DISOCCUPATO

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Arwen
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Re: DISOCCUPATO

#1801 Messaggio da Arwen »

Evil's Baby ha scritto:quindi mooooolto meglio shopping/gironelparco fino all'ultimo pensando a tutt'altro
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Tigerman
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Re: DISOCCUPATO

#1802 Messaggio da Tigerman »

Martedì questo, inizia alle 11 di mattina, fino alle 18 circa.
C'è, nelle cose umane, una marea che colta nel flusso conduce alla fortuna ma perduta, l'intero viaggio della nostra vita si arena su fondali di miseria. Ora noi navighiamo in un mare aperto dobbiamo dunque prendere la corrente finchè è a favore
oppure fallire l'impresa avanti a noi

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nik978
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Re: DISOCCUPATO

#1803 Messaggio da nik978 »

ok da oggi impariamo un lavoro nuoov

http://en.wikipedia.org/wiki/Business_p ... management

credo che quello che andro' a fare (nell'azienda dove stavo prima e dove continuero' a stare) sara' una cosa del genere.......
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Re: DISOCCUPATO

#1804 Messaggio da coppia_co »

Tigerman ha scritto:Martedì questo, inizia alle 11 di mattina, fino alle 18 circa.
e se fosse così :DDD
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bellavista
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Re: DISOCCUPATO

#1805 Messaggio da bellavista »

Quando abbiamo creato il primo giornale on line. Ho messo un annuncio per cercare giornalisti esordienti che lavorassero gratis. Nel giro di 3 giorni ho ricevuto 300 email e un centinaio di telefonate. Non sapevo ci fosse questa abbondanza di giornalisti disoccupati. Alcuni si presentavano non come esordienti, ma dicendo di aver pubblicato su Il Giornale, Libero, Il Foglio (curioso tutti giornali di berlusconi sono quelli che non pagano). Ora ne ho una cinquantina che scrivno gratis in media 2 o 3 pezzi a settimana.
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Re: DISOCCUPATO

#1806 Messaggio da hoover »

Viviamo nell'era dello stage. La gente ormai ritiene normale lavorare senza essere pagata. Lo stage come è inteso al giorno d'oggi secondo me serve solamente a spostare i costi di formazione dall'azienda al lavoratore. Buon per le aziende, male per i lavoratori...
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Re: DISOCCUPATO

#1807 Messaggio da bellavista »

hoover ha scritto:Viviamo nell'era dello stage. La gente ormai ritiene normale lavorare senza essere pagata. Lo stage come è inteso al giorno d'oggi secondo me serve solamente a spostare i costi di formazione dall'azienda al lavoratore. Buon per le aziende, male per i lavoratori...
Lo stage c'è sempre stato. Ha semplicemente cambiato nome, una volta si diceva fare il garzone di bottega. Andavi li e lavoravi gratis fino a che non imparavi. (e l'imparare il più possibile era tua responsabilità non di chi ti faceva lavorare)
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi

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Re: DISOCCUPATO

#1808 Messaggio da hoover »

E' vero in parte, perchè un nuovo assunto era comunque pagato anche durante il corso di formazione. Pagato meno, però comunque pagato. Ora secondo me si fa lo stage anche quando non serve perchè è visto come una cosa normale, come se prima di trovare un lavoro una persona debba fare necessariamente 4-5 stage...
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cimmeno
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Re: DISOCCUPATO

#1809 Messaggio da cimmeno »

bellavista ha scritto:
hoover ha scritto:Viviamo nell'era dello stage. La gente ormai ritiene normale lavorare senza essere pagata. Lo stage come è inteso al giorno d'oggi secondo me serve solamente a spostare i costi di formazione dall'azienda al lavoratore. Buon per le aziende, male per i lavoratori...
Lo stage c'è sempre stato. Ha semplicemente cambiato nome, una volta si diceva fare il garzone di bottega. Andavi li e lavoravi gratis fino a che non imparavi.
c'era una differenza sostanziale : il lavorante era di solito adolescente, imparava un mestiere e gli durava fino alla vecchiaia. oggi si fa uno stage, che tu abbia imparato o meno a fine contratto arriva un altro stagista. che mediamente verrà come te messo a fare i lavori più inutili senza in realtà imparare una ceppa perchè verrai tenuto lontano da tutto il vero processo produttivo ma svolgerai solo funzoni marginali.
(e l'imparare il più possibile era tua responsabilità non di chi ti faceva lavorare)
beh nessuno si teneva a bottega un lavorante rincoglionito.ma il datore di lavoro volta per volta faceva provare a fare cose man mano più complesse a un lavorante che non le aveva mai fatte prima, magari rischiando di mandare a puttane qualcosa.

puoi imparare guardando se si tratta di impastare un dolce, ma per buste paga o l'assemblaggio di un macchinario o lo fai o non impari.
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FATE POMPINI!!!!

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Tigerman
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Re: DISOCCUPATO

#1810 Messaggio da Tigerman »

Martedì si avvicina, colloquio con UBI. Spero che arrivi presto una proposta positiva da una qualsiasi azienda a questo punto, perché con l'acqua alla gola accetterei, a malincuore, il posto in magazzino Bartolini.. A malincuore perché dopo anni che uno studia si ritrova a fare tutt'altro...
C'è, nelle cose umane, una marea che colta nel flusso conduce alla fortuna ma perduta, l'intero viaggio della nostra vita si arena su fondali di miseria. Ora noi navighiamo in un mare aperto dobbiamo dunque prendere la corrente finchè è a favore
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Re: DISOCCUPATO

#1811 Messaggio da bellavista »

cimmeno ha scritto:
bellavista ha scritto:
hoover ha scritto:Viviamo nell'era dello stage. La gente ormai ritiene normale lavorare senza essere pagata. Lo stage come è inteso al giorno d'oggi secondo me serve solamente a spostare i costi di formazione dall'azienda al lavoratore. Buon per le aziende, male per i lavoratori...
Lo stage c'è sempre stato. Ha semplicemente cambiato nome, una volta si diceva fare il garzone di bottega. Andavi li e lavoravi gratis fino a che non imparavi.
c'era una differenza sostanziale : il lavorante era di solito adolescente, imparava un mestiere e gli durava fino alla vecchiaia. oggi si fa uno stage, che tu abbia imparato o meno a fine contratto arriva un altro stagista. che mediamente verrà come te messo a fare i lavori più inutili senza in realtà imparare una ceppa perchè verrai tenuto lontano da tutto il vero processo produttivo ma svolgerai solo funzoni marginali.
(e l'imparare il più possibile era tua responsabilità non di chi ti faceva lavorare)
beh nessuno si teneva a bottega un lavorante rincoglionito.ma il datore di lavoro volta per volta faceva provare a fare cose man mano più complesse a un lavorante che non le aveva mai fatte prima, magari rischiando di mandare a puttane qualcosa.

puoi imparare guardando se si tratta di impastare un dolce, ma per buste paga o l'assemblaggio di un macchinario o lo fai o non impari.
Bah, non sono d'accordo cimme ;) E' un discorso lungo.

Solitamente se prendi uno in stage per 3 mesi non lo cacci dopo 1 mese anche se è rincoglionito (semplicemente perchè è una cosa spiacevole, dire a questo: scusa, ma sei troppo scemo, non ti tengo qui nemmeno pagandoti 100 euro al mese) Lo si fa anche per gentilezza e lo si tiene fino alla scadenza.

Ma poi è ovvio che non lo si assume.

Tra l'altro il ragazzo di bottega si faceva gli anni in bottega per imparare il lavoro gratis. Uno stagista dopo 3 mesi vuole essere assunto.

Ma poi ripeto: imparare è una tua necessità. Se sei li e non ti fanno fare un cazzo, tu puoi chiedere, informarti, e sbatterti per imparare. Saranno nozioni che potrai utilizzare.

Io non ho mai voluto lavorare come dipendente. Ho fatto giusto qualche lavoretto ai tempi dell'università (ogni tanto l'ho scritto qui sul forum).

Ogni volta che facevo qualche lavoretto cercavo di capire esattamente come funzionava il sistema, rubando tutte le informazioni possibili. Quando ho fatto un mese in un'assicurazione, invece di vendere le polizze ai parenti, mi sono intascato il rimborso spese e ho passato il tempo a capire come era organizzata la loro struttura vendite, quali erano le tecniche che usavano per reclutare la gente, come funzionavano veramente (e dico veramente non le cazzate che dici ai clienti) i loro prodotti ecc.

Tutte queste cose non ero tenuto ad impararle e loro ovviamente non avevano nessun interesse ad insegnarmele. Sono io che ho voluto capire esattamente "come funzionava" il gioco.

Quindi tornando a noi: se uno si fa 3-6 mesi in un'azienda e non impara un cazzo la colpa è solo sua. Indipendentemente che resti li o meno. Se uno si fa 6 mesi in un'azienda e non capisce come funziona quell'azienda è un coglione ;)
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katmandu69
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Re: DISOCCUPATO

#1812 Messaggio da katmandu69 »

Tigerman ha scritto:Martedì si avvicina, colloquio con UBI. Spero che arrivi presto una proposta positiva da una qualsiasi azienda a questo punto, perché con l'acqua alla gola accetterei, a malincuore, il posto in magazzino Bartolini.. A malincuore perché dopo anni che uno studia si ritrova a fare tutt'altro...
hai sbagliato a studiare..dovevi fare i provini per il grande fratello..o per i vari reality :DDD :DDD
a parte le bischerate,ti capisco tigerman,e ti auguro che ti vada bene,in bocca al lupo :wink:
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!

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maipiùmichinai
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Re: DISOCCUPATO

#1813 Messaggio da maipiùmichinai »

è che l'università ed il mondo del lavoro dovrebbero parlarsi di più, invece a stento si guardano...

cazzarola, a posteriori mi accorgo che alcuni degli esami che ho dato erano funzionali solo al mantenimento di una cattedra (valore formativo pari a zero oppure accademismi sterili).


I corsi di laurea dovrebbero essere più professionalizzanti, si eviterebbe così di sentirsi dire che la propria giornata lavorativa vale zero, oppure mancia risibile (che poi è cattiva fede, ok), e questo non da adolescenti post scuola media, ma da venticinquenni con alle spalle laurea triennale, specialistica, cinque anni investiti nell'università, un discreto gruzzolo speso, ed un pesantissimo costo-opportunità da ammortizzare.

Bonaventura
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Re: DISOCCUPATO

#1814 Messaggio da Bonaventura »

... è anche vero che:

1) L'aspettativa di vita va man mano alzandosi, l'età pensionabile idem per cui un venticinquenne di oggi ha un percorso assai più lungo davanti rispetto a un ventenne di trenta anni fa.

2) Chi deve piazzarsi decentemente sul mercato del lavoro lo fa entro i 35, dopo se non ce l'ha fatta tira a vivacchiare (inutile negarlo, mediamente è così, poi ci sono le eccezioni che confermano)

3) Nei prossimi 10-15 anni prevedo molte più barriere all'ingresso rispetto ad oggi (anzi, diciamo a ieri... 2005-2006 sono stati gli ultimi anni in cui più o meno si parlava ancora di "risorse umane" e non solo di "costi fissi". Domada e offerta sono destinate a non incontrarsi innanzitutto quantitativamente nei prossimi anni, per cui un laureato ha 9 volte su 10 da scegliere tra emigrazione o lunghissimi percorsi fatti di stage-precariato. L'unica vaga possibilità è una riforma del mercato del lavoro in cui conviene di più assumere a tempo indeterminato, ma la vedo dura per ora. In italia manca forza lavoro qualificata, abbiamo il più basso numero di laureati in rapporto alla forza lavoro eppure chi ha una laurea ha più difficoltà oggettive ad entrare nel mondo del lavoro. Come mai? Qui si apre un discorso lunghissimo, ma penso la responsabilità sia principalmente del sistema impresa italico, e non della formazione. Oggi si tende a considerare fino ai 40 anni una persona in training, e contemporaneamente le aziende offrono posizioni a profili palesemente irrealistici, anziché puntare sulle risorse giovani ed investirci sopra. D'altro canto i laureati italiani all'estero vengono spesso accolti con il tappeto rosso, e di solito fanno bene ovunque, per cui credo il problema non sia il mancato raccordo tra mondo del lavoro e formazione, ma tra sistema-impresa italia (provinciale, familiaristico, non meritocratico, non competitivo e che punta solo a tagliare costi anziché investire) e resto d'Europa/Mondo "competitivi" (semplifico per capirci).

4) Un laureato odierno (sia con triennale che con specialistica) è oggettivamente meno preparato di un suo collega con laurea vecchio ordinamento e così a ritroso fino al dopoguerra, in cui un diplomato fa il culo a qualsiasi dottore post '68 (ma qui il discorso si amplia)

In ogni caso la vedo nerissima, credo che il bello debba ancora venire, e credo che i costi sociali che pagheremo tutti saranno molto alti. Le uniche persone che negli ultimi 4-5 anni ho visto trovare lavori decenti sono state tutte persone già a tempo indeterminato che sono passate da un'azienda all'altra, mentre di stagisti assunti o contratti a termine che si trasformano in indeterminati ne vedo sempre meno...

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Tigerman
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Re: DISOCCUPATO

#1815 Messaggio da Tigerman »

katmandu69 ha scritto:
Tigerman ha scritto:Martedì si avvicina, colloquio con UBI. Spero che arrivi presto una proposta positiva da una qualsiasi azienda a questo punto, perché con l'acqua alla gola accetterei, a malincuore, il posto in magazzino Bartolini.. A malincuore perché dopo anni che uno studia si ritrova a fare tutt'altro...
hai sbagliato a studiare..dovevi fare i provini per il grande fratello..o per i vari reality :DDD :DDD
a parte le bischerate,ti capisco tigerman,e ti auguro che ti vada bene,in bocca al lupo :wink:
Crepi! Quando sono andato a vedere il magazzino mi è saltato il cuore in gola... per carità, il tipo con cui ho parlato è stato gentilissimo, mi ha fatto una buona impressione e capisce il mio stato d'animo... però la situazione è questa, non posso continuare a vivacchiare di lavoretti...
C'è, nelle cose umane, una marea che colta nel flusso conduce alla fortuna ma perduta, l'intero viaggio della nostra vita si arena su fondali di miseria. Ora noi navighiamo in un mare aperto dobbiamo dunque prendere la corrente finchè è a favore
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