Attento a sottovalutare. Se la ignori o la offendi ti manda l'Angelo Del Dolore a portarti una querela o, nel caso non servisse, una fila di manganellate dai Servi Del Demonio ( la scorta, perchè di sicuro con tutte le stronzate che dice non è così scema da andare in giro da sola )El Diablo ha scritto: E chi l'ha vista mai? Qui all'Inferno non la conosce nessuno, e le hai fatto pure troppi complimenti
[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
la brutta copia di Teresa Orlowskj..Il Fede ha scritto:La Santanchè è una donna davvero pericolosa. Una iena a briglia sciolta. Ricordo, per chi non lo sapesse, che anche lei proviene da una scuderia speculare a quella delle veline odierne. Aveva cercato di fare la troietta in tv negli anni ottanta, senza successo. Un rutto di donna senza dignità.
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
molto al buio. direi nell'oscurità totale.Drogato_ di_porno ha scritto:però la santanchè ha delle signore zinne che espone generosamente. al buio, in condizioni di luminosità ridotta, non eslcudo che la scoperei
Nelle due foto ha una espressione da film horror!

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Non so dei vostri buoni propositi perchè non mi riguardano esiste una sconfitta pari al venire corroso che non ho scelto io ma è dell'epoca in cui vivo - CCCP fedeli alla linea
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Pigiama????????? Quelle sono le mutande - citazione da diabolik68
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
E' la Madre Delle Tenebre col lifting. Uguale uguale. Mi inquieta.insomnia30 ha scritto:
molto al buio. direi nell'oscurità totale.
Nelle due foto ha una espressione da film horror!
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
La santanchè sa di marcio. La cosa interessante è che, vedendo questo video, si nota che sapeva di marcio anche da ragazzina. Non è quindi peggiorata (troppo) con l'etàIl Fede ha scritto:La Santanchè è una donna davvero pericolosa. Una iena a briglia sciolta. Ricordo, per chi non lo sapesse, che anche lei proviene da una scuderia speculare a quella delle veline odierne. Aveva cercato di fare la troietta in tv negli anni ottanta, senza successo. Un rutto di donna senza dignità.

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Si DEVE condannare chi causa la violenza. Sono commenti offensivi come questi che spingono all'odio. Devi rispettare la democrazia, non dimenticarti che il 120% degli elettori mondiali ha votato questo governo. Alla faziosità c'è un limite, non è ammissibile che in un paese civile vengano negati i diritti a chi esprime PACIFICAMENTE la propria opinione. Sei un mafioso e un pedofilo, querelami.bellavista ha scritto:
La santanchè sa di marcio. La cosa interessante è che, vedendo questo video, si nota che sapeva di marcio anche da ragazzina. Non è quindi peggiorata (troppo) con l'età

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Usa le faccine quando fai ironia altrimenti bocia non capisceIl Fede ha scritto:Si DEVE condannare chi causa la violenza. Sono commenti offensivi come questi che spingono all'odio. Devi rispettare la democrazia, non dimenticarti che il 120% degli elettori mondiali ha votato questo governo. Alla faziosità c'è un limite, non è ammissibile che in un paese civile vengano negati i diritti a chi esprime PACIFICAMENTE la propria opinione. Sei un mafioso e un pedofilo, querelami.bellavista ha scritto:
La santanchè sa di marcio. La cosa interessante è che, vedendo questo video, si nota che sapeva di marcio anche da ragazzina. Non è quindi peggiorata (troppo) con l'età

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
ritornando in argomento e parlando seriamente, anche so che per voi non è facile.....
Un bel articolo della stampa
L'avvento della crisi ha cambiato l'agenda politica
LUCA RICOLFI
TORINO
La XVI legislatura è arrivata esattamente a metà del suo corso, e già si parla di elezioni anticipate. Ma qual è il bilancio a metà del guado? Lo vedremo dettagliatamente ogni giorno della prossima settimana. Passando allo scandaglio le sette “missioni” sulle quali – due anni e mezzo fa – Berlusconi chiese la fiducia degli italiani. Qui vorrei solo comunicare un paio di impressioni che, alla fine di un lungo lavoro di analisi, si sono per così dire depositate in me.
La prima è che tutto si possa dire del Governo, tranne che sia stato con le mani in mano: riforma della Pubblica amministrazione (Brunetta), riforma delle pensioni (Sacconi-Tremonti), riforme della scuola e dell’Università (Gelmini), federalismo (Calderoli-Bossi), riforma dei servizi pubblici locali. Comunque le si giudichi – e non mancano coloro che le giudicano negativamente – sono almeno sei le grandi riforme già varate o comunque in dirittura d’arrivo a metà legislatura. E questo nonostante il Parlamento e l’opinione pubblica siano stati impegnati per un tempo sproporzionato sui temi della giustizia, peraltro senza portare a casa né una decente riforma della giustizia stessa, né uno scudo giudiziario funzionante per il premier.
La seconda impressione è che, giudicato sulla base del programma e delle cose fatte e non fatte, questo sia stato uno strano governo. Nella primavera del 2008 il centro-destra aveva basato la sua campagna elettorale sulle parole d’ordine consuete: meno sprechi, meno tasse, più carceri, linea dura su immigrazione e criminalità comune. Non è andata così, anche per colpa della crisi (che però, vorrei ricordarlo, durante la campagna elettorale del 2008 era già in corso da più di sei mesi). La riduzione degli sprechi attende l’avvio del federalismo (previsto per il 2013), le tasse che paghiamo sono più o meno quelle di prima, i posti in carcere sono aumentati in misura irrisoria, mentre i penitenziari straboccano di detenuti, spesso in condizioni non degne di un paese civile. I reati sono diminuiti, ma solo rispetto al picco post-indulto: rispetto al 2005, ultimo anno pre-indulto, i delitti totali sono leggermente aumentati.
Questo vuol dire che il centro-destra ha fallito? No. Alcune cose buone, anzi ottime, il centro-destra le ha fatte. Solo che sono cose di sinistra, cose di cui Prodi o Padoa-Schioppa menerebbero vanto, se le avessero fatte loro. Tanto per cominciare la stabilizzazione dei conti pubblici, fatta senza colpire la sanità e con il plauso di tutte le istituzioni sovranazionali. Non è vero che l’Italia esca dalla crisi meglio degli altri principali paesi europei, ma è vero che Tremonti ha contenuto il deficit pubblico abbastanza da evitare una crisi di fiducia dei mercati internazionali come quella che ha colpito gli altri “PIGS”, acronimo di Portogallo, Grecia, Irlanda, Spagna.
C’è poi il capitolo della lotta alla criminalità organizzata. Era stato Veltroni, nella campagna elettorale del 2008, a dire che i voti della mafia lui non li voleva, ed era stato prontamente accontentato: nel centro-sud i risultati elettorali peggiori la sinistra li ha ottenuti proprio in Calabria, Sicilia e Campania. E invece è stato sotto il ministro Maroni che mafia, camorra e ‘ndrangheta hanno ricevuto i colpi più duri.
Per non parlare degli ammortizzatori sociali. Certo il governo non ha avuto il coraggio di fare – in piena crisi – quella riforma organica degli ammortizzatori sociali che la sinistra invoca da anni (e che essa stessa si era ben guardata dal varare nei due anni del governo Prodi). Però cassa integrazione in deroga, estensione degli assegni di disoccupazione, social card, sussidi alle famiglie e ai non autosufficienti sono misure che hanno attenuato sensibilmente l’impatto della crisi, come mostra piuttosto inequivocabilmente la serie storica Isae delle famiglie in difficoltà, calate proprio nel momento più basso della congiuntura (fra la metà del 2008 e la metà del 2009). E infine la grande sanatoria delle badanti, chiamata pudicamente “regolarizzazione”: provvedimento ragionevole, pragmatico, ma che ti aspetteresti più da un governo di sinistra, buonista e aperto alle ragioni dell’integrazione, che non da uno di destra, cattivista e severo con i clandestini.
Che cosa concludere, dunque ? Direi questo. A giudicare dai fatti, e solo dai fatti (quelli importanti), le persone di destra dovrebbero essere abbastanza arrabbiate, con questo governo. Quelle di sinistra dovrebbero essere moderatamente soddisfatte. Ma le persone che non ragionano in termini di destra e sinistra, quelle che vorrebbero solo che l’Italia tornasse a crescere e a sperare, non possono che essere alquanto deluse, da questo governo non meno che da quelli che l’hanno preceduto. I fattori fondamentali che frenano l’Italia sono essenzialmente tre: troppe tasse e adempimenti sui produttori, pochi investimenti in capitale umano, una giustizia civile al collasso. Su questo, ossia sulle determinanti della crescita, nessuno dei governi degli ultimi anni è riuscito a incidere in modo apprezzabile. Ed è un vero peccato, perché senza crescita quasi tutto il resto serve a poco, o è destinato a restare nel novero dei sogni.
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L'avvento della crisi ha cambiato l'agenda politica
LUCA RICOLFI
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La XVI legislatura è arrivata esattamente a metà del suo corso, e già si parla di elezioni anticipate. Ma qual è il bilancio a metà del guado? Lo vedremo dettagliatamente ogni giorno della prossima settimana. Passando allo scandaglio le sette “missioni” sulle quali – due anni e mezzo fa – Berlusconi chiese la fiducia degli italiani. Qui vorrei solo comunicare un paio di impressioni che, alla fine di un lungo lavoro di analisi, si sono per così dire depositate in me.
La prima è che tutto si possa dire del Governo, tranne che sia stato con le mani in mano: riforma della Pubblica amministrazione (Brunetta), riforma delle pensioni (Sacconi-Tremonti), riforme della scuola e dell’Università (Gelmini), federalismo (Calderoli-Bossi), riforma dei servizi pubblici locali. Comunque le si giudichi – e non mancano coloro che le giudicano negativamente – sono almeno sei le grandi riforme già varate o comunque in dirittura d’arrivo a metà legislatura. E questo nonostante il Parlamento e l’opinione pubblica siano stati impegnati per un tempo sproporzionato sui temi della giustizia, peraltro senza portare a casa né una decente riforma della giustizia stessa, né uno scudo giudiziario funzionante per il premier.
La seconda impressione è che, giudicato sulla base del programma e delle cose fatte e non fatte, questo sia stato uno strano governo. Nella primavera del 2008 il centro-destra aveva basato la sua campagna elettorale sulle parole d’ordine consuete: meno sprechi, meno tasse, più carceri, linea dura su immigrazione e criminalità comune. Non è andata così, anche per colpa della crisi (che però, vorrei ricordarlo, durante la campagna elettorale del 2008 era già in corso da più di sei mesi). La riduzione degli sprechi attende l’avvio del federalismo (previsto per il 2013), le tasse che paghiamo sono più o meno quelle di prima, i posti in carcere sono aumentati in misura irrisoria, mentre i penitenziari straboccano di detenuti, spesso in condizioni non degne di un paese civile. I reati sono diminuiti, ma solo rispetto al picco post-indulto: rispetto al 2005, ultimo anno pre-indulto, i delitti totali sono leggermente aumentati.
Questo vuol dire che il centro-destra ha fallito? No. Alcune cose buone, anzi ottime, il centro-destra le ha fatte. Solo che sono cose di sinistra, cose di cui Prodi o Padoa-Schioppa menerebbero vanto, se le avessero fatte loro. Tanto per cominciare la stabilizzazione dei conti pubblici, fatta senza colpire la sanità e con il plauso di tutte le istituzioni sovranazionali. Non è vero che l’Italia esca dalla crisi meglio degli altri principali paesi europei, ma è vero che Tremonti ha contenuto il deficit pubblico abbastanza da evitare una crisi di fiducia dei mercati internazionali come quella che ha colpito gli altri “PIGS”, acronimo di Portogallo, Grecia, Irlanda, Spagna.
C’è poi il capitolo della lotta alla criminalità organizzata. Era stato Veltroni, nella campagna elettorale del 2008, a dire che i voti della mafia lui non li voleva, ed era stato prontamente accontentato: nel centro-sud i risultati elettorali peggiori la sinistra li ha ottenuti proprio in Calabria, Sicilia e Campania. E invece è stato sotto il ministro Maroni che mafia, camorra e ‘ndrangheta hanno ricevuto i colpi più duri.
Per non parlare degli ammortizzatori sociali. Certo il governo non ha avuto il coraggio di fare – in piena crisi – quella riforma organica degli ammortizzatori sociali che la sinistra invoca da anni (e che essa stessa si era ben guardata dal varare nei due anni del governo Prodi). Però cassa integrazione in deroga, estensione degli assegni di disoccupazione, social card, sussidi alle famiglie e ai non autosufficienti sono misure che hanno attenuato sensibilmente l’impatto della crisi, come mostra piuttosto inequivocabilmente la serie storica Isae delle famiglie in difficoltà, calate proprio nel momento più basso della congiuntura (fra la metà del 2008 e la metà del 2009). E infine la grande sanatoria delle badanti, chiamata pudicamente “regolarizzazione”: provvedimento ragionevole, pragmatico, ma che ti aspetteresti più da un governo di sinistra, buonista e aperto alle ragioni dell’integrazione, che non da uno di destra, cattivista e severo con i clandestini.
Che cosa concludere, dunque ? Direi questo. A giudicare dai fatti, e solo dai fatti (quelli importanti), le persone di destra dovrebbero essere abbastanza arrabbiate, con questo governo. Quelle di sinistra dovrebbero essere moderatamente soddisfatte. Ma le persone che non ragionano in termini di destra e sinistra, quelle che vorrebbero solo che l’Italia tornasse a crescere e a sperare, non possono che essere alquanto deluse, da questo governo non meno che da quelli che l’hanno preceduto. I fattori fondamentali che frenano l’Italia sono essenzialmente tre: troppe tasse e adempimenti sui produttori, pochi investimenti in capitale umano, una giustizia civile al collasso. Su questo, ossia sulle determinanti della crescita, nessuno dei governi degli ultimi anni è riuscito a incidere in modo apprezzabile. Ed è un vero peccato, perché senza crescita quasi tutto il resto serve a poco, o è destinato a restare nel novero dei sogni.
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
La faccina della D'Urso non bastava?bellavista ha scritto:
Usa le faccine quando fai ironia altrimenti bocia non capisce

Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Brunetta: “Il PdL è una magnifica schifezza”
Il Pdl è una meravigliosa schifezza, un partito straordinario’. Cosi’ il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta nel suo intervento alla giornata conclusiva della festa piemontese del Pdl. ‘Siamo pieni di problemi e rogne – ha detto – ma anche talmente forti e consapevoli di rappresentare il meglio dell’Italia, pur nella nostra imperfezione, che ci viene la faccia sorridente. E sorridiamo anche pensando a quel ‘Camel Trophy’ (una durissima corsa di fuoristrada, ndr) di vicende che sono state tirate fuori, da Noemi alla D’Addario, dall’inchiesta sugli appalti alla cricca per colpire, attraverso il presidente del consiglio, l’azione di un governo straordinario, uno dei migliori dal dopoguerra a oggi. A proposito – ha aggiunto Brunetta - chi si ricorda di tutte quelle storie?’.
‘Questo e’ un governo straordinario e rivoluzionario, che in due anni e mezzo ha portato a termine 6-8 riforme e che in un mese approvera’ i cinque punti del programma di governo. E Fli sara’ sempre con noi, non ne dubito’, ha poi aggiunto il ministro. ‘Una settimana dopo l’altra il Consiglio dei ministri approvera’ gli altri quattro punti dopo avere gia’ completato quello sul federalismo. Ci sara’ certo da discutere all’interno della maggioranza, del governo, del Parlamento. Ma non posso pensare che Fli non convenga sui cinque punti del documento di Berlusconi e sulle strategie’. ‘Saranno gli italiani a giudicare – ha proseguito Brunetta – e vorro’ vedere cosa dira’ Casini di fronte a queste riforme, se tirera’ fuori il terzo polo, l’idea del governo di unita’ nazionale o altre di queste invenzioni piu’ o meno pippose. E vorro’ vedere – ha detto ancora Brunetta - cosa dira’ Bersani, il grande pensatore dell’Emilia-Romagna: tirera’ ancora fuori la ricetta del deficit spending per farci fare la fine della Grecia, creare altri 100 miliardi deficit e scassare definitivamente i nostri conti?’.
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... schifezza/
Il Pdl è una meravigliosa schifezza, un partito straordinario’. Cosi’ il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta nel suo intervento alla giornata conclusiva della festa piemontese del Pdl. ‘Siamo pieni di problemi e rogne – ha detto – ma anche talmente forti e consapevoli di rappresentare il meglio dell’Italia, pur nella nostra imperfezione, che ci viene la faccia sorridente. E sorridiamo anche pensando a quel ‘Camel Trophy’ (una durissima corsa di fuoristrada, ndr) di vicende che sono state tirate fuori, da Noemi alla D’Addario, dall’inchiesta sugli appalti alla cricca per colpire, attraverso il presidente del consiglio, l’azione di un governo straordinario, uno dei migliori dal dopoguerra a oggi. A proposito – ha aggiunto Brunetta - chi si ricorda di tutte quelle storie?’.
‘Questo e’ un governo straordinario e rivoluzionario, che in due anni e mezzo ha portato a termine 6-8 riforme e che in un mese approvera’ i cinque punti del programma di governo. E Fli sara’ sempre con noi, non ne dubito’, ha poi aggiunto il ministro. ‘Una settimana dopo l’altra il Consiglio dei ministri approvera’ gli altri quattro punti dopo avere gia’ completato quello sul federalismo. Ci sara’ certo da discutere all’interno della maggioranza, del governo, del Parlamento. Ma non posso pensare che Fli non convenga sui cinque punti del documento di Berlusconi e sulle strategie’. ‘Saranno gli italiani a giudicare – ha proseguito Brunetta – e vorro’ vedere cosa dira’ Casini di fronte a queste riforme, se tirera’ fuori il terzo polo, l’idea del governo di unita’ nazionale o altre di queste invenzioni piu’ o meno pippose. E vorro’ vedere – ha detto ancora Brunetta - cosa dira’ Bersani, il grande pensatore dell’Emilia-Romagna: tirera’ ancora fuori la ricetta del deficit spending per farci fare la fine della Grecia, creare altri 100 miliardi deficit e scassare definitivamente i nostri conti?’.
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... schifezza/
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
6 o 8? No perche' c'e' un po' di differenza.Il Fede ha scritto: ‘Questo e’ un governo straordinario e rivoluzionario, che in due anni e mezzo ha portato a termine 6-8 riforme
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se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
a me sembrano tante anche sei....poi quali sarebbero sono cosi curiosobocha ha scritto:la stampa dice 6....

il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Il problema non è quante riforme si fanno ma come si fanno.katmandu69 ha scritto:a me sembrano tante anche sei....poi quali sarebbero sono cosi curiosobocha ha scritto:la stampa dice 6....
Nello scorso governo si vantavano di aver riformato il diritto societario. Senza spiegare che la riforma consisteva nel aver depenalizzato il falso in bilancio

In questa parlano di riforma della scuola. Senza dire che la grande riforma è avere rimesso il maestro unico come 20 anni fa.
E' come se io ti dimezzo lo stipendio e le ferie e poi dico che ho "riformato" il contratto di lavoro dei miei dipendenti

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