Scorpio ha scritto:vertigoblu ha scritto:a me sta polemica su renzi che va ad arcore ed automaticamente diventa pdellino fa davvero ridere.sul fatto dell'opportunismo è probabile ,ma in politica è all'ordine del giorno.ora il pensare che se a berlusconi per i cazzi suoi piace renzi e questo è automaticamente scomunicato da mezza sx e dal suo elettorato mi sa di ideologia alla beppe grillo...
in certi casi, la forma è anche e soprattutto sostanza.
a maggior ragione, poi, mi ha dato fastidio il modo in cui ha risposto stizzito.
Renzi mi stò abbastanza sui coglioni, ma far pure l'ingeguo e il facilone mi sa di presa per il kulo.
lo stò vedendo ad Otto e Mezzo, di Lilli Gruber La7, ospite lui, il nipota idiota di Macchiavelli, e M.Travaglio.
Renzi, oltre ad essere in malafede dimostra proprio di esser triplamente coglione !!
il bello di questi politici, compreso Bocchino, è che gli incontri che il napoletano e il fiorentino avevano con B., erano incontri riservati, che il mafionano di Arcore ha provveduto a far sapere!
ma come si fà a pensare di esser più furbo di B.?
lo sarai anche ma non ne hai i mezzi !
bellissima l'ironia di MT su quel che si succede a Arcore... facendo quasi intendere che il minkione di Firenze fosse andato a farci bunga-bunga!
Renzi mi fà na pena.... e meno male che è il vincitore delle primarie,
il rottamatore di quei vecchi dirigenti PD che hanno permesso a Berluskaz di star sulla poltrona,
un concittadino che vive di pane e politica, nella terra che fù di Macchiavelli, quello della "golpe e lione" e non "golpe e coglione"....
figurati il resto di quel baraccone, di quel Titanic che è il PD...
manca solo che ad Arcore ci vada pure Vendola e la speranza è finita !
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).