzo di 26 anni... se volete sapere altro ditemelo...
Comunque...
Volevo solo un parere su di un mio comportamento (inconscio o conscio non saprei dire)... io vorrei tanto star male... nel senso vorrei tanto avere una qualche malattia terminale o cose così... chiedo perdono se con queste mie parole offendessi qualche malato vero che sicuramente non vorrebbe questa condizione suo malgrado ma ce l'ha...
Vi faccio un esempio... 2 settimane fa ho fatto un check up generale e va tutto bene... ebbene ci sono rimasto male, avrei preferito il contrario...
Di che si tratta? Una voglia inconscia di morire?
Aggiungo che tendo ad assecondare miei comportamenti autolesionisti soprattutto alimentari (mangio carne cruda, cibi inusuali e cose così), forse nella speranza che mi vengano le tenie o qualcosa di peggio...
Spero in qualche risposta costruttiva...
Grazie dell'attenzione...
http://www.medicitalia.it/
ti diranno che devi andare in terapia

(lo dicono a tutti)
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.
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- Iscritto il: 27/09/2009, 12:23
- Località: Un postribolo a Torre Quetta
Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
No, il forum che ho usato era proprio di psicologia, nienteansia o bastaansia mi pare...
Comunque grazie della dritta del medicitalia, potrebbe essere un'idea
E' solo che li, come dici tu, dicono tutti la stessa cosa...
Comunque grazie della dritta del medicitalia, potrebbe essere un'idea

E' solo che li, come dici tu, dicono tutti la stessa cosa...
VolpeGrigia é un uomo che odora di muschio e cuoio, fuma la pipa e arrotola funi nei piccoli moli...
Insomma, é un uomo che sa vedere e guardare, guardare e capire le storie del mare...un uomo che sa capire il momento, godere la vita, giocare col vento... (Steiner)
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
la mia era una battuta più che altro. qualche spunto lo danno sempre.
io ho scritto per un problema di altro tipo (dermatologico) poi fortunatamente risoltosi da solo.
a mio parere il medico che aveva risposto aveva capito meglio dello specialista che avevo consultato dal vero.
io ho scritto per un problema di altro tipo (dermatologico) poi fortunatamente risoltosi da solo.
a mio parere il medico che aveva risposto aveva capito meglio dello specialista che avevo consultato dal vero.
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.
- JimmyilFenomeno
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?
Certo che la mente umana è veramente un mistero...mah...