Parakarro ha scritto:i salari dovrebbero essere proporzionali al costo della vita, evidentemente se i figli degli operai devono andare a lavorare o a spazzare nelle discariche non è proporzionato.. o sbaglio?!
Da quando esiste l'industrializzazione, salari e stipendi reali seguono la produttività, com'è ben noto.
Chi ti dice che siano i figli degli operai a rovistare nella spazzatura? Piuttosto saranno quelli i cui padri non lavorano in fabbrica a fare quella fine.
Poi PERSONALMENTE (e quindi è 100% opinabile) gli operai dovrebbero avere la possibilità economiche per acquistare il manufatto che costruiscono

In pratica, la la fine degli investimenti esteri nelle zone sottosviluppate.
Spiegami per quale motivo si dovrebbe privare una persona di un reddito solo perchè ciò che produce non è destinato a lui. Pensi che agli albori dell'industrializzazione tutti i lavoratori potevano permettersi di acquistare ciò che producevano?
Poi, sempre PERSONALMENTE, trovo che i diritti acquisiti dagli operai occidentali poco centrino con la produttività... altrimenti gli operai della Fiat dell'est dovrebbero avere piu' diritti degli operai delle aziende Fiat in Italia.
What? La produttività dell'Italia (che, ti ricordo, si misura come Pil per ora lavorata) è il doppio di quella polacca. Vai sul sito dell'OCSE e scoprirai che il Paese più produttivo al mondo è il Lussemburgo.

Gli operai occidentali possono non lavorare 14/7, avere malattia e ferie di un mese retribuite perchè quanto guadagnano, per quel che lavorano, basta a vivere bene. Benessere portato da due secoli e mezzo di aumenti della produttività.
Piuttosto che morire o scopare è meglio lavorare ma ancor meglio sarebbe pagare i genitori con una cifra tale da permettere ai bambini di studiare... se poi non capisci la differenza tra lavoro minorile e sfruttamento del lavoro minorile mica è colpa mia..è un po' come prostituzione e sfruttamento della prostituzione...
Sarebbe meglio per le nostre coscienze, ma chi paga? Quello che tu chiami sfruttamento, senza tenere conto del diverso contesto socio economico, è l'unico vantaggio comparato che nazioni come il Pakistan o il Bangladesh possono avere nel mercato globale ed è l'unica speranza per un futuro migliore. Chi ti dice che aumentando il loro costo del lavoro questo vantaggio non scompaia e renda preferibile delocalizzare altrove? Non a caso i paesi emergenti si sono sempre rifiutati in ambito WTO di accettare condizioni condivise su salario minimo, e massimo numero di ore lavoro.
L'unico modo per migliorare le condizioni di lavoro di questa gente è tramite la crescita economica e basta, e con essa la crescita dei salari, non stabilendo a tavolino retribuzioni e costi di produzione, mancu li sovietici.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]